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Esperienze pratiche sulla corretta *messa in fase* delle elettroniche HiFi

Ritengo che ormai la maggioranza degli audiofili sia concorde nel ritenere sicuramente influente, ai fine della migliore riproduzione del suono, la cura della connessione *in fase* delle proprie elettroniche.

A coloro che, tuttavia, continuano ad essere pervasi da un quanto mai ingiustificato scetticismo sull'argomento (per fortuna sembra che, ormai, siano una razza in via di estinzione :-), voglio raccontare una mia personale esperienza che, forse, li indurrà ad effettuare una qualche riflessione in più.

Credo che ormai tutti siate a conoscenza di come, ultimamente, le mie attenzioni si siano soffermate sugli aspetti più attinenti all'alimentazione delle apparecchiature, concretizzatesi con l'ideazione e la realizzazione dell'incredibile Cavo di Alimentazione TNT - TTS (recentemente, orecchie bene allenate ed abituate all'ascolto di tali componenti, mi hanno confidato sbalordite che i diretti concorrenti *commerciali* del nostro, sono da ricercarsi tra quelli che, una volta acquistati, determinano una consistente riduzione del proprio conto corrente...).
Ebbene, dovete sapere che il mio ambiente di ascolto è ormai diventato un vero e proprio rettilario (celato dietro una tenda, per fortuna), con Serpenti Intrecciati che dilagano un po' dappertutto, dal CD all'ampli, per finire con il sub amplificato!

Il tutto contornato da una *magica* atmosfera, con ben tre Merlino ad alimentare altrettante ciabatte filtrate.
Bene, prima di iniziare la realizzazione di ciascuno dei cavi, avevo preventivamente aperto un paio di cavi sigillati originali, per verificare le connessioni sulla spina IEC, in quale posizione fossero cioè connessi i conduttori (generalmente di colore blu per il neutro e marrone per la fase, oltre al solito giallo/nero di terra) sulla spina stessa (ad onor del vero, erano riportati i riferimenti anche sulle spine volanti che avevo acquistato, però ho preferito ugualmente verificare...).
Ho poi applicato lo stesso standard per tutte le realizzazioni, avendo cura di segnare sulla spina italiana il polo corrispondente ad uno dei due conduttori (personalmente, disponevo di nastro adesivo di colore blu, per cui ho scelto quello blu :-), per poter poi avere un riferimento durante le operazioni di ottimizzazione.

Terminata la cablatura del tutto, ho iniziato ad effettuare varie prove ad orecchio per trovare la migliore posizione da utilizzare per la connessione della spina alla presa di corrente.
Ogni qualvolta ritenevo di aver ottenuto il risultato migliore, segnavo la presa di corrente nel punto corrispondente al segno precedentemente effettuato sulla spina dei cavi di alimentazione.
Al termine delle operazioni, mi sono solo preoccupato di ascoltare la mia musica preferita.
Questo fino a quando, gironzolando un sabato mattina all'interno del supermercato di turno, curiosando qua e là alla ricerca di un qualche oggetto interessante per i nostri scopi audiofili, l'occhio mi è caduto sul classico cacciavite cosiddetto *cercafase*.
Caspita, questo mi manca! Ma poi che ci faccio? Boh, per cinquemilalire lo prendo, poi si vedrà...

Beh, non ho dovuto aspettare molto. Una volta a casa, la curiosità di verificare in che modo avessi disposto le spine *ad orecchio*, ha preso il sopravvento.
Quello che ho appurato è che tutte le connessioni da me effettuate risultavano con il lato della spina segnato (per tutte, riferimento sul conduttore blu) connesso al polo che faceva accendere la lucina del cacciavite cercafase.

Effettuando ulteriori riflessioni, supponendo che per la connessione dei conduttori al trasformatore di alimentazione delle elettroniche venga seguito lo stesso standard (altrimenti a che servirebbero i colori differenziati?), si può ragionevolmente ritenere che una corretta messa in fase sia quella che vede il conduttore di colore blu connesso al polo che fa accendere la lucina del cacciavite cercafase.

Ma il cavo di colore blu indica il neutro, e la lucina si accende quando il cercafase è connesso al conduttore di fase (cioè il marrone, in genere).
In sostanza, nella ricerca della posizione che io ritenevo più positiva, dal punto di vista essenzialmente musicale, avevo connesso le spine alla rete elettrica in controfase!

Ulteriori prove effettuate sulle mie apparecchiature e su quelle di alcuni amici, non hanno fatto altro che confermare questa ipotesi: la connessione di uno qualsiasi dei miei cavi di alimentazione con il conduttore neutro connesso alla fase, ha sempre permesso di conseguire i risultati acusticamente migliori.

Che cosa intendo per *risultati acusticamente migliori*?

Ma questo che significa? Forse che una corretta messa in fase dei componenti HiFi sia quella che vede una connessione elettrica in controfase?

L'analisi delle connessioni effettuate durante l'assemblaggio dei cavi di alimentazione, nonchè delle connessioni lato apparecchiature, ha confermato la correttezza delle stesse. In sostanza, il dubbio di aver invertito fase con neutro sui cavi di alimentazione, è stato fugato.

