Dopo questi sinceri complimenti (che venendo da una persona che si
occupa di internet per professione dovrebbero essere particolarmente
graditi) vengo al mio dilemma.
Attualmente possiedo un impianto che non mi soddisa più nè
dal punto di vista estetico nè da quello sonoro, composto da ampli
e giradischi Technics, casse Epicure 110 e CD JVC.
Pensavo inizialmente di migliorarlo a tappe partendo dai diffusori.
In un negozio molto fornito ho avuto modo di ascoltare vari diffusori e
quelli che mi hanno maggiormente colpito erano i Mite della canadese
Totem che mi sono piaciuti veramente tanto.
Un altro negozio mi ha invece dato la possibilità di portarmi a casa
delle Opera II per provarle direttamente sul mio impianto e nella mio
ambiente. E qui ho avuto la prima sorpresa, con il mio ampli erano
orrende. Sono corso in ufficio a prendere un vecchio, e pesantissimo,
Sansui appoggiato da qualche parte in magazzino e con questo suonavano
molto meglio. Però non sono riuscite a impressionarmi, i bassi mi
sono sembrati un pò invadenti e in generale mi è sembrato
che questi diffusori suonassero in maniera eccellente solo a volumi
elevati (troppo elevati per i miei vicini).
Come prima domanda vorrei chiederti:
Caro Gianni,
Rispondo con ordine:
Intanto ti ringrazio per i complimenti che mi fai, mi fanno particolarmente
piacere poichè vengono da un professionista Internet.
Qualche volta
mi sono state mosse delle critiche perchè TNT non sarebbe
sufficientemente accattivante dal punto di vista della grafica (poche GIFs,
niente suoni, poche animazioni e applets fantasiosi). Evidentemente molte persone
non hanno ancora capito che la Rete non serve per gli effetti speciali, che
qualunque cretino è in grado di implementare, ma per comunicare
idee in modo efficiente.
Fare un sito vistoso non è difficile, ben altra
cosa è riempirlo di contenuti e di proporsi come alternativa all'informazione
esistente.
Quanto alle spese: TNT è sorretto interamente da me con costi annui non
esattamente bassissimi.
Questo però, a fronte di un certo sacrificio
economico, garantisce quell'indipendenza tanto proclamata su queste pagine.
Tieni conto che anche così, senza alcun legame commerciale, qualcuno si è
permesso di dubitare di tale indipendenza...che tristezza!
Allora forse è meglio ripeterlo ancora una volta: TNT è gratuita, senza
pubblicità e senza sudditanze o legami di alcun genere. I suoi costi
vengono coperti dal mio portafoglio e basta.
Al più si potrebbe pensare ad una sorta di supporto libero da parte
dei lettori che ritenessero l'iniziativa TNT meritevole di essere sostenuta, ma
nient'altro.
Però mi dicono che non sono sano di mente, mi dicono che dovrei farci i
soldi. Che squallore.
Veniamo alle altre domande:
purtroppo non posso esprimermi sui diffusori Totem da te citati perchè non
li conosco a sufficienza ma posso spendere due parole sugli Opera, dei
quali ho in prova il modello da pavimento Opera Terza.
Nessuna cassa, messa in condizioni non ideali, può suonar bene. Anzi,
più la cassa è di qualità e più sarà difficile
farla esprimere al meglio.
Il fatto stesso che già con un altro amplificatore suonavano meglio la dice
lunga sulle condizioni della prova.
Tu non riferisci in che condizioni li hai
ascoltati, in che posizione e su quali supporti, onde per cui non si può
trarre alcuna conclusione. Se non puoi metterli nelle condizioni ideali,
e questo vale per qualunque diffusore che ti porti a casa, rinuncia ad
ascoltarli.
Le Opera meritavano di essere interfacciate come Dio comanda, non con quello
che si ha in casa, con chissà quali supporti e posizione. Credimi, se
suonavano orrende come dici tu la colpa non è loro, sono
pronto a scommetterci tutto il sito :-).
A preferenza ascoltali in negozio, purchè chi vende sappia bene quel
che fa.
Sull'ampli Technics non mi dici nulla per cui non posso esprimere giudizi.
Gli eventuali ampli da prendere in considerazione sono sempre gli stessi:
NAD, Rotel o Arcam per stare sull'economico e meglio ancora, gli ottimi
italiani Audio Analogue (vedi prova d'ascolto del
Puccini), gli Audiogram, i Monrio e
compagnia.
