Prodotto: M2Tech HiFace Two
Produttore: M2Tech - Italia
Prezzo approssimativo: 149 euro
Prodotto: Cavo USB Elijah Audio BPM
Produttore: Elijah Audio
Prezzo approssimativo: 115 USD.
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Pubblicato: Settembre 2013
Traduzione: Stefano Giacovelli
Alcuni anni fa mi feci mandare la prima versione dell'interfaccia HiFace USB, per una recensione, ma sfortunatamente ogni volta che la connettevo al mio PC, si bloccava tutto. Io rimasi piuttosto contrariato, avendo letto le lodi che la HiFace stava ricevendo quasi dappertutto, ma, come si dice in questi casi, la vita continua. Più recentemente ho recensito le due interfacce JK SPDIF Mk3 e Human Audio Tabla, entrambe delle HiFace modificate, ed ero interessato a paragonarle alla versione originale non modificata. La M2-Tech ha gentilmente fornito una HiFace Two (l'ultima versione disponibile) in modo che io potessi confrontarla con le altre due interfacce. In realtà la HiFace Two non è semplicemente un aggiornamento della prima versione, ma un progetto completamente nuovo. La "pennetta" HiFace mi è arrivata confezionata in una attraente sacchettino di seta rossa, all'interno di una scatola di cartone protetta da abbondanti strati di pluriball per prevenire qualsiasi danneggiamento nel trasporto.
Caratteristiche tecniche:
Connessioni
Input: 1 x USB tipo A (maschio)
Output: 1 x RCA oppure BNC (femmina)
I/O Standard
Input Formato Audio USB 2.0
Output Formato Audio S/PDIF Stereo Digitale
Frequenze di campionamento
44.1kHz, 48kHz, 88.2kHz, 96kHz, 176.4khZ, 192kHz
Risoluzione da 16 a 24 bit
Dimensioni 10.2(p) x 2.2(a) x 2(l) cm
Alimentazione 5V DC tramite bus USB
Temperatura da 0°C a 70°C
Peso 50g circa
L'interfaccia HiFace Two è un dispositivo molto piccolo che si connette semplicemente da una parte alla porta USB di un computer, e dall'altra ad un DAC. Sono disponibili due versioni, una con un connettore RCA e l'altra con connettore BNC (io ne ho richiesta una con un connettore BNC). L'alimentazione a 5V viene presa dal bus USB, cosicché non c'è bisogno di un alimentatore separato. La HiFace è pronta per farvi ascoltare musica fin da subito, a parte il download e l'installazione dei drivers appropriati (se usate Windows). Ho apprezzato molto il fatto che la HiFace Two è in grado di lavorare anche con Linux e con i sistemi Mac senza dover usare drivers. Un modo abbastanza economico per provare la musica liquida è usare un computer fisso o portatile anche un po' datato, con un sistema operativo come Ubuntu, e può dare anche dei risultati molto interessanti. Ad ogni modo, per la mia valutazione iniziale della HiFace Two l'ho connessa ad un portatile con Windows 8 come sistema operativo e Foobar/JPlay come software per la riproduzione audio. Con mia grande sorpresa non si sentiva nulla, anche se avevo ancora installati i vecchi drivers delle interfacce che avevo usato in precedenza, sempre basate su una HiFace, e quindi ho dovuto installare anche i nuovi drivers, che sono diversi.
Di solito accendo i componenti che recensisco e per rodarli un po' li lascio suonare per ore e ore (senza però collegare gli altoparlanti). Con la HiFace Two però ho cominciato subito l'ascolto, notando chiaramente quanto migliorasse dopo un paio di ore. Pian piano il suono è passato da piuttosto secco (quasi compresso), con un palcoscenico virtuale piuttosto piccolo e privo di PRaT, ad un suono più aperto, più musicale con un palcoscenico più grande e una presentazione che mi portava a battere il piede a tempo con la musica.
