Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 21/1/2023 - 28/1/2023

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  1. Lonpoo LP42 come medioalti
  2. Scelta giradischi
  3. Abeat records
  4. Recupero impianto vintage
  5. Nuovo amplificatore?
  6. Voglia di upgrade generalizzato e confuso
  7. Autocostruzione diffusori e amplificazione dedicata
  8. Suggerimenti per rinnovare impianto vintage
  9. Wtfplay project - high quality sound from Linux
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Lonpoo LP42 come medioalti
Ciao Lucio,
innanzitutto complimenti per il tuo lavoro, mi piace molto il taglio serio senza scadere nel maniacale. Pensavo ad un progetto per delle casse 3 vie dove la sezione medio alta siano le LP 42 con l'aggiunta di un condensatore passa alto per i woofer e una cassa separata nel volume per dei woofer più "consistenti" magari da 20 o 25 cm con un taglio a 6dB con una semplice bobina in modo da mantenere tutto più semplice possibile e evitare rotazioni di fase.
Mi pare che le Infinity RS2 siano fatte più o meno così.
Sai se qualcuno ha già provato qualcosa di simile? Potrebbe funzionare?
Grazie.
Saluti,
Jacopo - E-mail: jdotti (at) hotmail.com

LC
Caro Jacopo,
grazie intanto per l'apprezzamento! Secondo me sarebbe più sensato lasciar fare alle Lonpoo quel che sanno fare, e aiutarle in basso con un subwoofer, tagliato a 70/80 Hz. Andebbe benissimo un qualunque sub attivo, anche di costo proporzionato al valore dei diffusori. Non inquinerei l'emissione dello splendido midwoofer delle Lonpoo con un filtraggio. A breve pubblicherò la lettera di un appassionato che, seguendo le idee di qualcun altro, ha inserito un crossover nelle Lonpoo. Il risultato si è rivelato un disastro, un po' come avevo ampiamente previsto. La magia di questi diffusori sta proprio nel fatto che c'è un solo condensatore (migliorabile, certo) tra altoparlanti e amplificatore, come tanti due vie iper-blasonati. Purtroppo tanti audiofili - pure sedicenti autocostruttori! - ignorano tante cose e credono che un diffusore senza crossover (diciamo, con un solo condensatore sul tweeter) sia per forza un'idea sbagliata. Un filtro a due vie mangia potenza, inserisce rotazioni di fase e sporca il segnale. Il basso delle Lonpoo, fin dove arriva, è perfetto: veloce, articolato, potente, manca solo il corpo delle ottave più profonde, la prima (tra 32 e 65 Hz) principalmente. Aggiungi un subwoofer, regolalo con attenzione e vedrai che sarai soddisfatto così.
Ecco, ora non chiedetemi quale subwoofer abbinare alle Lonpoo...! :-) L'importante è che abbia taglio e fase regolabili, oltre al livello d'emissione. E che costi poco.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Scelta giradischi
Caro direttore,
le scrivo dopo tanto tempo perchè vorrei finalmente aggiungere un giradischi al mio impianto minimale, che è così composto:

L'unica mia esigenza è un giradischi semplice che mi permetta di riascoltare i miei vecchi dischi (poco più di un centinaio), che sono muti da anni. Qualche consiglio economico? L'amplificatore che possiedo non ha il pre phono.
Grazie.
Buona musica e felice 2023.
Massimiliano - E-mail: massimiliano.manganelli (at) gmail.com

