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Pochi minuti fa ho archiviato l'ultimo volume di Lettere alla Redazione e mi sono accorto di essere arrivato al volume N. 500!!! Ora, tenuto conto che abbiamo iniziato, dal 1997, ad archiviare la posta che ricevavamo settimanalmente e calcolato che i primi anni il numero di lettere per volume non era costante (talvolta inferiore a 10, altre volte ben superiore) e che solo negli ultimi anni ci siamo stabilizzati sullo standard di 10 lettere a volume, una stima grossolana ci porta a dire che in questi 12 anni scarsi (1997-2009) abbiamo risposto pubblicamente a circa 5000 richieste di consulenza ma, molte, molte di più sono quelle che hanno ricevuto risposta solo privata. Ovviamente, non sto tenendo conto dei volumi di lettere della versione inglese del sito e neppure tutte quelle passate sui nostri due forum di discussione (uno italiano e l'altro internazionale) che contano ad oggi un totale di circa 7000 iscritti (per l'esattezza 6923 al 28/04/2009). Guardando indietro, questi numeri fanno una certa impressione, è una mole di lavoro semplicemente enorme.
Tante volte mi chiedo quanti dei consigli che abbiamo dato in tutti questi volumi siano andati a buon fine, quanti siano serviti, soprattutto, ad aiutare nella formazione di "audiofili consapevoli" e non di schiavi delle opinioni dell'espertone di turno. I feedback che riceviamo un po' ci confortano, perché parlano - spesso - di soddisfazione raggiunta con la minor spesa possibile, ad esempio, oppure di cammini intrapresi con il nostro aiuto ma poi diventati del tutto autonomi ed autosufficienti.
Proprio quest'ultimo aspetto è quello che ci sta più a cuore: non coltivare il nostro orticello e creare lettori sì fidelizzati ma schiavi delle nostre opinioni quanto piuttosto aiutare neofiti ed audiofili "di ritorno" ad orientarsi per poi imparare a camminare da soli, imboccando percorsi anche molto diversi da quelli da noi indicati.
Certamente non è una strategia vincente, le leggi dell'editoria e del mercato imporrebbero il contrario e cioè la creazione di una base di lettori "indirizzati" in un certo modo, sì da avere sempre una base solida sulla quale poter contare. Abbiamo preferito la strada più difficile - e chi ci segue dagli inizi sa quanto questa sia una nostra pessima abitudine - quella che ci porta a rischiare di perdere consensi e lettori "fedeli". Ciò è accaduto certamente molte volte, tanti lettori si sono allontanati da TNT-Audio (dalla rivista e/o dai nostri forum) per seguire le "sirene" ammalianti di altri lidi, capaci di garantire quelle certezze che da noi non sono mai riusciti a trovare. Va benissimo anche così, siamo ben felici di non riuscire a dare certezze a persone che ne hanno cronicamente necessità: non è questa la nostra missione, in effetti.
Preferiamo di gran lunga instillare dubbi, regalare visioni oblique, suggerire strade trasversali, sempre e soltanto uniformate ad un unico fermissimo diktat: la totale assenza di pregiudizi.
Questo atteggiamento non ci consentirà di allargare il parco utenti ma siamo convinti che sia la strada giusta per formare pochi audiofili molto consapevoli e poco sensibili ai canti delle tante sirene del mercato.
Perché? Be', è semplice: perché, in fondo, il mercato siamo noi e ci piacerebbe vederlo popolato di acquirenti intelligenti, che si rifiutano di pagare il doppio o anche il triplo un prodotto importato da distributori senza scrupoli, che si rifiutano di credere che ci sia realmente necessità di un nuova versione di un amplificatore o di un diffusore ogni anno, che sono ben felici di risparmiare quando si può, anziché vantarsi dei tanti soldi spesi.
Non è quello che il mondo del commercio chiede? Può darsi...ma essendo la nostra una realtà che sin dagli esordi ha creato un settore unico e sino ad allora inesistente nel panorama delle riviste HiFi (il gratis duro e puro) non poteva essere altrimenti.
Siamo fieri di aver inventato qualcosa: la rivista senza pubblicità, senza abbonamento e senza sostegno da parte di alcuno, operatore del settore o lettore che sia. E a quanti ci accusavano di essere "solo un sito web" abbiamo risposto anni fa registrando la testata come "rivista di divulgazione tecnico-scientifica", con regolare iscrizione presso il Tribunale, con direttore responsabile iscritto all'Elenco Speciale associato all'Ordine Professionale dei Giornalisti (il sottoscritto) e persino numero ISBN della pubblicazione.
Siamo fieri, dicevo, di aver creato qualcosa di _finalmente_ diverso da tutto il resto. Qualcosa che ha generato cloni dalle alterne fortune. Queste 5000 lettere pubblicate in questi anni stanno in qualche modo a testimoniare che questo nostro "qualcosa" ha funzionato e continua a funzionare maledettamente bene.
Permettetemi dunque di ringraziare tutti voi che, in questi anni, ci avete consentito di raggiungere simili risultati di popolarità e vi chiediamo scusa se, per ragioni credo ben più che comprensibili, non siamo riusciti a dare a tutti una risposta lunga ed esauriente ai tanti quesiti. Abbiamo sempre risposto a tutti, spesso però in maniera molto sintetica e talvolta con notevole ritardo, ma l'abbiamo fatto con il cuore, l'onestà intellettuale e la passione che ci animano da circa 15 anni ormai.
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