[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]
Prodotto: Lettore CD
Heart CD6000 con stadio di uscita valvolare
Costruttore: Heart
(Stoet) - Olanda
Prezzo approssimativo: 800 Euro
Esemplare
in prova: fornito dal costruttore
Distribuito in Italia da:
PlayStereo
Recensore:
Werner Ogiers - TNT
Belgium
Recensione: Gennaio, 2001
Heart, di proprietà
dell'operatore audio Rik Stoet, è un piccolo marchio olandese
che costruisce amplificatori a valvole e trasformatori di uscita per
i suddetti amplificatori. Prima che cominciate a scherzare sul nome
(Heart = Cuore, N.d.T.), sappiate che ci hanno già pensato
loro, esaurendo quasi tutte le possibilità: che ne dite ad
esempio dei monoblocchi "Heart Beat" (Batticuore) e "Heart
Attack" (Attacco di cuore) 300B? Solo Sweetheart (Tesoro) non
l'hanno ancora sfruttato. Per il momento.
Accanto alla produzione
di amplificatori finiti offrono anche i kit StoetKit per il
montaggio di amplificatori valvolari. E poi, naturalmente, ci sono i
tre lettori CD Marantz a modifica valvolare: il CD4000, il CD5000, e
ora anche il fratello maggiore CD6000. Dal punto di vista tecnico il
CD4000 è più o meno l'equivalente del più noto
Ah! Tjoeb 99 (che
ora è stato rimpiazzato dal Njoe Tjoeb 4000).
Il CD5000 si
colloca un gradino più in su, grazie alla eliminazione di
tutti gli operazionali e degli HDAM dal percorso del segnale,
sostituiti da uno stadio di uscita completamente valvolare. E il
CD6000 è il capolavoro digitale di Heart. Se vi interessa
sapere perchè leggete oltre...
Il CD6000 è una
piattaforma molto più interessante da modificare del CD 4000.
E' già dotato di alimentatori decenti, con condensatori Elna
Silmic. Fa uso di convertitori digitale-analogico differenziali NPC
5872, ciascuno dei quali è dotato di uscita PWM a doppio
livello logico (5V/0V). Nel lettore Marantz di base queste uscite
sono filtrate da operazionali NJM2114, e quindi attraversano uno
stadio buffer costituito dal circuito discreto operazionale HDAM.
Nel
lettore modificato Heart le cose stanno diversamente: l'intero
percorso del segnale analogico del Marantz è stato scollegato
(anche se lasciato quasi tutto in loco) ed al suo posto hanno messo
un paio dei loro trasformatori di segnale (quello per la conversione
da differenziale a single ended e quello per il filtraggio) nonchè
una Sovtek 6922 a doppio triodo per canale.
I due triodi di
ciascun canale sono impiegati in parallelo in un amplificatore a
catodo comune con un guadagno di 2 (non diversamente dal kit Audio
Note DAC Kit 1.1). L'uscita presenta un valore di tensione di 2,3
Volt, con una facile impedenza di 1300 Ohm. Il biasing è
realizzato con due FET.
La filtrazione addizionale HF è
realizzata con degli ottimi condensatori Philips in polipropilene
film-and-foil. Da notare, tuttavia, che i condensatori di uscita sono
degli ordinari elettrolitici. Il progettista sostiene che in questo
lettore CD I suddetti condensatori suonano altrettanto bene dei ben
più costosi Elna Silmic! A parte questa "curiosità",
si tratta comunque di un percorso del segnale molto semplice e
"purista".
L'alimentazione del CD6000 Heart è realizzata con due trasformatori aggiuntivi e relativi alimentatori regolati: uno per l'alta tensione, l'altro per i filamenti delle valvole. Il lettore ha dunque in totale tre trasformatori di alimentazione e due trasformatori di segnale.