LC
Caro Massimiliano,
ti consiglierei l'acquisto di un giradischi già dotato di pre fono, così eviti inutili complicazioni. Il Rega Planar 1 Plus sarebbe un'ottima scelta, e costa circa 400€, una cifra in linea con il resto dell'impianto. Volendo spendere meno, il ProJect Primary Phono si trova per meno di 300€ mentre un gradino sopra trovi l'E1 phono, sempre di ProJect, intorno ai 300€. Vicino ai 200/250€ trovi anche il Lenco L92. Tutti questi giradischi sono ben realizzati, hanno il pre fono incluso e una testina di qualità assolutamente accettabile, le entry-level di Ortofon o AudioTechnica, a parte il Planar 1 che monta ovviamente una Rega Carbon. Decidi il budget e scegli uno di questi giradischi, credo che il risultato non ti deluderà.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Abeat records
Vorrei segnalare una casa discografica che ho conosciuto da poco ma che pubblica ottima musica, specie jazz, e registrata molto bene. Si trovano sia vinili che CD. La casa discografica in questione è la
Abeat records.
Questo il loro link. Date un' occhiata, merita!
Andrea - E-mail: illustri (at) libero.it

LC
Caro Andrea,
ti ringrazio per la segnalazione di questa bella realtà tutta italiana, attiva dal 2000! Ho visto che ha iniziato anche la stampa su vinile, segno di un'attenzione alla qualità veramente certosina.
Grazie del feedback!
Lucio Cadeddu

Recupero impianto vintage
Egregio Direttore,
ho riscoperto in solaio dopo 45 anni circa il mio vecchio impianto con cui ascoltavo musica classica, così composto:

Ora ho 2 problemi:
  1. per il piatto vado a memoria, perchè in realtà non è più in mio possesso (smarrito durante i diversi traslochi?).
  2. Le casse hanno i bordi dei coni sbrindellati; l'ampli si accende ma le manopole sono molto dure.
La mia domanda è la seguente: vale la pena spendere qualche soldo per fare sistemare questi ultimi? Se sì, quale giradischi acquistare usato stando sotto i 100 euro per un impianto decoroso che mi permetta di riascoltare il mio centinaio di dischi?
Grazie mille e auguri!
Ernesto - E-mail: ernesto.amico (at) yahoo.it

LC
Caro Ernesto,
il tuo impianto merita senz'altro una seconda giovinezza. Se riesci a recuperare il giradischi, vale la pena rimetterlo in funzione. In caso contrario, nell'usato puoi trovare dei buoni giradischi ma difficilmente riuscirai a stare sotto i 100€. Visti i prezzi dei giradischi entry-level nuovi, forse conviene prendere uno di questi. Un ProJect Primary talvolta si trova in offerta a 200€, è nuovo, ben costruito, e già dotato di testina. Un giradischi usato è sempre un terno al lotto (a meno che non conosca il venditore) e, spesso, ha una testina - quando c'è - vecchia e quasi certamente da sostituire. Se acquistassi il giradischi per 100€ dovresti poi aggiungerne almeno 30/40 per una testina decente e arriviamo terribilmente vicini ai 200€ del ProJect nuovo. Se proprio giradischi vintage ha da essere, dai un'occhiata a Garrard, Pioneer o altri marchi noti. Eventualmente seleziona una lista di candidati e sentiamoci di nuovo, per aiutarti a fare una cernita finale.
L'amplificatore merita di essere rimesso a posto: probabilmente basta una pulita interna e un trattamento con spray disossidante per contatti elettrici su selettori e potenziometri vari. È una cosa che puoi fare da solo con pochissima spesa, giusto il costo della bomboletta (pochi euro, presso qualunque brico). Puoi anche far riferimento alle nostre
FAQ per qualche guida su come riportare in vita una vecchia gloria. Idem dicasi per i diffusori: le sospensioni dei woofer si possono sostituire, chiedi a qualche tecnico che si occupa di questi lavori, in genere se ne trova almeno uno in ogni città, oppure smonta i woofer e spediscili a uno dei tanti nomi noti (Canini etc.).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo amplificatore?
Salve Direttore,
Ho acquistato una coppia di Elac B5.2 dopo aver letto la sua
recensione. Volevo affiancarle ad un buon amplificatore, dalla sua recensione si evince che questi diffusori possono essere pilotati anche da ampli abbastanza potenti e di categoria superiore. Attualmente ho un ampli Fosi Audio T20. Ascolto musica liquida e ho un lettore cd Jvc XL-Z132BK, inoltre in futuro vorrei acquistare un giradischi.
Grazie.
Giuseppe - E-mail: giuseppeuge (at) gmail.com