Dopo qualche ora di ascolto, era evidente il perché della popolarità della HiFace Two tra gli appassionati di musica liquida. La HiFace Two scava in profondità nei dischi e porta alla luce grandi masse di dettagli, con grande trasparenza. Il palcoscenico è ben definito e grande (sia come profondità che come ampiezza). La chiarezza della musica è notevole, i testi delle canzoni sono facilmente comprensibili, e gli effetti speciali Q-Sound sul disco "Amused to Death" di Roger Waters sono riprodotti con chiarezza un po' per tutta la stanza. Il suono si presenta come facile da ascoltare, senza sgradevolezze nelle frequenze altissime, semplicemente composto da note pulite e ben riprodotte. Così come per le più costose interfacce SPDIF Mk3 e Tabla, il suono assomigliava moltissimo a quello dei miei dischi originali in vinile! A me piacciono voci riprodotte energicamente, mi piace quando l'artista viene riprodotto in modo verosimile nel palcoscenico virtuale. La HiFace Two faceva proprio questo bene, e, così come con le SPDIF Mk3/Tabla, ci sono stati momenti in cui potevo quasi sentire la presenza dell'artista nella mia stanza. L'area principale in cui la HiFace Two non ha prestazioni buone come le altre due è il basso. Il basso era leggermente meno definito rispetto alle altre interfacce, come leggermente sfuocato.
Paragonando la HiFace Two alla SPDIF Mk3 e alla Tabla, direi che a parte la definizione nel basso, manca leggermente quella rifinitura nei medi e nelle altissime, qualcosa che ci si potrebbe attendere quando queste ultime vengono alimentate a batteria. Non ho idea di cos'altro John Kenny e la Human Audio facciano alle loro interfacce, ma, visto che è possibile provare altre alimentazioni, ho deciso di farlo per rendere più eque le condizioni di prova.
Allora, per prima cosa ho provato il cavo Odyssey Audio TOD2. Questo dispositivo si collega tra il computer e la HiFace Two, e dichiara di "ricostruire l'alimentazione a 5V proveniente dal compute, trasformandola in modalità a batteria virtuale. Col il cavo TOD2 (ricordando sempre che il computer deve essere spento prima di collegarlo) la presentazione della musica era più grande, come se provenisse da uno sfondo più nero. Complessivamente il suono era appena migliore come ascolto, ma senza migliorare un gran che la definizione dei bassi. Ciò detto, probabilmente sono ipercritico, perché sto paragonando la HiFace Two a componenti più costosi. Ad essere onesti, potrei vivere tranquillamente con la HiFace Two di serie, e certamente sarei comunque felice di poterla usare col ToD2.
Ed ecco il cavo USB Elijah Audio BPM (BPM in questo caso sta per Battery Powered Module, modulo alimentato a batteria). La Elijah Audio offre una serie di cavi di fascia alta, e uno di essi in particolare ha attirato la mia attenzione, perché permette di usare una batteria separata (o un'altra sorgente a 5V) per alimentare la HiFace Two. Il cavo BPM si inserisce normalmente nel computer, e dall'altra parte del cavo lungo 8 cm si trova un connettore femmina USB di tipo A, a cui si può collegare la HiFace Two. Un altro cavo che esce dal connettore femmina va collegato all'alimentazione separata a batteria. Il battery pack che avevo disponibile non aveva una presa USB, per cui ho costruito un adattatore. Ho usato quattro batterie AA di marca Energizer, modello NiMH ricaricabili. Nota Bene: se intendete usare l'interfaccia HiFace con una alimentazione esterna a 5V, si raccomanda FORTEMENTE di assicurarsi bene di alimentare la HiFace PRIMA di accendere il computer, e di spegnere il computer PRIMA di togliere l'alimentazione alla HiFace. Quindi, dopo aver alimentato esternamente la HiFace, ho riavviato il portatile, ho aperto Foobar/JPlay e mi sono seduto di nuovo ad ascoltare.
