Prodotto: Merlin Music TSM-MM - diffusori monitor
Costruttore: Merlin Music Systems Inc. - USA
Prezzo appross.: 2800 $
Disponibilità: distributori ufficiali o vendita diretta (attualmente NON importati in Italia)
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Maggio, 2005
Forse il marchio Merlin Music Systems Inc. non dice molto agli audiofili delle nuove generazioni ma tra chi ha già una lunga esperienza nel settore il nome Merlin può vantare una reputazione solidissima e di altissimo livello. I modelli VSM e TSM, sul mercato da tanto tempo, si sono guadagnati una fama planetaria indiscutibile. Personalmente sono sempre stato un amante dei Merlin VSM sin dalla loro prima introduzione sul mercato.
Differentemente da altri marchi, la Merlin Music Systems produce soltanto due modelli di diffusori e niente altro. Il modello da pavimento VSM e questo bookshelf TSM in prova. E' vero che esistono "edizioni" diverse, ma i prodotti sono esclusivamente DUE. In un mercato dove ogni produttore di diffusori ha un catalogo con almeno 10 modelli diversi, poi cavi, accessori e persino elettroniche, la Merlin Music Systems preferisce concentrare tutti i suoi sforzi e la sua esperienza nel realizzare solo due prodotti. Poche cose, fatte bene. Dannatamente bene.
Il TSM-MM che mi accingo a raccontarvi è, per diverse ragioni, un diffusore molto speciale, direi unico nel suo genere. Intanto è un sistema a sospensione pneumatica: niente reflex, niente woofers passivi, niente linee di trasmissione o labirinti: un compattissimo e solidissimo cabinet a prova di bomba, assolutamente chiuso e sigillato. La solida costruzione in MDF viene ulteriormente irrigidita da una peculiare caratteristica che ha da sempre contraddistinto i diffusori Merlin, ovvero delle barre in ottone sul frontale (sono le righe verticali dorate che si notano in foto, sotto il woofer). Lo stesso frontale è realizzato in MDF di spessore inconsueto: quasi 4 cm! Tutta la struttura del cabinet è resa ancor più rigida per mezzo di rinforzi interni ed è resa più sorda tramite smorzamenti applicati sia internamente che esternamente. Tutto il cabinet è poi trattato per minimizzare le diffrazioni del suono sugli spigoli che, infatti, sono tutti accuratamente arrotondati.
Gli altoparlanti sono entrambi di provenienza Morel. Il woofer è il Morel MW 164, un'unità da 17 cm in polpa di cellulosa smorzata, dotato di cestello in pressofusione d'alluminio, sospensione in neoprene a bassa diffrazione, bobina mobile da 7.5 cm e magnete con foro per il raffreddamento dell'equipaggio mobile.
Il tweeter è il ben noto ed apprezzato Morel MDT 30, una classica cupola da 1 pollice, con bobina mobile raffreddata a liquido. Il crossover, una delle parti più significative dei diffusori Merlin, è un 12 dB/ottava, centrato a 2150 Hz. Fa uso di componentistica passiva estremamente selezionata come condensatori in foglio d'alluminio e polipropilene della Hovland, resistenze Caddock Micronix a film, mentre il cablaggio interno è realizzato con cavo Cardas Crossfield. Le induttanze sono avvolte a mano, il crossover presenta un sistema di correzione dell'impedenza e di "Electronic damping". I morsetti d'ingresso sono ancora della Cardas, del tipo chiamato "no stress". In pratica il positivo ed il negativo vengono serrati simultaneamente grazie ad un sistema a vite (si intuisce dalla foto sopra).
Queste sono le caratteristiche tecniche principali dichiarate dalla Merlin Music:
Ho avuto la possibilità di provare le Merlin TSM MM in un arco di tempo piuttosto lungo, grazie alla disponibilità ed alla pazienza di un rivenditore ufficiale inglese, HighFidelity Audio di Paul Letteri. Le ho testate con almeno 4 amplificatori integrati differenti e due coppie pre-finale. Ho utilizzato anche due modelli diversi di stands: gli Acoustical in alluminio (62 cm) e gli Atacama Nexus in acciaio (72 cm). Le due altezze rientrano perfettamente nel range consigliato dalla Merlin. Contrariamente agli altri diffusori, infatti, l'altezza dei TSM-MM deve essere tale che l'orecchio dell'ascoltatore si trovi nel punto medio tra l'asse del tweeter e quello del woofer (non in asse con tweeter, dunque, ma un po' più sotto).
