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LC
Caro Giampaolo,
i MUR 1560 mi pare siano dei diodi ultra veloci a recupero soft, forse intendevi questo. Non so dirti se si tratti di un upgrade ottimale per l'alimentazione del tuo amplificatore Michaelson Audio. Di sicuro ne vai a modificare il comportamento, se in meglio è da vedere. Bisognerebbe anche capire se il circuito originale supporti bene questo tipo di diodi. Non conosco lo schema dell'alimentatore e non mi sento di darti un consiglio secco. Come qualunque tipo di modifica di componentistica, si va a snaturare un equilibrio preesistente e non è detto che ciò sia sempre positivo, vedi gli ultimi articoli che abbiamo pubblicato sulla sostituzione dei condensatori nei crossover. Potresti fare comunque una prova, in fondo si tratta di una modifica reversibile senza troppa difficoltà. Naturalmente stai anche modificando l'originalità di un apparecchio che è praticamente vintage, con tutte le conseguenze che ciò comporta in termini di valore dell'oggetto sul mercato dell'usato.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Musica nuova
Caro direttore, mi chiamo Massimiliano (prov. Brescia).
Leggo quasi regolarmente Music on TnT (peccato manchino gli editoriali ed
i suggerimenti dei lettori) e TnT Audio. Sono felice per la visibilità data ai nuovi
musicisti. Concordo con l'opinione su Gianluca de Rubertis, il testo di Voi mica io ti schianta...
Sono contento per gli altri musicisti che consigli (quasi tutti ascoltati dal vivo, con mia moglie) in particolare Giancane, che offre non un semplice concerto ma un vero spettacolo! Per non ridurre tutto ad una lista della spesa mi limiterei ad aggiungere quattro nomi:
LC
Caro Massimiliano,
grazie per l'apprezzamento per TNT-Audio e Music on TNT. Continueremo a segnalare musica nuova, un po' perché non riusciamo a star fermi (culturalmente) e un po' perché il settore ha estrema necessità di ricambio. Immagino le facce dei (pochi) giovani che frequentano le mostre del settore quando sentono suonare sempre la stessa musica trita e ritrita di decenni fa, come se il mondo si fosse fermato agli anni '70. Il ricambio generazionale passa anche per un'operazione di rinnovamento culturale e musicale drastici. L'alternativa è l'estinzione, come accaduto ai dinosauri. Si potrà obiettare che la musica classica, ad esempio, è per forza di cose statica. Certo che lo è, ma non si può fare molto, se non spostarsi sulla contemporanea. Anche Debussy e Berlioz suonavano strani a tanti, ai loro tempi. In ogni caso, Bach resta Bach e Mozart resta Mozart, immortali. Lo stesso si può dire nel rock, ma questo è un genere vivo e vegeto, anzi direi mai così in fermento come in questi ultimi dieci anni. Per questo è anacronistico ostinarsi a suonare ancora i dischi di quando avevamo 18 anni. Va benissimo un rigurgito di nostalgia ogni tanto, ma proviamo anche a scoprire cose nuove, non può far male. Come ebbe a dire il grande John Cage: “Non riesco a capire perché le persone abbiano paura delle nuove idee. Io ho paura di quelle vecchie”.
Grazie per le segnalazioni, che giro volentieri ai lettori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Wharfedale Linton e Rega Elex - 1
Buonasera Sig. Morello e Direttore,
Ho letto con interesse la rubrica della posta (Vol. 1015).
Mi permetto di segnalare che le Linton hanno necessità di molto rodaggio (oltre ad dover essere utilizzate preferibilmente con i loro piedistalli). Sono comunque diffusori che vanno nella direzione opposta rispetto alle "chirurgiche" ATC, come descritte nella lettera. Le Linton porgono la musica come un tutt'uno piuttosto che come una noiosa e capillare somma di suoni, tendenza mi pare abbastanza diffusa nelle produzioni attuali. Orientativamente somigliano più alle Larsen e in qualche modo alle Duevel (che scompaiono di più per la loro emissione omnidirezionale), almeno per il modo di restituire il messaggio sonoro. Per questo immagino che le Linton gradiscano maggiormente una amplificazione veloce e musicale a stato solido (tipo Naim e anche Rega) piuttosto che le valvole.
Confermo che il medio alto delle Linton è lievemente arretrato mentre il basso può apparire in alcuni casi robusto.
In ogni caso, piuttosto che sostituire le Linton con diffusori di impostazione diversa ma di pari fascia economica (rimettendoci inevitabilmente qualche banconota nel compra-rivendi), segnalo un upgrade a costo veramente terreno: la completa rivisitazione del crossover (e così siamo in tema di recapping) e del cablaggio interno effettuata da mani esperte e non da "smanettoni" armati di saldatore.