Quanto ai B & O che dire? Vuoi un impianto HiFi o un pezzo d'arredamento?
Non dubito che suonino bene, solo che, come dici tu, per 4 milioncini si
riesce ad acquistare un signor impianto che principalmente suona bene
e che, magari, scegliendo accuratamente gli apparecchi è pure bello da
vedere.
Tanti progettisti si sono affidati a designers di fama internazionale: basta
pensare alla collaborazione della Aliante con lo studio PininFarina o alle
ardite realizzazioni Pathos o Galactron. A guardarsi bene intorno
ci sono tanti di quegli apparecchi e diffusori così belli da distrarre
dalla loro funione principale che è quella di riprodurre Musica.
Inoltre la disposizione ed un mobiletto ad hoc possono fare molto anche
dal punto di vista estetico.
LC
Ciao Lucio,
Per quel che riguarda il mio impianto direi di essere molto soddisfatto (CD
player Marantz CD63 MKII, ampli Lector VFI 70L II, diffusori Sonus Faber
Concertino, cavi segnale Monster Cable M350, cavi di potenza Monster Cable
MCX4), ma quello che più mi ha sorpreso è questo: ho provato ad inserire
un filtro sulla rete, poi uno stabilizzatore di rete di quelli vecchi per i
TV a valvole di una volta.
Domande:
Caro Maurizio,
Ancora sui CD
Ma passiamo ad altri argomenti. Stavo leggendo i tuoi consigli per la
manutenzione e la pulizia dei cd. Sono molto preziosi, però volevo
domandarti: tu dici operiamo sempre seguendo cerchi concentrici però
io ho letto su alcune custodie i consigli dei produttori e dicono
testualmente:
dal centro all'esterno in linea retta, qual è la verità?
Caro Claudio,
Quanto al fatto della pirateria: è illegale e come tale va considerata.
Sulla pulizia dei CD. Non c'è una grande differenza tra pulirli per
cerchi concentrici o in senso radiale. Secondo me nel primo modo si
può evitare (ma non è detto) graffi di tipo radiale, andando a
rovinare tutte le tracce del disco. Molto però dipende dalla cura
con la quale queste operazioni vengono eseguite.
Scrivere per tutti
Pubblico una lettera di apprezzamento non tanto per autogratificazione,
chè se fosse l'unica lettera di questo tipo ci sarebbe davvero poco di
cui stare allegri :-), quanto perchè mi fornisce lo spunto per spiegare
un po' meglio (forse) lo spirito di base che anima TNT, in controtendenza con
certi atteggiamenti un po' snob ed elitari di tanti redattori hifi.
Potrei scrivere in modo criptico e complicato, e prometto che prima o
poi lo farò per divertimento, facendo la figura del Guru
e conquistandomi così la venerazione di coloro che sono sempre alla ricerca di
fari che illuminino la loro vita, ma sarebbe fin troppo facile.
Redento sulla via di TNT, atto II
Sono approdato per caso alla tua rivista,
proprio mentre stavo per aggiornare il mio *impiantino*. Infatti, fino a
qualche giorno fa utilizzavo un *mini hi-fi* della Sony (mhc 701), a cui
pochi mesi fa avevo abbinato un sistema di casse Bose (non mi fucilare!),
approfittando di un'offerta che a me sembrava vantaggiosa (!).
Cercando qualche apparecchio più *degno* di cotali diffusori (almeno *più*
del mio misero compattino), mi ero *invaghito* dei soliti *Technics*, e ti
dirò che avevo anche concluso l'acquisto con tanto di finanziamento,
ma fortunatamente senza pagare nè ricevere la merce.
Giunto ad un negozio specializzato, mi è stato consigliato un
Alpha 7
dell'Arcam, abbinato ad un CD 57 Marantz.
Cominciamo dalla fine:
Per quanto riguarda gli apparecchi scelti mi sembra che tu abbia
acquistato piuttosto bene. Marantz sta facendo ottime cose e merita
di riconquistarsi la reputazione (offuscatasi un po' negli anni '80) di
cui godeva in passato.
1.400.000 è un ottimo punto di partenza per costruire un impianto HiFi
serio. I prezzi da te pagati sono ottimi.
