Il meglio delle recensioni di Geoff Husband

I componenti che hanno lasciato il segno negli ultimi 20 anni

[Il meglio di Geoff Husband]

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Editoriale di: Geoff Husband - TNT Francia
Data di pubblicazione: Giugno 2016
Traduttore: Roberto Felletti

Lucio ha scritto che TNT ha ormai compiuto 20 anni e, poiché sono nel giro da quasi tutto questo tempo, anch'io ho pensato di scrivere un breve articolo per l'occasione. Però mi sono domandato: “di cosa parlo?”, giungendo alla conclusione che questo sarebbe stato il momento giusto per selezionare i componenti, tra gli oltre 100 che ho recensito, non solo di buona qualità, ma anche eccezionali, che hanno rappresentato qualcosa di davvero speciale.

Pertanto, eccoli qua (non in ordine di “straordinarietà”. ;-)

1 – Trombe Loth-X Polaris

Cosa posso dire? Sono l'oggetto più costoso che abbia mai acquistato e il primo che salverei (seguito a ruota dal gatto) in caso di incendio. Queste trombe largabanda hanno semplicemente cambiato il mio modo di ascoltare la musica. Sin dal primo giorno, l'assoluta coerenza degli altoparlanti largabanda ha fatto sì che tutto il resto suonasse artificiale e la velocità del loro basso ha fatto sembrare lenti i diffusori tradizionali. Da quel giorno ho avuto altre trombe e svariati diffusori con singolo altoparlante, ma le Loth-X Polaris restano al loro posto. Sono costruite splendidamente e potrei trascorrere l'intera giornata ad ascoltarle; peccato che, poco dopo averle prodotte, l'azienda (che oltre alle trombe realizzava anche i particolari altoparlanti Stamm) è fallita.

2 – Pre-phono Graham Slee “Gramamp 2”

Quando è stato recensito (15 anni fa!) questo piccolo stadio phono costava circa 100 sterline e riusciva, piuttosto tranquillamente, a tener testa a pre-amplificatori da 5.000 sterline. L'aspetto era economico, ma il suono era quello di uno stadio phono high-end alla portata di quasi tutti. Oggi è ancora possibile acquistarlo, in una nuova versione aggiornata e con un cabinet migliore, oltre ai suoi fratelli maggiori, tra cui il modello Gold e il più versatile Jazz Club; sebbene questi ultimi siano straordinari, fu una folgorazione ascoltare quanto quel piccoletto in plastica era in grado di fare.

3 – Amplificatore valvolare single-ended Yamamoto A-08s 45

2.000 sterline sono tante per un amplificatore, ma se si tratta di un prodotto in grado di umiliarne altri della stessa categoria, che costano dieci volte tanto, allora sono un affare. Realizzato in maniera favolosa, la magnifica estetica completa l'amplificatore più armonioso, veloce, aggraziato e con il miglior impatto sonoro che abbia mai ascoltato. Con le summenzionate Polaris i suoi soli 2 W sono sufficienti, ma gli aspetti che mi hanno stupito sono stati l'energia e il controllo dimostrati con le trombe Opera Consonance M15, più di quanto un gigante da 50 W in classe A è riuscito a fare. Sublime. Aggiungete il fatto che, una volta acquistato l'amplificatore, le valvole costano poco e quindi, alla fine, le 2.000 sterline sono soldi ben investiti. Preparatevi a spendere tempo e denaro per trovare diffusori adeguati, ma poi...

4 – Braccio Rega Audiomods “Classic”

La più estrema modifica di un braccio Rega che sia mai stata fatta, al punto che nessuno sarebbe in grado di riconoscervi l'originale, poiché la trasformazione è totale e stupenda. Puntualizzando, nessuno, che ci capisca di hi-fi, sarebbe portato a credere che per meno di 500 sterline si possa ottenere una simile qualità, anche perché le prestazioni sonore sono quelle di prodotti da 3.000 sterline e oltre. Acquistatene uno e lo userete sul vostro giradischi da “mille e una notte” per 20 anni...

5 – Braccio “SAT” Swedish Analogue Technologies

Questo braccio mi ha fatto “penare”. Attualmente costa circa 20.000 euro, un prezzo che va ben oltre quanto chiunque possa essere disposto a spendere per un braccio per giradischi. Come posso inserire questo prodotto tra i più straordinari componenti degli ultimi 20 anni? In realtà, il suo prezzo (quando l'avevo provato, credo si aggirasse sui 10.000 euro) aveva smorzato l'entusiasmo iniziale, però ero stato fortunato e avevo potuto tenerlo ancora un po' dopo la recensione. Allora, perché si trova in elenco? Perché, tra tutti i componenti che ho provato, è stato l'unico (a parte il prezzo) ad essere superiore a tutto il resto. Al confronto, i vari SME V12, Triplanar, Artemiz (e altri) avevano il suono di prodotti economici. In un mondo in cui si possono spendere 200.000 euro per un orologio tecnicamente inferiore a un Casio da 50 euro oppure 1.000.000 per un'auto che non andrebbe bene nemmeno per consegnare la pizza a domicilio, questo braccio vale 20.000 euro? Ciò che posso dire è che, se fossi milionario, ne comprerei uno già domani, lo abbinerei alle mie Polaris e all'amplificatore Yamamoto e morirei felice...

Come avete visto, l'elenco è breve. Perché? Perché, sebbene io abbia recensito (e acquistato) molti prodotti validi, in tutti questi anni pochi sono riusciti a farmi alzare dalla poltrona ed esclamare “WOW!”. Quello dell'audio è un mercato competitivo e, in quanto tale, è difficile realizzare qualcosa in grado di cambiare il modo in cui “sentiamo” la musica oppure capire quale possa (o meno) essere l'affare del secolo. In un certo senso, questo articolo vuole (almeno in parte) rimediare a quelle recensioni di terzi che, spesso, vengono considerate “tiepide”. A me non piacciono le recensioni farneticanti e, spesso, il rispetto che ho verso un componente aumenta dopo una lunga riflessione, oppure, talvolta, quando, dopo aver restituito il prodotto, non posso più ascoltarlo (mi domando ancora se, vendendo un rene, potrei permettermi il SAT). Mi fa piacere che i due prodotti di maggior valore siano stati fabbricati da piccole aziende del Regno Unito; lo stesso dicasi per gli altri componenti, anch'essi realizzati da piccole aziende. Sempre meglio di prodotti cinesi costruiti a milioni... Congratulazioni a tutti.

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