Prodotto: Phonar Veritas P4 Next - diffusori da pavimento
Costruttore: Phonar Akustik GmbH - Germania
Distribuito in Italia da: Phonar Italia
Prezzo appross.: 1600 €/coppia
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Settembre, 2012
Phonar Akustik GmbH è una piccola Azienda tedesca che commercializza tre diverse linee di diffusori (Ethos, Veritas e Credo). Esattamente come Duevel (potreste aver letto la mia recensione del loro modello Planets qualche mese fa qui su TNT-Audio) questa Azienda dichiara di costruire tutto in casa, sebbene qualche dubbio sulla provenienza cinese dei mobili dei diffusori ci sia.
Phonar è un'Azienda fondata nel 1983 da Klaus Henningsen, che iniziò la sua avventura in questo settore già negli anni '70, come importatore di diffusori danesi. Dal 1988 l'Azienda è gestita da suo figlio Kai. La sede dell'attività è in quel di Tarp, una piccola cittadina nell'estremo nord della Germania.
I diffusori che sto per presentarvi sono i Veritas P4 NEXT da pavimento. La serie Veritas include sia modelli più piccoli che più grandi (P3, P5, P7), un modello bookshelf (M3), un canale centrale (C3) e un subwoofer (S7). Lo street price per una coppia di Veritas P4, in Italia, dovrebbe attestarsi sui 1600 € la coppia. La disponibilità nel nostro Paese è garantita dal distributore Phonar Italia.
I Veritas P4 sono degli eleganti e slanciati diffusori a torre in configurazione 3 vie (2 e mezzo, in realtà). Le dimensioni sono 92.7 x 19 x 29.5 cm mentre il peso è vicino ai 20 kg per diffusore. Woofer e midrange sono due unità identiche da 13 cm della Peerless (HDS 830933), il primo tagliato a 700 Hz e il secondo a 2800 Hz. Il tweeter è un componente tradizionale a cupola da 1", precisamente uno Scan Speak D2604/83000 (qui le caratteristiche tecniche in PDF) e il suo livello può essere regolato in un range di 2 dB (0 dB, +1 dB, +2 dB) grazie a un jumper posizionato nel retro del diffusore (si veda lo schema a lato).
Il cablaggio interno è curato e realizzato tramite cavi WireWorld Stream 16/2. Questi diffusori sono dichiarati per una sensibilità di 89 dB/w/m, un dato che mi è parso leggermente ottimistico. L'impedenza nominale dichiarata è di 4 Ohm mentre la tenuta in potenza si attesta sui 130 watt RMS (175 di picco). Il sistema reflex è insolito perché utilizza due sbocchi posteriori, uno per midwoofer. Internamente il cabinet è diviso in due parti, un volume per il midrange e l'altro per il woofer. Questo spiega la presenza dei due condotti reflex.
Nel pannello posteriore, oltre agli sbocchi reflex, ci sono due coppie di morsetti di collegamento per il biwiring, di ottima fattura, e il sistema di regolazione della gamma alta. Il cabinet è molto solido e acusticamente ben smorzato, con una grande quantità di assorbente acustico.
La qualità della finitura è molto buona e si possono scegliere molte varianti (inclusi un laccato nero e un laccato bianco, molto bello), si veda il sito del Costruttore per dettagli e fotografie. La garanzia è estesa per ben 5 anni. Il manuale d'uso è semplice ma completo e contiene varie istruzioni utili per l'installazione. Altri consigli possono essere scaricati direttamente dal sito del Costruttore (in inglese e tedesco).
Infine, non lasciatevi trarre in inganno dal prezzo: questi diffusori - visti dal vero - appaiono ben più raffinati di quanto i 1600 € lascerebbero supporre.
Ho iniziato ad ascoltare questi diffusori con il livello del tweeter settato a 0 dB, cioè senza alcun jumper inserito. Questa configurazione dovrebbe consentire la risposta in frequenza più piatta e lineare possibile. All'ascolto, in effetti, l'equilibrio timbrico appare ottimale, persino su tutto lo spettro audio e l'aggettivo che più spesso mi tornava in mente mentre procedevo con gli ascolti era neutrale. Le basse frequenze si estendono abbastanza facilmente fino a 40 Hz e persino qualcosa più in basso. Considerando le dimensioni dei midwoofer e del cabinet questo risultato è abbastanza sorprendente. L'unica pecca che ho notato, nella regione dei medio-bassi, è un leggero rigonfiamento che purtroppo è tipico di quasi utti i diffusori a torre con doppio woofer.
