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LC
Caro Federico,
vedo di buon grado l'eliminazione dei vari componenti in favore di un unico amplificatore dotato di stadio phono, uscita cuffia e DAC. Sul mercato sono tanti gli amplificatori che offrono queste caratteristiche, partendo dai soliti NAD D3020 V2 (circa 450€) e Rotel A12 (crca 750€). Il primo è un Classe D, magari più vicino al suono al quale sei abituato. In più è piccolo e facile da installare. Il resto del budget potrai così dedicarlo al giradischi, che potrà essere un Rega Planar 1 (già dotato di testina Rega Carbon) o Pro-Ject T1 (dotato di testina Ortofon OM 5E). La mia simpatia personale va al Rega Planar 1. Per quanto riguarda il posizionamento, l'unica cosa veramente importante è che il giradischi sia lontano dai diffusori. Questi ultimi, prima o poi, andranno sostituiti con qualcosa di più consono al resto dell'impianto, naturalmente. Avrai tempo per ragionarci, una volta che avrai rivoluzionato il resto dell'impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giacomo,
con 10000€ si acquistano tante belle cose. Io venderei tutto e terrei solo il giradischi. Ci vedrei bene lettore CD e amplificatore integrato possibilmente della stessa Azienda (es. Naim o Rega, ma anche Audiolab e Primare) e diffusori Larsen, vista la vicinanza della parete posteriore. Vedo ora che hai dei bookshelf, pertanto non mi è chiaro se ci sia lo spazio per dei diffusori da pavimento. La stanza è grande, il budget è ottimo, sarebbe triste dover ripiegare su diffusori bookshelf da castigare in libreria. Mi preoccupa anche la stanza quadrata, non certo l'ideale per avere un'acustica ottimale, mi auguro che l'arredamento sia consono. Qualora non lo fosse, valuta che nei 10000€ ci può rientrare tranquillamente anche un buon trattamento acustico ambientale, praticamente obbligatorio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Francesco,
i componenti del tuo impianto non sono in alcun modo colpevoli dell'impastamento che percepisci ad alto volume. La colpa è della stanza e/o della disposizione dei diffusori. Leggo che il sospetto è venuto anche a te, ma non spieghi come li hai sistemati né come è organizzata e arredata la sala d'ascolto. Una foto avrebbe potuto far capire tante cose. Il difetto che descrivi è tipico di un ambiente molto riflettente, probabilmente vuoto o arredato con superfici e materiali riflettenti, magari sono presenti grandi porte-finestre senza tende e pareti nude. Senza intervenire nell'ambiente, non credo tu possa fare molto. Dei diffusori che interagiscono in modo meno critico a un ambiente non ottimale potrebbero essere cercati in casa Duevel o Larsen, se avessi una parete cui appoggiare questi ultimi. Tuttavia, senza informazioni essenziali sulla tua situazione logistica, brancolo un po' nel buio. Purtroppo, quando c'è un problema, l'audiofilo medio pensa subito a cambiare uno o più componenti e a chiedere consiglio su questi, anziché fare una foto dell'ambiente e/o realizzare una piantina che faccia capire quale sia la situazione in cui l'impianto è costretto a esprimersi. Io cerco di combattere questo patologia del continuo cambio di componente, ma vedo che i risultati continuano a essere deludenti. Puoi cambiare anche tutto l'impianto, ma se l'ambiente è inadatto e la disposizione dei diffusori è sbagliata saranno tutti soldi buttati al vento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Mauro,
forse non hai capito che lo scopo del crowdfunding è esattamente quello di consentire al direttore di acquistarsi quel Reservoir Sonomaster, l'orologio coi VU meter! A parte gli scherzi, il costo dell'oggetto può sembrare elevato, ma non lo è, vista la meccanica raffinata coinvolta. La Reservoir si distingue sul mercato dell'orologeria di classe medio-alta proprio per questo approccio un po' scanzonato, ispirando i propri modelli ad altri settori, l'automobilismo, l'HiFi etc. Dai un'occhiata al catalogo :-) Ci sono modelli ispirati ai contagiri delle auto sportive, ad esempio.
Lo scopo del mio articolo era quello di sottolineare come l'HiFi, specie quella vintage, abbia ancora un certo appeal presso il pubblico cosiddetto generalista. È un buon segnale, comunque lo si voglia interpretare, significa che questo settore ha ancora qualche chance. Certo, il pubblico cui è rivolto quell'oggetto è di un certo tipo, diciamo quello cui ormai si rivolge l'80% del mercato e la maggioranza delle Aziende HiFi.
