Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 25/2/2023 - 4/3/2023

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  1. Source bleeding o crosstalk
  2. Impianto old-style
  3. Nuovo ampli...avvolgente (...ancora!)
  4. Amplificazione per Klipsch Heresy III
  5. Tre quesiti per tre impianti
  6. Spegnimento Preamp TC-754
  7. Suggerimenti per cura dell'ambiente d'ascolto e per diffusori e/o amplificatore
  8. Diffusori bookshelf per biblioteca
  9. Upgrade digitale e analogico
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Source bleeding o crosstalk
Buongiorno egregio Direttore, mi chiamo Luca e leggo online gli articoli di TNT da quando avevo 12 anni e mi connettevo ad internet con la 56k (era il 2002) per leggere le considerazioni del sig. Lucio Cadeddu.
Queste considerazioni mi hanno portato negli anni, crescendo, a sviluppare un certo interesse e ad informarmi, ma soprattutto ascoltare gli impianti altrui senza pregiudizi, da un t-amp modificato in uno scantinato a botta di saldature, fino a esoterici giradischi al laser (!) collegati a McIntosh con cavi Monster benedetti da Roger Waters.
Purtroppo la mia estrazione sociale non mi ha permesso di possedere nulla di particolare, ma ho sempre sperimentato con quel poco che avevo, con l'aiuto dell'autocostruzione, del tweaking e del riciclo creativo. Questo nonostante in molti mi dessero del pazzo, di persona o nella comunità "audiophile" su reddit, perchè pensavo che un cavo autocostruito potesse essere migliore di uno industriale, o che ci fosse una qualche differenza. Quindi innanzitutto volevo ringraziare tutte le persone coinvolte per l'enorme lavoro svolto in nome della comunità.
Veniamo ora al problema che mi porta a scriverle: recentemente un amico di famiglia mi ha regalato delle Acoustical RS5 in ottime condizioni. Nonostante sia sicuro che un po' di restauro e tweaking possano far bene, in particolare sostituire il pannello connettori e rimuovere la placca in bronzo (o ottone?) in favore del biwiring/biamping. I miei gatti mi hanno purtroppo rotto irreparabilmente il precedente amplificatore e quindi ne ho approfittato per comprarne uno nuovo. Considerando il costo delle casse, cioè la bottiglia di Macallan Sherry Oak 12 che ho offerto all'amico, non volevo spendere troppo per l'amplificatore, viste le ristrezze economiche. Non sostengo a spada tratta la qualità o addirittura la superiorità di un brand, per me contano la qualità costruttiva e la cura del dettaglio. Ma avevo dei brand in mente: Cambridge Audio, NAD, Marantz, Rega. Prezzi inarrivabili per il nuovo, quindi tento con l'usato e mi salta fuori un Rotel A10 (non RA-10) nella mia città, un anno di vita, WAF altissimo con quel case minimale dal metallo spazzolato che piace anche a me. 180€: lo provo, lo compro.
Dopo qualche ora a "giocare" con il nuovo integrato mi rendo conto che è presente un grande "source bleeding" per cui se ho una sorgente connessa che trasmette segnale questa sarà udibile anche su qualunque altra sorgente selezionata se si aumenta a sufficienza il volume. Su reddit mi dicono sia normale, trascurabile e che non inficia la qualità del suono perchè quel crosstalking viene "annullato" non appena sull'input corrente entra un segnale sufficiente a coprire l'altro. Ho alcune considerazioni:

  1. Mi sembra follia pura.
  2. Ho letto di un altro ragazzo con un A11 e lo stesso problema. Ora mi chiedo se possa essere un difetto (di controllo qualità o anche nato durante l'uso) oppure se sia una scelta di design della Rotel (es. selettore dell'input economico). O è effettivamente il funzionamento normale e non un problema?
  3. Se il segnale dell'input attualmente selezionato è temporaneamente debole (es. l'intro di un brano o alcuni passaggi di brani con un bell'intervallo dinamico) e l'input di un'altra sorgente è molto forte (es. notifica del mio PC connesso al DAC), come è possibile non intacchi la qualità? Io credo addirittura che sia possibile sentire entrambi i segnali, ma devo ancora controllare.
  4. Mi è stato consigliato per "risolvere" il problema di mutare continuamente le sorgenti che non uso. Non mi è mai successo nulla del genere su integrati ben più economico (questo Rotel a listino costa 500€). Mi sembra più un palliativo. E' qualcosa che è risaputo si debba fare e me l'ero persa?
  5. Mi è stato consigliato anche di usare degli "RCA caps" che mettono in corto i due poli dell'RCA degli input che non uso. Questo dovrebbe evitare che io senta il source bleeding quando sono su una sorgente scollegata. Mi sembra poco sensato anche questo, saprebbe indicarmi qualche articolo in merito?
  6. Infine spostandomi sull'input del phono stage integrato, senza collegare un giradischi è presente molto rumore. Mi dicono sia normale anche questo, è così?
Le risposte citate mi sono state date dal popoli di Reddit della sezione /audiophile che sinceramente non trovo sempre affidabili, ma erano la mia prima possibilità di una risposta immediata.
Mi scuso se uso termini inesatti o se le mie domande potranno suonare stupide ma ho zero conoscenze in ambito elettroacustica, inoltre la mia esperienza diretta con amplificatori è molto limitata. Mi scuso inoltre per il lunghissimo messaggio e capirò se non avrà il tempo o la voglia di leggere e rispondere. Il mio era forse più uno sfogo diretto a uno dei pochi miei simili audio-nauti.
Nel ringraziarla per l'orecchio prestato alle mie parole invece che alla sua musica, le auguro il meglio, continui così,
Luca - E-mail: luca.lambia (at) gmail.com

LC
Caro Luca,
devi essere il lettore di TNT-Audio che ha cominciato da più giovane età (12 anni!!). Complimenti per la passione, anch'io iniziai alla stessa età, ma il primo impianto lo acquistai solo qualche anno dopo, coi risparmi di tanti piccoli lavoretti estivi. E suonava male :-)
Per quanto riguarda il problema che segnali, riservandomi di approfondire meglio il discorso in un articolo per le nostre
FAQ, ti dico che è abbastanza normale che il segnale di un ingresso possa essere captato da uno adiacente, specie se su questo non sta suonando niente e si alza molto il volume. Per poter eliminare del tutto il problema la sezione pre di un amplificatore (o il preamplificatore stesso) deve poter garantire un isolamento tra ingressi diversi di almeno 90dB, e non è una cosa semplice né economica da ottenere. Il motivo è che gli ingressi linea hanno sensibilità molto elevate e se c'è un segnale forte vicino tendono a captarlo (capita con le stazioni radio vicine tra loro, ad esempio). I progettisti non se ne sono curati troppo perché si suppone che se uno sta ascoltando una sorgente, l'altra sia spenta o scollegata. Questa è la soluzione più semplice, radicale e veloce. Mettere degli RCA caps non aiuta, perché questi proteggono solo gli ingressi che non sono collegati, quindi nel tuo caso non serve. Potresti costruirti una scatolina da anteporre all'amplificatore, dentro la quale le connessioni delle diverse sorgenti possano essere sconnesse fisicamente, tramite relay o interruttori, senza dover staccare i cavi. La qualità magari un po' ne risente, ma dovrebbe attenuare, se non eliminare, il problema.
L'ingresso phono è rumoroso, specie se non c'è alcun giradischi collegato. La ragione è sempre la stessa: la sensibilità di un ingresso phono è altissima (considera che il segnale di una testina MM è dell'ordine dei 4-5 millivolt!!!!) e il fattore di amplificazione enorme, visto che pochi millivolt devono essere portati a circa 2 volt, praticamente 1000 volte tanto. Se non usi il giradischi, basta che non selezioni l'ingresso phono ;-)
Comunque, fossero solo questi i problemi! In realtà c'è crosstalk anche tra un canale e l'altro, sempre per le stesse ragioni. Nonostante tutte queste limitazioni intrinseche, alla fine gli impianti HiFi suonano, talvolta pure molto bene! L'importante è non farsi trascinare da paranoie come questa.
Infine un consiglio: NON modificare le tue RS5 per alcuna ragione al mondo! Non solo non è detto che il suono migliori, ma poi diventerebbero invendibili.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto old-style
Salve,
vista la rilevanza tecnica del meraviglioso sito che spesso consulto, chiedevo lumi su di un impiantino old style che voleva cedermi un collega:

Non trovo recensioni, cerco male io oppure non ve ne sono? Nel caso a quale parere di qualche esperto posso affidarmi che frequenti il sito potrei chiedere?
Un saluto ed un grazie,
Alessandro - E-mail riservato