Per concludere, poichè non fai cenno alcuno alla situazione *cavi*, ti
consiglio di ottimizzare tutto quanto con dei buoni cavi, sia di segnale
che di potenza. Non occorre spendere tanto. Meno di 200.000 per il cavo di
segnale e meno di 20.000/metro per quello di potenza.
Se vuoi risparmiare su quello di potenza ti consiglio di provare (costa
pressochè zero) il cavo Star proposto da me sul Tempio del Tweaking.
A voler spendere davvero poco su quello di segnale ti consiglio il cavo
*Silver-Tef* in vendita per corrispondenza tramite la rivista Fedeltà del
Suono. Suona bene e costa 55.000...meno di così!
Permettimi infine di esprimere la mia gioia nel vedere che
i miei umili articoli introduttivi all'HiFi sortiscono il loro effetto
*benefico* convertendo sempre più persone alla vera HiFi, non
necessariamente quella costosa ma sicuramente bensuonante.
© Copyright 1997 Lucio Cadeddu
ti avevo scritto circa tre mesi fa riguardo al suono diretto e riflesso a
proposito delle Bose.
Sono riuscito a provare tali diffusori e devo dire che suonano in modo
assolutamente innaturale e aggiungo che non mi piacciono.
In questo periodo ho capito alcune cose. Innanzitutto che la riproduzione è
migliore ottenuta tramite suono diretto. Le mie Concertino mi stupiscono
sempre di più.
Sarà vero che in un concerto si sentono anche le riflessioni, ma queste
devono essere riprodotte assolutamente come sono state registrate e non
aggiunte dal proprio ambiente.
Un'altra cosa che ho capito e di cui sono convinto è che sia l'ambiente sia
le sorgenti (CD) sia i cavi sia la solidità e immobilità degli stand hanno
una influenza incredibile sul suono.
Fatto questo tutto è cambiato (ho anche trovato una posizione ottimale
della fase delle spine di rete): oltre ad essere migliorata la timbrica,
anche la scena sonora è molto più realistica e naturale (migliorata forse
dalla maggior focalizzazione che si è creata).
Maurizio Bonfanti
mi fa piacere che i miei consigli abbiano funzionato e che sia anadato a
verificare di persona la validità (o meno) dei diffusori a radiazione
riflessa. Osservo con piacere che ti sei convinto dell'importanza
di un buon posizionamento e di alcuni accessori HiFi (cavi, supporti etc.).
Vengo alle risposte alle tue 5 domande:
A presto,
E' chiaro che con cavi migliori (quelli di potenza, nel tuo caso) o con
una sorgente più raffinata il suono potrebbe migliorare ma, tenendo conto
che la tua situazione logistica (ricordo: un cubo 3x3) non è ideale, una volta
raggiunto un compromesso che ti soddisfa andare a provare subito con nuovi
apparecchi è molto rischioso: c'è il pericolo di alterare un equilibrio
difficile da raggiungere nuovamente. Per ora ti consiglio di ascoltare
tanta Musica, comprare dischi e, al più, provare le piccole modifiche
che trovi su TNT, quelle al CD o il cavo d'alimentazione e così via.
Le cifre da impegnare sono sempre bassissime (tipicamente sotto i 4 zeri)
ed il rischio quindi è minimo.
Di fatto gli stabilizzatori per uso HiFi non sono tanti per via
dei costi e delle difficoltà realizzative che un simile componente comporta.
Molto più facili da trovare sono invece i condizionatori, nient'altro
che dei comuni trasformatori d'isolamento con annesso, quando va bene, un
filtro antidisturbi.
Non ho al momento uno schema da proporti, anche se è un'idea che mi
frulla in testa da tempo, però posso consigliarti di autocostruirtene
uno come segue:
in un negozio di componenti elettronici acquisti un buon trasformatore
d'isolamento, di potenza ben superiore all'assorbimento totale degli
apparecchi che ci vuoi collegare (esagera pure) e poi un filtro
antidisturbi come il mio filtro
magico in ingresso, a monte del trasformatore. Collega tutto col cavo
Merlino e racchiudi tutto dentro un
robusto cabinet metallico: il tuo condizionatore TNT è pronto per
funzionare.
Devo dire che i risultati sono estremamente variabili e certi apparecchi
mostrano di non gradire simili aggeggi frapposti tra essi e la rete (succede
anche con condizionatori commerciali) per cui si tratta di provare senza
certezza di risultato.
