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Anteprima mondiale: Aliante Moda Pininfarina

[Pininfarina]
[Aliante Moda - cliccare per il full-size]
[English version]

Le Aliante Moda fanno parte della nuova serie del Costruttore nostrano, disegnata dalle abili mani dei designers della Pininfarina i quali, stavolta, hanno superato se stessi per originalità ed innovazione stilistica nel campo dei diffusori acustici.
Certo non si erano mai visti dei diffusori con una forma ed una finitura così ardita, disponibile in diverse varianti: legno ciliegio o noce per i più tradizionalisti e blu elettrico, grigio o argento per i più coraggiosi (vedasi foto).
Faccio osservare che la foto, neppure quella più grande, rende pienamente giustizia a questo capolavoro del design, perchè non evidenzia l'incredibile livello di finitura e di attenzione ai particolari profuso in questi diffusori.
Niente di tutto ciò è tuttavia gratuito: ogni soluzione del design è stata scelta per motivi funzionali.
Così i fianchi consentono lo sbocco laterale del reflex (doppio), soluzione tendente a minimizzare le interazioni con l'emissione principale e la parete di fondo, inevitabili nelle due disposizioni tradizionali (davanti o dietro).
Inoltre tra i fianchi ed il mobile vero e proprio è interposto uno spessore di materiale smorzante per minimizzare le vibrazioni e le risonanze, sempre causa di colorazioni.
L'insieme è di una rigidità e di una solidità impressionanti...avete voglia di battere con le nocche sul mobile alla ricerca di qualche risonanza. Niente di niente, come se fossero di granito.
Tecnicamente le Moda nascono da un perfezionamento del progetto Iperspazio e sono equipaggiate da moderni altoparlanti prodotti su specifiche dalla VIFA (il woofer) e dalla SEAS (il tweeter).
Completano il quadro le solite caratteristiche tipiche dei progetti Aliante: componentistica e cablaggio di grande pregio e crossover a 6 dB/ottava. Dimensioni: 250 x 350 x 430 mm.
Il prezzo di listino delle Moda, indipendente dalla finitura scelta, si attesta sotto i 3 milioni la coppia, iva compresa.
Se siete avidi di informazioni tecniche non vi resta che visitare il sito Aliante.
Per quanto ci riguarda passiamo all'ascolto, vero banco di prova di ogni progetto HiFi.

La timbrica

Ero ignaro della parentela tra le Moda e le IperSpazio ma senza dubbio qualcosa all'ascolto mi ricordava i diffusori recensiti l'anno scorso.
In particolare la gamma medio-alta le ricordava da vicino mentre il resto era inequivocabilmente di ben altro livello.
Il medio-alto è dunque luminoso ed aperto, con un buonissimo livello di definizione e di capacità di analisi introspettiva.
Ne traggono giovamento le voci e la ricchezza del dettaglio della gamma media, confermando le buone doti rivelate dalle Iperspazio proprio sotto questo particolare aspetto.
Però le Moda vanno oltre: mentre le Iper in presenza di grandi masse corali apparivano timide, le Moda si esaltano, consentendo una performance di livello notevolissimo, conservando, anche con segnali complessi, quella capacità introspettiva mostrata con programmi musicali più semplici.
Per capirci, ora nei *fortissimo* dei grandi cori le parti delle voci maschili e femminili restano perfettamente distinguibili, sia dal punto di vista timbrico che a livello di dettaglio del cantato.
è possibile seguire il testo del cantato separatamente per la parte maschile e femminile, un'impresa davvero molto, molto ardua per qualsiasi diffusore.
A questo contribuisce una gamma alta coerente e perfettamente integrata col medio, mai aggressiva, ma sempre vivida e ben presente e che contribuisce a quella sensazione di suono aperto e luminoso che caratterizzza la performance delle Moda.
Dove i benefici del nuovo design si fanno sentire maggiormente è nella performance in gamma bassa, semplicemente spettacolare per un diffusore di queste dimensioni ed in grado di rivaleggiare senza problemi con modelli da pavimento di pari costo.
Non so se è il doppio reflex laterale o il mobile particolarmente sordo, fatto sta che il basso delle Moda non ha niente a che vedere con quello delle Iperspazio sia per potenza che per impatto.
Se proprio questo era ciò che mancava nelle Iper, come dissi a suo tempo, sempre molto compassate ed *inglesi* e mai sguaiate, nelle Moda il basso è di livello eccellente anche quando confrontato con diffusori di ben altro costo.
Veloce, potentissimo e profondo da trasmettere sensazioni più fisiche che uditive quando il programma musicale lo richiede. E nelle varie prove d'ascolto effettuate questo basso ha avuto modo di esperimersi al massimo delle sue possibilità, sollecitato in modo barbaro dai violentissimi transienti del disco dei Prodigy, una terapia d'urto che mette in crisi più di un woofer.
Le Moda hanno invece sfoderato un basso esplosivo (come deve essere per il genere) e, devo ammettere, inaspettato. Il controllo è esemplare, mai un accenno di sbavatura o di gommosità anche a volumi d'ascolto semplicemente vergognosi :-)
La posizione intelligente del doppio sbocco reflex laterale poi minimizza i problemi di interazione con l'ambiente, quindi la qualità della gamma bassa è poco influenzata dal posizionamento (vedi sotto).
In definitiva un medio-alto luminoso, una gamma alta vivida e ottimamente rifinita si accoppiano con una gamma bassa esemplare, rendendo le Moda dei diffusori quasi full-range che non vi faranno rimpiangere l'estensione dei modelli da pavimento di classe analoga.

