Tantissimi dubbi...
Ing. Lucio Cadeddu
Ho un impianto da circa venti anni formato da Pre e Finale SANSUI
CA e BA 2000, diffusori INFINITY Quantum 4, cavi di segnale di dotazione
e un CDP SANSUI X111 (di livello economico acquistato successivamente
quando si cominciò a diffondere il CDP) ed infine di recente (mi è
tornato l'interesse per l'Alta Fedeltà dopo aver scoperto,
casualmente, un noto negozio di Caserta pieno di apparecchiature
affascinanti), cavi di potenza Van de HUL CS122 Hybrid.
Alcune domande brevi:
1) Ho letto in un suo articolo che possiede due amplificatori Sansui
(AU9900 e AU11000) di cui, più o meno, *riconoscerebbe il suono ad
occhi chiusi*.
Sarebbe così gentile da farmene una descrizione più
dettagliata indicandone pregi e difetti? (magari non in risposta alla
mia lettera ma dedicandogli un articolo di prova per HI-Fi di
*antiquariato*).
E anche dei miei BA e CA cosa sa dirmi? Li ha mai ascoltati?
Hanno ancora un loro *valore audiofilo* o sono, anche loro,
da relegare nell'antiquariato?
Che fine ha fatto la SANSUI? Possibile che un marchio così
conosciuto sia sparito nel nulla?
2) I diffusori di cui una volta ero molto soddisfatto, adesso ne
riconosco i loro numerosi difetti. Basso lungo e invadente.
Alti nitidi e precisi (anche troppo) ma in complesso suono *stancante*.
Mi dicono che i tweeter EMIT inoltre sono fragili suonati ad alti livelli.
3) Naturalmente il primo cambiamento da effettuare all'impianto, allo
scopo di volerlo migliorare, è il CDP! O è il secondo??
Mi consigli lei per favore.
4) Ho letto nelle solite riviste specializzate la prova
dell'amplificatore italiano AUDIO ANALOGE Puccini S.E.
Chi l'ha scritta ne parlava con termini pieni di entusiasmo.
Che cosa ne pensa? (per una volta a solo 1.500.000 !!)
5) La progettazione degli apparecchi Hi-Fi e tutti i consigli per il
migliore posizionamento dei diffusori in ambiente sono tutti orientati
ad ottimizzare l'ascolto in funzione di tre assunti:
A) ottima qualità dei dischi.
B) buone qualità dell'ambiente dove è situato l'impianto.
C) un unico punto di ascolto (poco più o poco meno di un mq.).
La realtà è che :
a) i dischi sono nel 95% dei casi di cattiva registrazione.
b) i nostri ambienti di ascolto sono quasi sempre non ideali e
soprattutto troppo angusti.
c) Spesso amiamo ascoltare musica facendo altre cose e quindi non
stando nel *punto di ascolto* e poi se si è in più persone è
molto difficile sedersi tutti in un mq.
Possibile che la *scienza dell'Alta fedeltà* non riesca a
trovare (cercare) una diffusione del suono in modo diverso?
Gli elaboratori di campo sonoro (unita di ritardo, ecc.) sono così
*out* ?
è vero che elaborano e quindi modificano il messaggio musicale, ma se il
fine è ricreare il più possibile l'acustica (e principalmente le
*emozioni*) del luogo di registrazione ben vengano.
Chi va a sentire musica operistica o sinfonica in *piccionaia* non credo che
acusticamente senta molto bene, ma prova lo stesso l'emozione dell'evento.
6) A proposito delle *facilities* degli amplificatori.
D'accordo che la maggior parte non servano a nulla, ma ce n'è una sul
mio preamplificatore a cui ricorro spesso, cioè il bottone di
commutazione per STEREO / MONO / REVERSE / SOLO CANALE DESTRO / SOLO
SINISTRO / , unito con il bottone del Balance.
Non che serva a sentire meglio, ma mi aiuta a volte, a individuare (non a
risolvere però!) la natura di suono non soddisfacente (difetti del CD
ed altri, posizionamento delle casse).
Per me, poi, che non ho un orecchio specializzato e *memoria audio* come la
sua, per eventualmente confrontare casse e cavi di qualità diversa da
provare.
So di aver chiesto troppe cose ma sono quesiti che mi sono posto da
tempo e a cui non so trovare risposte da solo.
7) Ultima domanda. Perchè le punte coniche da applicare sotto le
apparecchiature sono 3 e non 4, come sembrerebbe più logico?
