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Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: Maggio, 2018
Durante questi ultimi 20 anni abbiamo recensito testine Shure diverse volte, scegliendo sia prodotti appartenenti alla parte bassa del catalogo di questo grosso costruttore statunitense, sia al top di gamma, dove ha sempre stazionato la gloriosa - e da noi amata - V15 nelle sue diverse incarnazioni. Meno di un anno fa pubblicammo un articolo che raccontava l'abbandono da parte di Shure del mercato dei dischi a 78 giri, abbandono allora motivato da due ragioni: 1) bassi livelli di vendite annuali e 2) cessazione dell'attività di alcuni fornitori che producevano per Shure alcune parti. Queste, almeno, le ragioni ufficiali. Non dovrebbe essere una sorpresa - e infatti non lo è - il fatto che Shure abbia appena diramato un comunicato stampa dove si annuncia, a partire già da queste estate, l'abbandono completo della produzione di tutte le testine per giradischi. Il comunicato stampa, tra le altre cose, recita così:
Negli ultimi anni l'abilità e la capacità di mantenere i nostri alti standard qualitativi relativamente alla categoria di prodotto “testine fonografiche” sono venute meno, con il risultato che i costi sono cresciuti e così sono diminuite le nostre possibilità di rifornire il mercato secondo le nostri abituali pratiche commerciali. Alla luce di questi aspetti e considerazioni e dopo attenta valutazione abbiamo deciso di cessare la produzione di componenti phono (testine e stili) a partire dall'estate 2018.
Si può leggere l'intero comunicato stampa direttamente sul sito della Shure. Tuttavia, non sembra che l'azienda statunitense intenda abbandonare il mercato dell'HiFi, infatti sempre nel comunicato stampa si legge:
Shure continuerà ad offrire prodotti di alta qualità e si impegnerà a soddisfare e superare le aspettative dei nostri clienti verso i nostri attuali prodotti e le future proposte. Con la nostra espansione verso nuovi mercati e categorie di prodotti per audiofili, il nostro impegno per le massime performance e per l'innovazione tecnologica resteranno il nostro obbiettivo primario.
Ora la questione è: quali sono questi “nuovi mercati e prodotti per audiofili” citati nel comunicato stampa? Se non nell'analogico, si tratterà quasi certamente di digitale, streaming, wireless o cose di questo tipo. È abbastanza singolare (e pure un po' triste) che Shure abbandoni l'analogico proprio ora che questo mercato è tornato ai vecchi fasti, con volumi di vendita in continua crescita e sempre più persone che scoprono le gioie del vinile, senza averlo conosciuto nel suo periodo d'oro.
In realtà, non conosciamo le vere ragioni per le quali Shure abbia deciso di abbandonare il settore. Probabilmente l'immagine del marchio si era un po' offuscata, visto che negli ultimi decenni non erano stati introdotti nuovi modelli o significativi miglioramenti sui vecchi. L'audiofilo medio si è probabilmente dimenticato di Shure e della sua storia. In ogni caso, non ci resta che accettare la decisione ed eventualmente fare incetta di ricambi fintanto che questi sono disponibili.
Non dimentichiamo, comunque, che per le testine Shure ci sono ottimi ricambi “aftermarket” di eccellente qualità, ad esempio quelli Ed Saunders (si veda la nostra recensione) e quelli della giapponese Jico.
In ogni caso, Le Roi Est Mort, Vive Le Roi! (Il Re è morto, lunga vita al Re!)
Copyright © 2018 Lucio Cadeddu - editor@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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