La Merlin definisce questi diffusori come "mini-monitors". Noi "europei" abbiamo invece un'idea diversa delle dimensioni che un mini-monitor dovrebbe avere: esempi come le Rogers LS3/5A, le Linn Kan, le Diapason Micra, le Sonus Faber Minima e le ProAC Tablette sono i primi che vengono in mente quando si pensa ad un "mini". Pertanto, classificherei i TSM-MM come diffusori da supporto o bookshelf di medie dimensioni. Tuttavia, se non sono "mini" certamente sono "monitor", nell'accezione più condivisibile del termine. Un monitor dovrebbe essere un dispositivo che controlla un evento e lo riproduce il più fedelmente possibile. Un diffusore monitor, pertanto, dovrebbe riprodurre e "rivelare" esattamente tutto ciò che avviene alle sue spalle. Dovrebbe rivelare ogni dettaglio, anche il più minuto, ogni nuance, ogni pregio o virtù degli apparecchi e degli accessori a monte di esso. Sento partire un'obiezione: ma non dovrebbe essere questo il compito di ogni diffusore (o apparecchio HiFi)? Certo! Soltanto che nella vita reale non a tutti piace un suono così trasparente, perché le registrazioni sono frutto di compromessi, e non sempre piacevoli. Per questa ragione non tutti i progettisti di diffusori puntano alla massima fedeltà all'originale. O, meglio, ci puntano, ma i modi per raggiungerla possono essere molto differenti. C'è chi punta alla massima dinamica, chi all'immagine, chi alla correttezza timbrica etc. ben consapevoli che è MOLTO difficile ottenere il meglio di tutti questi parametri insieme, soprattutto se ci sono limitazioni di costi e di ingombri.
Ebbene, questi TSM-MM sono tra i diffusori più accurati, precisi e trasparenti che mi sia mai capitato di ascoltare. Qualunque cosa raggiunga i loro morsetti viene riproposta com'è, senza colorazioni e ...senza pietà. Ciò significa che mettono in evidenza tutti i pregi e tutti i difetti dell'impianto a monte. Per questa ragione i TSM (ed anche i VSM) sono stati scelti, negli anni, da molti recensori audio, proprio per questa loro capacità di rendere evidenti anche le differenze più piccole. Recensire prodotti HiFi con a disposizione i Merlin TSM-MM è incredibilmente FACILE.
Timbricamente sono neutri, forse un po' asciutti in gamma bassa e medio-bassa. Impossibile non innamorarsene, a meno che non siate alla ricerca di un suono ruffiano, molto "personalizzato" e colorato. Moltissimi audiofili, in effetti, stanno ben lontani dal mondo reale, pretendendo dal loro impianto suoni che in natura praticamente non esistono: i violini ad esempio devono essere sempre "setosi" (ma nella vita reale le corde non sono di seta), le percussioni calde e morbide (ma i tamburi sono fatti di pelle ben tesa, non di lana cachemire), le sibilanti non devono esistere (ma esistono nel mondo reale) e così via. Ecco, per questo genere di persone, le TSM-MM sarebbero una vera tortura. Dicono tutta la verità, nient'altro che la verità. E questa può far male, talvolta. Però....questi sono strumenti musicali di altissima precisione e riescono nel miracolo di rendere l'ascolto comunque "naturale".
E' difficile da spiegare ma, anche quando in presenza di sonorità non esattamente "eufoniche" questi Merlin riescono ad affascinare, c'è un senso di "vero" nella loro riproduzione che non può passare inosservato. Di conseguenza anche i difetti di chi sta a monte raramente diventano "irritanti". Non so a chi spetti il merito di questa piccola magia, se al cabinet raffinato che non aggiunge niente di suo al suono dei drivers o a questi stessi o al sofisticato crossover. Una cosa è certa: conosco il tweeter MDT-30 e non lo avevo mai sentito suonare così "reale" e naturale.