Adolfo Visocchi
Risponderò per ordine:
1) I vecchi Sansui: per l'articolo si vedrà, è da un po' di tempo
che ci penso.
I grossi Sansui di quegli anni hanno un suono esageratamente *pompato*
sui bassi e pure poco controllato. Il medio-alto non è un granchè ma si
difende bene.
Il dramma è la velocità e la dinamica. Il mio 11000 (120+120, 22
chili di roba) è di una lentezza tale che mia moglie mi ha chiesto,
distrattamente, se per caso il CD non girasse più lento !!!
Questo è d'altra parte un problema comune a tutti gli ampli di quegli
anni. I circuiti veloci e ad alta dinamica di oggi erano ancora di
là da venire.
La Sansui è virtualmente scomparsa dal mercato italiano, non so in
Giappone quale sia la situazione.
I suoi apparecchi non sono mica male anche se da un punto di vista
*collezionistico* non hanno un valore significativo.
Se le piacciono li tenga, col tempo chissà. Il suono è un po'
datato ma prima di tutto io penserei alle casse, agli accessori ed al
posizionamento.
2)
Non credo che gli EMIT siano dei tweeters particolarmente fragili, ma
sicuramente sono di ben altra classe (e velocità) rispetto ai
woofers.
Il problema nell'uso degli EMIT era ed è tuttora proprio
quello di trovare dei woofers che tengano il loro passo, pena il
risultato sonoro che lei riferisce.
3) No, non ritengo che il CDP sia il primo componente da sostituire, io direi
le casse ed i cavi, curando infine il posizionamento dell'impianto in ambiente.
Tenga ampli e CD e magari modifichi quest'ultimo con quei trucchetti che
trova nel Tempio del Tweaking.
4) Riguardo all'ampli Puccini:
che ne parlassero in termini entusiastici non mi meraviglia visto che per
la stampa *ufficiale* ogni prodotto recensito è quantomeno *eccellente*.
Tra l'altro, *eccellente* significa che eccelle al di sopra degli altri,
certo che in un mercato di *eccellenti* si fa fatica a scegliere.
Non conosco il Puccini e non posso esprimere giudizi di sorta.
Personalmente, ma è un discorso che esula dal valore *sonoro* dell'oggetto
in questione, preferirei avventurarmi (nel suo caso sarebbe il primissimo passo)
nel mondo dell'Hifi di un certo livello puntando su prodotti che garantiscono
una rivendibilità sicura anche a breve termine. Restando in Italia
e senza dover ipotecare la casa direi Audiogram e Fase.
Tuttavia l'audiofilo è per metà razionalità e per metà
istinto per cui, se avesse modo di sentire in condizioni ideali il Puccini e
dovesse proprio piacerle, lo compri pure senza esitazioni.
Sempre meglio dar fiducia ad un promettente marchio italiano che ai soliti
distributori di brutti apparecchi esteri dal ricarico facile.
5) e 6)
Fino a oggi la riproduzione più credibile per l'orecchio umano (che, le
ricordo, è stato creato stereofonico) è proprio quella stereofonica.
Io ho un processore DSP per l'impianto Dolby Surround ma gli
*effetti* (club, stadio etc.) non li uso mai perchè sono un disastro.
Il Dolby Surround invece non è male e talvolta crea delle buone
illusioni. Ma la Musica è un'altra cosa, a meno che lei non riesca a trovare
un'orchestra coi cantanti alle sue spalle, i timpani sul soffitto e gli
ottoni in cantina.
Quanto all'ascoltare Musica facendo altre cose, be', mi pare che i giapponesi
della Sony abbiano inventato un apparecchio che risolve questo suo problema:
il walkman.
Lo provi, vedrà che il suono è indipendente dalla posizione d'ascolto
e persino dalla stanza in cui si trova.
Ammetto di non usare mai neppure le *facilities* degli amplificatori
e, ad esser sincero, non capisco l'utilità del comando da lei citato.
Se il suono che sentiamo non ci piace non sarà certo una manopola
mono-stereo-reverse a cambiarci la vita. E neppure il balance.
Può fare molto di più un cavo decente o una punta sotto un
apparecchio. Dobbiamo avere il coraggio di guardare la realtà: un suono
scadente non può essere migliorato con controlli di tono ed altre
diavolerie elettroniche, è scadente e basta.
Tanto per fare il mio solito paragone automobilistico:
capita spesso di vedere in giro utilitarie (Uno 1000, Panda 30 e simili)
cammuffate da sportive, con spoilers d'ogni fatta, gomme superlarghe e
volante sportivo. Sotto il cofano però gira sempre un motorino minuscolo
che più di tanto non può fare.