La prima impressione che ho avuto da questo abbinamento è stata che il suono era diventato leggermente più morbido, ma non "morbido" come accade di solito quando si passa ad una alimentazione a batterie in un amplificatore. Forse più che morbido in questo caso potrei dire meno aspro, e molto piacevole da ascoltare. A voler essere ipercritici, avrei preferito un basso leggermente più fermo, ma dopo poche tracce tutto il resto suonava così bene che mi sono completamente dimenticato del suono morbido nei bassi. Non era meglio del JK SPDIF Mk3 o della Human Audio Tabla in senso strettamente hi-fi, ma c'era qualcosa di magico nel suono che mi teneva inchiodato alla poltrona. Forse era l'ottima sinergia col DAC Human Audio Muto-X, usato per la recensione della HiFace Two, ma il suono era chiaramente molto più godibile rispetto alla HiFace Two liscia oppure con il TOD2. Questa è una di quelle occasioni dove è molto difficile scrivere con esattezza dov'è esattamente il miglioramento. Non direi "più chiarezza", non direi "più bassi", o delle "alte frequenze più effervescenti". Un miglior senso del tempo, forse, ma anche gli altri abbinamenti non avevano certo un PRaT scarso. "Senso di naturalezza" è un commento che ho trovato scritto negli appunti presi allora. Qualsiasi cosa fosse, si era collocata comunque al punto giusto.
Con alcuni generi musicali, però, la HiFace alimentata a batteria suonava un po' troppo "rilassata" attraverso il Muto-X alimentato anche lui a batteria. Così ho provato a mettere al suo posto il convertitore MHDT Havana (alimentato a corrente) e ho notato subito che il vigore che stavo cercando ora c'era. Comunque, purtroppo era anche sparita la magia di prima: non che questo abbinamento suonasse male, anzi, ma con brani suonati solo in acustico mancava un po' la purezza timbrica che prima c'era, con l'abbinamento di entrambi i componenti alimentati a batteria. Ah, se solo potessimo mettere assieme il meglio di questi due mondi!
Con entrambi questi abbinamenti, e con tutta la buona volontà, non potrei certo attribuire il merito di tutto questo miglioramento solamente al BPM di per sé, e quasi certamente quello che mi piaceva davvero era proprio il fatto che la HiFace era alimentata in modo perfettamente pulito e isolato da delle batterie. Ma anche il BPM stava facendo esattamente l'effetto atteso. Ho sempre cercato di evitare (anche se non sempre con successo) di astenermi dagli accesi dibattiti sui cavi hi-end, ma in base ai miei esperimenti anche i cavi USB possono fare qualche differenza, e di solito la fanno. Ovviamente, in questo caso il BPM ha un qualche effetto proprio perché isola completamente la HiFace Two dall'alimentazione a 5V più sporca fornita dal computer, e permette che sia alimentata in modo pulito dall'alimentatore esterno. Immagino che una valutazione migliore del cavo USB Elijah Audio potrebbe essere fatta confrontandolo direttamente con un cavo USB standard (un "cavo per stampante", tanto per capirci) paragonato ad un cavo del tutto equivalente della Elijah Audio, ma per questa recensione volevo provare l'alimentazione a batteria della HiFace e quindi mi serviva proprio il BPM.
Quello che posso dire dei prodotti della Elijah Audio è che hanno un prezzo ragionevole, sono ben fatti e vengono presentati in modo professionale. E se proprio volete qualche cavo particolare, loro possono anche farvelo su misura.
Già che stiamo parlando di cavi, la HiFace Two (come la HiFace originale) è progettata per essere inserita direttamente nella porta USB del computer. Questo è un vantaggio, nel senso che elimina la necessità di un cavo USB, ma secondo me è anche uno svantaggio perché perch&eacuto; accoppia direttamente questa minuscola unità ad un computer che è assai più grande di lei e che soprattutto abbonda di vibrazioni meccaniche. Cosicché, io sospetto che almeno una parte del miglioramento che ho sentito sia col cavo BPC che col TOD2 (che a sua volta è dotato di un cavetto corto e flessibile) sia dovuta al disaccoppiamento meccanico della HiFace dal computer.
