Nell'editoriale di Febbraio avevamo iniziato a parlare, in maniera più approfondita, del problema della compressione dinamica esasperata presente nella stragrande maggioranza delle incisioni moderne, la neoplasia musicale comunemente diagnosticata sotto il nome di loudness war. Lo avevamo fatto supportando l'iniziativa "Turn me up!" che, negli intenti degli organizzatori, avrebbe dovuto fornire una sorta di certificazione di qualità alle incisioni musicali, basata sul reale contenuto dinamico della registrazione.
In questa seconda puntata andiamo ancor più sullo specifico, raccontandovi di come si possa in qualche modo "misurare" il contenuto dinamico di una incisione e, quindi, assegnarle una sorta di "bollino" di riconoscimento.
Questo, e molto altro ancora, è lo scopo della organizzazione non-profit Pleasurize Music, con sede in California ma di fatto ben radicata nel Vecchio Continente (Germania). Traducendo direttamente dalla loro dichiarazione di intenti:
Il nostro obbiettivo è quello di migliorare la qualità sonora della musica nei suoi vari formati - inclusi quelli compressi tipo MP3 - e persino la musica destinata al broadcast radiofonico.
Solamente la musica che fornisce un'esperienza d'ascolto "positiva" ha un reale valore di mercato. La nostra fondazione si propone di migliorare la qualità della musica registrata per mezzo di un processo produttivo creativo che coinvolga l'intera industria del disco.
Uno dei primi passi della fondazione è stato quello relativo allo sviluppo ed alla realizzazione di un plug-in e di un software proprietari, chiamati TT Dynamic range meter e TT DR Offline Meter. Il plug-in...
...è uno strumento gratuito ed open-source di tipo VST (versioni AU e RTAS saranno disponibili a breve grazia all'aiuto della SPL e della Brainworx) che è stato pensato per essere facilmente applicabile a molti software di produzione musicale. Il software gratuito TT DR Offline Meter invece potrà essere usato per calcolare in modo rapido e "offline" il valore ufficiale della gamma dinamica (DR) di qualunque release discografica. In questo modo chiunque fosse coinvolto nell'industria della produzione discografica avrà a disposizione uno strumento gratuito per creare incisioni con una più ampia e naturale gamma dinamica.
Questo software, di fatto, misura, in numeri interi, la dinamica (o se volete, il grado di compressione dinamica) di una registrazione. Più precisamente, questo numero che associa ad ogni incisione o porzione di essa è la differenza media (cumulativa) tra i picchi ed il "loudness" medio (RMS) calcolata relativamente ad un tempo specifico (ad esempio, la durata di una canzone in un album). Tale numero intero esprime i decibel misurati in termini di questa differenza media.
Il software prende in considerazione soltanto il "top 20%" del livello medio in maniera tale che brani con introduzioni molto lunghe ma ritornelli iper-compressi non possano raggiungere un alto livello della valutazione DR. Se, ad esempio, una canzone avesse - come spesso accade in certe composizioni pop-rock - dei lunghi pianissimo seguiti da refrain brevi ma supercompressi una semplice analisi della differenza tra i livelli, estesa a tutta la durata del brano, porterebbe ad una gamma dinamica apparentemente ampia, pur avendo i picchi completamente "tosati". Il software è stato realizzato per evitare situazioni di questo genere.
Le etichette discografiche che dovessero aderire a questo standard potrebbero etichettare le loro produzioni con il logo DR seguito dal numero intero che misura il range dinamico in dB. Ad esempio, un valore di DR14 sarebbe già molto buono e darebbe origine ad una incisione estremamente naturale, priva di artificiose compressioni e certamente meno "gridata".
Per scaricare, gratuitamente, software e plug-in, visitate la sezione DOWNLOAD del sito DynamicRange.
Probabilmente vi starete chiedendo come dare una mano a sostenere la "causa". Prima di tutto ci si può registrare presso il sito della fondazione in maniera da far aumentare il numero dei consumatori interessati a far sì che le cose cambino...e in fretta. Ci si può iscrivere in varie modalità, a seconda del ruolo: come semplice "ascoltatore di musica", come "ingegnere del suono", come membro dell'industria discografica o del mondo dell'audio...insomma è facile rovare la categoria dove inserirsi. La procedura è gratuita ed è estremamente rapida anche per chi non conosce l'inglese.
