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Alimentatore lineare?
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Ho visto anche degli audiofili felici
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Un gran bel disco di soul e R&B questo nuovo di Sy Smith, ex-vocalist di Whitney Houston e voce in tanti altri progetti musicali. Questa sua Why do you keep calling me è solo una delle dolcissime perle che fanno brillare questo Until we meet again.
Buongiorno Lucio,
innanzitutto Buon Anno! Dopo molte letture su TNT-Audio mi sono deciso a scrivere direttamente per chiedere qualche tuo parere e consiglio. Ascolto diversi generi musicali da due diffusori Infinity Quantum 3 (in sospensione pneumatica) che nonostante gli anni sono davvero un gran piacere di ascolto. L'amplificazione è fornita da 2 NAD C275 BEE, in mono, collegati a un pre NAD C165 BEE
Il lettore CD è sempre NAD, il 5440, decisamente anziano, ma dignitosamente funzionante.
Ho aggiunto un paio di anni fa un DAC Topping D50S e per la musica dal web uso un portatile.
Ai diffusori ho sostituito gli originali cabinet in truciolare con multistrato di betulla da 4 cm., oltre che ovviamente rifare tutto il cablaggio. I cavi di potenza sono composti da singoli fili per ognuna delle 4 vie (5 speakers) e sono senza connettori propri, bloccati sui morsetti degli ampli e collegati direttamente agli speakers o ai crossover, evitando così 3 ulteriori connessioni e quindi interruzioni sulla linea e garantendo una migliore alimentazione per ognuno degli speaker.
I crossover sono stati quasi completamente sostituiti e li ho isolati in un comparto a sé stante delle casse, per evitare vibrazioni o altre interazioni.
Ora la domanda che vorrei porti è relativa all'ineluttabile destino che accomuna molti appassionati audiofili alla perenne ricerca del nirvana, sempre ad almeno un paio di passi dall'essere raggiunto: cosa fare ora per ottenere un upgrade?
Leggo un po' ovunque che a prescindere dalla qualità della fornitura di energia elettrica, nessun impianto può sopravvivere senza un alimentatore lineare. Anzi, senza un alimentatore esterno per ogni singolo apparecchio. Tutto questo affrancato da prove di ascolto, dati e misure inequivoche. Altre voci, come sempre succede, sono invece completamente discordanti, un po' come per i cavi: "non serve", "non buttare soldi per niente", piuttosto che "perderai in dinamica e ampiezza della scena ...".
Qual è la tua stimatissima valutazione? Devo cominciare ad impegnare le posate d'argento di casa (che per fortuna non posseggo)?
Nasce poi un'altra serie di logoranti interrogativi: compro dalla Cina a prezzi accettabili (e accetto il rischio di fake, sopratutto sui componenti attivi) o mi rivolgo a rivenditori locali, con ben altri prezzi e spesso per gli stessi (o quasi) apparecchi?
Altro interrogativo, prettamente tecnico: mentre su DAC e pre i valori sono di 5V per il primo e 9V per il secondo con 21 Watt in uscita, cosa devo eventualmente cercare per gli ampli? Escono a 150 Watt (e NAD mantiene le promesse) che diventano 330 in mono, ma a 8 ohm. Scendendo a 4 ohm si raggiunge l'Ihmalaya e i 50A di picco.
Le Infinity viaggiano a 4 ohm e non disdegnano probabilmente anche di scendere un altro po' ... Quale sarà dunque l'alimentatore giusto per ciascuno dei due ampli?
Su quali parametri elettrici mi devo tarare?
Hai qualche altro suggerimento?
Grazie se potrai dedicare tempo alle mie richieste e per i tuoi preziosi consigli.
Sergio - E-mail: borsari.sergio (at) gmail.com
Caro Sergio,
ho dovuto rileggere tre volte la tua richiesta per capire a cosa ti riferissi. Facciamo un po' di chiarezza: ogni apparecchio in tuo possesso è già dotato di alimentatore, pertanto non necessita d'altro, per funzionare. Immagino tu stia pensando a dei condizionatori/stabilizzatori di rete da frapporre tra impianto e rete elettrica. Ecco, questi oggetti non sono alimentatori lineari come li chiami tu, quelli sono già dentro gli apparecchi (lineari o switching, a seconda dei casi). Realisticamente, a meno che tu non abbia una rete elettrica con problemi seri, questi oggetti non ti servono, tanto meno in un impianto come il tuo. Vorrei tanto sapere in quale bibbia audiofila tu abbia letto la sciocchezza che sarebbero indispensabili. Scrivi: “Leggo un po' ovunque che a prescindere dalla qualità della fornitura di energia elettrica, nessun impianto può sopravvivere senza un alimentatore lineare”. Il mio sopravvive benissimo senza. Potresti cortesemente essere più preciso? “Leggo un po' ovunque”...DOVE esattamente? Quando riportate queste perle di saggezza potreste cortesemente allegare un link? Al massimo, se proprio volessi intervenire sulla qualità dell'alimentazione che i tuoi apparecchi ricevono, potresti mettere a monte di tutto un filtro di rete di buona qualità, da provare prima dell'acquisto, perché non è scontato che il suo effetto sia sempre benefico.
