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LC
Caro Francesco,
a mio parere nessun amplificatore - o impianto HiFi - ti può consentire di ascoltare Boccelli dalla mattina alla sera, senza fatica d'ascolto :-)
Ciò premesso, bisognerebbe capire in quale contesto siano stati inseriti questi diffusori Harbeth. La stanza è piccola e l'ascolto è abbastanza ravvicinato: se l'acustica non fosse ottimale è facile che tu faccia fatica a ottenere un risultato sonoro così come lo desideri. Magari la stanza è vuota o zeppa di superfici riflettenti! Se hai ascoltato tanti amplificatori e nessuno è riuscito a darti quel che cerchi, può essere che questo risultato, nella tua stanza, non possa essere raggiunto. Come sono sistemati i diffusori? Essi richiedono degli ottimi stand, un po' d'aria attorno e devono essere ascoltati con le griglie in posizione. Senza questi presupposti, temo che l'obbiettivo sia difficile da raggiungere. Non mi dici con quali amplificatori li hai ascoltati, pertanto mi viene difficile essere più preciso. Può anche essere che quel suono che cerchi non sia nel DNA di questi diffusori. Quando li hai scelti, non li hai ascoltati? E se sì, con quale amplificazione suonavano? In più, non specifichi neppure il budget a disposizione. Insomma, più difficile di così...
Comunque sia, io proverei con qualche integrato a valvole come il Synthesis Roma 96DC+, l'Unison Research Simply Italy o Preludio, il PrimaLuna EVO 100 Integrated o ancora qualche modello Cayin, come il CS55A SI KT88. Ti ho indicato degli integrati nella fascia di prezzo tra i 2000 e i 3000€, cifra che secondo me ha senso pianificare tenendo conto della classe dei diffusori. Prima di spendere soldi inutilmente, cerca di ascoltare qualcuno di questi portandoti appresso i tuoi diffusori, così non sbagli. Meglio ancora, chiedi di poter ascoltare qualcuno di questi apparecchi direttamente all'interno del tuo impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Bruno,
ti allego la scheda tecnica del sub Behringer che hai citato per farti capire che si tratta di prodotto assolutamente inadatto per uso domestico! La sua risposta in frequenza, come è logico che sia vista la destinazione d'uso, è fortemente limitata in basso: 40-200Hz entro 10 (DIECI!) dB e per stare entro i 3dB di calo ci si deve accontentare di appena 60 Hz. Ci sono diffusori da pavimento che fanno meglio (es. le Argon Alto55, con due wooferini da 13). Faccio addirittura fatica a definirli subwoofer. Sono solo dei grossi woofer che fanno bum bum a 124 dB. Perfetti per un utilizzo PA, decisamente inutili in uso domestico, dove conta di più la risposta in frequenza che la pressione sonora. Non solo, ma le regolazioni che offrono sono già presenti nella totalità dei sub attivi d'uso domestico. Per la cifra che costa il Behringer, sarebbe già molto meglio il Klipsch R12 SW, che ha un woofer da 12", potenza di 400 watt picco, 200 watt RMS, risposta in frequenza 29Hz-120Hz, pressione acustica massima 116 dB, sufficienti per buttare giù qualche parete e far arrivare la polizia municipale. Sempre per la stessa cifra, un JBL Stage A-120P, con woofer da 30cm, potenza di 250W RMS e 500W dinamici in classe D, risposta in frequenza 32Hz-150Hz. E ce ne sono tanti altri simili. Mettersi in casa un coso orrendo e inutile come quel Behringer, pertanto, è farsi del male essendone consapevoli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Antonello,
non sono i diffusori a essere inadeguati, ma l'ambiente. Se ascolti a basso volume e non senti più i bassi come prima, è l'ambiente che se li mangia. Non importa che sia più arredato di prima, ma COME è arredato e, soprattutto, che geometria ha. Ascoltare a un metro e mezzo di distanza dai diffusori, in un ambiente di 26 mq è assolutamente innaturale e se sei costretto a farlo è perché evidentemente la nuova stanza suona male o i diffusori sono mal posizionati. Potresti tentare con dei diffusori di maggiori dimensioni, magari restando ancora in casa Opera, visto che il suono sembra ti piaccia. Già delle vecchie Opera Terza saranno in grado di darti un basso più potente, profondo e corposo, oppure vedi nel catalogo Opera qualche altro modello da pavimento. Recensii le Terza tanti anni fa, e all'epoca la sala d'ascolto era di dimensioni simili alla tua attuale. Ti garantisco che le basse frequenze erano sovrabbondanti ma, ripeto, quasi tutto dipende dalla stanza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Salvare vecchie registrazioni
Buonasera Direttore, credo che troverà interessante quanto leggerà al link seguente:
ww.audioinnova.com/informatica-umanistica/restauro/.