Anzi, tutte queste appendici
aerodinamiche e la gommatura larga non fanno altro che appesantire e
peggiorare le già inesistenti prestazioni. Esattamente come i controlli
di tono ed i vari filtri degli amplificatori. Non si può creare potenza
(o qualità) dove non c'è.
Altro discorso è quello di intervenire
*seriamente* sull'impianto, con gli accessori che possono fare la
differenza. Esattamente come avviene in campo motoristico dove un filtro
aria sportivo ed uno scarico speciale possono dare un paio di cavalli
REALI in più, altro che spoiler e gomme larghe !
7) Invitandola a leggere (o rileggere) gli articoli di
Adeste Fideles dove questo
problema è stato già trattato, voglio comunque soddisfare subito la
sua curiosità:
Una soluzione semplice ad un problema difficile
Da circa sei mesi però mi sono sorte delle domande:
1) Perchè devo per forza stare al centro del "triangolo" per sentire la
stereofonia, non tecnicamente, ma solo perchè non può esistere un
altro sistema, senza dover stravolgere l'ambiente di ascolto o avere una
stanza apposta (la ricostruzione del mio impianto mi piace, così come
il suono, anche se a volte si sente qualche strumento, in particolare
viole e ottoni provenire da uno o l'altro diffusore); quando vado a un
concerto posso anche non essere al centro (ma non posso avere una stanza
così grande; la mia stanza è proprio quello che non va bene, un cubo
di circa 3 metri di lato, ma ho a disposizione solo questa);
2) Poi non riesco proprio più ad ascoltare il suono provenire dal
davanti, con qualunque inclinazione dei diffusori, anche di altri
impianti ascoltati, di livello più elevato del mio:
questo è il problema più fastidioso; infatti, notando che dietro le
casse, tra le casse e la parete di fondo, il suono è meraviglioso, ho
provato a interporre tra i diffusori, di fianco ad essi un po' in avanti
degli stand rovesciati in metallo, che arrivano appena sotto il livello
dei tweeter, in modo che diffondano il suono e rompono quel provenire
diretto che mi infastidisce, migliorando anche la ricostruzione.
http://www.bose.it e bose.com (cosa ne dici dei diffusori della bose
della serie direct/reflecting e di questa tecnologia, perchè non
vengono considerati da nessuno, eppure alcuni modelli sono anche
costosetti) e http://www.cohprog.com/stereolith/ (anche qui cosa ne
dici di queste tecnologie), non sembrano molto più naturali per l'ascolto?
Non riesco proprio a risolvere il problema (o non c'è nulla de fare
se non spendere di più? Non vorrei rinunciare ad ascoltare bene la
musica).
LC
Tieni conto che in un impianto di buona qualità e in un ambiente di dimensioni
ragionevoli i diffusori DEVONO sparire letteralmente, lasciando il posto
alla scena acustica.
La soluzione degli stands rovesciati non la vedo molto bene, in quanto si
tratta di elementi *estranei* all'interno del triangolo d'ascolto.
Proverei invece a tagliare delle striscioline di feltro (o ritagliare un
tappetino per mouse) piuttosto spesse ed incollarle intorno al tweeter,
partendo dal lato interno (a sinistra nel diffusore di destra e viceversa).
In ogni caso la soluzione migliore è cambiare stanza :^)
Reply seguente di Maurizio:
Ho provato, dopo aver tolto gli stand rovesciati, a incollare delle
striscioline di feltro abbastanza spesse, come mi hai consigliato, ed è
successo che: FUNZIONA!!!
Non ho mai sentito così nel mio ambiente di ascolto, anche se piccolo.
E' assolutamente eccezionale!
Sono più che soddisfatto e non posso fare altro che ringraziarti!
Maurizio Bonfanti
Piccola postilla finale: il sistema delle striscioline di feltro o i
pezzi di tappetino per mouse in pratica funziona perchè non fa altro
che modificare la diffrazione acustica del tweeter.
In alcuni casi, e questo di Maurizio
evidentemente rientra tra questi, si avverte un sensibile aumento della
profondità della scena acustica ed un suono lievemente meno aggressivo
sul medio-alto.
Redento sulla via di ...TNT
Tu mi hai consigliato di rivolgermi al mercato dell'usato, ma poichè
sono praticamente incompetente, comprerò pezzi nuovi senza spendere
troppo, nel rispetto della mia filosofia che privilegia il *software*,
come ho già detto.
In questo modo con una spesa di
poco superiore al milione e mezzo potrei disporre del miglior impianto
che io potessi mai immaginare di possedere.