La dinamica

L'ottima qualità dei componenti e, soprattutto, un mobile di elevatissime qualità *dinamiche* contribuiscono in modo sostanziale a rendere la performance delle Moda sempre esplosiva, veloce e di gradissimo impatto.
Non si tirano indietro davanti a niente, nonostante abbia dato fondo ai dischi più cattivi a mia disposizione, loro mi hanno sempre piacevolmente sorpreso, anche alle prese coi generi e le incisioni più difficili.
Mi riferisco ad alcuni dischi live di hard-rock che richiedono capacità dinamiche al di sopra di ogni sospetto, pena compressioni fastidiose che portano subito ad abbassare il volume che, invece, in questi casi, deve essere il più elevato possibile.
Mai i miei vicini avrebbero pensato di ritrovarsi con Angus Young che si esibisce in un assolo di chitarra sul loro comodino :-)
Lo stesso dicasi con le migliori incisioni di musica sinfonica, quale ad esempio la Sinfonia Fantastica di Berlioz in edizione Reference Recordings (di cui vi parlerò presto).
In questi casi o il diffusore è in grado di seguire le escursioni dinamiche più violente o voi siete costretti ad abbassare il volume, operazione sempre abbastanza frustrante nel bel mezzo di un fortissimo orchestrale.
Oppure mettete su un bel disco di batteria (il solito Sheffield, il disc test di Stereophile o simili) ed alzate il volume senza pietà. Sapete bene che la pressione acustica per avvicinarsi al suono di una batteria dal vivo non è mai abbastanza.
Una batteria vera, non amplificata, fa un baccano ed ha una dinamica da far drizzare i capelli, altro che ascolti ad un watt in sessioni notturne :-)
Bene, le Moda non vi tradiranno: sono capaci di restituire una dinamica davvero notevole e spesso si ha l'impressione che aumentando la potenza dell'amplificatore loro siano in grado di crescere ancora, pur restando comunque perfettamente a loro agio anche con apparecchi non potentissimi.
Niente della performance delle Moda ricorda la compostezza inglese delle Iperspazio. Qui si viaggia davvero a ben altro livello (d'altra parte il costo lo lascerebbe sospettare...).

L'immagine

Il solito, ormai classico, punto di forza delle Aliante, quella capacità di sparire alla vista che si riscontra, nelle dovute proporzioni, in tutte le realizzazioni dell'Ing. Prato.
Le Moda sembrano gradire angolazioni anche estreme, che aumentano la già ottima profondità dell'immagine virtuale.
I piani sonori sono ben spaziati ed identificabili e rimangono tali anche in presenza di segnali complessi, ad esempio con incisioni di organo e grande coro. L'organo rimane sempre ben in fondo ed il coro, anche nei fortissimo, sempre nella stessa posizione, più avanti rispetto allo strumento.
Da questo punto di vista direi che la performance ricorda molto da vicno quella delle cugine Iperspazio, forse, grazie al mobile più rigido, è migliorata la focalizzazione dei contorni degli strumenti.
Le moda sanno ricostruire un'immagine credibile anche con dischi che non brillano da questo punto di vista. Se un minimo di informazione ambientale c'è, le Moda lo sapranno mettere in giusta evidenza.
La elevata capacità introspettiva consente una luminosità del soundstage davvero notevole e gli elementi che lo costituiscono sono sempre ben *in luce* e dai contorni ben delineati.

