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Reportage dal Top Audio & Video 99 - Milano

Parte III

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[English version]

Questa terza parte conclude la saga dedicata al Top Audio & Video 1999, ancora un po' di spazio a qualche prodotto interessante, qualche nota di colore, di costume ed i necessari commenti conclusivi.
Ribadisco ancora una volta che la nostra è una selezione personalissima di eventi e di salette che, in un modo o nell'altro, ci hanno colpito. Gli assenti non devono sentirsi sminuiti, faremo più attenzione nelle prossime edizioni, se sarà il caso.

Alla fine della fiera...

[Nightingale]
Ampli Nightingale, estetica e finiture mozzafiato

Nella saletta Nightingale-Concentus il gusto italiano per l'HiFi era rappresentato alla massima potenza. Le elettroniche valvolari Nightingale, insieme con i condizionatori di rete della stessa Azienda, davano energia ad una coppia di diffusori piuttosto insoliti, in pratica una configurazione a dipolo con altoparlanti dinamici tradizionali (per quel che si poteva vedere attaverso la griglia di protezione).
Tra le elettroniche di casa Nightingale, qui a lato il bellissimo integrato ADM 20 da 20 watt per canale in classe A, in una accattivante ed originale livrea verde metallizzato (a quando gli airbag?).
Disponibile anche l'integrato Armonia in rosa confetto, purtroppo la mia foto non rendeva giustizia al colore per cui ho preferito non pubblicarla.
Nell'integrato raffigurato mi ha colpito la "pulitissima" soluzione di nascondere i connettori d'ingresso sotto lo sportellino a sinistra nel frontale: in pratica i cavi passano SOTTO l'apparecchio e si connettono nel frontale. Tutto rimane perfettamente nascosto e le operazioni di cablaggio sono estremamente facilitate. Kudos ai progettisti Nightingale!

[Concentus speakers]
Impianto Nightingale con dipoli Concentus

Come dicevo, l'oggetto veramente insolito della saletta era il diffusore Concentus, un raro esempio di dipolo "puro" facente uso di soli altoparlanti dinamici (4 woofers, se non ricordo male). Come sapete, un tale tipo di diffusore prevede gli altoparlanti semplicemente montati su un pannello verticale, senza cassa acustica. Gli altoparlanti sono perciò liberi di irradiare anche posteriormente.
Come moltissimi di voi sapranno già, i progettisti di diffusori hanno fatto di tutto per evitare che l'emissione posteriore degli altoparlanti potesse interferire con quella anteriore, causando problemi di cancellazione ad alcune frequenze. Ecco il perchè delle "casse acustiche"...in sospensione pneumatica o reflex che siano.
Il dipolo salta a piè pari il problema della "cassa" e tenta di sfruttare al massimo l'emissione degli altoparlanti. Il problema è che la prestazione in gamma bassa risente in modo particolare della posizione in ambiente e della distanza della parete posteriore in primis. Nello stand Nightingale sembrava che i responsabili fossero comunque riusciti ad ottenere un buon compromesso...di certo mi è rimasta la curiosità di sentire come suonerebbero in casa mia questi altoparlanti e questi splendidi amplificatori (fattore WAF altissimo sia gli uni che gli altri!).

[Zingali family]
Una foto di famiglia per i diffusori Zingali

Foto di famiglia per un nutrito gruppo di diffusori Zingali, ormai conosciuti in tutto il mondo per le trombe in legno massello che usano sui tweeters di tutti i modelli.