Buon fine settimana,
Massimo - E-mail: mssm.cogo (at) gmail.com
LC
Caro Massimo,
grazie per l'informazione, sembra un progetto interessante, anche se magari è lontano dalle esigenze di noi audiofili. Non abbiamo necessità impellenti di recuperare informazioni musicali da supporti così rovinati da essere praticamente inascoltabili. Anche i peggiori 78 giri in mio possesso suonano assolutamente accettabili. Questo servizio sembra più adatto al recupero di informazioni da supporti pesantemente danneggiati, con parti di programma mancanti, che immagino - se non ho capito male - vengono recuperate tramite algoritmi di tipo interpolazione ed eliminazione del rumore. Interessante l'altro aspetto, quello della ricostruzione del contenuto sonoro in base all'immagine del supporto.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Roberto,
i diffusori da studio, in genere, hanno caratteristiche specifiche per l'uso cui son destinati: in altre parole, lenti d'ingrandimento per tutti i suoni presenti nel mix o nel master. Non è affatto detto che sia questo il suono che stai cercando, anzi, mi pare l'esatto contrario. La soluzione con correzione ambientale tipo Lyngdorf mi piace molto ma forse riesci a risolvere con dei diffusori meno direttivi di quelli attuali. Sto pensando a una coppia di Duevel Planets i cui tweeter emettono su un'area di 360° e di sicuro non in faccia all'ascoltatore. Infatti il loro suono è sempre poco aggressivo in gamma alta. In alternativa, dei pannelli Magneplanar, sto pensando anche ai piccoli MG-MC1 o MG 0.7. Di sicuro, grazie al suono diffuso dei pannelli, non avresti quell'effetto fastidioso tipico di certi tweeter tradizionali aggressivi. La stanza non è grande, ma lo spazio intorno ai diffusori potrebbe essere sufficiente. Io un tentativo lo farei, potresti non solo risparmiare soldi ma scoprire un nuovo modo di ascoltare musica.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Calcolo risonanza braccio-testina
Egregio Sg. Direttore, prendo spunto dalla recente pubblicazione nel vostro sito web del software per il calcolo della risonanza braccio-testina per chiederle una opinione su di un altro software per il calcolo del rapporto cedevolezza-massa effettiva. Si tratta del compliance calculator del sito web di Korf Audio (korfaudio.com/calculator), azienda austriaca dedicata all'analogico. Il software proposto da TNT-Audio e sviluppato da Mario Pinnola, deduco che calcola il risultato in base alla nota formula di Carlson. Secondo quanto afferma Korf, il risultato di questa "vecchia" formula (come la definiscono loro) è un numero che serve a poco o niente. La spiegazione viene offerta in un articolo dedicato alla corretta relazione tra la massa effettiva del braccio e la cedevolezza della testina, suddiviso in quattro parti (https://korfaudio.com/blog67 e successivi numeri 68, 69 e 70). Se applico i valori della massa del mio set up analogico alla formula di Carlson ottengo un valore di 10,3, che rientra nei limiti di compatibilità. Se invece faccio il calcolo con il software di Korf Audio, sono leggermente fuori. Purtroppo le mie conoscenze matematiche non mi consentono di valutare l'affidabilità delle loro affermazioni, ed è per questo che vorrei sapere cosa ne pensa Lei, ovviamente se lo ritiene opportuno.