La gamma bassa è potente, sebbene sembri prediligere il corpo dello strumento alla caratteristica percussiva dello stesso. Per esempio, la cassa della batteria è potente e possiede un buon corpo ma manca un po' di impatto percussivo. Più o meno lo stesso effetto lo si può sperimentare con il basso elettrico (o anche il contrabbasso): si percepisce chiaramente il corpo e la profonda vibrazione della corda ma c'è un calo di energia nel momento nel quale la corda viene percossa dalle dita del musicista. Modificando la distanza dei diffusori dalla parete posteriore si riesce ad intervenire un po' su questo bilanciamento, ma il carattere del diffusore resta sostanzialmente immutato.
Uno degli aspetti che ho apprezzato di più in queste Veritas P4 è la qualità della gamma alta: certamente il bel tweeter Scanspeak gioca un ruolo fondamentale in questo, suonando raffinato e definito, sempre naturale, frizzante quando serve ma mai affaticante. La struttura armonica dei piatti, ad esempio, è ricchissima e conferisce alla riproduzione un tocco di naturalissima metallicità. Le voci, sia quelle maschili che femminili, appaiono riprodotte in modo molto realistico e con un effetto presenza che, registrazione permettendo!, toglie letteralmente il fiato.
Qualora la vostra preferenza fosse per un suono più aperto e brillante, potreste utilizzare i jumper nella posizione +1 dB o persino +2 dB. Il suono del diffusore non cambia radicalmente ma questo rinforzo dell'estremo alto può risultare benefico con certe registrazioni o in alcune stanze molto assorbenti. In generale, ho preferito l'equilibrio della posizione 0 dB.
Questi diffusori sono estremamente trasparenti e possiedono una grande capacità di recuperare dettagli e microinformazioni nascoste nelle registrazioni. Nonostante questa (bella) caratteristica, essi non suonano MAI affaticanti, grazie ai bassi livelli di distorsione. Per questa ragione, e grazie all'aiuto di una gamma bassa bella e potente, possono trovarsi a loro agio con la maggior parte dei generi musicali, dal pop alla classica, dal jazz al rock più scatenato, dall'elettronico all'acustico.
I Veritas P4 possono digerire grandi quantità di potenza senza scomporsi troppo. Possono suonare forte, molto forte se richiesto. Posso riassumere la prestazione dinamica di questi diffusori dicendo che è molto buona in gamma bassa e in gamma alta, solo buona in gamma media, per colpa di quella leggera mancanza di energia percussiva della quale ho riferito nel paragrafo precedente. L'effetto è evidente con il suono del rullante, ad esempio, il quale - specie coi generi più ritmati - deve suonare come una fucilata. Con queste Veritas c'è ma appare più...timido di quanto dovrebbe. È veloce, ma non è esplosivo. Come già osservato, lo stesso si può dire per la cassa della batteria.
A parte questa piccola lamentela, la performance dinamica di questi diffusori è certamente vivace e coinvolgente. Il famoso
PRaT (Pace, Rhythm and Timing) è su livelli molto buoni, visto che attacchi e rilasci sono riprodotti coi tempi giusti. Questi diffusori possono persino impressionare coi generi musicali giusti. Ad esempio, mi hanno sorpreso non poco mentre suonavano a livelli molto elevati, il brano Angel dei Massive Attack, uno dei test-tortura che uso più frequentemente per mettere alla corda diffusori e amplificatori. Non mi aspettavo di certo tutta questa energia da dei diffusori con due woofer da 13 cm!
Sono necessari diversi esperimenti sul campo per poter ottenere la migliore immagine 3D che questi diffusori possono ricreare. Il Costruttore suggerisce di tenere una distanza (dalla parete posteriore) tra i 10 e i 50 cm ma questo, a mio parere, compromette in maniera inaccettabile la profondità della scena acustica. Tenendoli a 1 metro dalla parete posteriore, invece, il risultato è notevole: il soundstage è ampio e profondo, ed è dotato di un eccellente messa a fuoco. La costruzione a prova di bomba, l'allineamento in fase degli altoparlanti (grazie al cabinet inclinato all'indietro di 5°) e il frontale stretto aiutano certamente a costruire un'immagine tridimensionale estremamente stabile che si estende ben oltre lo spazio fisico occupato dai diffusori. Qualche grado di angolazione (toe-in) verso il punto d'ascolto potrebbe aiutare ulteriormente a seconda dell'ambiente.