Caro Alberto,
© Copyright 1997 Lucio Cadeddu
Tre punte coniche permettono un appoggio stabile su qualsiasi superficie.
Avrà infatti notato quanto sia più complicato mettere a livello
un tavolo con 4 piedi rispetto ad uno con tre.
Inoltre, e mi permetta una piccola deformazione professionale, per definire la
posizione di un piano nello spazio sono necessari e sufficienti 3 punti.
LC
Caro Lucio,
Ho 36 anni e da due anni circa sono passato ad ascoltare musica molto
meglio di prima con questo impianto: CD player Marantz CD63 MKII, ampli
Lector VLF 70L II, diffusori Sonus Faber Concertino, cavi di segnale
Monster Cable M350, cavi di potenza Monster Cable MCX4 e stands Chario
(perchè mi piacevano).
Proprio per questo problema, girando su Internet, ho visitato questi due
siti:
Maurizio Bonfanti
Quanto ai diffusori Bose onore al merito ad Amar Bose per aver affrontato il
problema della riproduzione sonora in modo *diverso*.
Tuttavia non sempre *diverso* è sinonimo di *migliore* e lo scarso
successo incontrato da questo genere di sistemi presso il pubblico audiofilo
più smaliziato potrebbe indicare che, tutto sommato, i diffusori a
*radiazione diretta* (convenzionali, cioè) siano ancora l'approccio
che garantisce i migliori risultati.
Il problema è l'ambiente. In un cubo da 3x3 è molto difficile riuscire
a far suonare bene qualsiasi cassa.
Ciò non significa che tu non debba tentare altre soluzioni.
Prova a sentire nel tuo ambiente delle casse Bose o altre che funzionano
con principi analoghi (ESB serie 7 o Allison), potresti preferirle alle
Concertino.
Se questo non accade la colpa può essere
dell'impianto (ma non è il tuo caso) oppure dell'ambiente.
Nel caso ciò sia impossibile bisogna mettersi l'anima in pace. A meno
che, provando i diffusori che ti ho suggerito, non trovi una soluzione al
problema. Fammi sapere.
Man mano che mettevo intorno ad entrambi i tweeter
queste striscie di feltro, il suono iniziava a cambiare ed "è sparita la
mia sensazione di sentire il suono provenire dal davanti".
La scena acustica ha acquistato una profondità e ariosità mai sentite.
Sembra incredibile, ma suona anche dietro la parete di fondo (ho utilizzato
dei CD che prendo come riferimento per queste prove).
Ma perchè funziona?
LC
Caro Lucio,
ti avevo scritto perchè volevo un consiglio per l'acquisto di un
compattone e mi ritrovo immerso in cataloghi e prezzi di prodotti HiFi.
Da vent'anni (ora ne ho 33, siamo praticamente coetanei) sento musica
con apparecchi innominabili, ho sempre speso tanto per il *software* ma
ho sempre risparmiato per l'*hardware*. Ora, con la casa piena di dischi
(circa 300 CD e 150 LP) mi appresto a *riscoprire* la mia musica con un
buon impianto HiFi.
Vorrei acquistare un amplificatore Rotel RA920AX che ho trovato a L. 395
KL, due casse B&W DM302 a 360 KL, un giradischi Technics SL-BD20 309
KL e un lettore per CD Nad 510 a 509 KL.
Aspetto un tuo parere sull'*hardware* che sto per acquistare e ti
ringrazio di *esistere*.
Alberto
sono particolarmente felice di averti *redento* e convinto all'acquisto di
vera HiFi piuttosto del solito compattone, spero che tu sia il primo di
una lunga serie.
Gli apparecchi scelti vanno più che bene tranne il giradischi.
300.000 lirette sono una somma discreta e sono sicuro che si può
comprare meglio.
Per esempio prova a cercare il 5120 della NAD, potresti ancora trovarlo come
rimanenza. Oppure benissimo il Thorens TD 180, costa un po' di più
ma ne vale sicuramente la pena. Magari cercali usati, chi ha posseduto questo
genere di giradischi normalmente li ha trattati coi guanti.
Pensa anche a completare il tutto con cavi e supporti adeguati, volendo
spendere davvero poco non vedo niente di meglio -cicero pro domo sua-
delle proposte del Tempio
del Tweaking.
Fammi sapere.
LC
In un recente e-mail Alberto mi comunica di aver optato per il giradischi Thorens
TD 180. Bingo!
Lettere alla Redazione Vol.2
Lettere alla Redazione Vol.3