La seconda cosa che si può fare è scaricarsi il software DR ed iniziare a misurare e certificare i propri dischi, sia quelli che consideriamo buoni, sia quelli peggiori. Come utenti registrati avete la possibilità di arricchire il database di "certificazioni" dei dischi in commercio, aggiungendo i vostri. Ad esempio, non può sfuggire, ad un occhio audiofilo, che nella lista già pubblicata appare il mitico "The Nightfly" di Donald Fagen, delizia per tanti audiofili da oltre 25 anni, che si conquista un bel DR16 (16 dB di gamma dinamica misurata secondo il software DR). Tenete conto che la maggior parte dlle incisioni moderne a stento arriva a DR4! Per visionare la lista ed arricchirla con le vostre misurazioni visitate il link DR releases.
In terzo luogo i visitatori del sito possono fare una donazione (via Paypal, per esempio) sia per sostenere il sito web che lo sviluppo del software che la ricerca stessa (in collaborazione con la Anglia Ruskin University in Cambridge, UK).
Infine, qualora si possegga o si gestisca un sito web, anche la semplice pubblicazione del link e del banner del sito Pleasurize Music potrebbe essere una valida mano d'aiuto. Lo scopo è, ovviamente, quello di raggiungere quanti più consumatori possibile, anche al di fuori della cerchia audiophile.
Ovviamente, se si fosse coinvolti nelle attività di una etichetta discografica, si potrebbe contattare la fondazione e provare a sostenerne le attività. L'affermazione dello standard DR sarà reso possibile soltanto per mezzo di un lavoro congiunto di tutti gli "attori" che lavorano e/o fruiscono dell'industria discografica.
Le attività della Pleasurize Music Foundation sono supervisionate da un Consiglio Direttivo (Board of Directors) diretto da Mr. Friedemann Tischmeyer, mastering e recording engineer, autore di numerosi DVD-tutorial sulla professione del mastering audio (www.proworkshops.de).
Poi c'è Ronald Prent dei famosissimi Galaxy Studios, ingegnere del suono e produttore di artisti internazionali di primo livello (ad es. David Bowie, Elton John, Faith No More, Pointer Sisters, Robert Palmer, Sade, The Police etc.).
Seguono il Prof. Karlheinz Brandenburg, direttore del Fraunhofer-Institut for Digital Mediatechnologie (IDMT, dove è nato l'MP3) e Oliver Masciarotte della Seneschal.
La fondazione ha visto la luce nel Gennaio di quest'anno e, recentemente, il Consiglio Direttivo ha salutato il quinto membro, che è chi vi scrive, quale rappresentante internazionale della stampa HiFi.
Per me e per TNT-Audio è ovviamente un grande onore e spero di poter dare il mio fattivo contributo nel combattere questa neoplasia che ha affetto, in questi ultimi 15 anni, praticamente tutta l'industria discografica. E, anche se la comunità audiofila è piccola rispetto a quella dei consumatori di Musica, è composta da appassionati estremamente sensibili al discorso della compressione dinamica. Insomma siamo pochi ma sappiamo bene cosa vogliamo dai nostri dischi! D'altra parte è una pura questione di sopravvivenza: senza dischi o files incisi in maniera decente che senso avrebbe dotarsi di un impianto capace di escursioni dinamiche spaventose? A che servono le centinaia di watt quando dobbiamo riprodurre incisioni dove i dB di gamma dinamica si contano sulle dita di un falegname di lunga esperienza? :-)
In definitiva, se vogliamo ancora poter disporre di buona "benzina" per i nostri "motori" è il caso di farci sentire e di unirci al coro ormai globale che chiede di porre fine a questa follia discografica che sta allontanando sempre più i consumatori dalla Musica. E gli audiofili dal vero fine dei loro impianti.
Vi incoraggiamo ancora una volta ad approfondire l'argomento della loudness war dando un'occhiata ed ascoltando il seguente video, che spiega in maniera semplice ed immediata i danni che questa assurda tendenza sta provocando alla Musica:
Da parte mia prometto il massimo impegno per far sì che la voce di noi audiofili sia ascoltata sempre di più.
Nella terza parte di questa serie di articoli dedicata alla loudness war alcuni consigli su come usare e valutare i risultati forniti dal software DR, più una proposta operativa per costruire insieme un database di registrazioni dinamicamente accettabili.
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