Se davvero volessi migliorare qualcosa nel tuo impianto, inizia ad aggiornare i componenti, tutti abbastanza vecchiotti. Ad esempio, io eliminerei il pre e i due ampli messi in mono (!!!) per sostituirli con un più semplice, moderno e ben suonante amplificatore integrato. Anche il lettore CD andrebbe aggiornato. I diffusori, poi, sono un residuato bellico (1977, se non sbaglio) che, forse, meriterebbero la pensione nell'ottica di un vero upgrade dell'impianto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Marco,
noto con piacere che il piccolo Fosi V3 ha spodestato da ruolo di amplificatore principale un pur degnissimo Audiolab 8000SE. Suona il giocattolino, eh? Per quanto riguarda la tua richiesta di accesso a servizi di streaming, la soluzione più semplice è senz'altro quella di acquistare uno...streamer, appunto. È la soluzione più veloce, più comoda da utilizzare e da implementare, meglio ancora se avesse un buon display che ti fa vedere cosa stai ascoltando, senza dover ricorrere alle app sul cellulare o sul tablet. Tutte le altre soluzioni sono percorribili ma più complicate e scomode. Esistono tante soluzioni per tutte le tasche, dovresti fissare un budget e valutare. Sotto il migliaio di euro valuta i prodotti di Cocktail Audio, Denon, Pioneer, Rose, Cambridge Audio. Qualcuno lo trovi recensito anche qui su TNT-Audio. Molti di questi nascono già dotati di un buon DAC interno, pertanto potrebbe non essere più necessario il tuo DAC esterno.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Giulio,
purtroppo sui cavi non forniamo consulenza da tantissimi anni (non l'hai notato?) quindi dovrai trovare una soluzione da solo, magari affidandoti al negozio dove acquisterai i diffusori. Hai la possibilità di ascoltare i diffusori che hai elencato? Si tratta di tre approcci abbastanza diversi l'uno dall'altro e difficilmente confrontabili. Mentre i Linton Heritage hanno un suono che richiama volutamente un'impostazione vintage, i restanti due sono più moderni, con una leggera preferenza personale per i Sonus Faber. Vedi se ti riesce di fare un confronto alla pari, meglio ancora se con il tuo amplificatore. Cura con attenzione l'installazione, per non vanificare tutto. Non parli di ambiente, pertanto non sono in grado di fornirti ulteriori dettagli o consigli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Maurizio,
senza i parametri acustici ed elettrici degli altoparlanti è impossibile (e inutile) andare a cercare dei sostituti. Servono tanti dati precisi, non bastano i cm di diametro o i watt massimi dichiarati, ma ben altro. Quindi: abbandonerei l'idea di trovare dei sostituti e proverei altre strade: contatterei un riparatore di altoparlanti (Canini, Audio Konica e tanti altri) per valutare se un ripristino sia possibile, e a che costo. È l'unica cosa che avrebbe senso, qualunque altro intervento modificherebbe sia l'originalità del progetto che il suono, in maniera imprevedibile. Tra l'altro, l'operazione riparazione potrebbe essere priva di senso economico, perché il costo supererebbe di gran lunga il valore dei diffusori in oggetto, che già all'epoca non è che godessero di chissà quale fama. Tieni conto che erano il modello più economico della serie HD dell'epoca (fine anni '70). Niente di memorabile, anzi. Con la stessa cifra che potrebbe essere necessaria per la riparazione, acquisteresti dei diffusori nuovi che suonano molto, molto meglio. Dobbiamo ascoltare la musica nel modo migliore o riportare in vita degli zombies?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Cara Lucia,
felice di averti accompagnato in questo percorso alla scoperta dell'alta fedeltà! La risposta al tuo quesito è semplice: il software Dirac non fa altro che linearizzare la risposta del sistema eseguendo diverse misurazioni in sala d'ascolto. Non ha alcuna idea di quali diffusori stiano riproducendo quel suono, si limita a correggere buchi e picchi causati dall'ambiente e dall'interazione di questo con le sorgenti sonore. Il tutto viene misurato tramite specifico microfono in dotazione che, ovviamente, andrà posizionato nei pressi del punto d'ascolto. Questo video di NAD spiega molto bene come funziona il sistema. Pertanto, il fatto che i diffusori siano omnidirezionali o particolari come i Larsen non fa alcuna differenza. Procedi pure con l'intelligente semplificazione dell'impianto e tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Caro Alessandro,