Le voci, maschili e femminili, e gli strumenti acustici posseggono quel tocco di finesse che rende ogni ascolto un piacere allo stato puro. Con strumenti elettrificati e programmi musicali particolarmente impegnativi i Merlin comunque non si scompongono, mantengono il controllo, suonando sempre precisi, maturi ed estremamente convincenti.
Essendo un diffusore tutto sommato di dimensioni contenute, in sospensione pneumatica, non dovete aspettarvi bassi da capogiro. I 55 Hz sono già a -2dB sotto il resto quindi se siete amanti del basso viscerale sappiate che questi diffusori, per quanto magici, non sono attrezzati per i miracoli. Anche i -10 dB a 35 Hz dovrebbero far intuire che le fondamentali più gravi dell'organo vengono riprodotte con una discreta attenuazione. Il rivenditore che mi ha fornito la coppia in prova raccomanda l'uso in abbinamento ad un subwoofer...io francamente preferirei una coppia di Merlin VSM da pavimento invece :-)
Se la profondità della gamma bassa non è da primato, neppure l'impatto e la potenza lo sono. Tuttavia, le Merlin sanno come farvi seguire una linea di basso: anche senza troppa concentrazione, partite dalla prima nota ed andate avanti fino alla fine: tutto il pattern ritmico si dipanerà davanti a voi con grande facilità. Forse non scuoterà il pavimento, ma lo scopo (quello di "monitorare") è ampiamente raggiunto. E, in stanze di piccole dimensioni, potreste non aver assolutamente bisogno di una gamma bassa più "pesante", anzi.
Se mi chiedeste una lista di preferenze, metterei al primo posto, per qualità in termini "assoluti", la gamma media e medio-alta: abbinano la purezza di un elettrostatico alla precisione e l'incisività delle migliori realizzazioni dinamiche. Il basso ed il medio-basso, per ragioni fisiche, non possono competere con livelli così elevati. Aspettarsi una performance del genere anche in gamma bassa significherebbe pretendere davvero la Luna.
Globalmente, la dote migliore dei Merlin TSM-MM sembra essere la trasparenza, quella capacità di lasciar passare qualunque cosa che giunga ai loro morsetti, senza aggiungere colorazioni o interpretazioni di sorta. Cambiate un cavo d'alimentazione, un piedino smorzante o persino la posizione stessa dei cavi nei morsetti e le Merlin saranno là, tranquille, a raccontarvi per filo e per segno che cosa sta succedendo. Parlavo di posizione dei cavi nei morsetti...e vi debbo una spiegazione.
Le Merlin sono dotate, come accessorio, di una rete di Zobel: in pratica un cavetto con un condensatore ed una resistenza. Di norma, tale dispositivo si trova già all'interno degli amplificatori, per renderli più stabili ed insensibili al carico. Ebbene, Merlin dichiara (curiosamente) che la maggior parte degli amplificatori ne è priva e pertanto ne fornisce una insieme ai suoi diffusori. Per quel che mi risulta, la stragrande maggioranza degli amplificatori possiede già una rete di Zobel e solo pochi prodotti "particolari" ne sono privi (ad esempio, i finali Naim). Come si collega questa rete? Si inserisce nei morsetti dei diffusori (lo schema si trova nel manuale) prima o dopo i cavi di potenza. Con questo intendo che potete o inserire sui morsetti prima la rete e poi i cavi o viceversa. Capite bene che, da punto di vista elettrico, non ci sia alcuna differenza! Merlin tuttavia consiglia di fare qualche esperimento in proposito. Ebbene, anche se mi è stato difficile da digerire, la differenza tra le due modalità forniva risultati diversi all'ascolto. Non parlo di differenze macroscopiche ma qualcosa cambiava, a riprova di quanto siano sensibili questi diffusori ai cambiamenti a monte di essi.
Ah, per inciso, con tutti gli amplificatori che ho provato (tutti dotati di rete di Zobel tranne uno) il risultato migliore l'ho ottenuto SENZA la rete aggiuntiva di Merlin. Il suono - con la rete inserita - diventava un po' chiuso e perdeva trasparenza. Ovviamente, ogni caso va valutato separatamente e con attenzione.