LC
Caro Alessandro,
non ho cercato, ma in lingua inglese sono certo che esistano tante recensioni sia del Copland, che delle Snell e del lettore CD Denon. Non ci sono qui su TNT-Audio, anche se siamo online da quasi 30 anni ormai, non possiamo aver recensito le decine di migliaia di componenti HiFi che si sono presentati sul mercato in questi anni! Si tratta comunque di ottimi componenti che, seppur non giovanissimi, possono ancora dire la loro. Non so di che tipo di parere tu abbia bisogno, ciò che devi fare è ascoltare l'impianto e decidere se ti piace oppure no. Per quanto riguarda le cifre in gioco, considera che le Snell costano 3 milioni di vecchie lire nel 1992. Oggi, a seconda delle condizioni d'uso, si trovano tra i 500 e i 1200€. L'integrato Copland costava la stessa cifra e oggi si trova tra i 600 e gli 800€. Il lettore CD è più recente, e si trova tra i 200 e i 500€. Credo che un prezzo ragionevole per l'intero impianto, se in ottime condizioni (magari con imballi e manuali) potrebbe essere tra i 1500 e i 2000€. Se i diffusori fossero davvero da riconare, direi più 1500 che 2000. Non dar per scontato, però, che i woofer siano da riconare solo perché sono rimasti fermi per molto tempo. Se le sospensioni fossero integre, magari basterebbe farli suonare per un po' perché riprendano una buona elasticità. La riconatura è sempre un rischio, perché la cedevolezza della sospensione di ricambio non necessariamente coincide con quella originale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuovo ampli...avvolgente (...ancora!)
Salve direttore, la ringrazio anticipatamente per l'attenzione. L'impianto è nel salotto con tende tappeti tavoli e sedie, vorrei un consiglio per un ampli ibrido. Ho Marantz CD 80, casse Dynaudio dm 2/8, ampli (da vendere) A A. Puccini e radio Marantz 112. Ascolto prevalentemente musica pop e cantautori. Mi piace il suono caldo avvolgente. Pensavo di prendere uno tra Copland Csa 14 / 28, Amc 3030 o A. A Verdi 70. Vorrei un suo parere di questo mio pensiero.
Spero essere stato sintetico La saluto ringraziandola.
Giampi - E-mail: giampi.puri (at) alice.it

LC
Caro Giampi,
tra gli amplificatori citati, a mio parere il Copland CSA14 è una spanna sopra gli altri e dovrebbe essere un bel passo avanti rispetto al Puccini attuale. A seguire il Verdi e poi l'AMC. Ti consiglierei di ascoltare uno dei candidati però, perché la tua idea che siccome ci son le valvole allora per forza il suono debba essere più caldo e avvolgente potrebbe rivelarsi errata. Non basta la valvola per ottenere questo effetto (finto) che stai cercando, tant'è che il vecchio Puccini suona già abbastanza morbido, pur essendo completamente a stato solido. Per quanto riguarda il suono “caldo avvolgente” come lo chiami tu (e non solo tu!), tempo fa ci ho dedicato un
articolo delle nostre FAQ, da leggere col sorriso, ma provando anche a rifletterci un po' su. Nel mondo reale gli strumenti non sono né caldi né avvolgenti, tutt'altro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificazione per Klipsch Heresy III
Buonasera, ho acquistato da circa un mese i diffusori Klipsch Heresy III. Attualmente le ho collegate ad un pre finale Audio Analogue Bellini + Donizetti 60w. La maggior parte dice che ci vuole un valvolare, avranno anche ragione ma io preferisco i transistor (meno impegnativi). Vorrei gentilmente alcuni consigli su eventuale proposte da abbinare ai miei diffusori, grazie.
Anonimo - E-mail: kempesgurviz (at) tiscali.it

