Frontiere del Vinile:

[Testina Audio-Technica che riproduce Metal Machine Music di Lou Reed]

Riusciamo a sentire il profilo di uno stilo?

La forma del profilo di uno stilo ha un'impronta sonora distinguibile?

[English version here]

Produttore: Audio-Technica, Europa
Prezzi: serie VM95 a partire da 29 sterline; serie VM500 a partire da 99 sterline; la serie VM700 costa in genere circa 60 sterline in più della VM500 con stilo simile - Il prezzo può variare - Convertitore di valuta
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Un'altra opportunità per spendere soldi in vinile esaminata da TNT-Audio, 2018
Periodo della recensione: Febbraio 2017 - Ottobre 2018
Pubblicato: Marzo, 2019
Traduttore: Roberto Felletti

Introduzione

Sembra che da tempo immemore, o almeno secondo la memoria vivente di chiunque abbia l'udito intatto sulle alte frequenze, si sia investito nella ricerca di caratteristiche speciali per la realizzazione della forma di quel frammento di diamante industriale che si annida tra i solchi di un LP. Il gruppo Pickering-Stanton ha realizzato i propri stili ellittici ponendo maggiore attenzione sulla loro capacità di tracciare meglio la forma asimmetrica dei solchi stereo di un LP rispetto ai rivali stili conici e ha introdotto il suo termine proprietario Tracciabilità.

[Traccia di distorsione]

I profili degli stili erano oggetto di estese discussioni quando la catena di riproduzione analogica era una componente essenziale della prima casa di ogni aspirante coppia. Il vostro Vecchio Scriba conserva ancora una copia cartacea di un utile articolo, in Hi-Fi Snooz, che spiega le punte degli stili, in un'epoca in cui mischiava ancora erudizione tecnica e consumismo audio. Fortunatamente, l'articolo è stato scannerizzato ed è stato caricato qui.

Nei tempi in cui le testine a magnete mobile e a ferro mobile, dotate di stili intercambiabili, dominavano il mercato di massa, il profilo dello stilo e il peso di lettura costituivano la differenza principale tra i vari modelli, di qualsiasi produttore. Questa egemonia era così dominante che il vostro Vecchio Scriba ricorda di essere rimasto sorpreso quando la Shure presentò la serie M95 sopra la serie M75, con esattamente la stessa gamma (e designazione alfabetica) delle esistenti opzioni dello stilo M75ED (ellittico 0,75-1,5 g), M75G (sferico 0,75-1,5 g), M75EJ (ellittico 1,5-3 g, il migliore della gamma), M75-6/B/-6S (sferico 1,5-3 g). L'ascolto dimostrò la superiorità dei modelli M95, aggiungendo ulteriore paranoia audiofila, in una singola gamma, a domande su se fosse superiore una testina migliore con puntina più economica o una testina più economica con uno stilo migliore.

La Audio-Technica, nel corso degli anni, ha creato una sconcertante gamma di testine a magnete mobile superficialmente simili, con prezzi in sovrapposizione. Fortunatamente, di recente l'azienda ha ottimizzato le caratteristiche migliori di tutte queste testine in tre gamme che differiscono tra loro per la qualità del generatore e per le caratteristiche meccaniche; esse possono ospitare l'intera gamma di profili degli stili su sistemi cantilever-sospensione largamente simili, al di sotto dei modelli di punta. Pertanto, Clive Atkins, di Audio-Technica Europe, è stato ammesso nel rifugio segreto, in cima alla montagna, di TNT-Audio, stringendo tra le mani l'intera gamma di stili VM e un paio di testine Audio-Technica VM500.

Gary Hargreaves, di Audiofile, ha portato l'Audiofile AT LPT5, come abbinamento sinergico per le testine, oltre al suo stilo Paratrace, per un confronto. Si tratta di uno stilo di upgrade, del mercato secondario, per la popolare AT 95E. Erano presenti altri due ascoltatori esperti. Raramente una gamma di testine offre l'opportunità di cambiare soltanto un gruppo di variabili, per cui questa banda di fratelli audiofili era entusiasta all'idea di fare dei confronti.