[Micro Zingali]
Sempre più piccolo

Le novità che senz'altro hanno attirato di più l'attenzione dei numerosi visitatori della saletta Zingali sono i nuovi sistemi satelliti micro + subwoofer, secondo un concetto che ha fatto la fortuna del marchio Bose: microdiffusori facilmente inseribili ovunque in ambiente e sub da nascondere (eventualmente) dove capita.
Neppure per questi modelli, diciamo così..."popolari", Zingali rinuncia alla sua tromba in legno massello per i tweeters. Certo, le dimensioni lillipuziane del micro-diffusore hanno imposto qualche sforzo in più rispetto ai grossi modelli da pavimento Overture, ma alla fine il risultato è esteticamente godibile ed equilibrato e ci si è pure permessi il lusso di una configurazione D'Appolito (due midwoofer con tweeter al centro).
Quando credevo di aver visto i più piccoli micro-diffusori di Zingali, mi volto ed alle mie spalle intravedo un modello ancora più minuscolo, che è quello che potete vedere nella foto a lato.
Quella che vedete sopra il diffusore è la copertina di un CD, così avete l'idea delle dimensioni davvero "tascabili" del satellite. Sul pavimento giace il piccolo ed elegante sub dedicato.
Non mi è chiaro se Zingali abbia voluto rendere disponibile il suono dei suoi diffusori "grossi" anche ad un pubblico con problemi di spazio oppure se ha dichiarato guerra alla Bose. Certo è che il prezzo ed i mezzi impiegati fanno pensare ad un progetto molto serio e ben ponderato.
Peccato che tutte le volte che sono stato in saletta stava suonando l'impianto "grosso"...sarei stato curioso di sentire questi microbi...

[Finite Elemente table]
Tavolino Finite Elemente...incredibile

Nella saletta Art insieme agli accessori ed ai cavi ART ed ai diffusori Audio Physic potevano essere ammirati questi tavolinetti Finite Elemente, componibili oltre l'immaginabile grazie ad un ingegnosissmo sistema modulare in più parti.
Ripiani inesistenti, solo una robusta X in massello a sorreggere gli apparecchi, a tutto vantaggio del "non suono" della struttura, distanze tra i vari apparecchi a scelta dell'utente regolabile in passi di un paio di cm, massima aria tra gli apparecchi, a garanzia di un ottimale raffreddamento e, infine, estetica mozzafiato, a cavallo tra l'hi-tech ed il classico, un riuscitissimo connubio tra massello ed alluminio come raramente capita di vedere.
Non solo, la X può essere trasformata in un triangolo o in un rettangolo a piacemento o a seconda delle esigenze. In una parola, geniale. Ed io che credevo che il nostro FleXy fosse quanto di più semplice e multiconfigurabile si potesse immaginare :-)
Anche la saletta Art è stata molto apprezzata dai reporters statunitensi (Rochlin e Soundstage) e non è certo una novità che i diffusori Audio Physic si facciano sempre notare in positivo. Anche due anni fa al Roma Audio Show, avevano stupito molti visitatori per via di un piccolo bookshelf che si permetteva dei bassi da capogiro.
Qui al Top Audio gli espositori hanno invece optato per un notevole modello da pavimento. Dopo aver provato vari e validi accessori della ART ora aspettiamo i diffusori...:-)

[Clearaudio Master Ref.]
Il capolavoro Clearaudio

In una delle innumerevoli salette dell'importatore italiano Audio Reference campeggiava il sontuoso e monumentale giradischi tedesco Clearaudio Master Reference con tre motori, braccio tangenziale (se così si può dire) e costo di circa 25 milioni, milione più, milione meno...
Collegato ad elettroniche Pass e ad una coppia di piccoli diffusori Pro AC (le nuove Tablette) dava ampia ed esauriente dimostrazione di quale crimine sia stato compiuto eliminando di fatto il vinile dal mercato.
Il monumentale capoccia della Clearaudio si è prodigato in esaurienti spiegazioni ed in una convincente dimostrazione pratica di quali effetti una buona pulizia del vinile (anche nuovo!) possa avere sulla qualità della riproduzione. Per l'evento è stata utilizzata una lavadischi VPI.
Grande disponibilità ed evidente Passione per l'HiFi rendevano la permanenza nella saletta Audio Reference davvero piacevole. Ah, certo, anche l'amato vinile faceva la sua ottima parte :-)

Altra saletta notevole per dispiegamento di mezzi è stata quella di Audio Natali che dimostrava una coppia di grossi diffusori Wilson Audio alimentati (anzi, sovralimentati!) da elettroniche Krell, finali, preamplificatori e lettori CD. Cavi, anzi tubi, della americana Transparent.
In una parola, la grande hi-end tradizionale americana nella sua massima espressione tecnologica. In esposizione statica tutti gli altri gioielli della preziosa collezione di Audio Natali, dagli ultimi Audio Research fino alle innovazioni digitali di Theta.