Piccolo svantaggio di tutte queste bobine, tuttavia, è un udibile ronzio meccanico emesso dal CD 6000 che ho avuto in prova. Non così forte da essere fastidioso durante le sessioni di ascolto, eppure... Ho doverosamente fatto presente la cosa ai tecnici della Heart, i quali avevano giusto da poco identificato il problema: il campo magnetico prodotto da uno dei trasformatori di alimentazione induceva vibrazioni sul cabinet del lettore. Un pezzo di nastro adesivo ha risolto il tutto. La sostituzione delle valvole è semplice: le viti sono di tipo standard, al contrario delle esoteriche Torx che alla Marantz sembra piacciano così tanto.
Esternamente non c'è
nulla che differenzi il CD6000 Heart dal Marantz
CD6000: gli orgogliosi possessori di questo lettore dovranno
accontentarsi di sapere che quelle ampolle di vetro sono nascoste
all'interno, a cantare per loro. Fortunatamente, il Marantz CD6000
era già un apparecchio ben costruito e dall'estetica
gradevole.
L'esemplare che ho provato era color oro-champagne, e
si accostava bene alle decorazioni circostanti (ho effettato la prova
d'ascolto durante le vacanze di Natale, e quindi qualsiasi cosa color
champagne non avrebbe ...stonato).
Il CD6000 Heart ha dovuto
affrontare una competizione diretta con il nuovissimo Marantz CD 6000
Ken Ishiwata Signature, un lettore più o meno dello stesso
prezzo.
Sin
dal CD63 di qualche anno fa, i lettori CD Marantz di fascia economica
(53, 63, 57, 67, e le versioni SE, OSE, e KIS) hanno avuto tutti
qualcosa in comune sotto il profilo del suono, qualcosa che li
distingue nettamente dagli altri lettori. Pieno più che
raffinato, il suono da essi prodotto è estroverso ed
entusiasta, leggermente esagerato - quasi da "loudness inserito"
- e tale da sottolineare il ritmo e l'energia della musica; il che
vale, s'intende, quando questi lettori sono inseriti in un sistema
con componenti di pari prezzo e adeguatamente equilibrati.
Questo
aspetto è molto importante, dal momento che un sistema
piuttosto trasparente tenderebbe invece a rivelare la natura
sintetica ed elettronica del suono di questi lettori.
Bene, con il CD6000 Heart le cose stanno ben diversamente! Si, mantiene il suono entusiasta e piacevole dei suoi fratellastri, ma aggiunge alla miscela un tocco di estro senza dover ricorrere a sotterfugi.
Ciò che immediatamente colpisce di questa sorgente digitale è la calda luminosità, un calore del tutto inconsueto per il formato digitale. In effetti, il bilancio tonale del CD6000 Heart è piuttosto diverso dalla norma. Ma è probabile che la cosa sia stata voluta. E quando ti ci sei abituato, ti lasci cullare dal suono glorioso e fluido di questo lettore.
I medi sono carnosi, e gli alti appaiono un tantino trattenuti. Badate però che queste caratteristiche non sono palesemente evidenti. Il suono appare invece lineare dall'inizio alla fine, nulla sembra fuori posto.
Come quello del Rega Planet, il suono del CD6000 Heart è essenzialmente privo di grana. E' ciò è senza dubbio un notevole pregio per un lettore CD dal prezzo accessibile.
A proposito del Planet. Quando l'ho recensito per la rivista belga Audio Vision qualche millennio fa l'avevo trovato assai più musicale e "vero" del Marantz CD67SE. Al momento della sua uscita di listino, pochi mesi fa (ora c'e al suo posto un Planet 2000 completamente nuovo) il Rega costava circa 800 Euro, per cui un confronto diretto tra questo glorioso campione e il CD 6000 Heart mi sembra doveroso.
Con il movimentato e dinamico Toward the within registrato dal vivo dei Dead Can Dance il Planet ha prodotto un suono tranquillo, con alti pregevoli, sottili, eleganti, anche se un po' grigi. Il CD6000 Heart è in grado di rendere più colori tonali, una luminosità calda e dorata (come il suo cabinet Veuve Clicquot Signature), un suono più profondo, almeno altrettanto pulito di quello del concorrente britannico.