Il nostro reportage dal Monaco HiFi Show mi pare parli chiaro, viste le cifre in ballo, fuori da ogni logica ormai. Noi continuiamo a promuovere invece un approccio all'audio più umano e alla portata di tutti. Il nostro target di riferimento - pur con qualche digressione giusto per saggiare cosa offre in più l'eccellenza - è sempre stato quello degli appassionati con piccole cifre a disposizione, per i quali lo status symbol è irrilevante.
Grazie per il simpatico feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gaetano,
tutto dipende dalla qualità del DAC che andresti ad inserire nel tuo impianto. Il tuo Marantz CD6005 può essere migliorato con un DAC - a mio parere - dai 500€ in su. Potresti provare con il Topping EX5, ma non aspettarti stravolgimenti di grande portata, specie col CD. Saranno più sensibili quelli delle altre fonti digitali collegate, questo sì. Perché invece non fare un passo ulteriore e sostituire direttamente il pre con uno dei tanti DAC/pre in commercio? O addirittura sostituire pre e finale con un amplificatore integrato già dotato di tutta la connettività che ti serve? Semplificheresti l'impianto e faresti un piccolo passo avanti sia nella qualità sonora che nella flessibilità e comodità d'utilizzo. Sto pensando a integrati tipo qualche Rotel con sezione digitale, NAD o anche NuPrime. Solo a pensare alla giungla di cavi e collegamenti che dovresti gestire tra pre, finale, DAC e tutte le sorgenti mi viene il mal di testa. Una macchina sola, cui collegare tutto, è la soluzione.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Simone,
tenendo conto della situazione energetica attuale, a mio parere resta sempre valido il consiglio, che pubblicai tanti anni fa, di spegnere sempre tutto, eliminando tutto lo stand-by possibile. L'articolo cui mi riferisco risale al 2006 ma, se era attuale allora, oggi diventa attualissimo. I consumi degli apparecchi lasciati in stand-by non sono piccoli, specie se si calcola quanti componenti - anche non HiFi - abbiamo permanentemente in attesa. In quell'articolo c'è una tabella che indica chiaramente i consumi medi. È vero che oggi esistono apparecchi che utilizzano il cosiddetto intelligent stand-by che riduce al minimo il consumo, ma niente sarà meglio di un consumo zero. Pertanto ti consiglio, alla peggio, di asservire tutto a una presa smart, che possa essere attivata quando necessario. Anche lei, comunque, ha un minimo di consumo, dovendo restare sempre in attesa di comandi. Comunque, in ogni caso, il piccolo sforzo di accendere i componenti solo quando servono, si tramuta in kWh risparmiati in bolletta e kcal consumate per una buona causa ;-)
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Hi-fi anni 2000 o hi-end anni '80?
Caro Direttore,
seguendo il tuo consiglio ho portato faticosamente (visto il peso) a casa la coppia pre+finale Accuphase e, dopo un po' di manutenzione a base di aria compressa e spray disossidante, l'ho messa in funzione. In effetti ne ho guadagnato in tridimensionalità, separazione e corpo degli strumenti, senza considerare l'esagerata riserva di potenza: già con la manopola del volume ad 1/4 della corsa sono a livelli da timpani a rischio! Al momento non ho la disponibilità delle B&W 802 e non so se ne verrò in possesso. Qualora non fosse possibile, mi sembra che il collo di bottiglia sia rappresentato adesso dalle Monitor Audio RX6. Volendo sostituirle, come potrei orientarmi nell'usato? Il budget sarebbe limitato a quanto ricavabile dalla vendita delle MA e del tuner Accuphase, quindi penso intorno ai 1000/1200 €. Troppo basso? Attendo (improbabili) tempi migliori?
Grazie ancora per la disponibilità, un caro saluto.
Marco - E-mail: marco.allegro (at) gmail.com
LC
Caro Marco,
sono felice di sapere che il mio consiglio sulla coppia Accuphase abbia sortito il suo benefico effetto. La cosa era, peraltro, assolutamente scontata. Non solo, ma secondo me non hai ancora sentito tutto il potenziale di queste elettroniche, che meriterebbero ben altri diffusori. Con un migliaio di euro, nell'usato, qualcosa di buono dovresti riuscire a prenderlo ma, forse, meglio attendere tempi migliori o fare di tutto per entrare in possesso di quelle B&W.
Nel frattempo, dai un'occhiata agli annunci compro-vendo di HiFi usato per vedere se qualcosa di buono salta fuori, ed eventualmente sentiamoci di nuovo per valutare insieme se sia il caso di procedere oltre o attendere ancora un po'.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Drammi audiofili
innanzitutto un ringraziamento per il lavoro di TNT-Audio, che in questo campo minato dell'hifi credo sia l'unica fonte attendibile di consigli competenti, indipendenti e imparziali.