La questione, in effetti, risulta un po' più complessa.
Il problema sembra essere nella struttura propria del trasformatore di alimentazione, e più precisamente negli avvolgimenti dello stesso, necessariamente asimmetrici rispetto al nucleo.
In sostanza, se la fase passa per gli avvolgimenti più esterni, ci sarà un campo elettrico di maggiore intensità (caso ritenuto il peggiore dal punto di vista musicale), il più delle volte rilevabile, con l'ausilio di un tester, verificando la tensione esistente tra il telaio dell'apparecchio in esame e la terra.

Alcuni apparecchi appositamente realizzati e normalmente reperibili in commercio funzionano proprio dulla base di questo principio.
Quali? L'EPI (Electrical-Phase Indicator) della Basic Audio Industries, ad esempio. Oppure il Rilevatore di Fase Elettrica Next for FdS.

Questi apparecchi, infatti, aiutano a valutare quale sia la connessione ottimale alla rete elettrica caso per caso, in quanto sono in grado di captare e segnalare in quale posizione il trasformatore di alimentazione dell'apparecchiatura in esame genera un campo elettromagnetico di maggiore intensità, origine di disturbi che influirebbero negativamente sul suono dell'apparecchiatura stessa.

Sembrerebbe, quindi, che l'utilizzo del cercafase tradizionale serva a ben poco, e che le modalità di realizzazione del trasformatore di alimentazione sia da considerare aspetto fondamentale.

Nel mio caso, ad esempio, assumendo che il risultato che io ritengo musicalmente il migliore sia riconducibile alla connessione della spina alla presa elettrica che determina la generazione di un campo elettromagnetico di minore intensità da parte del trasformatore di alimentazione dell'apparecchio in esame, si potrebbe supporre che gli avvolgimenti esterni del trasformatore di alimentazione siano quelli di fase e che quindi, collegando la spina elettrica in controfase, abbia in un certo modo invertito la struttura del trasformatore stesso, ottenendo in tal modo la configurazione teoricamente più vantaggiosa.

In ogni caso, un suggerimento: nel caso pensiate di realizzarvi da soli i vostri cavi di alimentazione, curate che i colori dei conduttori, spina e presa IEC sulle apparecchiature, combacino.
Segnate poi sulla spina da connettere alla presa a muro (o alla ciabatta) il polo corrispondente ad uno dei due conduttori per poter disporre di un riferimento.
Per verificare i colori, la cosa migliore sarebbe controllare all'interno delle apparecchiature in prossimità della vaschetta IEC.

Se le vostre apparecchiature non dispongono di vaschetta IEC ed avete deciso di tagliare il cavo di alimentazione originale ed utilizzare spine IEC *volanti* (proprio come ho fatto io...), la verifica può avvenire senza aprire le apparecchiature.
In ogni caso, tanto per fornire un'indicazione, in entrambi i cavi standard sigillati che avevo preventivamente aperto, ho comunque verificato che le terminazioni sulla spina IEC connessa al cavo di alimentazione, guardando la stessa di fronte con il polo di terra orientato verso l'alto a comporre il vertice di un ideale triangolo, il conduttore di colore blu corrispondeva al foro posizionato in basso sulla sinistra (sulle spine che in genere si acquistano, c'è riportata la sigla *N*).
Tuttavia, a seguito di ulteriori verifiche su altri cavi sigillati, ho potuto constatare che, analizzandone altri due, uno di questi presentava la terminazione del neutro sul lato opposto, cioè in basso a destra...
Sono rimasto piuttosto perplesso in seguito a questa scoperta. Se valutiamo la cosa dal punto di vista statistico, tre cavi su quattro hanno mostrato la stessa configurazione. Sarei portato a considerarla quella corretta, anche in considerazione del fatto che le spine IEC volanti acquistate, riportavano stampigliati gli stessi riferimenti...
Questo, però, significa che lo standard non viene seguito da tutti. Nel dubbio, meglio seguire il mio precedente suggerimento e controllare che i colori combacino verificando le connessioni lato apparecchiatura.

Ad ogni modo, ho effettuato varie prove, su diversi apparecchi ed impianti elettrici casalinghi (quattro o cinque, per la verità), e tutte hanno evidenziato come la posizione più vantaggiosa, in termini musicali, sembri essere quella con la spina elettrica connessa in controfase, per cui, pur non considerando tale configurazione come la migliore in assoluto, ritengo che valga la pena segnalarlo.

In ogni caso, anche se l'ultima parola spetta alle proprie orecchie, ritengo che, nella realizzazione dei cavi di alimentazione, sia sempre meglio seguire uno standard. In molte circostanze, aiuta a capire meglio determinati fenomeni.

La questione della fase non si esaurisce certamente qui e risulta, di fatto, argomento piuttosto complesso ed articolato, dal momento che coinvolge anche le configurazioni dei circuiti elettronici interni alle varie apparecchiature (ad esempio, gli anelli di massa) nonchè l'interazione tra le diverse apparecchiature HiFi.
Senza considerare che esistono impianti elettrici casalinghi composti da due fasi, nei quali la distribuzione elettrica avviene non tra fase e neutro ma tra fase e fase!

Il mio intento è esclusivamente quello di raccontarvi di alcune mie esperienze di ascolto (come sempre, del resto), sperando che le stesse possano risultare di una qualche utilità per i lettori di TNT.

© Copyright 1999 Stefano Monteferri

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