LC
Caro lettore, le leggende metropolitane agli audiofili non mancano mai, vedo. Sì, lo so che spesso si dice che le Heresy andrebbero meglio coi valvolari, forse perché si tenta disperatamente di attenuare il carattere rissoso e guascone della loro gamma medio-alta. Purtroppo i diffusori Klipsch non si lasciano ammaestrare tanto facilmente, e se non piace questa loro impostazione, meglio non acquistarli, evitando così di impazzire per farli suonare come non potranno MAI fare. Le tue elettroniche mi sembrano già abbastanza adatte allo scopo: non troppo aggressive sul medio-alto, con un buon controllo della gamma bassa. Non mi è chiaro se tu desideri migliorare ancora oppure no. Nel primo caso, io opterei per un integrato, anziché una coppia pre + finale, che sia più raffinato della coppia Audio Analogue. Le soluzioni possono essere tante, nel nuovo o nell'usato, ma prima di tutto occorrerebbe sapere che tipo di suono vorresti ottenere (ammesso che le Heresy siano d'accordo!) e quanti soldi pensi di destinarci. Senza un budget consistente, io credo che la tua coppia Audio Analogue possa assolutamente stare al suo posto, in attesa di tempi migliori e, magari, di capire come possono suonare questi amati/odiati diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Tre quesiti per tre impianti
Buongiorno Lucio,
approfitto della tua competenza per consigli su tre impianti. Ascolto musica principalmente in camera da letto con un NAD D3020 V2 collegato a cellulare via bluetooth e casse KEF Compact Q, pensavo di fare un upgrade con le casse, che a volte sembrano non sufficientemente dinamiche sebbene gradevoli, morbide e abbastanza definite. Ma non so dove orientarmi.
Le casse Kef compact Q volevo passarle al secondo punto di ascolto il mio pc desktop, ma mi servirebbe anche in questo caso un amp/dac, usando come fonte Spotify con pc. Non saprei cosa comprare senza andare sui prezzi di NAD D3020 V2. Le casse attive ho l'impressione abbiano una durata minore rispetto a quelle passive + amp.
Infine il terzo punto d'ascolto è l'ampia sala da pranzo dove ascolto musica più che altro come sottofondo durante le cene. Qui ho un Nad amp C352, Dac Magic Cambridge Audio, e casse Klipsch Sinergy F3, che vanno bene se devo alzare il volume ma per musica di sottofondo non sono dettagliate, né precise, ed a volte paiono assenti su volumi bassi su certi toni, vorrei qualcosa di un più raffinato ed avvolgente, senza perdere troppo la dinamica, dovendo coprire un volume notevole di superficie e essendo a circa 7 metri dal punto di ascolto. Non vorrei spenderci molto pensavo RF7 usate, oppure qualcosa di nuovo intorno ai 2500 euro.
Che musica ascolto? Di tutto, dall'elettronica, nelle sue varie sfumature, al jazz, all'Hip Hop, e passaggi di classica. Il mio disco dell'anno è Nozhet el Nofous di Nancy Mounir, la mia canzone dell'anno è The Hermit di Richard Dawson :-), che consiglio caldamente per i curiosi.
Grazie molto anche di una risposta parziale.
Daniele - E-mail: 008dm008 (at) gmail.com

LC
Caro Daniele,
per l'impianto col PC una coppia di Lonpoo LP42X attive e hai risolto il problema, in poco spazio e con spesa minima. Non capisco perché tu pensi che i diffusori attivi durino meno, non c'è alcuna ragione né tecnica, né commerciale. Per la camera da letto, invece, molto dipende dal budget. Potresti provare con qualche bookshelf di Elac (es. le Debut 6.2 REF), di Sonus Faber, di Monitor Audio, tanto per citare tre marchi di facile reperibilità. Nell'impianto del salone invece, la cosa si fa più complicata, perché se desideri ascoltare musica di sottofondo, scordati dettagli, dinamica e gamma bassa. A volumi bassi, le nostre orecchie sentono principalmente le medie frequenze. Ciò premesso, vista la cifra a disposizione, ritorno sul consiglio iniziale per la camera da letto: una coppia di diffusori da pavimento dei marchi citati, non foss'altro che per mantenere una certa continuità sonora in ciò che ascolti. Non aspettarti miracoli, perché a sette metri dal punto d'ascolto e a basso volume, tutti i diffusori suonano tristemente uguali o quasi. Qualora volessi provare un fronte sonoro meno concentrato tra i diffusori, potresti tentare qualcosa in casa Duevel, diffusori omnidirezionali.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Spegnimento Preamp TC-754
Caro Direttore, torno a scriverle per avere una sua consulenza. Purtroppo ho un problema col mio impianto.

Prima usavo solo il Pioneer, il Nad e due vecchie Wharfedale Diamond II. Ho voluto acquistare il preamp e lo zetagi per provare a migliorare l'impianto. Effettivamente ho ottenuto dei buoni risultati. Il suono è più ricco di dettagli, l'immagine più chiara e i medi sono molto più presenti. Purtroppo con le vecchie Diamond (2 vie) mi erano spariti i bassi. Fortunatamente mi sono ricordato di avere le Magnat e così ho risolto. In futuro magari cercherò delle 3 vie più performanti. Comunque sono abbastanza soddisfatto. Il mio problema riguarda il Preamp che si spegne quando sollevo il vinile e parte una scarica elettrostatica. Essendo un ignorante in materia di elettricità e elettronica mi rivolgo a lei. Non riesco proprio a capire perché accade. Più che altro non vorrei che il preamp alla lunga avesse dei problemi.
Grazie come sempre per lo splendido servizio che offre a noi tutti.
Con affetto,
Gian Luca - E-mail: architetturelontane (at) gmail.com