Per questa ragione, approvo del tutto il sistema che avete introdotto di contributi spontanei tramite PayPal e spero che abbia il meritato successo.
Vengo ora al mio racconto e alla mia richiesta di aiuto.
Prima parte.
Le Wharfedale Linton e il Rega Elex dovevano arrivare insieme il venerdì, grazie ad Amazon.
Invece il Rega è arrivato un giorno prima, mentre il lunedì le Linton erano ancora chissà dove. Pazienza, penso, userò questo tempo per slegare un po' l'Elex.
Sì, ma con cosa?
Vediamo cosa ho in casa. Non le ATC scm 40A, che sono attive e sono la ragione principale del radicale downgrade che ho deciso. Mi nevrotizzano le serate: nessun velo, troppo dettaglio, con alcune registrazioni meravigliose, con altre (molte) semplicemente inascoltabili (almeno per me), il che trasforma quello che dovrebbe essere un piacere in una continua fonte di nervosismo e di frustrazione. Le vecchie e un tempo adorate Diamond III potrebbero anche andare bene.
Oppure quegli sgorbietti tanto amati da Lucio Cadeddu, le piccole Lonpoo che non mi sono mai piaciute. Non le ho restituite soltanto perché le ho pagate così poco che il disturbo di restituirle superava il vantaggio di avere due piccoli e comodi diffusori in casa, utili per ogni evenienza.
Tiro fuori dai meandri delle mie assurdità "audiofile" un paio di stand, nascosti in un qualche soppalco, metto su le Diamond e, per gioco, le alterno alle Lonpoo.
Sorpresa: le Lonpoo scendono un filo meno in basso, ma sono di gran lunga più precise e più veloci delle Diamond, direi anche più "musicali", qualità sempre più evidenti man mano che l'Elex si scalda e si slega.
Si dirà che è assurdo accoppiare il Rega Elex alle Lonpoo; ovvio, come ho detto è successo per caso, non pensavo (e non penso) di tenermi un impianto fatto così.
Ma è sorprendente come il risultato sia, in scala ridotta, esattamente quello che vorrei. L'accoppiata Lonpoo ed Elex è velocissima e ritmica, rende un suono teso e vivido, senza essere troppo analitico. Mi sono divertito ad ascoltare e non mi sono affaticato, ed è da tanto che non mi capitava.
La fonte è un Klimax DS (assurdo, siamo d'accordo), che ha dato il meglio di sé demolendo la nostalgia per un buon giradischi.
Sia ben chiaro: non è un consiglio per nessuno, è solo un racconto.
So perfettamente che questo impianto è insensato, anche quando sostituirò le Lonpoo con le Linton (ma spero di poterci convivere).
Si tratta di tre oggetti musicali meravigliosi - il Klimax, il Rega e le Lonpoo - che appartengono a classi di prodotti e a fasce di prezzo così diverse da rendere l'abbinamento improponibile, ma che accidentalmente ho sentito suonare insieme con un risultato che non mi aspettavo.
Certo, bassi profondi assenti (e anche quelli non tanto profondi), suono troppo "piccolo", e non posso dire che non m'importa (aspetto le Linton).
Ma è così difficile, in questo strano hobby, trovare qualcosa che vada così bene insieme...
Seconda parte. Arrivano le Linton.
Purtroppo, sono troppo morbide e l'Elex non le smuove a sufficienza da questa loro caratteristica. Non vanno male, per niente. Non sono mai sgradevoli, aggiustano un po' tutto, anche le registrazioni più infelici. Ma lo fanno cancellando troppi dettagli. La voce di Peter Gabriel ha toni un po' rauchi? Loro li ammansiscono. Sting è spesso stridulo? Nessun problema, lo si addolcisce. Il basso in quella canzone è un po' troppo in evidenza? Ok, lo mettiamo un po' più indietro. E così via. Bello, ok; ma mai (e dico proprio mai) magico, né molto coinvolgente.
Terza parte. Vengo al quesito per te, stimato Direttore.
Esiste qualcosa che sia trasparente, però non troppo (le ATC, per esempio, non mi sono piaciute), con un timbro simile alle Lonpoo, ma con un suono un po' più grande e con dei bassi asciutti ma un po' più profondi?
Provo delle Elac? Quali? Il budget è di circa mille euro (sono stufo di spendere un sacco di soldi per avere in cambio soprattutto malumori) e vorrei proprio tenermi l'Elex, che mi è piaciuto molto.