LC
Caro Giuseppe,
considerato che il lettore CD è veramente un entry-level, pure abbastanza datato, e la tua intenzione di acquistare anche un giradischi, io lascerei il buon Fosi al suo posto. È un amplificatore col chip TPA3116, che è molto potente e generalmente suona molto bene. Temo che per ottenere un significativo salto di qualità la cifra da investire sarebbe troppo elevata in rapporto al resto. Prenderei un giradischi dotato di pre fono (vedi lettere precedenti per qualche suggerimento in merito) e, appena possibile, sostituirei il lettore CD. Non specifichi molto altro (budget a disposizione, gusti musicali, ambiente) ed è difficile essere più specifici di così. Essere audiofili significa anche essere precisi e pignoli, e si comincia - direi - mettendo ben a fuoco tutti gli aspetti della propria situazione. È chiedere troppo? Ne va anche del rispetto per chi viene interpellato, che si ritrova senza elementi per poter consigliare al meglio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Voglia di upgrade generalizzato e confuso
Buongiorno,
La ringrazio per il tempo che ci dedica.
Ho un impianto composto da integrato Accuphase e260 che pilota delle Diapason Adamantes 3 su stand MusicTools con punte e sotto punte Acatama in più fra stand e diffusori ho messo Isoaoustics iso-puck con un incredibile miglioramento. La sorgente è un cd Marantz 6006 che uso come trasporto con il dac Chord Qutest, il cablaggio compreso la ciabatta elettrica filtrata sono Audioquest.
Premetto che non mi piace il vinile e la musica liquida la ascolterò solo quando Spotify diventerà Hifi. Premetto che suona già molto bene per i miei gusti: ascolto Jazz pop rock ecc, ma vorrei migliorarlo, se cambierei il CD trasporto? Cambiare E260 con un Sugden21 se.
E se cambierei i diffusori con le Falcon ls3 5a.........non vorrei essermi pentito della vendita delle Diapason...
La ringrazio anticipatamente,
Tiziano - E-mail: sala-tiziano (at) virgilio.it

LC
Caro Tiziano,
sostituire la meccanica non servirà assolutamente a niente, quindi desisti. Il discorso diffusori non l'ho capito. Hai le Adamantes o le hai già vendute? Giuro che non si capisce. In apertura di messaggio scrivi che le possiedi ma in chiusura scrivi “non vorrei essermi pentito della vendita delle Diapason”. Cari lettori, cortesemente non assumete sostanze o alcolici prima di contattarci :-)
Comunque: lascerei assolutamente al loro posto anche le Diapason perché secondo me suonano molto meglio delle LS3/5A e, forse, punterei a un cambio di amplificazione. Il Sugden potrebbe valer la pena provarlo. Potrebbe essere un side-grade, ovvero un cambio di timbrica e di caratteristiche generali, più che un vero e proprio passo avanti. Tieni conto che il Sugden costa circa 3000 euro mentre il tuo Accuphase ne costava 5000. Viste la cifre in gioco, cercherei di fare una prova a confronto, possibilmente nel tuo impianto. Cerca un negozio che abbia un Sugden a disposizione e che te lo possa lasciare in prova per un weekend o che ti consenta di portare le tue Diapason in saletta.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Autocostruzione diffusori e amplificazione dedicata
Buonasera Direttore,
volevo intanto congratularmi con tutti voi per la professionalità con cui curate ogni minimo dettaglio nei vostri articoli e colgo l'occasione per farvi gli auguri per un felice anno nuovo. Mi presento: mi chiamo Massimo, ho 56 anni e da pochissimo sono rimasto affascinato dal mondo dell'Hi-Fi.
Ho iniziato a leggere tutto il possibile e a cercare di colmare le mie grosse lacune che ho in questa materia. Un mondo nuovo, che mi ha spiazzato e confuso le idee. Ho un progetto che vorrei portare a termine nel futuro con calma e cercando di non commettere errori. Vorrei costruire delle casse a 3 vie (T, M e SW) costruendo il relativo crossover. Ho letto il vostro articolo riguardante la scelta dell'amplificatore e mi è piaciuto molto specie quando dite "meno fronzoli possibile che se non utilizzati fanno solo lievitare il prezzo". Detto questo, arrivo alla domanda: mirando alla qualità, costruendo 2 casse e pensando di utilizzare altoparlanti da 8ohm x 40W di potenza ciascuno (penso siano sufficienti per una stanza di 5mt x 4.5mt, altrimenti mi dica lei), può indicarmi qualche esempio di amplificatore idoneo a questo tipo di impianto con un buon rapporto qualità/prezzo considerando che come fonte di lettura penso di mettere solo un lettore cd?
Grazie per il tempo dedicato, buon anno,
Massimo - E-mail: omissamf (at) tin.it