LC
Voglio subito aderire alla tua campagna contro il caro cd e voglio darti
delle ragioni in più per sottolineare i falsi motivi addotti dalle case
discografiche per tenere alti i prezzi dei cd.
Innanzi tutto la pirateria: ma i cd fino a
pochissimo tempo fa non erano ancora vittime della pirateria! Allora
perchè tenerli alti? Se fosse come affermano le Major anche le cassette
dovrebbero costare quanto i cd (a livello industriale i due supporti hanno
circa lo stesso costo).
La legge del mercato è spietata, e questo non lo
vogliono capire le case discografiche. Adesso è iniziata la vera
battaglia. Sono usciti i cd falsi. E ti assicuro che non si sentono affatto
male (ne ho ascoltato uno l'altro giorno per pura curiosità). Quello che
non hanno voluto fare con le buone saranno costrette a farlo con le
cattive. Ci sarà l'invasione di cd falsi ad 1/3 del prezzo degli
originali. E molti li compreranno, sì anche molti audiofili, perchè
ricorda che la registrazione dei cd falsi usa in pratica gli stessi metodi
ed apparati di quella originale. Stavo leggendo che la produzione dei
supporti (cd vergini) è enorme in molti paesi ex-comunisti, a fronte di un
mercato quasi irrisorio. Secondo te dove vanno a finire questi supporti?
Parlando in modo franco per la criminalità organizzata è diventato un
ottimo affare tenendo conto che i macchinari ora non sono molto cari. Tanto
essa non deve produrre il supporto vergine che viene fatto in modo legale,
deve solo inciderlo! Come saprai i bit sono numeri ed in teoria (al 90%
anche in pratica) i cd falsi sono identici agli originali, con la qualità
del digitale!
Ora vedrai le Major inizieranno a calare i prezzi in modo
all'inizio celato, con la scusa di offerte speciali (per non capitolare
subito), poi vista l'agguerrita concorrenza dei falsi abbasseranno sempre
di più i prezzi per arrivare ad un prezzo che si dovrebbe aggirare intorno
a quello Statunitense (17-18 mila lire). Solo così potranno frenare il
mercato nero, e loro, al contrario di quanto fanno vedere lo sanno bene.
Purtroppo dovremo ringraziare la spallata dei falsi al mercato legale.
Inoltre ho visto
purtroppo che anche la parte verniciata ha bisogno di molta cura. Se per
qualsiasi motivo la intacchiamo (con graffi profondi, ecc.) il cd diventa
trasparente nei punti intaccati (si provi a guardarlo controluce!). E
questo lo danneggia in modo irreparabile! Mi sono chiesto come mai i
produttori non abbiano posto un altro strato sottile di materiale plastico
per proteggere anche questa parte. Mi scuso della prolissità (sei
autorizzato a tagliare se vuoi pubblicare la presente), però avrei molte
cose ancora da chiederti. Sarà per la prossima volta.
Claudio Alla
le osservazioni che fai sul prezzo dei CD sono sacrosante e permettimi di
aggiungerne un'altra, così ne approfitto per rispondere ad un discografico
italiano che tempo fa giustificava i prezzi dei CD italiani.
Possiamo pure ammettere che produrre un CD ha dei costi, dal musicista,
ai session men, ai tecnici, alla pubblicità etc. etc.
Però allora qualcuno più esperto di me in materia doverebbe per
cortesia spiegarmi perchè in Italia costano 40.000 lire anche i dischi
registrati e prodotti all'estero, vedi Stati Uniti, dove invece costano
sulle 15.000 lire.
Il denaro necessario a coprire TUTTI i costi del CD è evidentemente
compreso in quelle 15.000 lire, a meno che gli artisti americani ed i
tecnici non siano dei francescani e le sale di registrazione (ivi
compresi i più importanti ed attrezzati studios del mondo) siano invece
gratuite per chiunque le voglia usare.
E allora? Non sarà che i CD, in Italia, sono troppo cari e basta?
Si abbia almeno la dignità (pretendere l'onestà
da certa gente mi sembra eccessivo) di ammetterlo.
Che ci siano poi persone che acquistano CD falsi non mi sorprende.
Tanta gente acquista sigarette di contrabbando, autoradio rubate e,
è notizia di questi giorni, bolli della patente falsi (!!!).
Il fatto che ci sono dei disonesti in giro non ci autorizza ad imitarli.