LC
Caro Gian Luca,
il difetto che descrivi è più che insolito: come farebbe il pre phono a spegnersi quando si solleva il vinile dal piatto? Si spegne fisicamente tanto che lo devi riaccendere? Questo è veramente un fenomeno paranormale! Non è che c'è qualche contatto elettrico nell'alimentazione del pre che non è tanto stabile? La scarica elettrostatica dal vinile ci può stare, magari puoi risolvere usando un tappetino antistatico (in sughero) per il giradischi, delle buste antistatiche per conservare gli LP e, magari una spazzolina in fibra di carbonio per la pulizia dei solchi. Poi riprova a collegare il giradischi all'ingresso phono del NAD 3020, per capire se il fenomeno si ripresenta e in che misura.
L'ultima possibilità è che il pre abbia qualche problema elettrico, ma non capisco perché si debba verificare ogni volta che sollevi il vinile dal piatto!
Spero di esserti stato utile, ma tienimi aggiornato, sono molto curioso!
Lucio Cadeddu

Suggerimenti per cura dell'ambiente d'ascolto e per diffusori e/o amplificatore
Gentili direttore e redazione,
dopo qualche anno di lettura della vostra insostituibile rivista mi azzardo per la prima volta a scrivere e non posso iniziare senza ringraziarvi per il vostro encomiabile, onesto e autorevole servizio. Premetto che non potrei definirmi un audiofilo perché non credo di avere orecchio ed esperienza adeguate, tuttavia amo la musica in generale e da un po' di anni cerco di ascoltarla nel miglior modo possibile.
La mia prima questione è la seguente: non ho mai avuto esperienza di percezione di ampiezza, altezza o profondità di palco nei miei ascolti; in termini brutali, riesco a percepire destra, sinistra e centro; ciò potrebbe dipendere da una mia incapacità, dal mio impianto o dalla musica che ascolto: saprebbe consigliarmi una registrazione al di sopra di ogni sospetto, che mi faccia escludere la terza ipotesi?
Il secondo quesito riguarda il fatto che, a volume sostenuto, la musica diventa "disordinata" e "chiassosa" e non più tanto piacevole; a volumi condominiali il mio impianto mi piace, se si esclude una certa leggerezza sulle basse frequenze. Ho avuto modo di provare, al posto dei miei diffusori, degli Zingali Zero8, molto più dotati dei miei in quel settore; evidentemente i bassi risultavano molto più presenti ma il problema della confusione ad alto volume permaneva.
Come ulteriore elemento informativo aggiungo che paradossalmente la situazione migliora lievemente con i diffusori accostati alla parete posteriore e alla libreria che li separa.
A questo punto temo che il colpevole sia l'ambiente d'ascolto e in particolare le vetrate e il televisore che si trovano dietro i diffusori. Purtroppo su questo elemento non posso agire con tendaggi o affini a causa del WAF. Non volendo tuttavia rassegnarmi mi chiedo e chiedo a lei quali tentativi potrei effettuare; mi vengono in mente due strade eventualmente da combinare:

  1. La correzione dinamica dell'ambiente.
  2. Sostituzione dei diffusori con altri che mi facciano percepire le mie amate basse frequenze senza dover alzare troppo il volume.
Cosa mi suggerisce di tentare? Sono ovviamente disponibile a considerare qualsiasi ipotesi di modifica dell'impianto.
Il WAF limita anche l'eventuale scelta dei nuovi diffusori alle seguenti dimensioni massime: LxPxH 32cm x 35cm x 110cm. Il mio budget è di 1500€ all'incirca e sono felice di acquistare l'usato.
La mia catena d'ascolto è così composta:
Chiedo scusa per essermi dilungato e comprendo di aver posto una questione che forse non ha una risposta valida; in ogni caso ringrazio per l'attenzione.
Buona musica,
Tommaso - E-mail: tommaso.stasi (at) gmail.com
[Sala d'ascolto]
[Sala d'ascolto]