per sentire quel suono che ti è piaciuto non sono necessarie per forza le valvole, basta un buon amplificatore, di qualunque tecnologia esso sia. L'integrato ibrido cui stavi pensando utilizza un modulo di potenza in Classe D della IcePower, che suona benissimo anche senza valvole. Comunque, con 3500/4000€ - il costo del Roma 37DC - acquisti fior fiore di amplificatori, ibridi e non. Non sono sicurissimo che servano tutti questi soldi per far suonare bene i tuoi diffusori che, ti faccio osservare, costano più o meno la stessa cifra. In tutta sincerità, io volerei molto più basso (1500/2000€), ma non vorrei condizionarti. Vedi se ti riesce di ascoltare altri amplificatori in quella fascia di prezzo, possibilmente coi tuoi diffusori. Potresti scoprire che non sono le valvole a darti il suono che cerchi, ma semplicemente la qualità garantita da ogni buon amplificatore in quella fascia di prezzo. Io, prima di spendere 4000€ in un amplificatore, ne vorrei ascoltare almeno altri due o tre a confronto.
Due parole, infine, su questa storia del suono avvolgente. Mi dici in quale situazione, dal vivo, il suono che senti è avvolgente? L'orchestra in un auditorium è avvolgente? Non suona, invece, proprio di fronte a te? E a un live acustico o elettrificato, il suono non proviene forse dal palco di fronte a te? Tutte queste richieste di suono avvolgente mi fanno pensare che tanti audiofili o aspiranti tali il suono reale, dal vivo, non l'abbiano mai ascoltato, altrimenti non cercherebbero questo bizzarro artificio. Tra l'altro, anche le casse sono di fronte a chi ascolta, come farebbero ad avvolgere l'ascoltatore nel suono? Non è che avvolgente è erroneamente considerato sinonimo di coinvolgente? Spoiler: non sono sinonimi! Non so, sono sempre più perplesso.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Fabrizio,
se non mi dici COSA non ti convince nel tuo impianto è difficile darti consigli sensati. Quali parametri non ti soddisfano più o vorresti migliorare? Stai pensando alle elettroniche, ma non è che siano le piccole Harbeth, con tutti i loro limiti, a non soddisfarti più? Comunque sia, visto che per te sono un punto fermo (e chissà perché), potresti provare con una coppia di elettroniche Naim, ad esempio, sia lettore CD che amplificatore (es. SuperNait) che dovrebbero svegliare un po' il suono sonnecchioso dato dall'attuale accoppiata ElectroCompaniet + Audio Analogue. Ovviamente, in alternativa, anche una coppia Krell o anche Rega andrebbe benissimo. Di sicuro le tue attuali elettroniche vanno verso un'impostazione sonora molto particolare e se l'hai scelta a suo tempo una ragione ci sarà pur stata. Per questo motivo ti propongo un cambio di prospettiva, magari è ciò che ti serve.
Infine un consiglio: prima di programmare un upgrade e prima, pertanto, di chiedere consiglio, cerchiamo di mettere a fuoco cosa non ci piace o quali aree vorremmo migliorare, altrimenti la strada verso la soddisfazione rischia di essere costellata di tanti falsi bersagli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Stefano,
ringrazio anche te per questo feedback sulle modifiche a queste incredibili cassettine cinesi. Quel che non capisco è: rimuovere il crossover per metterci un condensatore non equivale forse a riportare le Lonpoo nelle condizioni originali di fabbrica? O si trattava di un condensatore particolare? Non tutti i condensatori danno il risultato sperato, vedi ad esempio le mie prove con diversi condensatori sulle Lonpoo LP42. In ogni caso, l'importante è che tu sia pervenuto a un risultato ottimale per le tue esigenze. Semmai, trovo bizzarro che l'impianto secondario in camera da letto suoni meglio di quello principale...non dovrebbe essere il contrario?
