Autore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Pubblicato: Settembre, 2013
Sembrerebbe che la crisi globale e, ancor di più, quella del nostro settore, stia mietendo le sue prime illustri vittime. La prima è una vera e propria icona, si tratta della manifestazione Top Audio & Video, organizzata da ben 25 anni dall'APAF, Associazione per la Promozione dell'Alta Fedeltà. Le motivazioni le leggiamo nel comunicato ufficiale sotto riportato integralmente.
Il Consiglio Direttivo di APAF, Associazione per la Promozione dell'Alta Fedeltà, a seguito delle delibere assunte nell'ultima riunione, annuncia la decisione di rinviare lo svolgimento del Top Audio Video Show 2013.La difficile congiuntura economica e di mercato, già in atto da alcuni anni nel settore, così come la manifestata intenzione di alcuni importanti operatori di ridurre gli investimenti nell'evento, hanno suggerito al Consiglio Direttivo APAF di considerare uno slittamento del consueto appuntamento settembrino al 2014, possibilmente in primavera.
APAF, che da 25 anni organizza e promuove il Top Audio Video Show, e del cui marchio detiene la titolarità, auspica che il quadro economico generale e – conseguentemente - il comparto di suo interesse, ritrovino nel medio periodo nuovi stimoli e nuovi equilibri, che consentano di promuovere una nuova edizione della kermesse milanese per presentare, con rinnovato entusiasmo, l'avanguardia dei prodotti e delle soluzioni legate ai sistemi audio, hi-end e home entertainment, ritornando a coinvolgere tutti gli operatori e il folto pubblico di appassionati.
Riassunto in poche parole: no money, no party. Ora, che la cosa fosse nell'aria da tempo si sapeva, ma fino all'ultimo si è sperato in un salvataggio in extremis. È probabile che la mostra stessa abbia necessità di rinnovarsi, visto che più o meno si ripete uguale a se stessa da 25 anni, ma è anche probabile che il moltiplicarsi delle piccole mostre locali, cresciute quest'anno in modo abnorme (vedasi un mio scorso editoriale in proposito) abbia succhiato linfa vitale alla grande kermesse milanese. I piccoli operatori devono fare delle scelte, non possono certamente permettersi di essere presenti a tutti gli appuntamenti sparsi nello stivale. I grandi operatori, evidentemente, non hanno interesse a mescolarsi con realtà poco più che a conduzione familiare o, forse, sentono la pressione della crisi globale che tocca pesantemente l'home entertainment. Ricorderete, ad esempio, che il colosso Philips ha ceduto proprio quest'anno l'intero ramo home entertainment a Funai, adducendo come motivazione le grosse perdite e i mancati ricavi (per un approfondimento, si veda il mio editoriale dello scorso Marzo).
Nonostante i venti di crisi, però, questo settore mostra ancora una certa vitalità, visto che alla notizia dell'anno sabbatico del Top Audio & Video, alcuni operatori si sono rimboccati le maniche e hanno provato a proporre eventi sostitutivi per questa fine estate, inizi di autunno. Sto parlando di Audiario, evento organizzato da Marco Lincetto di Velut Luna (etichetta discografica) proprio per questo weekend a Milano (14-15/9) e del dinamicissimo Stefano Zaini, che propone un'anticipazione autunnale del Milano Hi Fidelity il 9 e il 10 novembre (e la location è proprio il Quark, sede storica per il Top Audio & Video) in concomitanza con la mostra musicale Second Hand Guitars. Insomma, il popolo del buon ascolto non è rimasto con le mani in mano e, orfano del grande TAV, cerca di incontrarsi in manifestazioni forse meno generaliste ma certamente interessanti e mirate.
Restano in piedi, ovviamente, tutte le mie perplessità, che ebbi modo di esprimere nell'editoriale citato, circa questa proliferazione di eventi. Il mercato italiano, a mio parere, continua a non essere in grado di reggere così tante manifestazioni dedicate all'audio. A noi appassionati resta la bella opportunità di vedere e soprattutto sentire tanta buona musica - si spera - ben riprodotta, per far fronte alla cronica mancanza di negozi tradizionali che consentano prove e ascolti comparativi.
Il nostro è un hobby bello quanto complesso: richiede tanto impegno, la possibilità di fare confronti e prove, il potersi scambiare opinioni e pareri tra appassionati. Senza queste possibilità anche la più bruciante delle passioni pian piano si spegne. Quindi forse tutti dovremmo...lottare per il nostro diritto a far festa (cf. Fight for your right to party). Anziché proporvi l'inossidabile hit dei Beastie Boys, ecco una stranissima e malinconica cover d'autore, dei Coldplay, per ricordare la scomparsa di Adam Yauch avvenuta poco più di un anno fa.
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