LC
Caro Tommaso,
purtroppo TV e mobile dietro l'impianto non aiutano, anzi, credo siano la causa di tutte le mancanze che lamenti. Potresti provare con dei diffusori più piccoli e magari omnidirezionali (Duevel, ad es.), che in qualche modo compensano il fatto che lo spazio intorno ad essi non è ottimale. Meglio ancora - sono ripetitivo, lo so - una coppia di Larsen laccate bianche, da addossare alla parete posteriore, a fianco al mobile. Suonerebbero nella loro condizione ideale e sparirebbero alla vista tua e di tua moglie, visto che mobili e porte circostanti sono bianche. Non mi aspetterei miracoli, ma qualcosa migliora senz'altro. Forse la correzione acustica in dominio digitale è la soluzione migliore, magari da affiancare ai nuovi diffusori. Quantomeno riusciresti ad allineare meglio le varie porzioni dello spettro audio. Sulla confusione ad alto volume, purtroppo, non puoi fare miracoli, quella è causata dai riverberi della stanza, che una correzione ambientale digitale può mitigare, ma non eliminare.
Per quanto riguarda l'immagine, sono tanti i dischi che consentono di vedere un palco tridimensionale. Nella tua situazione, però, non è un problema di incisioni, ma di installazione dei diffusori. Se ti va di provare, potresti ascoltare il solito vecchio Cantate Domino della Proprius (organo sul fondo della chiesa, fiati più avanti e poi il coro). Nei brani di sola voce e organo dovresti riuscire a percepire il riverbero delle pareti della chiesa, in maniera abbastanza netta. In alternativa, i soliti dischi test della Opus (Depth of Image e successivi). L'illusione del palcoscenico 3D è anche legata alla capacità dei diffusori di sparire (diffusori grandi come i tuoi hanno più difficoltà) e anche alle orecchie/cervello di chi ascolta. So di persone che sono completamente incapaci di ricostruire nel proprio cervello l'immagine tridimensionale, anche quando questa c'è. Fai un po' di prove e fammi sapere. Per questi test, forse faresti bene ad allontanare i diffusori dalla parete e dai mobili alle loro spalle.
C'è un'ultima soluzione, forse un po' estrema, ma che potrebbe salvare capra e cavoli: un bel sistema satelliti più subwoofer: con dei piccoli satelliti l'immagine sarà al top, e le tue amate basse frequenze potrai regolarle a piacimento grazie alle impostazioni del sub. Anche tua moglie sarà contenta, perché si vedrebbe la parete liberata da quegli orrendi catafalchi (scusa). Forse è la prima volta che sono d'accordo con la controparte femminile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Diffusori bookshelf per biblioteca
[Sala d'ascolto]
Carissimo Lucio,
mi permetto il tu perché siamo colleghi. Ti scrivo perché ho sempre apprezzato il tuo equilibrio e i tuoi gusti. Non sono un'audiofila ma in questo caso specifico non posso fare quello che ho sempre fatto: andare in un negozio, ascoltare con le mie orecchie attentamente e decidere, perché la sistemazione per questi diffusori è molto particolare e non può essere riprodotta da nessun negozio.
Ho una stanza molto bella: è una biblioteca di circa 2,5m x4, alta oltre 3 m di cui ti allego una foto. Le pareti sono tutte ricoperte di libri preziosi, il soffitto è di legno con travi di noce e di legno è pure il pavimento. Per renderti bene l'idea ti allego una foto (scusa il disordine ma stiamo ristrutturando). Ho sempre usato questa stanza per leggere, ma vorrei anche ascoltarci della musica.
Ovviamente la scelta dei diffusori è obbligata: devono avere un aspetto discreto ed entrare nella libreria (gli scaffali possono essere regolati in altezza, ma la profondità è di 28 cm e non si scappa e non devono avere porte posteriori.
Per darti un'idea dei miei gusti a me piacciono moltissimo i diffusori che ho nel mio impianto principale, le Kef LS50. Ascolto principalmente Jazz e Classica, mai a volume eccessivo, e mi piace molto la loro naturalezza nei medi. Altri diffusori che mi sono piaciuti sempre molto (ma non li ho mai posseduti per ragioni pratiche) sono quelli elettrostatici. Ho provato a inserire le Kef nella libreria, ma a parte le dimensioni eccessive in profondità e l'estetica assolutamente poco adatta, chiudendo la porta reflex posteriore il risultato è pessimo.
Cosa mi consigli? Tutti mi dicono di provare le LS3/5 ma nuove sono introvabili, io voglio assolutamente evitare l'usato perché non sono esperta e non saprei distinguere il ciarpame dal resto, e non ho un rivenditore di fiducia. In questa stanza ascolterei esclusivamente via streaming (utilizzo Tidal con grande soddisfazione) per cui, una volta scelti i diffusori, penserei ad un amplificatore classe D (libri e calore non stanno bene insieme) magari già pronto per i files Tidal MQA. Il budget non è un problema, perché come avrai capito è un acquisto "una tantum" e in una stanza bella ci vorrei qualcosa di bello e ben funzionante.
Ti ringrazio anticipatamente per la gentile risposta, sperando che possa essere d'interesse anche per altri lettori. Complimenti ancora per il tuo sito che rimane un riferimento eccezionale per gli appassionati (non fanatici).
Un caro saluto,
Annalisa - E-mail: llll717400 (at) gmail.com