LC
Caro Lucio,
complimenti vivissimi per avere avuto la meravigliosa idea di istituire un
sito internet che valorizzi la passione per l'Alta Fedeltà,
svincolandoti totalmente da quelli che sono interessi puramente commerciali,
ma soprattuttto per l'impegno intrapreso per fare comprendere A TUTTI,
i lati oscuri o molto dubbi sulla materia in modo semplice, simpatico, e
cosa ancora più importante *umile* e non sovraumano.
Francesco Tomasello
Mi fa piacere che i miei sforzi incontrano la soddisfazione dei
lettori. La cosa più difficile è spiegare le cose complicate
in modo semplice non banalizzandole...è sempre un camminare sulla
lama del rasoio.
Qualora non ci riuscissi gradirei che mi venisse segnalato così provo
ad aggiustare il tiro.
Non so se vi è mai capitato di assistere a delle lezioni o conferenze
(di qualsiasi genere) fatte in modo tale che nessuno capisca.
L'uditorio ne rimane sempre molto impressionato, anche se poi si dice :
"non ho capito molto però dev'essere molto preparato!!!"
Io preferisco spiegare pochi semplici concetti ma farli *arrivare* a tutti
piuttosto che spiegarne tanti complicati per pochi eletti.
Tutto questo discorso per dire che scrivere in modo semplice e
comprensibile, talvolta leggero, mi serve anche per migliorarmi nella
mia professione (sono docente di Analisi Matematica all'Università)
ed avere il riscontro della platea è indispensabile!!!
LC
Si tratta delle *acoustimass 5*, che sicuramente conoscerai, le quali,
pur non avendomi *deluso* del tutto, hanno svelato se non altro un valore
sicuramente inferiore rispetto al prezzo di listino (ben 1.780.000), cosa
di cui mi sono lamentato con i rappresentanti Bose già in varie
occasioni.
Dopo aver letto la tua rivista ho deciso subito di disdire tutto in attesa
di trovare qualcosa di meglio.
Il suono mi sembrava accettabile
e piacevole, ma purtroppo sono sorti problemi di *schermatura* allorchè
collegavo il mio vcr (un Hitachi *stereo hi-fi*, o quasi!). Allora mi hanno
dato in prova un PM66 SE, ancora della Marantz, dalla potenza di 50 watts,
tanto *essenziale* che è privo perfino del controllo dei toni.
Alle mie
orecchie *inesperte*, per quanto *devote* della buona musica, il risultato
è parso relativamente soddisfacente, per cui ho concluso l'affare
sostituendo al CD il modello SE dello stesso tipo (57). Alla fine ho speso
la bellezza di 680 (ampl.) + 710 (CD) = 1.390.000.
Ancora da inesperto sono abbastanza contento dell'acquisto, ma sarei
felice di conoscere il tuo parere su questi apparecchi (riguardo alle Bose
credo che non sia necessario!) ed anche sul loro prezzo. Spero di non
chiederti troppo.
Se è possibile, vorrei anche sapere cosa vuol dire *IHF* ed
*A weighted*.
Arnaldo Iossa
A weighted significa *con pesatura A* e si riferisce ad una misura
eseguita tenendo conto di alcuni parametri quali, ad es., la sensibilità
dell'orecchio umano. IHF si riferisce anch'esso ad una modalità di
esecuzione di misure su apparecchi HiFi, però, fossi in te lascerei
perdere sigle, siglette e numeri perchè certo non ti aiutano a capire
meglio come suona il tuo impianto.
Le tue perplessità sulle casse sono sostanzialmente condivisibili
e se pensi che a quella cifra potevi acquistare dei diffusori tipo le
Sonus Faber Concerto o un modello della Opera...
Comunque, se proprio non ti soddisfano puoi sempre rivenderle (mi pare che
i sistemi Acoustimass siano sempre richiestissimi anche sul mercato
dell'usato) ed acquistare un'altra coppia di diffusori, magari italiani:
a parità di valore li paghi meno, se dovessi avere problemi puoi sempre
rispedirli al mittente e, comunque, entreresti in possesso di oggetti HiFi
che tutto il mondo ci invidia, solo noi italiani siamo così *presbiti* da
non riuscire a vedere cosa abbiamo *vicino* ai nostri occhi.
Guardiamo sempre troppo lontano.
Credimi, lettere come questa tua sono la mia più grande (e unica)
remunerazione.
LC
Lettere alla Redazione Vol.1
Lettere alla Redazione Vol.3