Eventi, personaggi e commenti

Ho assistito, insieme con Mimmo Cacciapaglia, al dibattito "Musicofili contro audiofili" ma, complice un pubblico un po' freddino, i tempi ristretti (cosa peraltro ripetutamente ricordata dal chairman) ed un'esposizione un po' troppo "preparata", il dibattito, di fatto, non è mai decollato. Non voglio dire che sia stata un'occasione mancata anche perchè ormai, almeno personalmente, ritengo che l'argomento non interessi neppure più di tanto.
I dischi sono quelli che sono, buoni o cattivi che siano, ce li dobbiamo tenere così. L'importante è costruire un impianto in grado di farli suonare TUTTI al meglio. Punto.

L'evento migliore dell'intera mostra è stato senza dubbio il concerto live di Antonio Forcione e Sabina Sciubba, lui mirabolante e funambolico prestigiatore della sei corde, lei ammaliante fata dalla voce che definire sensuale è poco.
Per tutto il concerto ho avuto la pelle d'oca e quando Sabina ha intonato "Caruso" di L. Dalla, confesso che mi si sono inumiditi gli occhi. Grandi, grandissimi artisti. Se non potete vederli dal vivo, acquistate i loro dischi...ma la magia "live" è qualcosa che dovete provare di persona.

[Steven Rochlin]
Steven, in uno dei suoi momenti migliori

Ormai un personaggio usuale alla mostra milanese, non poteva mancare il mitico Steven Rochlin, uomo dalle molteplici attività e vero vulcano di idee, col quale ho trascorso un bel po' di tempo durante il soggiorno milanese. La foto si riferisce all'anno scorso, visto che quest'anno il buon Steve è ulteriormente peggiorato ed ha pure messo su un po' di pancetta :-)
Ora il suo sito Enjoythemusic (dove trovate un reportage dal Top Audio 99) si è ampliato fino a diventare una vera e propria rivista on-line. La trovate alla URL: www.enjoythemusic.com/magazine, ha come senior Editor nientepocodimenoche Dick Olsher, una golden-ear dell'hi-end americano (Black Dahlia, Fi magazine etc.). I soliti ben informati (o malelingue?) mormorano che il vostro Direttore sia stato richiesto per scrivere per questa nuova pubblicazione :-)

I commenti conclusivi su questa edizione del Top Audio & Video non sono del tutto positivi, anzi, diciamo pure che, al di là di alcune cose interessanti, tutta la Mostra è stata notevolmente sotto tono.
Un'aria pesante aleggiava un po' ovunque, gli operatori non sembravano affatto sereni, gli audiofili mi sono parsi meno numerosi e vivaci del solito e tanti erano interessati solo all'Home Theater.
Non so, forse la mancanza di piccoli Costruttori "particolari" ha fatto mancare quel pizzico di "novità" che poteva far aumentare l'interesse e stimolare la discussione, forse è proprio vero che l'Audio di qualità interessa sempre meno persone.
I commenti raccolti un po' in giro, anche tra i lettori di TNT-Audio, non erano affatto positivi...il mercato langue e gli effetti sono visibilissimi.

Rivolgo pertanto un invito a tutti quanti, operatori ed audiofili, a tener duro, forse questo è il momento giusto per guardarsi tutti in faccia e chiedersi davvero che direzione vuole prendere la riproduzione audio di qualità.
Noi, nel nostro piccolo, promettiamo che faremo scorrere la nostra Passione, inalterata, a fiumi attraverso questa piccola ed umile sorgente telematica che state sfogliando.
Il numero di visitatori in continuo aumento ci fa ben sperare, significa che c'è ancora tanta gente interessata alla buona Musica riprodotta...basta non farla scappare!

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© Copyright 1999 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com

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