Di seguito troverete - suddivisa per argomenti - una piccola guida per orientarsi nel variegato universo della compravendita di beni di consumo (nel nostro caso componenti hi-fi, ma valida per qualsiasi altro bene), che può rivelarsi insidioso per il consumatore sprovveduto o anche solo superficiale e disattento. Buona lettura!
A conclusione del discorso, ritengo possa essere utile condividere con voi alcune esperienze dirette avute durante gli ultimi tempi che spesso possono indurre in equivoco il cliente sui diritti e i doveri che ha il negoziante nei confronti del consumatore e viceversa.
A) "La sostituzione o la resa del prodotto è possibile entro 8 giorni dall'acquisto con scontrino fiscale e imballo integro".
Avvisi simili non limitano in alcun modo la garanzia legale del venditore in quanto, la garanzia dura due (2) anni ed è un termine INDEROGABILE, come abbiamo visto.
Quindi laddove presenti, questi cartelli rappresentano piuttosto un'ulteriore possibilità concessa dal venditore al cliente per restituire o cambiare un prodotto che
non soddisfa, anche in assenza di difetti o mancanze di conformità per i quali scatterebbe la garanzia.
Una specie di recesso, insomma, anche se applicato ad un acquisto non a distanza.
Il venditore in questi casi accetta di cambiare la merce o anche (più raramente) di restituire i soldi, a condizione che il cliente presenti lo scontrino e che
la confezione sia integra.
B) "I prodotti difettosi saranno sostituiti entro 7 giorni dalla data d'acquisto con imballi originali".
Un avviso con questa prescrizione è NULLO, perché contrario alla legge, in quanto limita la garanzia a soli 7 giorni e non a due anni come
INDEROGABILMENTE prevede la legge.
Pertanto - a parte ogni valutazione in ordine alla professionalità di un tale venditore - ignorate tranquillamente qualsiasi avviso di tale tenore oppure - qualora
non riuscite a tenere a freno il vostro senso di giustizia - fatelo opportunamente notare al responsabile commerciale, indignandovi se necessario. ;-)
C) "I prodotti difettosi saranno sostituiti solo se consegnati nell'imballo originale integro".
Anche questa prescrizione è NULLA, perché contraria alla legge. La garanzia deve essere obbligatoriamente prestata anche se il cliente ha danneggiato o
buttato via la confezione: non si può pretendere che ognuno conservi per due anni le confezioni dei prodotti acquistati.
Ciò detto, per evitare discussioni inutili e lungaggini, Vi consiglio comunque di conservare, per il tempo necessario a sincerarsi che il prodotto acquistato
funzioni bene, le confezioni dei prodotti (almeno i più costosi) o, comunque, per tutta la durata della garanzia. Tra l'altro, l'imballo originale vi potrà
tornare molto utile nel caso in cui decidiate di rivendere il bene.
D) "La garanzia di qualsiasi prodotto decade in caso di mancata presentazione dell'originale dello scontrino fiscale".
Altra prescrizione NULLA, perché contraria alla legge, la quale prevede, infatti, che la garanzia di conformità non possa essere limitata da nessuna
condizione.
Conservare lo scontrino come prova d'acquisto di un prodotto è il modo più semplice per dimostrarlo, ma non è il solo.
Del resto, il Codice del consumo non prevede come obbligatoria la presentazione dello scontrino: ciò che conta, ai fini della garanzia, è che il
consumatore dimostri con prova certa l'acquisto del prodotto.
Per farlo egli può usare, quindi, anche la ricevuta di pagamento della carta di credito o del bancomat, qualora, però, figurino tutti gli estremi
dell'acquisto (ovvero la data e il nome del venditore) o ancora del bonifico bancario.
E) "Il prodotto venduto è usato e quindi non in garanzia".
Qui bisogna distinguere: se l'annuncio è messo da un privato è perfettamente legittimo; nel caso in cui, invece, l'annuncio fosse presente nel negozio
fisico o viruale di un venditore professionale allora sarebbe nullo, con la conseguenza che su quel determinato prodotto il venditore sarà tenuto a fornire
la garanzia legale prevista dalla legge.
Spesso annunci di questo tipo si leggono su ebay, anche dai venditori professionali... Male, molto male!
F) "Il consumatore deve restituire la merce integra, non usata e nella sua confezione originale" oppure - ancora peggio -
"il cliente può recedere dall'acquisto entro dieci giorni lavorativi purché i prodotti da restituire siano ancora perfettamente
sigillati". (sic!)
Ebbene, appare subito evidente come prescizioni di questo tipo sviliscano la ragione giustificatrice dell'emanazione delle norme sul diritto di recesso che si basano
proprio sul fatto che l'acquirente non ha la possibilità di vedere, toccare e testare il prodotto che ha deciso di acquistare... E, quindi, cosa dovrei fare
appena il corriere mi consegna l'imballo con dentro il mio nuovo amplificatore? Guardarlo e basta per dieci giorni o fino a quando non decido di recedere dall'acquisto?
Assurdo, ovviamente, ma non - evidentemente - per i rivenditori che scrivono queste perle di scienza sui loro siti.
È bene che sappiate, allora, che per "sostanziale integrità del bene da restituire" (così recita la norma) deve interpretarsi nel senso
che il bene, pur se esaminato e testato dal consumatore, conservi la sua utilità iniziale. Ciò significa che il bene ristituito possa essere stato
usato dal consumatore, a condizione che vi sia stato un uso normale (non contrario, cioè, alla regole di corretto funzionamento che trovate in genere
descritte sui manuali d'uso in dotazione) e che il bene sia stato custodito con diligenza (evitate, quindi, di mettere i diffusori sul balcone o di darli ai vostri figli
per farvi rimbazare le biglie sui woofer... ).
Infatti, sarete considerati custodi del bene fino al momento in cui avviene la restituzione; ciò vuol dire che se restituirete il bene deteriorato o
danneggiato (rompete, per esempio, un occhione blu al McIntosh o danneggiate il telecomando e/o gli eventuali cavi in dotazione) il venditore avrà il diritto di
chiedervi il risarcimento dei danni.
Consulta le altre sezioni della guida alla compravendita di componenti hi-fi:
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