LC
Cara Annalisa,
è sempre un grande piacere ospitare richieste del pubblico femminile, in questo mondo decisamente troppo maschio-centrico. Bellissima la biblioteca, complimenti davvero! Concordo con te che sarebbe un peccato rovinarla con diffusori dall'aspetto troppo moderno, quindi direi che qualcosa in legno, chiaro o scuro, potrebbe essere l'ideale. Tieni conto che potresti anche farti realizzare - nel caso quelle di serie non dovessero andar bene - delle tele parapolvere di un colore che si mimetizzi alla perfezione coi libri vicini. Date le dimensioni e la richiesta del reflex frontale, io ci vedrei benissimo delle Sonus Faber Lumina I, che hanno esattamente lo sbocco reflex frontale e misurano 14,8 x 28 x 21,3 cm. Sono rivestite in pelle e hanno una finitura frontale wengè opaca con inserti in acero. Un'alternativa validissima, ma decisamente più costosa, sarebbe una coppia di ProAC Tablette 10, che sono in sospensione pneumatica (no reflex) e misurano appena (LxAxP): 190,5 x 304,8 x 158,75 mm griglia inclusa. Sono disponibili color noce, ciliegio e quercia (oltre che nere). Costano il doppio delle Sonus Faber e forse sono sprecate in una sistemazione così sacrificata.
Per quanto riguarda l'amplificazione, un integrato in classe D piccolo e dalla forma ideale per essere inserito in libreria (visto che è alto e stretto, come un libro) è il NAD D3020, già pronto per tutte le diavolerie digitali moderne, oltre che per il buon vecchio vinile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Upgrade digitale e analogico
Caro Direttore,
mi permetto di darti del tu poiché siamo entrambi appassionati di musica e di alta fedeltà e siamo entrambi docenti, anche se di materie diverse. Seguo da molti anni TNT HI FI e mi sono convinto che si tratta di una rivista online fatta da persone competenti, per questo mi sono deciso a scriverti. Il mio impianto è composto da:

Il mio lettore CD è l'Harman Kardon HD970. Ottima separazione dei canali e qualità audio soddisfacente, anche se, ovviamente, si tratta di un lettore entry level. Unica pecca, ogni tanto ha qualche problema ed ha bisogno di riparazioni. Un mio collega mi ha consigliato di sostituirlo con il Marantz CD6007 che comprende anche un amplificatore per cuffie. In effetti ascolto spesso con cuffia per non disturbare i vicini. A tuo parere il miglioramento della qualità audio sarebbe significativo o comunque apprezzabile, oppure suona meglio l'HK? Stesso discorso per quanto concerne l'ascolto in cuffia, rispetto al Magni.
Seconda domanda, il mio giradischi mi sembra "soffocato" rispetto a quando ho potuto utilizzare il Black Cube, prestatomi da un amico. Eventuali alternative?
Ringraziandoti anticipatamente, ti invio i più cordiali saluti.
Ettore - E-mail: ettore.ruberti (at) enea.it

