Le Concertino sono dei diffusori bookshelf, due vie, in tecnica reflex con accordo frontale che montano degli altoparlanti di ottima qualità e vantano delle finiture (noce nazionale massello e pelle) davvero degne di nota per dei diffusori da 950.000 lire la coppia.
Queste casse mi hanno stupito sin dal primo ascolto, in virtù di un
comportamento alle basse frequenze davvero notevole per un diffusore di
questo litraggio e di una notevole capacità di definizione nella zona
più alta dello spettro udibile. Ebbene, queste prime
impressioni sono state confermate ed approfondite
dopo aver sistemato i diffusori nel mio ambiente di
ascolto, di dimensioni nettamente ridotte
(3.5x4.5x2,8m) su stand della GM audio dedicati.
In primo luogo vorrei consigliare a chiunque abbia intenzione di comprare
questi diffusori di aquistare questi stand, che per la modica cifra di
250.000 lire rendono notevoli servigi al loro suono, operando
di pulizia su tutta la gamma sonora, dalle frequenze
più basse sino all' estremo acuto, stabilizzando e
focalizzando la scena sonora.
Insomma, ne vale proprio la pena. Tanto più che, nel mio ambiente
di ascolto, è necessario distanziare le Concertino di
una cinquantina di centimetri dalla parete di fondo,
un pò di meno da quelle laterali (purtroppo non
posso fare di meglio), per ottenere il migliore
equilibrio timbrico.
Il resto della catena è composto da ampli integrato
Galactron MK2060 e
lettore CD Teac CD-5.
In queste condizioni si ascolta un basso davvero eccezionale tenendo conto
delle dimensioni di queste casse. Certo non si raggiungono i 30 Hz in
flat, ma devo dire che un ottimo mediobasso, pulito e preciso, riesce a
sopperire a quelli che sono i limiti imposti imposti dalla fisica.
Purtroppo a fare le spese di questa configurazione è soprattutto la
tenuta in potenza, che non permette a queste casse di esprimere pressioni
sonore in grado di sonorizzare con impatto sale di ampie dimensioni.
Per i fanatici dell'organo a livello realistico sarebbe un tantino frustrante.
Ma nessun problema per chi, come me, le fa suonare in piccoli ambienti con
amplificazioni dal buon suono e potenze limitate.
Il Galactron 2060 (30 Watt per canale) le conduce vicine al limite.
Ed è un' ottima accoppiata.
La timbrica è sana, equilibrata, pur dimostrando una notevole attitudine
alla rivelazione dei più piccoli dettagli, con una gamma media precisa
e chiara.
Non si tratta di iper trasparenza o eccessiva
analiticità, ma di un suono brillante, poco ruffiano, di grande coerenza,
che io amo molto.
Il tweeter svolge il suo lavoro con perizia e
dolcezza. Il suo suono assomiglia molto a quello di
alcuni Morel o Dynaudio, pur non raggiungendo (ma non è un gran distacco,
questo. E stiamo parlando di diffusori che costano novecentomila
lire!!) le stesse prestazioni.
Alte ed altissime sono quindi veloci ed estese all'estremo di banda.
La dote maggiore delle Concertino è comunque una grandissima coerenza di
emissione, che si esprime con una scena davvero notevole in dimensioni e
focalizzazione. Certo, è necessario poter allontanare dalla parete di fondo
i diffusori, che comunque mantengono anche in queste condizioni un comportamento
dignitoso sulle basse frequenze, ma quando questo succede le Concertino
svaniscono letteralmente davanti alle orecchie dell'ascoltatore, lasciando
spazio ad una scena plastica, precisa ed ampia nelle tre dimensioni.
In definitiva io credo che i limiti maggiori di queste casse siano
quelli imputabili alle ridotte dimensioni dei driver ed al limitato litraggio
a loro disposizione. Niente finali da 200 watts per canale, quindi;
le Concertino sono abbastanza efficienti e tanta potenza andrebbe
sprecata o potrebbe risultare nociva.
Meglio spendere sulla qualità al fine di dar loro la possibilità
di esprimere un suono che, a mio avviso, saprà sbaragliare qualsiasi
piccolo diffusore appartenente alla stessa fascia di prezzo e
probabilmente anche di più. Per ottenere ciò che
manca alle Concertino sarà necessario investire almeno il doppio,
cifra che io suggerirei piuttosto di utilizzare per migliorare ampli e
sorgente.
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