Se siete amanti di un soundstage ampio e ben a fuoco, questi diffusori non vi deluderanno di certo. Possiedono quel magico dono di sparire letteralmente alla vista: difficile identificare il suono come proveniente dagli altoparlanti.
Costruzione & finitura.
Questi Veritas sono molto ben realizzati, con un livello costruttivo davvero elevato per il prezzo richiesto.
Ho giusto due piccole lamentele: le due porte reflex sono prive di griglie protettive interne. Questo significa che l'interno del diffusore è facilente accessibile. Per chi avesse in casa dei bambini piccoli si tratta di un bel problema, visto che questi nascondigli segreti possono essere usati come deposito per ogni sorta di giocattolo (!!!).
Una griglia interna di materiale plastico sottile avrebbe evitato l'inconveniente.
La seconda lamentela riguarda il sistema di regolazione del livello della gamma alta: in pratica non ci sono riferimenti! Se doveste scordare le posizioni dovrete far ricorso al manuale utente o a questa recensione. Inoltre, non gradisco molto questi sistemi di regolazione tramite jumpers: sarà forse la soluzione meglio suonante (chissà!) ma un bel switch a tre posizioni sarebbe stato meglio, molto meglio.
Suono.
Poche lamentele anche in questa sezione! Avrei preferito un punch maggiore in gamma media e un maggiore controllo nella gamma dei medio-bassi.
Questi diffusori sono forniti con un set di punte che potreste aver voglia di provare, specie se utilizzate un tappeto tra il pavimento e i diffusori stessi. Secondo me tali punte non sono strettamente necessarie poiché l'ampia e solida base d'appoggio realizza un'ottima interfaccia meccanica con il pavimento. Sentitevi liberi di fare esperimenti con altri dispositivi, anche completamente smorzanti (gomma etc.).
Naturalmente, le solite regole per una buona installazione si applicano anche in questo caso: diffusori ben lontani dalle pareti circostanti per ottenere un soundstage ampio e credibile e per evitare rigonfiamenti alla basse frequenze. Il manuale suggerisce una distanza compresa tra i 10 e i 50 cm. Come già detto, a mio parere la parete posteriore deve stare più lontana di così. Fate esperimenti anche con diverse angolazioni verso il punto d'ascolto.
Per quanto riguarda le elettroniche da abbinarci, utilizzate apparecchi dall'impostazione neutra, qualora desideriate preservare questa naturale caratteristica dei diffusori Veritas P4. Se il vostro sistema fosse un po' scuro potreste provare a regalargli un po' di vivacità coi controlli dei tweeter sul livello +2 dB.
Quando andrete a scegliere l'amplificatore da abbinarci non dimenticate che questi diffusori non sono un carico facile (4 Ohm, <89 dB) pertanto eviterei amplificatori di bassa potenza, specialmente se la stanza d'ascolto è di dimensioni generose.
Preferirei amplificazioni a stato solido, piuttosto che a valvole. Ho avuto modo di leggere le prove tecniche di una rivista tedesca e l'impedenza nominale misurata è risultata essere di 3 (TRE) Ohm con un minimo di 2.8 Ohm (!!!) a 200 Hz (una porzione dello spettro audio dove c'è tanta energia). Insomma, non si può dire che siano un carico facile! Anzi, temo che più di un integratino commerciale potrebbe trovarsi in seria difficoltà, specie se gli venisse chiesta tanta potenza su questo carico killer.
Infine, non dimenticate il solito rodaggio di circa 50 ore.
Estremamente ben costruiti e ingegnerizzati, dal prezzo ragionevolmente allineato con le prestazioni e, di più, ben suonanti...questi sono i Phonar Veritas P4. Se cercate un diffusore con queste caratteristiche, inseritelo pure nella vostra lista di candidati.
Non c'è un'area particolare dove eccellono, diciamo che sono capaci in tutti i fondamentali. È molto facile conviverci, abbinamento con l'amplificatore a parte. Potete trovare dei concorrenti che fanno meglio di questi in diverse aree ma non è facile trovare il generale equilibrio che questi Phonar dimostrano di possedere in gran quantità. Tutto questo li rende una scelta piuttosto intelligente per l'appassionato di Musica che preferisce ascoltare (bene!) per ore tanti generi musicali diversi. Equilibrio e neutralità, doti non sempre facilissime da trovare in un diffusore HiFi.
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