LC
Caro Ettore,
due colleghi in una sola settimana, che coincidenza! Per quanto riguarda l'ascolto in cuffia, nessuna uscita dedicata di un lettore CD potrà mai pilotare le tue cuffie meglio dell'ampli Schiit Magni in tuo possesso, pertanto il nuovo lettore CD potrà tranquillamente esserne sprovvisto. Visto che il tuo Harman Kardon fa le bizze, sostituiscilo senza paura con un CD Player Rotel CD11 Tribute, che costa più o meno come il Marantz che ti hanno consigliato e che, secondo me, suona peggio. In alternativa, per una cifra simile, forse appena più bassa, valuta anche il NAD C 538. Per quanto riguarda infine il pre fono, ci credo che il Black Cube che hai provato metta in imbarazzo il piccolo, onesto ProJect Phonobox! Non so quale sia il tuo budget, ma con circa 350/400€ prendi un Black Cube Statement nuovo, o un Black Cube usato. In alternativa, un Rega Fono, che costa un po' meno del Black Cube Statement, o un Musical Fidelity LX2 LPS, sempre intorno ai 300€. Per cifre più basse corri il rischio di non sentire grande differenza rispetto al tuo ProJect attuale. Appena possibile, valuta un upgrade dei diffusori, che sono un collo di bottiglia per le prestazioni delle sorgenti attuali e future.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Gentile Direttore, sono ormai più di 20 anni che seguo la Sua unica ed autorevole rivista, e devo ammettere che il grado di empatia e fiducia che provo per il vostro modo di interpretare questa nostra passione, è tale da aver molto spesso influenzato le mie scelte.
La scelta di "provare" i finali ZeroZone si è rivelata tanto azzeccata da farmi vendere tutti gli ampli (Nad, Musical Fidelity, Exposure, Behringer, Topping) che possedevo. In questo tempo ho potuto confrontare gli ZeroZone con molti ampli (anche dal costo 20 volte superiore!) trovandoli sempre nettamente superiori. Sono apparecchi di una silenziosità, dinamica, e definizione spettacolari.
Poi questa estate ho deciso di passare al Tisbury Mini Pre, anche nella convinzione che togliere circuiti elettrici e alimentazioni non possa che giovare alla qualità del segnale. Grande scelta!!! Il pre passivo ha tolto davvero tanto di quelle inutili interferenze che ogni circuito inevitabilmente aggiunge.
Ma veniamo all'oggi: qualche settimana fa un amico esercente mi propone ad un prezzo davvero interessantissimo uno streamer SOtM sms-200 che, in verità, non avevo mai sentito. Visto che stavo proprio cercando uno streamer senza DAC (uso un Topping D50 col suo alimentatore dedicato), decido di acquistarlo, soprattutto dopo aver letto le recensioni davvero entusiastiche in rete. Devo premettere che fino ad oggi, come sorgente, usavo un lettore CD Marantz SA7001 o un PC con Foobar2000.
Ci ho messo alcuni giorni prima di venire a capo del suo S.O. non proprio intuitivo, ma una volta acceso mi ha lasciato totalmente basito. Credo che in questa circostanza l'uso di termini usuali o abusati in audiofilia sia fuori luogo: si tratta di passare dalla musica "riprodotta" alla Musica con la M maiuscola. Ogni sforzo di emissione è magicamente scomparso, il distacco fisico fra gli strumenti appare di colpo di un realismo imprevisto. L'aria che circola fra i vari strumenti è palpabile: non suonano più "insieme" ma ognuno nella sua collocazione precisa. Insomma: mai avrei pensato che una sorgente digitale (attenzione: a parità di DAC e di file origine!) potesse avere un ruolo così macroscopico. Ora chiunque passi per la mia sala si mette a battere il tempo!
Concludo auspicando una Sua autorevole prova di questo splendido e relativamente abbordabile apparecchio e, se mi è permesso, Le vorrei suggerire anche la prova dei cavi di potenza Nordost Valhalla "made in Cina" disponibili su Aliexpress: costruiti secondo lo stesso progetto, e finiti in modo spettacolare, sono secondo me, i migliori cavi che io mi sia mai potuto permettere di provare.
Cordialmente.
Klaus - E-mail: klausspo (at) iol.it

LC
Caro Klaus,
grazie per l'entusiastico feedback sugli ZeroZone e sul pre Tisbury. I primi hanno messo alla porta come tu stesso dici, amplificatori che costano molto di più. Recentemente pure un grosso integrato McIntosh 7000 di un caro amico. Grazie anche per la segnalazione dello streamer, che non conoscevo. Per quanto riguarda i cavi made in China, da un po' di tempo ne sto provando diversi, ma come sai non pubblichiamo più recensioni di questa tipologia di prodotti. Di sicuro si ottengono prestazioni elevatissime a una frazione del prezzo di certi cavi high-end, questo è sicuro.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Esce il decimo album degli Orbital, duo britannico che ha parzialmente abbandonato le atmosfere electro-dance degli esordi, per virare su contaminazioni ambient. Intitolato Optical Delusion, questo lavoro è molto vario, con numerose collaborazioni esterne. Questa è “Ringa Ringa (The Old Pandemic Folk Song)”, bizzarra composizione dalle molte sfaccettature. Occhio ai woofer!

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

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