Le mie Linton le ho fatte modificare da Peter & Son di Padova.
La modifica è autorizzata dal distributore italiano che addirittura ne prolunga la garanzia! È facilmente rintracciabile su YouTube una recensione al di sopra di ogni sospetto delle Linton modificate.
Le piloto con un Sugden A21SE ed hanno sostituito senza rimpianti delle Harbeth.
Le Linton modificate non stravolgono l'impostazione originale ma guadagnano in trasparenza ed equilibrio timbrico, il medio alto risulta più aperto ed il basso profondo ma più controllato e realistico. Il diffusore, quasi come un mini monitor, tende a scomparire. Conservano quella piacevolezza che fa dimenticare del mezzo lasciando spazio alla musica. Sono in grado di far apprezzare le differenze nell'hardware e nel software senza però diventare schizzinose e noiose. Rimangono godibili in ogni situazione. Con le Harbeth bastava una piccola variazione nei cavi, nei piedistalli, nella qualità della registrazione per perdere un equilibrio faticosamente raggiunto e trasformare l'ascolto in una attività tediosa e poco appagante. Le Linton modificate, inoltre, danno la sensazione di reggere anche impianti impegnativi senza costituirne il collo di bottiglia.
Vi ringrazio per l'attenzione e invio un cordiale saluto.
Andrea - E-mail: albicocco.curaro (at) libero.it
LC
Caro Andrea,
grazie per il prezioso contributo alla discussione e per la segnalazione di una modifica per le nuove Linton. In generale sono contrario a modificare un prodotto nuovo, nato e pensato per ricordare il suono vintage delle vecchie Linton. Se si sceglie quel diffusore è perché si vuole quel tipo di impostazione, altrimenti si sceglie altro, per me. Ma siccome non tutti abbiamo gli stessi gusti, ci sta anche un'abarthizzazione in chiave più moderna! Certo, se uno le avesse già acquistate e volesse dar loro un po' di sprint, avrebbe ancora un senso. A questo punto però mi avete incuriosito, chissà se il distributore italiano ci vorrà far provare una coppia di nuove Linton!
Graze per il feedback (segue risposta del diretto interessato).
Lucio Cadeddu
LC
Caro Raffaele,
grazie anche a te per il prezioso contributo alla discussione e per gli ulteriori chiarimenti. In buona sostanza sono abbastanza d'accordo con te. È vero che il rodaggio nei diffusori è fondamentale, ma alcune cose si capiscono quasi subito. L'impostazione generale di un diffusore non cambia, si smussano certi spigoli magari, ma il suono quello è e ascoltarli per mesi non cambierà la sostanza delle cose. Anzi, come dici tu, si corre il rischio che certe cose infastidiscano via via sempre di più. Mi è successo di recente con le Lonpoo LP42 modificate con condensatore Jantzen Cross Cap. Dopo una prima ora nella quale mi è sembrato che i pregi superassero i difetti, a lungo andare quel tweeter così tanto in evidenza mi ha stancato, arrivando a causarmi una vera e propria irritazione. Avrebbe potuto migliorare ancora? No, il fastidio sarebbe aumentato col passare del tempo, come sempre accade con prodotti squilibrati, specie in gamma alta. Così, allo stesso modo, un diffusore sornione e sostanzialmente noioso sin dalle prime battute, difficilmente diventerà una Formula 1 dopo 100 ore, anche perché dopo 5 sono già bello che addormentato sul divano.
Quindi, ben vengano le modifiche, se vanno nella direzione di migliorare globalmente qualcosa che già incontra il nostro gusto. Per tornare all'esempio di prima, le Lonpoo LP42 con il Soundcap vanno a migliorare globalmente tutta la performance in gamma medio-alta, che già mi piaceva nella versione di serie.
Tienimi aggiornato sui futuri ascolti dei diffusori che ti ho segnalato, cui mi permetto di aggiungere delle Dynaudio attive, giusto per non accantonare del tutto questa soluzione. L'Elex, nel caso, si può sempre rivendere senza perderci troppo.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Alberto,
io ti direi di ascoltare, se ti è possibile, una coppia di ampli/CD della Rotel, anche gli entry-level del loro catalogo andranno benissimo e sono certo che potranno darti quella vivacità che ti manca nelle elettroniche Vela. Volendo spendere un po' meno, anche una coppia Cambridge potrebbe essere più vivace e accattivante. Se ti riesce, ascolta anche una coppia NAD, magari optando per uno dei due modelli compatti in Classe D (D3020 e D3045) per quanto riguarda l'amplificazione.