Alcuni consigli

Le Moda non sono diffusori critici e risultano molto più universali, negli abbinamenti, delle cugine Iperspazio.
Anche il posizionamento non richiede particolari attenzioni, basta utilizzare stands rigidi di altezza compresa tra i 50 ed i 60 cm (le Moda non sono piccole...) e, magari, evitare troppe punte.
Vedrei bene, ad esempio, punte verso il pavimento e blue-tac tra supporto e diffusore, una soluzione che si sta rivelando davvero un eccellente compromesso tra corposità e dettaglio.
L'inserimento in ambiente non è esattamente semplicissimo visto che le Moda non sono diffusori *piccoli* né visivamente *discreti* specie nelle finiture più futuristiche.
In un arredamento moderno queste finiture sono tuttavia un MUST. Per i più classici c'è sempre a disposizione il legno naturale.
Visto che ci siete val la pena fare un pensierino ai bellissimi stands Aliante Vela che si sposano bene, esteticamente, con le Moda.
Gli stand classici, in tubi di acciaio o alluminio, pur efficaci, guastano un po' la bellezza e l'armonia delle linee del diffusore, linee che invece si ritrovano nei citati stands Vela.
Per l'amplificazione non mettetevi problemi: le Moda sono in grado di suonar bene (e forte) anche con pochi watts, basta che siano di qualità. Le ho persino provate con un finale a triodi da 2 Watts per canale, di cui sentirete parlare presto su Termoionica Applicata, lo stadio a valvole di TNT :-)
Nonostante i pochi watts e le ridotte capacità di pilotaggio le Moda hanno suonato come sanno fare loro, segno evidente che il carico offerto all'ampli è davvero facile facile.
Chiaramente migliore è il livello della catena a monte e più le Moda si esaltano.
Biwiring con cavi di qualità, veloci e non troppo asciutti sul medio.

Conclusioni

Quando il design si sposa perfettamente con la tecnica, ovvero le Aliante Moda.
Un diffusore importante sia per le coraggiose scelte estetiche che per le originali innovazioni tecniche, caratterizzato da un suono di ottimo livello, senza compromessi, rifinitissimo ma anche estremamente corposo, adatto a tutti i generi musicali, dai più *delicati* a quelli più *violenti*.
I tre milioni per entrarne in possesso non sono pochi ma ampiamente giustificati dal livello qualitativo del progetto, sia dal punto di vista sonoro che del design e della finitura.
A mio personalissimo parere il rapporto qualità/prezzo delle Moda è superiore anche a quello delle più economiche cugine Iperspazio che costano circa un milione in meno.

Fa piacere vedere che la collaborazione tutta italiana di tecnica e design produca effetti così notevoli anche nel campo dell'HiFi, stancamente incapace di proporre soluzioni diverse dal massello e dalle cromature valvolari.
Che l'Italia fosse in grado di battersi ad armi pari con la migliore concorrenza straniera dal punto di vista tecnologico credo di averlo già detto più volte.
Il gap dal punto di vista del gusto estetico è invece sempre stato altissimo e tutto a favore delle realizzazioni italiane.
L'Aliante, grazie alla preziosa collaborazione con Pininfarina, ha dimostrato che oltre al massello, gli italiani sono in grado di produrre innovazione estetica ad altissimi livelli, segnando dei pesanti landmarks coi quali i concorrenti dovranno loro malgrado misurarsi.

Un doveroso ringraziamento all'Aliante ed alla High Fidelity Italia per avermi spedito in prova i diffusori Moda, sintomo questo di una lungimiranza commerciale che sarebbe bello poter riscontrare più spesso in Italia.

© Copyright 1998 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com

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