LC
Caro Massimo,
da quel che scrivi si evince facilmente che sei veramente alle prime armi, altrimenti non avresti indicato i watt degli altoparlanti come caratteristica da valutare per sonorizzare una stanza. È dagli anni '70 che non sentivo una cosa del genere. È la sensibilità di un diffusore o di un altoparlante a renderlo più o meno idoneo alla sonorizzazione di certi spazi. In generale, diciamo che una stanza di 20 mq si sonorizza senza problemi (a livelli di lite col vicinato) con diffusori da 87/88 dB e un amplificatore da 40 watt per canale. Vista questa tua inesperienza ti sconsiglio fortemente di avventurarti in un campo così complesso come quello della realizzazione di un diffusore da zero. Al massimo, se proprio vuoi autocostruire, affidati a un progetto già pronto. Anche qui su TNT-Audio trovi degli
schemi per realizzare qualcosa di buono senza troppa difficoltà. L'amplificatore potrà essere un qualunque entry-level di marchio noto, tipo i soliti NAD, Rotel, Cambridge etc.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Suggerimenti per rinnovare impianto vintage
Caro Direttore,
Vi seguo da anni, da inizio millennio direi. Ma fino ad ora son rimasto per così dire alla finestra. E dunque il mio impianto è sostanzialmente quello e cioè un classico dell'analogico del secolo scorso:

Una decina di anni fa (forse più) ho aperto una finestra sulla musica digitale con una wi-fi station Apple Airport Express (1a generazione), collegato all'ingresso Aux dell'ampli. Recentemente, un anno fa circa, ho cambiato casa e ora (alla buon'ora!) ho iniziato seriamente a fare qualche modifica.
Ho iniziato con la sostituzione del foam ai woofer delle casse, intervento assolutamente necessario. O meglio questa era la mia intenzione quando le ho portate al laboratorio per la manutenzione. Ma evidentemente avrei dovuto farlo prima, perchè dopo averle controllate, mi è stato caldamente consigliato di rimpiazzare i woofers in toto e così ho fatto.
Il secondo intervento è stato migliorare la sorgente digitale. Ho scelto Roon + Qobuz nella configurazione: Roon-core installato su Mac Mini M1 che trasmette alla base Airport Express che riceve e converte in analogico, il tutto governato in remoto da IPad via App.
Ora però essendo un po' incerto sui passi successivi, ho preso virtualmente "carta e penna" ed eccomi qui. Prima delle domande di rito, aggiungo qualche dato essenziale: ascolto di tutto jazz, classica, elettronica, rock, progressive, italiana, latin, etc. Budget a disposizione 8000 €, step by step, senza fretta, digerisco lentamente i cambiamenti.
camera di ascolto 7 x 4,3 (vedi foto); parzialmente soppalcata, con soffitto a volta altezza 4,3 al colmo, pavimento in legno posato su 12 cm di sughero isolante, arredamento non ancora completo (divano in arrivo).
Domande: da dove inizio? Istintivamente (e affettivamente) lascerei le ESB per ultime...e non son ancora del tutto certo di volerle abbandonare. DAC esterno o integrato nell'amplificatore? Flusso dati dalla sorgente al DAC wireless o cablato?
Piatto e testina? Mi verrebbe da dire almeno la testina sì, cosa mi suggeriresti?
Secondo te quale sarebbe il posizionamento migliore dei diffusori (ora sono sul soppalco)?
Grazie in anticipo per i preziosi consigli.
Colgo l'occasione per mandarti i miei migliori auguri di buon anno a te e a tutta la redazione.
Un caro saluto.
Antonio - E-mail: ambox (at) hotmail.it
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Antonio,
le prime a saltare dovranno essere, invece, proprio le ESB e per ben due ragioni:

Insomma, con un budget di 8000€ (ottomila?) tu vorresti tenere dei diffusori così vecchi, modificati e neppur tanto esaltanti già all'epoca? Va bene affezionarsi alle cose, ma questo è autolesionismo. Quindi...via le ESB, al più presto. Per quanto riguarda gli altri componenti...mi preoccupa la stanza d'ascolto: il soppalco, a naso, suonerà malissimo, per diverse ragioni che ho già spiegato tante volte su queste pagine. Vedo con raccapriccio che le casse puntano verso la stanza di sotto. E come ascolti, appeso imbragato al soffitto? Come fai ad avere i tweeter all'altezza delle orecchie? Difficile consigliare un diffusore che possa suonare bene in quella posizione. Sarebbe forse meglio utilizzare lo spazio sottostante. Con il budget a disposizione, e sperando non abbia messo uno zero di troppo, io venderei tutto e ripartirei da zero, con componenti moderni e di alto livello, vista la cifra. Inutile cercare di cavar sangue dalle rape (perdona la franchezza). Partirei con una sorgente digitale multi-tasking, che faccia tutto ciò che ti serve senza tutte le complicazioni che hai messo in piedi ora (es. Cocktail Audio). Poi un buon ampli integrato e un paio di diffusori da pavimento. Lo so che hai scritto che digerisci male i cambiamenti, ma a volte nella vita è utile non solo voltar pagina, ma cambiare completamente anche il libro. Prima di essere più specifico, però, vorrei essere sicuro di aver capito bene.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Wtfplay project - high quality sound from Linux
Salve Lucio, spero di stare scrivendo all'indirizzo mail corretto.
Cercando sul motore di ricerca del sito non ho trovato riferimenti al music player in oggetto: non posso essere certo che tu già lo conosca o meno, e mi permetto quindi di sottoporlo alla tua attenzione. Lo utilizzo da anni: è gratuito, ha richieste hardware irrilevanti (ho resuscitato all'uopo un vecchissimo Asus Eee PC 1001PX), non è invasivo (distribuito come "live", non impatta sulla configurazione del pc, non toccando il disco rigido); in pochi minuti è operativo in modo totalmente reversibile (basta seguire le chiare istruzioni sul sito).
Soprattutto, al costo di qualche rinuncia prevalentemente estetica (ha "a bordo" wtfcui, un'interfaccia modalità testo, essenziale ma funzionale) si viene ripagati da una grande qualità audio, nettamente superiore rispetto a quella degli altri player provati. Eh sì, anche se sono solo uni e zeri...
Non mi dilungo oltre: se quanto sopra ha suscitato la tua attenzione puoi trovare tutto sul
sito del progetto (spiegazioni, documentazione, download).
Spero di essere stato utile, e rimango disponibile a questa mail per eventuali ulteriori info.
P.S.: DAC SMSL M7; finale classe D "artigianale" su modulo basato su Tripath TA3020; casse Sonus Faber Concerto Grand Piano (1a serie). Il resto dell'impianto è da tempo quasi inutilizzato, per cui non sto a descriverlo.
Luca - E-mail: lnatali (at) tiscali.it