Se il negozio che ti ritirerà l'usato avesse da proporre qualche buona accoppiata monomarca usata, valuta anche Audiolab e Primare, che di seconda mano dovrebbero rientrare nel budget delle coppie di elettroniche di cui sopra.
Per non sbagliare, però, portati appresso le tue casse, non si sa mai. Talvolta siamo convinti che i problemi siano causati da altri componenti che magari si rivelano essere innocenti. Con le tue casse a dar voce alle nuove elettroniche ti sarà difficile sbagliare, stavolta.
Tienimi aggionato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Antonio,
ti ringrazio per le belle parole e sono felice che ti sia piaciuto l'ultimo consiglio musicale della settimana (l'ultimo live di Keith Jarrett). Purtroppo non conosco i diffusori Wharfedale Elysian 4 che intenderesti acquistare. Certamente si tratta di un acquisto e di un upgrade impegnativo, ma la spesa è intorno ai 6000/7000€ non ai 10.000€. Se qualcuno ti ha chiesto così tanto...cambia fornitore. Essendo i diffusori top di Wharfedale, con un eccellente tweeter, mi aspetto grandi cose, certamente superiori a quelle delle tue attuali Wharfedale. Un ascolto preventivo è però d'obbligo. Il tuo amplificatore Rotel riuscirà senz'altro a pilotarle ma, ovviamente, meriterebbero qualcosa di più vicino alla loro classe di prezzo (bene il Michi). Sulla carta non sono impossibili da pilotare - anche perché molto sensibili - ma hanno un minimo di impedenza di 3.2 ohm a fronte di un dato nominale da 4, quindi l'amplificatore deve essere ben dotato comunque. La stanza mi sembra adeguata, per come la descrivi, a reggere diffusori con basse frequenze profonde e importanti come quelle promesse - sulla carta - dalle Elysian 4. Esistono altri diffusori nella stessa fascia di prezzo che potrebbe valer la pena ascoltare? Un'infinità! Vedi cosa ha da offrirti qualche negozio vicino a te, che ti consenta di ascoltare con calma. La cifra in ballo non è bassa, non acquistare alcunché se non a ragion veduta!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Opinione e aiuto su un problema
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ForeverAndEverNoMore è il titolo del nuovo album di Brian Eno, dopo 6 anni di assenza. In 10 brani, 8 sono cantati da Eno stesso. Questa è “There Were Bells”, ipnotica e ispirata.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
Buongiorno Direttore,
sono suo un fidato lettore da lunghissimo tempo, ammiro il vostro lavoro e grazie a TNT-Audio ho avuto modo di costruire pian piano il mio impianto hi-fi.
Ho anche scritto una volta, molti anni fa, alla rubrica della posta. Ne è passato di tempo da allora, quando utilizzavo un ricevitore audio-video come amplificatore stereo principale.
La prima domanda è più una curiosità sul suo parere a riguardo delle due filosofie principali di costruzione dei giradischi moderni: grande massa (es. VPI) oppure struttura leggera e molto resistente (es. Rega). Cosa ne pensa? Ho visto che suggerisce spesso giradischi Rega, per cui forse ha una propensione verso la seconda filosofia di costruzione. Oppure le ritiene entrambe valide, purché il prodotto finale sia ben suonante? Trova specifiche differenze nella presentazione del suono tra queste due tipologie di costruzione?
La seconda domanda invece è una richiesta di supporto su un problema che mi assilla già da più di un anno.
Innanzi tutto, la mia catena:
Il problema: a preamp e amp accesi sento un fastidioso rumore di fondo proveniente dagli altoparlanti, che non cambia spostando la manopola del volume, e che è abbastanza alto da potersi chiaramente sentire quando sono seduto sul divano (distanza dagli altoparlanti di circa 3 metri).
Mi permetto, se me lo consente, di trasgredire alla regola di non allegare nulla per poterle inviare una registrazione del rumore di fondo (primi 10 secondi dal woofer e secondi 10 secondi dal medio). Non mi riferisco al "hiss" che penso sia naturale, ma al buzz a bassa frequenza che gli si sovrappone. Spero che riesca a percepirlo dalla registrazione, fatta con il mio cellulare, e che quindi non è delle migliori.
Giusto ulteriore nota di dettaglio, ho notato che la frequenza di questo rumore sembra esattamente quella che emette il trasformatore all'interno del preamp (vibra un po' ed emette questo rumore).
