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Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: Febbraio, 2023
Dopo l'ubriacatura degli anni '90, sembra proprio che l'Home Theater abbia cessato di essere attraente, non tanto perché non gradito agli utenti, quanto per l'oggettiva complessità del sistema. Si fatica già a far digerire la presenza in casa di due diffusori per il nostro sistema HiFi, figuriamoci 6 o 7 sparsi in salone, più il subwoofer! Tuttavia, l'audio continua a essere un buon aiuto per le immagini e così, grazie alla potenza delle nuove tecnologie DSP, si fa fronte all'esigenza in maniera creativa.
È notizia di questi giorni che Netflix, la ben nota piattaforma di film e serie in streaming, ha deciso di offrire - per ora solo agli utenti con contratto premium - la modalità Spatial Audio, che va ad aggiungersi agli altri extra, come il video in modalità 4K HDR. Non sarà disponibile per tutto il materiale già esistente, ma sarà pian piano integrata nel palinsesto dell'offerta Netflix.
In cosa consiste lo Spatial Audio? È presto detto: inizialmente introdotto per la serie Stranger Things, si tratta di un artificio sonoro che funziona semplicemente con i due classici altoparlanti stereo, della TV, del PC etc. Non servono altri altoparlanti, decoder, amplificatori. In pratica lo Spatial Audio simula l'effetto di un audio immersivo, intorno all'ascoltatore, solo grazie a tecniche digitali (ritardi e altre manipolazioni). Tecniche del genere non sono del tutto nuove, come abbiamo già avuto modo di riferire su queste stesse pagine (lo Spatial Audio di Apple, il 360 Reality Audio di Sony e l'Audio 8D). Il fatto che un colosso come Netflix decida di implementare una sua versione di queste è comunque un fatto molto rilevante. Ciò che non è chiaro è se lo Spatial Audio di Netflix sia lo stesso di Apple, visto che condividono il nome. Immagino di sì, anche solo per questioni di diritti.
Ho voluto provarlo, grazie a questo video dimostrativo che trovate qui sotto, e devo dire che il trucco funziona abbastanza bene. È come avere un piccolo surround, senza la complicazione del surround vero e proprio. I suoni si spostano non solo da destra a sinistra, ma riescono a circondare l'ascoltatore. L'effetto funziona bene a patto di non stare troppo lontani dal dispositivo (TV, PC, smartphone o altro).
È una buona notizia? Non certo per i venditori di impianti HT! Questo audio non è certo quello che si ottiene da un buon impianto HT, ma comunque aggiunge qualcosa al realismo delle immagini, ed è gratis, almeno dal punto di vista logistico. In tempi di WAF ristretti, questa la reputo un'ottima notizia! L'altra buona notizia è che un audio di buona qualità continua a essere qualcosa che interessa, agli utenti e alle aziende. Infine, non può che farci piacere, a noi da sempre paladini del Real Stereo, dell'audio a due canali, scoprire quante frecce la buona vecchia invenzione della stereofonia abbia ancora al suo arco!
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