In conclusione, queste Merlin TSM-MM sono estremamemnte precise, trasparenti e comunicative. Pur senza nascondere alcunché riescono a suonare naturali. Forse non sono il massimo che si possa desiderare per quantità e profondità della gamma bassa ma, considerando tutto (dimensioni e tipo di caricamento) direi che la performance è anche in questo caso assolutamente adeguata.
Ogni audiofilo con qualche anno di esperienza alle spalle vi dirà che qualora desideriate un basso veloce, pronto e controllato non dovete fare altro che pensare ad un diffusore a sospensione pneumatica. I diffusori in bass reflex sono spesso associati ad una gamma bassa potente ma non proprio veloce e correttissima. Ovviamente questa è solo una delle tante leggende che circolano in questo settore. Tuttavia, le Merlin TSM-MM veloci lo sono per davvero e pure controllatissime e ritmiche. Sebbene il basso non sia esplosivo la variazioni dinamiche vengono riprodotte "in scala" ma in maniera accurata, specie sul piano temporale: una performance che non fa saltare sulla sedia ma che convince per maturità e correttezza. Gli appassionati del basso potente ed ipertrofico troveranno questi TSM-MM un po' timidi ma non dimenticate che sono monitor di precisione, non diffusori per le feste di compleanno in casa.
Dopotutto, stiamo parando di 104 dB massimi di pressione sonora, immagino misurati ad 1 metro. Ora, sebbene questo valore farà comunque chiamare la Polizia ai vostri vicini, non è certo quel che si direbbe il diffusore adatto per "sonorizzare" adeguatamente ambienti molto grandi. E' anche vero, tuttavia, che moltissimi audiofili ascoltano in realtà a volume basso, ed il grande successo dei 6 watt del T-Amp è là a dimostrarlo inequivocabilmente. Tanti hanno acquistato amplificatori da 100 e passa watt salvo poi scoprire che di quei cento ne usano tipicamente 5. Comunque sia, per capirci meglio, oltre 100 dB di pressione sonora fate fatica a parlare con chi vi sta a fianco. Quindi, forse questi TSM non sono adatti per le feste ma sono certo che sono sovrabbondanti per la maggior parte delle situazioni" casalinghe".
In definitiva, seppur non eccellenti nel campo della dinamica "pura" questi monitor si rivelano, e non è una sorpresa, magici quando si tratta di riprodurre variazioni dinamiche di piccola entità, la cosiddetta microdinamica: suoni impulsivi che non richiedono grandi escursioni agli altoparlanti ma semplicemente grande capacità d'analisi ed estrema precisione. State pur certi che se una piccola variazione dinamica è presente nel programma musicale che state ascoltando, allora le Merlin ve la faranno sentire. Niente mascheramenti, nessuna bugia.
Benvenuti nel magico mondo di Merlin, signori. E' su questo parametro che le Merlin fanno veramente qualcosa di impressionante. Per quanto siano diffusori esigenti, anche posizionarli in sala in modo del tutto casuale vi farà capire le potenzialità incredibili di cui sono capaci. E quando avrete la pazienza necessaria per cercare il posizionamento ideale in sala, le Merlin vi ringrazieranno...andandosene. Già, proprio così, spariranno alla vostra vista in un modo che ha dell'incredibile. Avvicinatevi a loro mentre stanno suonando, girateci intorno...vi sarà difficile convincervi che a suonare siano proprio quei diffusori. E' lo spazio intorno ad essi che lo fa. Un po' come quando collegate i diffusori fuori fase...solo che qui l'immagine è una lucida scultura di granito all'interno della sala d'ascolto. Immobile, imperturbabile.
Avete presente il fastidio che si prova quando basta muovere la testa di un cm verso destra o verso sinistra per perdere completamente la simmetria dell'immagine tridimensionale? Dovete star lì, ingessati in quella posizione, in apnea, non potete neppure grattarvi il naso perché altrimenti un diffusore suona subito più forte dell'altro, l'immagine si sposta ed addio magia. Sono sicuro che conoscete molto bene la sensazione.