Ho già provato diverse cose, come:
L'unica soluzione che ho trovato al momento è abbassare questo livello di rumore attraverso degli attenuatori di linea RCA da almeno 10dB (della Rothwell) posti tra preamp e amp, ma ho la netta sensazione che, a parità di volume, ci perda un po' la dinamica.
Secondo lei cosa può essere? Magari è una cosa normale con gli apparecchi a valvole? Altrimenti cosa potrei ancora provare?
Ci convivo e basta? Solo che questo fastidioso rumore si fa notare chiaramente nei passaggi musicali a volume basso...
Spero di non essere stato troppo prolisso con questa mia.
La ringrazio per qualunque aiuto o opinione vorrà darmi.
Cordiali saluti,
Marco - E-mail: marco.ristuccia (at) gmail.com
Caro Marco,
ho ascoltato questo file in cuffia e no, non è assolutamente un rumore normale. A tratti sembra persino modulato, il che è ancor più strano. Devi fare qualche altro esperimento: stacca il pre sia dall'alimentazione che dai finali e accendi solo questi ultimi. Se il rumore sparisce, specie quello in bassa frequenza, allora la colpa è del pre o di una qualche interazione coi finali Zerozone. Questi ultimi, c'è da precisare, non sempre sono silenziosissimi ma mai avevo sentito qualcuno lamentarsi di un rumore in bassa frequenza, al più un po' di fruscio sui tweeter o il classico rumore da loop di massa. Può essere che i finali emettano una qualche forma di alta frequenza che rientra dal preamplificatore. Se sono vicini tra loro, allontanali e vediamo se cambia qualcosa. Prova anche a invertire il verso di inserimento della spina nella presa d'alimentazione, sia del pre che dei finali, prima uno e poi gli altri e viceversa.
Tutto ciò premesso, gli apparecchi a valvole sono in genere più rumorosi e sensibili di quelli a transistor, ma quel che si sente in questo caso è qualcosa di abbastanza anomalo, sarebbe interessante vedere che succede con un oscilloscopio. Se avessi un amico pratico di queste cose, chiedigli di fare una misurazione. Prova a fare qualche altra prova con cavi diversi, meglio eliminare qualunque altro possibile colpevole.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Caro Paolo,
grazie per aver condiviso con noi le tue esperienze e il tuo progetto di cavo autocostruito che inoltro volentieri a tutti i lettori! Di fatto - se capisco bene - si tratta di un cavo quadripolare trasformato in bipolare seguendo, immagino, lo schema del nostro progetto TNT Star. Per quanto riguarda la logica di utilizzare soluzioni economiche o fai_da_te per migliorare l'ascolto del proprio impianto è altrettanto ovvio che per far suonare meglio impianti più impegnativi, purtroppo, le cifre in ballo e le complicazioni aumentano vertiginosamente. La curva costi/benefici non è una linea retta, ma logaritmica, per cui a grandi aumenti di costi, dopo un certo momento, corrispondono solo piccolissimi miglioramenti all'ascolto.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
Caro Carlo,
grazie per il gentile feedback, ma vorrei precisare che il miglioramento prestazionale - nel caso della sostituzione del condensatore nelle Lonpoo LP42 - c'è ed è evidentissimo, se ci riferiamo all'utilizzo del condensatore Soundcap. Quindi le velleità ci possono essere eccome. Credo che questi diffusori abbiano altri margini di miglioramento, magari intervenendo sul cablaggio interno, sull'insonorizzazione del cabinet e del cestello del woofer, tanto per citare le prime cose che mi vengono in mente. Certo, ogni modifica va apportata a ragion veduta come dici tu, perché ogni apparecchio è un caso a parte, frutto di un equilibrio e di compromessi che è fin troppo facile alterare intervenendo a caso.
Per quanto riguarda poi le casse da “poveri”, credo che le LP42 lo siano solo nel prezzo, perché il suono è di ben altro livello. Comunque la ricerca continua, la mia curiosità è irrefrenabile e presto arriveranno altre prove di piccoli ed economici diffusori bookshelf, stavolta col reflex anteriore, come tanti audiofili sembrano preferire. In arrivo anche qualche prova di diffusori attivi, un'altra idea che ci piace molto e risolve tanti problemi. Stai sintonizzato!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Caro Mario,
felice di esserti stato utile. Francamente non credo che passare da 909 a 990 kbps possa fare chissà quale differenza, ma meglio mettersi nelle condizioni operative migliori. Le differenze sostanziali, se ho capito bene, si verificano soltanto in gamma altissima e per bitrate molto inferiori. Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Suggerimento musicale della settimana
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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