Con musica più semplice, l'acustico Columbus di Mary Black, il planet si comportato abbastanza bene, sebbene sia apparso piuttosto chiuso e "scuro", mentre il CD6000 Heart è apparso più fresco, con un decadimento dei piatti udibilmente più prolungato. In generale, il CD6000 mi è sembrato caratterizzato da più elevata risoluzione e da un maggiore controllo dei bassi.
Con l'eccellente registrazione di John Gardiner del Vespro della Beata Vergine di Monteverdi, il CD6000 Heart ha prodotto un suono più "forte", con ottoni più realistici, una leggera traccia di grana, ma con tempi di decadimento di prima classe ed un stupenda riproduzione dell'acustica della Basilica di San Marco. Niente da dire: al confronto il Planet suona confuso.
Con tali eccellenti
risultati, ho pensato che il più costoso DAC
Hawk fosse un candidato più appropriato per sondare in
modo approfondito il CD6000 Heart. Indubbiamente, questo DAC ha un
suono più leggero, agile e veloce, con una migliore
microdinamica, più ritmo e una maggiore quantità di
dettagli.
Per contro, l'Hawk è caratterizzato da minore
proiezione, corpo, e colore: il suono è apparso più
arretrato in confronto alla posizione più avanzata delle voci
e degli strumenti prodotta dal CD6000 Heart, ma con un palcoscenico
sonoro ugualmente profondo. Sebbene l'Hawk fosse tutto sommato
leggermente più preciso e tranquillo del talvolta un po'
troppo energico Heart CD6000, devo dire che quanto a musicalità
i due lettori si sono dimostrati sullo stesso piano qualitativo.
Immagino che altri preferiscano, a seconda del sistema utilizzato,
del gusto personale e del software ascoltato, il suono più
corposo del CD6000 Heart.
In realtà, per quanto mi
riguarda, la preferenza tra i due è variata a seconda del tipo
di musica, e anche del mio umore: talora ho preferito la microscopica
precisione dell'Hawk, in altri casi invece il suono meno trasparente
e più pieno del CD6000 si faceva apprezzare di più.
Tuttavia, tenete presente che durante il confronto di cui sopra ho
usato la stessa meccanica del CD6000 Heart interfacciata al DAC, e
sono dell'idea che a tale scopo la meccanica del Planet avrebbe fatto
di meglio.
Il CD6000 Heart è
disponibile presso un certo numero di rivenditori in Olanda e Belgio,
e naturalmente è acquistabile anche via internet. In tal caso,
evidentemente, le possibilità di ascoltarlo prima
dell'acquisto si riducono al lumicino per la gran parte di
voi.
Eppure, se fate parte della schiera degli analogisti duri a
morire e cercate, per un sistema costruito attorno ad un buon
giradischi, un apparecchio per fare suonare i vostri CD senza dovere
svaligiare una banca, penso che questo lettore CD a valvole non vi
deluderà.
Penso anche di poter raccomandare il CD6000 Heart agli amanti della musica con possibilità economiche non illimitate, possessori di un impianto mid-end, ed in cerca di buona musicalità e buon ascolto. Questo lettore rende davvero piacevole l'ascolto dei CD.
Senza nascondere completamente le sue origini Marantz, questo CD6000 coniuga una franca e vivace qualità sonora con una tonalità piacevolmente calda. Ha elegantemente surclassato il Rega Planet, e ha tenuto testa al più costoso DAC Hawk. Devo ammettere che ho restituito il CD6000 a quelli della Stoet a... malincuore.
Impianto utilizzato
|
© Copyright 2001 Werner
Ogiers - www.tnt-audio.com
Traduzione & HTML: Aldo
Polettini
[ Home | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]