Ebbene, le Merlin sono la soluzione al problema. Potete alzarvi, spostarvi ed avvicinarvi guardando in faccia gli altoparlanti. Non c'è verso, vi sembreranno scollegati. So che è strano, ma fintanto che state ad un metro di distanza dai diffusori è impossibile capire che stiano suonando proprio loro. Così, si possono fare degli scherzi divertenti ad ignari audiofili: posizionate una seconda coppia di diffusori in sala, dietro ai Merlin TSM, lasciateli scollegati (o collegati "per finta"), poi chiedete di identificare la coppia che sta suonando.
Sono certo che la maggior parte delle persone, indipendentemente dalla posizione in sala, vi dirà che è la seconda coppia a suonare e non i Merlin. Attenzione, non sto dicendo semplicemente che il soundstage è alle spalle dei diffusori! Magari fosse così semplice. Questo può essere ottenuto con la stragrande maggioranza dei diffusori in commercio. No, i Merlin TSM fanno ben altro. Generano un vero e proprio ologramma che vi fa vedere le posizioni dei singoli interpreti e strumenti all'interno della scena, come se foste davanti ad una proiezione.
Se volete capire che accidenti di lavoro abbia eseguito l'ingegnere del suono durante la registrazione di un disco...collegate le Merlin e saprete tutto: gli errori di ripresa, le posizioni destra-sinistra, sopra-sotto, avanti-indietro. Ricordate? Monitor! Se HiFi è mistificazione, ovvero illusione della realtà...queste Merlin sono delle grandi mistificatrici e vi faranno credere, più di una volta, di assistere ad un evento reale. Un altro diffusore di categoria e taglia simili mi aveva fatto un'impressione analoga, proprio sulla capacità di sparire dalla scena, è l'Aliante One Zeta. Non chiedetemi di fare un confronto a memoria tra i due, sono passati 7 anni e da allora molte cose sono cambiate, nell'impianto usato per le prove. Tuttavia, sono quelle che più si avvicinano a questo genere di "magia".
Leggete il manuale, con attenzione, dalla prima all'ultima pagina. Usate la dima per angolare con precisione i diffusori verso il punto d'ascolto (angolazione ideale 100 gradi). Evitate con attenzione di posizionarle su mobili, pareti attrezzate, librerie o scaffali. Se avete questa intenzione, acquistate altro e spenderete meglio i vostri soldi. Questi "strumenti" meritano il massimo che possiate dar loro: tanto spazio intorno e degli stands che li posizionino ad altezza ideale (ricordate, in questo caso, orecchio nel punto medio tra woofer e tweeter).
Nel mio ambiente ho ottenuto questo risultato coi supporti Nexus da 72 cm. Fate diverse prove con e senza le reti di Zobel fornite insieme ai diffusori. Non dimenticate che sono lenti d'ingrandimento, riveleranno qualunque nefandezza commettiate alle loro spalle. Quindi niente elettroniche di classe inadeguata, queste TSM meritano il massimo che possiate dar loro.
Intendiamoci, non è che altrimenti suonino male, sono magiche comunque...però sarebbe un delitto mortificarle con partners non all'altezza.
Tra l'altro, l'impressione che ho avuto è che non siano esattamente "facili" da pilotare. La sensibilità è già piuttosto bassa, quindi un po' di watt vi serviranno, poi non mi sembrano il carico ideale per amplificatori men che "dotati". Merlin dichiara il contrario ma a me sembra che siano piuttosto esigenti.
Infine, anzi prima di tutto, pianificate un serio rodaggio. I woofers necessitano di almeno 100 ore per slegarsi. Appena tirate fuori dagli imballi il basso vi sembrerà scheletrico, debole e molto, molto indietro rispetto al resto. Date tempo al tempo, l'HiFi, come dico sempre, è fatta per i pazienti, non per i malati.
