Editoriale di Maggio 2023

Anche Naim e Musical Fidelity si lanciano nel fake-vintage

[Naim Nait 50]

Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: Maggio, 2023

Non è passato molto tempo da quando denunciai l'avvilente moda di riproporre in chiave moderna oggetti iconici del passato. Vi raccontai del giradischi portatile Soundburger di AudioTechnica e del RadioFonografo di Brionvega negli editoriali di novembre e dicembre 2022. Speravo di non dover tornare sull'argomento per qualche tempo, e invece all'ultimo Monaco HiFi Show sia Naim che Musical Fidelity hanno riproposto due ampli integrati che hanno in qualche modo rappresentato dei momenti importanti per le due aziende inglesi e per tanti audiofili. Sto parlando dell'integrato Naim Nait 1 e dell'integrato A1 di Musical Fidelity. Nati entrambi a metà degli anni '80 erano, per forma e concetto, degli oggetti iconici, insoliti e rivoluzionari. Al Nait 1 dedicai un articolo retrospettivo esattamente 20 anni fa, mentre non mi è ancora capitato di trattare l'A1.

Così, Naim decide di celebrare i 50 anni dalla fondazione con il Nait 50, realizzato in 1973 esemplari (anno di fondazione di Naim, appunto) e quasi indistinguibile dal suo antenato. Si tratta di un integrato completamente analogico, con ingresso phono, e una potenza di 25 watt per canale, praticamente identico al vecchio Nait 1. Ha in più un'uscita cuffia e un ingresso linea denominato stream, ma di digitale al suo interno non c'è niente.

Musical Fidelity invece ripropone il suo integratino da 25 watt in Classe A, la nota bistecchiera, per forma e per calore prodotto, progettato all'epoca da Tim de Paravicini. Il nuovo A1 utilizza un telaio un po' più grande e più ventilato per dissipare meglio il calore, ma per il resto è quasi identico al predecessore.

Tutto bene quindi? Sì, se non fosse per l'operazione di speculazione sul vintage, visto che i prezzi non sono neppure lontanamente simili a quelli dei due antenati, che non erano prodotti entry-level ma quasi. Stiamo parlando di ben 3000 € per il nuovo Nait 50 e 1600 per il nuovo A1. Si tratta di prezzi alti perché sono edizioni limitate? Forse.

Ritengo che sarebbe stato meglio seguire l'esempio di Mission che, per festeggiare i suoi 40 anni sul mercato, ha realizzato l'ampli integrato 778X, che ricorda abbastanza da vicino l'antenato 778, anche se internamente tante cose sono cambiate. Il prezzo, però, è rimasto praticamente identico a quello originale (a conti fatti con la svalutazione), anzi forse è persino più economico, visto che costa circa 800€ contro le 240 sterline del 1983, che equivalgono oggi a circa 900€.

In definitiva, a me questa moda del fake-vintage non piace, ma pare proprio che mi ci dovrò abituare! O forse no, visto che dallo scaffale della mia collezione un Nait 1 prima serie originale mi strizza il suo occhiolino.

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