Grazie in anticipo,
Mauro - E-mail: apasiau (at) hotmail.com
LC
Caro Mauro,
ogni formula ha i suoi punti deboli, in particolare a far saltare tutto il rigore scientifico sono i dati di cedevolezza e di massa effettiva dichiarati dai costruttori di testine e bracci. Tra l'altro, come osservato nel nostro articolo, questi dati non sono neppure esattamente equiparabili tra un costruttore e un altro. In altre parole, stiamo cercando di ottenere risposte esatte da dati probabilmente sbagliati. Da ciò ne deriva il fatto che qualunque formula si voglia usare, sarà sempre un compromesso, una stima grossolana che però consente di evitare abbinamenti palesemente sbagliati. Korf afferma, tra le altre cose, che il comportamento elastico della sospensione del cantilever non è assimilabile a quello di una molla ideale. Sicuro, ma tale non linearità...di che tipo è? Varierà da elastomero ad elastomero, naturalmente. Non solo, ma queste caratteristiche varieranno anche a seconda della temperatura, a testina fredda avremo un certo comportamento, a testina calda un altro. Il problema matematico, a volerlo affrontare seriamente (e infatti Korf ammette che ciò esula dalle sue competenze) è di grande difficoltà, proprio perché non si conosce la natura della non linearità, potrebbe essere di tipo polinomiale, sub o super lineare, logaritmica etc. Quindi, per quanto lodevole sia lo sforzo di Korf, temo sia destinato a non offrire molto più di ciò che i vecchi calcoli riescano a fare. Intendiamoci: piccole variazioni della frequenza di risonanza, con una formula o l'altra, sono poco significative. Ragazzi, non dobbiamo far atterrare un rover su Marte, ma uno stilo dentro un solco, cerchiamo di mantenere la lucidità necessaria e di non complicarci la vita inutilmente. A volte sembra di stare dentro il dipartimento per la complicazione degli affari semplici.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Placido,
rifuggi dalle tentazioni! Scherzo, è lecito cercare nuove esperienze ed emozioni (parlo di HiFi, eh) anche perché dopo 25 anni la stessa minestra può anche stancare (parlo sempre di HiFi). Non sostituirei il lettore CD, perché funziona solo come meccanica, sostituirlo non porterebbe alcun beneficio, a meno che non voglia semplificare il tutto e passare a una macchina integrata. Nel caso, potresti valutare un CD player o Roksan o Musical Fidelity, per non discostarti troppo dai suoni cui sei abituato. Sempre nell'ottica della semplificazione, io passerei dalla coppia pre+finale a un integrato di qualità superiore: Naim, Musical Fidelity, ancora Roksan o, se vuoi, di nuovo Atoll. E alla fine arrivano le note dolenti, i diffusori. Bellissime le tue Callas Gold, ma in casa Opera di passi avanti ne sono stati fatti tanti, io proverei a valutare qualche nuovo bookshelf di quest'azienda, dubito ti deluderebbe.
Vedi se puoi ascoltare qualcosa, perché a scatola chiusa è sempre un rischio. Riassumendo: parti dai diffusori, perché sono quelli che maggiormente infuenzano il suono dell'impianto, e successivamente cerca di semplificare la catena con macchine integrate, meglio ancora se potessi realizzare una coppia monomarca di elettroniche.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Gino,
intanto consentimi di fare tanti scongiuri, perché quando scrivi “come faremo senza di Lei?!?” un brivido mi corre lungo la schiena :-)
Come ho sempre detto, fintanto che la passione e le condizioni al contorno (tempo, salute etc.) lo consentiranno, ho intenzione di continuare ancora per qualche decennio (lo so, sono ottimista), o fintanto che le orecchie mi permetteranno di ascoltare bene senza prendere troppe cantonate.
Per quanto riguarda il sistema Dirac, mi spiace deluderti, non esiste modo di utilizzarlo senza PC o senza un componente che lo implementi al suo interno. Sicuramente il Dirac è molto meglio del Behringer che hai provato, e certamente più efficace - come area delle frequenze interessate - del DSpeaker. Bisogna vedere cosa ti aspetti tu! Questi software non fanno miracoli e non trasformano una stanza disastrosa in una saletta ideale. Il DSpeaker sistema solo la gamma bassa e medio-bassa, ad esempio, e non riesce a risolvere TUTTO. Il Dirac è più invasivo, potresti scaricare la versione prova gratuita sul PC e provare in questo modo.
Avvertimento finale: se si è abituati al suono del proprio impianto, potrebbe essere che questi software, abbattendo tanti rigonfiamenti in gamma bassa e medio-bassa, riproducano un suono apparentemente più secco, quasi esile. Non a caso esiste la possibilità, una volta riallineata la gamma bassa, di tirarla su un po' tutta “globalmente”. Si tratta di provare...
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Marco,
rispondo ai tuoi cortesi quesiti nello stesso ordine col quale li hai posti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
sto leggendo con gusto il tuo articolo su “Time Out” di The David Brubeck Quartet.
Eh sì, veramente un bel album, registrato in maniera eccellente. Ho cd, vinile e un nastro preregistrato originale dell'epoca preso in US.
Non sapevo del 360 sound, in effetti è impressionante, soprattutto da nastro. Segue il setup della mia stanza:
LC
Caro Dario,
grazie a te per il feedback su Time Out! Sarei curioso di sentire come suona dalle bobine dell'epoca e quanto abbia influito il remastering della Sony. Complimenti poi per l'impianto, in particolare per le Delta 4 di Giussani!
Buon ascolto!
Lucio Cadeddu
È uscito il nuovo album dei Depeche Mode, dal titolo Memento Mori, dal quale ascoltiamo questa “Don't say you love me”, nella quale riaffiorano le atmosfere dolci e oscure tanto care alla band, ormai diventata un duo (Gore & Gahan).
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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