Costruzione e finitura. Eeeeeh, difficile trovare qualcosa che non va, stavolta. Come credo si intuisca anche dalle foto, qui siamo su livelli di assoluta eccellenza. Non una vite fuori posto, una scritta venuta male, un dettaglio stonato. Si vede che concentrare i propri sforzi su due soli diffusori...paga. Le finiture disponibili sono numerose (anche piano black) e potranno accontentare ogni gusto, anche il più insolito. Hanno un aspetto abbastanza "serio", niente di particolamente "eccitante" ma il prodotto è, dal punto di vista costruttivo, impeccabile, sotto ogni aspetto...tranne uno :-)
I morsetti Cardas! Saranno anche di qualità stratosferica ma a me il sistema di bloccaggio "simultaneo" dei morsetti non è piaciuto per niente, l'ho trovato scomodo ed inutilmente macchinoso. Inoltre, mi pare non accetti banane o, almeno, io non ho trovato il modo per usarle.
Il manuale d'uso che mi è stato fornito sembrava una fotocopia della fotocopia di una scansione a bassa risoluzione :-) Davvero brutto e "cheap", come si dice. Spero sia solo un caso, relativo all'esemplare in prova.
La garanzia sul prodotto, a conferma della qualità del lavoro, è di 5 anni.
Un commento sul prezzo. Sono costose? Difficile a dirsi, questo modello sta a 2800 dollari di listino, in euro ovviamente si risparmia ancora un po'. I materiali sono ottimi, la costruzione superlativa ed il suono eccellente. Certo è che questo è un prezzo "virtuale" nel senso che è quello negli Stati Uniti. Non essendo (ancora) importate in Italia (lo sono state, per qualche tempo, anni fa) il costo finale per entrare in possesso di questi due gioielli dell'acustica potrebbe essere ben più elevato. Già il prezzo in Inghilterra è molto più alto, ad esempio. Acquistando direttamente in fabbrica dovrete poi aggiungere spese di spedizione e dogana. Insomma, è difficile prevedere il costo reale di una coppia "in casa" ed è per questa ragione che faccio riferimento al prezzo di listino USA. Non è basso, ma lo si dimentica in fretta, molto in fretta.
Suono. Il sogno di ogni recensore: trovare differenze minime tra componenti di un impianto HiFi con grande facilità. Molti troveranno le Merlin un po' troppo "asciutte" ed avare in basso, altri penseranno che siano troppo rivelatrici e spietate, specialmente se abituati a diffusori "colorati" che interpretano a loro uso e consumo il messaggio musicale che arriva ai loro morsetti. Io? Mah, datemi un po' di impatto e di basso in più e le amerò per tutta la vita.
Forse non si tratta di un diffusore per tutti anzi, certamente non lo è. Sono un piccolo capolavoro di acustica, dei veri e propri strumenti musicali. La loro performance in certe aree - trasparenza, precisione, correttezza timbrica ed immagine - è di livello eccellente, ben al di sopra del loro range di costo. Non sono perfette, ma sarebbe stupido pretenderlo. Se volete sapere davvero cosa c'è registrato nei vostri dischi, fate in modo di poterle ascoltare, come si deve. Sarà difficile voltarsi indietro.
© Copyright 2005 Lucio Cadeddu - www.tnt-audio.com
Caro Editore,
questa recensione è stata una estremamente piacevole sorpresa perché non ero a conoscenza del fatto che TNT-Audio stava testando una coppia dei nostri TSM-MM. Appare ovvio che ha trascorso molto tempo con questo sistema di diffusori e che lei sia un esperto nel campo. Ancor meglio, secondo noi ha fatto un lavoro eccellente nel raccontare la vera essenza di questi diffusori ai suoi lettori. I nostri più sinceri ringraziamenti per questa recensione e per lo sforzo posto in essere. Se mi è consentito, vorrei chiarire alcuni punti.
La TSM Millennium è un modello che ha cessato di essere prodotto nel Febbraio 2004, sostituito dalla versione MX (quella rossa in testa all'articolo) e dalla MM (quella nera a metà pagina), che è poi quella che lei ha recensito.
Il sistema di diffusori TSM è un progetto moderno e sofisticato, ad alto fattore di merito (Q). Abbiamo impiegato 8 anni nel rifinirlo ad un punto tale che tutte le risonanze e le distorsioni sono state virtualmente eliminate e/o controllate.