LC
Caro Luca,
ti confesso che non conoscevo il player di cui mi parli, sarà nostra cura fare qualche prova in merito. Mi piace moltissimo l'idea, essendo Linuxiano anch'io (uso anche McIntosh e Windows, comunque), per non parlare della grafica del sito, persino più scarna della nostra! Pure il nome del player è fantastico, quel WTF immagino si riferisca all'acronimo anglosassone di “What the f@#$” (Ma che c...), geniale!
Grazie per la dritta, che giro volentieri ai lettori di buona volontà che vogliano provare e riportare le loro impressioni, per arricchire tutti su questa rubrica.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore,
quando ti dicono che il cattivo o non soddisfacente ascolto, spesso, può dipendere anche dall'ambiente o dalla disposizione di elementi assorbenti o riflettenti sparsi qua e là, l'audiofilo medio storce il naso infastidito da questa ulteriore variabile da tener conto, dopo aver speso tanto o tantissimo per i componenti del proprio impianto. Io ero tra quelli che ogni volta che si ribadiva il "concetto" riceveva una mazzata in testa! Ma, a furia di mazzate, ho capito che l'impostazione dell'ambiente di ascolto non è solo da tener presente, ma risulta fondamentale per il 70/80 per cento per un corretto, godibile ed entusiasmante ascolto.
Dopo aver dimezzato una parete attrezzata, dopo essermi procurato di tappeti vari e dopo aver valutato ossessivamente la distanza posteriore e laterale, nonchè l'angolazione dei diffusori, sono giunto ad un risultato insperato. Stessi componenti dell'impianto, ma un ascolto migliorato in tutti i parametri. La cosa che è cambiata radicalmente, della quale sono entusiasta, è quella profondità intellegibilissima senza più quel suono che faceva fatica ad andare oltre la linea dei diffusori, se non in maniera spenta e confusa. Dunque, il mio consiglio da "pentito" è quello di curare l'ambiente dove ascoltate, prima di cambiare ossessivamente i componenti del vostro impianto. Provateci, anche solo spostando dei quadri o aggiungendo, ad esempio, delle tende più spesse e via dicendo.
Un caro saluto a Te e tutta la Comunità TNT.
Mario - E-mail: madetentor (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Mario,
grazie per aver sperimentato di persona ciò che andiamo ripetendo strenuamente da anni: in un ambiente inadatto è inutile spendere denaro in componenti HiFi. E grazie per aver riportato la tua esperienza. Se posso aggiungere un commento sul caso specifico: immagino sia impossibile da realizzare, ma tu non hai idea di quanto suonerebbe meglio il tuo impianto senza schermo TV tra i diffusori e senza parete attrezzata alle spalle. Lo spazio vuoto tra i diffusori e dietro di essi realizza una sorta di magia, perché annulla le interferenze casuali dei mobili e consente al cervello di concentrarsi solo sull'inganno dell'immagine tridimensionale. Uno schermo televisivo o un mobile distraggono, sia dal punto di vista sonoro che da quello percettivo. Credimi, la differenza non è piccola. Tuttavia, o si ha la fortuna di avere una stanza dedicata all'audio oppure si devono accettare compromessi.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Apriamo le nuove proposte per il 2023 con una ventata di freschezza: il nuovo lavoro dei We are scientists, duo newyorkese con all'attivo 7 album in studio. Questo Lobe esce il 20 gennaio ed è stato preceduto da diversi singoli, tra i quali questo “Lucky just to be here”.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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