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Caro Giovanni,
non ho mai avuto modo di confrontare queste due testine. Logica vorrebbe che, stante il fatto che una costa il doppio dell'altra e che provengano dallo stesso costruttore, quella più costosa debba suonare in maniera superiore. Immaginando che il montaggio sia stato eseguito correttamente e che abbia fatto anche la controprova, passando nuovamente alla testina precedente, non mi spiego come mai tu non abbia sentito differenze. Forse ti aspettavi un cambiamento radicale, ma tieni conto che più si sale con la qualità e la spesa e meno le differenze diventano sensibili. Per apprezzarle sono necessarie sia una grande sensibilità e capacità d'analisi (e mi sono accorto che non tutti gli audiofili le posseggono) che un sistema impianto/ambiente in grado di non mascherare certe differenze. Ora, l'impianto sembra al di sopra di ogni sospetto, ma magari è mal installato o l'ambiente influisce pesantemente in maniera negativa, appiattendo e mascherando eventuali differenze. Ti consiglierei di provare di nuovo con la vecchia testina e, magari, di coinvolgere qualcun altro negli ascolti.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Buongiorno Direttore, le scrivo per ringraziare per la segnalazione degli altoparlanti Argon Audio Alto55 mk2. Per la verità questi altoparlanti non sono più in catalogo e al loro posto, allo stesso prezzo, ci sono i Forus 55, che sembrano molto simili. Sicuramente è stata aggiunta una opzione estetica, un modello rivestito in finto legno però a mio parere molto bello. Stavo per scrivere alla Argon per sapere se c'erano differenze e quali - erano in catalogo entrambi i modelli - poi le Alto sono sparite e ho ordinato le Forus, di cui sono molto contento. Preciso che ho scarsa esperienza audiofila e che queste sono le mie prime casse da pavimento. Volevo qualcosa che potesse suonare libero, non su uno scaffale o su un treppiede e di dimensioni ragionevoli, visto che ho cominciato a fare attenzione (e forse a comprendere) concetti come ampiezza e profondità della scena ecc.
Ho ascoltato molto in cuffia, non avevo tempo e agli orari in cui riuscivo ad accendere il giradischi era l'unica maniera per potere ascoltare qualcosa senza problemi. Confermo quanto lei ha scritto nella recensione, i bassi ci sono, eccome! A volte fin troppo, e non parlo di rimbombo. Sul posizionamento per la verità le casse non mi sembrano troppo severe. Ho avuto più problemi di rimbombo dall'appoggio al pavimento e ho inserito delle punte che hanno risolto la non perfetta planarità delle mattonelle rustiche che procurava a volte noie sui bassi e sporcava il resto.
Il tutto pilotato non da chissà che: un vecchio Adiolab 8000A, un lettore cd Yamaha da 300 euro, un vecchio Thorens TD 115 con una testina Audio Technica economica. Soprattutto per la musica Sinfonica l'ascolto è un vero piacere, anche la dinamica è secondo me davvero apprezzabile, vale anche per il Jazz. Per il vinile sento la mancanza di un altro Thorens, quello che aveva anche l'opzione per il braccio curvo, credo SME, che ho da una altra parte rispetto a dove vivo adesso, dove tengo anche una corposa quantità di vinili e che uso pochissimo, col quale sostituii il TD 115 con sensibile miglioramento.
Confermo anche che questi altoparlanti sono un po' severi con i dischi registrati o rimasterizzati male, che non sono pochi, anche fra gli insospettabili. Ma qui si apre uno scenario complesso e la sto facendo troppo lunga.
Ho cominciato a impratichirmi col posizionamento delle casse grazie ai consigli di TNT e grazie alle Lonpoo, che per la loro dimensione (e qualità: hanno sostituito con successo delle vecchie casse inglesi) consentono manovre e adattamenti sugli scaffali preclusi con altoparlanti di altre dimensioni. Con le Argon ovviamente (ma non è poi così ovvio) si entra in un altro discorso.
Ma al di là di queste faccende, il ringraziamento più grande riguarda il piacere che da leggere cose scritte con tanta competenza, onestà e generosità. Io non sono un audiofilo, ma leggo sempre lo stesso per questo motivo. Faccio tesoro dei consigli e soprattutto delle impostazioni di metodo, ma leggerei anche se andassi avanti ancora col mangiacassette e il mangiadischi.
Cordiali saluti,
Luigi - E-mail: ggln (at) libero.it
Caro Luigi,
grazie per il feedback sulle nuove Argon. Qualcosa deve essere cambiato, come scrivevo la settimana scorsa, perché i dati tecnici dichiarati parlano di una sensibilità maggiore e di una risposta in basso meno estesa. Magari me le faccio spedire in prova, anche se i confronti a memoria sono sempre pericolosi. Sono contento ti siano piaciute così tanto, evidentemente il rapporto qualità/prezzo, strepitoso per le Alto 55 mkII, è rimasto invariato. Grazie infine per le belle parole d'apprezzamento, fa piacere che in particolare l'onestà e la generosità in ciò che facciamo traspaiano nettamente.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Suggerimento musicale della settimana
Archivio!
Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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