Mentre avevo in prova la HiFace Two col cavo BPM, ho anche provato l'alimentatore Paul Hynes SR3-05. Sono rimasto stupito dalla differenza che ho sentito nel passare dalle batterie a questo alimentatore. Il PRaT era migliorato, il suono era come più veloce. Anche i bassi erano più fermi. Ma per quanto fosse migliore l'alimentazione con il SR3-05, mancava la purezza dell'alimentazione a batteria, e se proprio dovessi scegliere, penso che terrei il SR3-05. Mi sarebbe piaciuto, a questo proposito, provare delle batterie LiFeP04, e avevo anche l'intenzione di mettere assieme due celle da 3,2V e un regolatore di voltaggio a bassa perdita. Ma, considerando anche il costo del caricatore, mi è parsa una spesa non giustificabile.
Uno degli aspetti più interessanti della HiFace Two è che può essere usata anche con Linux senza bisogno di drivers. Così, l'ho testata anche con una distribuzione PuppyLinux Slacko e, dopo aver selezionato la HiFace Two come dispositivo audio, sono stato subito in grado di usarla per riprodurre musica. I risultati sono stati molto impressionanti: grande chiarezza e PRaT, e tanta musicalità, anche se non mi ha soddisfatto completamente. Mi pareva che la HiFace Two non arrivasse a scavare così in profondità nei dischi come faceva con JPlay, e che i microdettagli come gli echi delle voci, il sibilo dei nastri o la respirazione dei cantanti, ecc. non fossero prominenti come prima. In seguito ho scoperto che, senza fare qualche accrocchio, Slacko non riproduce l'audio in modo bit-perfect, e senza dubbio questo spiega tutto. Ma, considerando che il sistema operativo e il software per ascoltare musica sono completamente gratuiti, direi che fa ottimamente il suo lavoro (e anche meglio se, con un po' di ricerca, trovate il modo di configurarlo per riprodurre l'audio in modo bit-perfect), e insomma questa modalità ha decisamente del potenziale di miglioramento. Tra l'altro, PuppyLinux Slacko richiede veramente poche risorse hardware per girare. Io poi l'ho fatta girare sul computer usando addirittura un bootable CD (in modo tale che il sistema operativo girasse sulla RAM, senza installazione sull'hard disk), e di questi tempi non è affatto difficile trovare un PC in grado di far girare questo software letteralmente buttato via da un utente più esigente. Il punto a cui vorrei arrivare è che per il costo della HiFace Two e di un computer con software Linux gratuito si può ottenere un sistema che alcuni anni fa sarebbe costato migliaia di euro.
Ero un po' dispiaciuto quando ho dovuto restituire le interfacce Human Audio Tabla e JK SPDIF Mk3 dopo la recensione, ma per essere onesto dopo una settimana o poco più di utilizzo della HiFace Two, non ho sentito la loro mancanza tanto quanto avevo temuto. In realtà, la HiFace Two alimentata a batteria o con l'alimentatore SR-5 e collegata al DAC MHDT mi ha fornito un suono abbastanza buono da farmi pensare solo alla musica che mi godevo, senza pensare ai componenti che ho o che non ho. Ammetto che, se si aggiunge il costo del cavo BPM e di una alimentazione esterna a batteria, il costo della HiFace Two lievita fino a giungere nella zona di quello della JK SPDIF Mk3, ma anche così, da sola, la HiFace Two ha prestazioni abbastanza buone da giustificare la sua definizione di "affare dell'hi-end". Il fatto che si possano usare differenti alimentazioni la rende ideale per gli appassionati del tweaking, ma anche così come esce dalla fabbrica, può offrire una riproduzione audio di qualità molto buona se usata assieme a qualcosa come JPlay o a LinuxPuppy Slacko. Per gli autocostruttori, il mio consiglio è di comprare la HiFace, di mettere assieme un cavo USB adatto e di provare l'alimentatore a 4 batterie AA che io ho usato. Quattro batterie AA NiMH di buona qualità e il loro caricatore possono costare meno di 25 euro, e IMHO permetteranno di ascoltare la HiFace Two nelle condizioni ideali, almeno con musica acustica. La scelta del Dac ovviamente avrà delle ripercussioni sulla qualità finale del suono, ma grazie all'opzione di cambiare il tipo di alimentazione, credo che la HiFace Two possa essere adattata al meglio al tipo di suono che uno cerca. In conclusione, un bel componente, e caldamente raccomandato. Pollice su anche per i cavi Elijah Audio!
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