Ascolto prevalentemente musica pop/rock, cantautori, qualcosa di jazz... Insomma, non mi serve qualcosa che possa riprodurre un'orchestra, e mi sembra proprio di prediligere il suono dei diffusori a due vie non grandi (anche se la mia stanza è piuttosto grande, 4 x 6,5).
Grazie del consiglio che vorrai darmi, e buon lavoro!
Raffaele - E-mail: raffaelemorello (at) gmail.com
LC
Caro Raffaele,
le Lonpoo suonano, eccome. E più l'impianto alle spalle è buono e più loro si esaltano. Per questo scrissi a suo tempo che consentivano di dare un'occhiata indiscreta nel mondo audiophile! Non esageravo, sono dei piccoli miracoli e mi fa piacere te ne sia reso conto. Tardi, ma te ne sei reso conto. Il basso profondo non c'è, ma se le installi vicine alla parete posteriore potresti trovare la gamma bassa assolutamente sufficiente, specie se ascolti a volumi medio-alti (a livelli moderati il basso diventa troppo timido, per forza di cose). Migliorare ancora si può, naturalmente e, ad esempio, le Elac Debut Reference 6.2 suonano globalmente meglio, con un vero basso potente ed esteso, anche se non sotterraneo. E la gamma medio-alta e l'immagine sono di altro livello rispetto alle Lonpoo. Costano la metà del tuo budget, vedi se ti riesce di ascoltarle. Altrimenti anche una coppia di Rega RX1, partner ideali per il tuo Elex, diffusori coinvolgenti e precisi, molto musicali. Ancora, vedi se riesci a sentire le Sonus Faber Lumina II o le KEF LS50.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Assistenza su CD player vintage
Ho letto la recensione del Revox B226, anche se datata, e sono contento di possedere una buona macchina... ora però ho un problema che magari lei mi può aiutare: non esce completamente il carrello CD... dove mi posso rivolgere...abito a Brescia... grazie
Alberto - E-mail: albertolussignoli94 (at) gmail.com
LC
Caro Alberto,
il Revox B226 monta una meccanica di lettura Philips e qualunque buon tecnico riparatore con un po' di esperienza dovrebbe saperci mettere le mani. Per andare sul sicuro, visto che so che hanno esperienza su questa tipologia di macchine, proverei a contattare sia O.T.L. HiFi a Padova sia l'AudioTecnico a Torino. Entrambe queste aziende hanno esperienza sui lettori CD Revox o, comunque, su quel tipo di meccaniche di lettura. L'AudioTecnico addirittura mostra un B226 tra le macchine sulle quali fa interventi. Realisticamente è da sostituire qualche ingranaggio che consente il movimento del carrellino porta CD. Dovrai imballare il tuo B226 per bene e spedirlo, seguendo le loro indicazioni, oppure metterlo in auto e farti un piccolo viaggetto. Per sicurezza, fai un breve video del problema e spediscilo a questi due contatti, prima di chiedere un preventivo.
Potresti anche tentare il fai da te, ma devi avere un minimo di competenze specifiche, ma considera che potresti essere in difficoltà nel reperire eventuali parti di ricambio, che non sono facili da trovare.
Il riferimento internazionale per le riparazioni e i pezzi di ricambio Revox è Revox Online.de dove ricordo di aver spedito un mio B226 tanti anni fa. Vendono anche dei kit specifici per alcune coraggiose riparazioni fai_da_te.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Mario,
se prima ascoltavi direttamente dal telefono ci credo che abbia percepito un salto di qualità notevole! Il ricevitore Bluetooth che utilizzi (e che non conoscevo) - pur essendo di costo contenuto - utilizza il chip Cirrus CS8406 (un trasmettitore digitale a 192 kHz) e il chip ESS Sabre ES9018K2M a 32 bit, che ha un'ottima fama audiophile. Immagino quindi che anche il resto del circuito sia stato curato dal punto di vista della qualità sonora. Per quanto riguarda il codec che utilizzi (LDAC) ti ricordo che soltanto al bitrate massimo di 990 kbps consente un audio HiRes, mentre a 330 kbps ha una qualità inferiore allo standard CD (vedi i dettagli tecnici qui). Verifica che il tuo telefono stia trasmettendo con il codec settato alla massima risoluzione.
Per il resto che dire? Sono felice di sentirti così soddisfatto!
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Appena uscito per la ECM un nuovo album live di Keith Jarrett, registrato nel 2016 a Bordeaux, in Francia, prima che due ictus (nel 2018) gli precludessero la possibilità di suonare live, avendo la mano sinistra inutilizzabile. Si intitola semplicemente Bordeaux Concert, dal quale abbiamo estratto questa “Part II”.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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