Quindi, quando si alza il volume, l'unica cosa che si sente è la Musica "amplificata", non rumori associati, distorsioni o colorazioni. Questa tipologia di diffusori dà il meglio di sé con amplificazioni a valvole ad alta impedenza d'uscita o con amplificazioni a stato solido con un basso fattore di smorzamento, meglio se a mosfet.
E' una buona abitudine ascoltarli a grande distanza perché più si è distanti e più il suono si fa pieno. Posizionandoli sugli stand è da evitare il disaccoppiamento. Basta posizionarli direttamente a contatto con la base superiore dello stand, in modo tale che l'energia meccanica passi più facilmente attraverso di esso. Per ragioni di sicurezza, si possono usare dei fissaggi tipo blue-tack.
La gamma bassa delle TSM è notevole, secondo noi. -2db a 55hz, -3db a 50 e -4db a 45. In più, c'è ancora basso utilizzabile fino a 35 Hz. Sebbene non riproduca la prima ottava raggiunge perfettamente gli obbiettivi che ci eravamo posti. Tra l'altro, le stanze di piccole dimensioni non riescono a riprodurre il basso profondo perché c'è necessità che la lunghezza d'onda possa "svilupparsi" interamente (parzialmente incorretto, altrimenti non si potrebbero ascoltare bassi profondi in automobile, ad esempio N.d.R.).
Negli USA la maggior parte degli amplificatori non è provvista di rete di Zobel, per questa ragione noi ne offriamo una esterna che presenta all'ampli un carico di 100 ohm a 100 kHz. Agisce anche da filtro contro le RFI e le EMI a 1.6 MHz.
Se l'ampli fosse dotato di rete di Zobel la somma delle due reti produrrebbe risultati non ottimali. Ma se l'ampli non ha rete di Zobel, il risultato è un suono più uniforme, chiaro, rifinito e con uno stage migliore. Anche una certa sensazione di eccessiva brillantezza sparisce ed il suono appare più nitido e corposo.
Siamo molto soddisfatti dei commenti sul tweeter Morel. Quello che noi usiamo è la versione USA di questo componente, ed i nuovi crossover delle TSM (la MM in prova) hanno subito un trattamento criogenico che ne ha migliorato molto le caratteristiche. Riteniamo che questi crossover con i Morel MDT-30 producano risultati migliori rispetto ai vecchi crossover delle VSM coi tweeter Esotar! Questo è un'affermazione molto forte, ma non siamo i soli a farla.
Naturalmente, le nuove VSM MM ed MX sono ancora migliori. Quel che sto cercando di dire è che i drivers sono importanti ma ancor più lo è il modo nel quale vengono utilizzati.
Infine, due parole sui morsetti. Questi sono dei prodotti eccellenti che risolvono almeno 2 tipi di problemi: stress del metallo a causa di serraggi eccessivi ed il problema della filettatura. Quest'ultima può causare un certo effetto "pelle" e può creare una sorta di "confusione" alle alte frequenze. Lo stress sul metallo invece causa un certo indurimento del suono.
Questo è evidente, secondo noi, con ogni altro tipo di morsettiera. I connettori a banana, poi, non suonano bene. La loro risonanza può essere chiaramente percepita attraverso i nostri diffusori. Sono semplicemente comodi da usare ma quelli che usiamo noi, una volta presa familiarità, sono altrettanto comodi. In più, si possono stringere a piacimento senza causare alcuno stress ai metalli. Questo è indipensabile quando si utilizzano cavi molto grossi e pesanti.
Concordiamo sulla descrizione di cosa sia un diffusore monitor e su cosa esso dovrebbe fare. Per la natura del progetto, esso non potrà mai rivaleggiare con diffusori da pavimento con una migliore estensione in basso. Tuttavia, in stanze di piccole dimensioni, l'aumento dell'energia in basso può persino causare problemi.
La gamma media e medio-alta, invece, possono rivaleggiare con diffusori dal costo molto più elevato e per questa ragione riteniamo che i nostri TSM possano offrire uno dei migliori rapporti qualità/prezzo possibili.
Ancora grazie per la considerazione e per la gentilezza.
Bobby A. Palkovich - Presidente della Merlin Music Systems Inc. - USA