Le variabili da manipolare, per ogni testina scelta, andavano dalla superficie del disco a:

  1. Profilo dello stilo, massa, metodo & levigatura degli accessori
  2. Materiale del cantilever, lunghezza, massa & forma
  3. Cedevolezza della sospensione, smorzamento, ancoraggio e orientamento
  4. Progettazione e materiali del generatore
  5. Progettazione e materiali del corpo

A recensione ultimata, molto dopo la prova di ascolto, scopriamo che Audio-Technica spiega così la gamma di stili VM500:

«La famiglia di testine della Serie 500 rappresenta la serie 'entry-level' ed è composta da quattro modelli, caratterizzati tutti da un cantilever in alluminio, placca schermante centrale tra i canali destro e sinistro per ridurre il crosstalk (diafonia) e un guscio in polimero a bassa risonanza e durevole. La VM510CB utilizza uno stilo a forma conica da 0,6 millesimi di pollice, fissato a un supporto rotondo. Gli stili a forma conica sono i più facili da realizzare e quindi, in genere, sono quelli che costano meno. Essi durano nel tempo e sopportano l'usura, ma non sono in grado di offrire il medesimo livello di fedeltà di uno stilo dalla forma più elaborata. Per esempio, la VM520EB, che utilizza una puntina a forma ellittica fissata, offre una maggiore separazione dei canali, un'estesa risposta in frequenza e una migliore risposta ai transienti. La VM530EN nude monta la medesima puntina ellittica (la puntina e il supporto degli stili nudi sono ottenuti da un singolo pezzo di diamante), e porta le prestazioni a un gradino sopra la 520EB, con un'ancora maggiore estensione sulle alte frequenze e una risposta ai transienti e una trasparenza migliorate. In cima alla nostra Serie VM500 entry-level c'è la VM540ML. La 540 utilizza il nostro popolare stilo MicroLine, che solitamente si trova su modelli più costosi. Lo stilo è a montaggio nudo e usa un supporto quadrato per l'allineamento di precisione con il cantilever. Lo stilo MicroLine traccia il solco del disco con notevole accuratezza, col risultato di una riproduzione audio più ricca di sfumature, una più ampia separazione dei canali e bassi livelli di distorsione, che gli stili ellittici e conici semplicemente non sono in grado di offrire.»

La robustezza del montaggio sul corpo

Quell'ultimo fattore era stato un po' di moda per un periodo, negli anni '80, quando ci fu la tendenza, da parte di alcuni produttori, a prendere un progetto di massa consolidato e aggiungere un corpo più rigido. Questi furono popolari, più specificamente, nella fratellanza della Terra Piatta (beh, ci sono alcune sorellanze nel genus audiophilia); l'esempio più degno di nota è la testina Linn K9, chiamata così per la testa del cane del Dottor Who, che ha una forma simile.

Da parte di altri produttori ci sono state anche delle varianti, in alcuni modelli Nagoaka e Grado (tra gli altri). L'argomentazione era che il loop chiuso meccanico tra piatto del giradischi (e quindi la superficie dell'LP) e il cantilever dello stilo era più vantaggioso economicamente del medesimo budget destinato alla qualità della puntina, che fino ad allora era stato il tema dominante. Questo, l'allora Terra Piatta, sostenevano i produttori, aveva più effetto sul ritmo, sui bassi e sul passo rispetto ad altri fattori. L'Audio-Technica controbatte offrendo la gamma VM700, con le sue caratteristiche meccaniche superiori.

Che la Linn avesse scelto l'Audio-Technica AT95E come generatore di base, cantilever e blocco dello stilo la dice lunga. Non dimenticate che la Linn K9 era un'AT95E rinforzata, l'integrità meccanica più importante del profilo dello stilo e della levigatura nel contesto di un front end Linn. Loro dicevano che un Ittock con una K9 suonava meglio di un modello base con una Karma. Che la Linn e i loro clienti credessero che il prodotto finale Linn K9 valesse il doppio del prezzo dell'economica Audio-Technica AT95E è ugualmente significativo, competendo quindi contro modelli di fascia più alta della gamma Audio-Technica. Pertanto, i blocchi del generatore di base scelti per questa esplorazione, la Audio-Technica VM500 e la nuova Audio-Technica VM95, sono costruiti su eccellenti basi con un pedigree che, probabilmente, è familiare a molti audiofili nel mondo.

Fortunatamente, la nuova serie Audio-Technica VM500 è disponibile con molti dei profili di stilo più popolari, con cantilever in alluminio pressoché simili. Perciò potremmo essere in grado di sviluppare una serie di esperienze d'ascolto relative alle differenze tra profili degli stili. Queste esperienze potrebbero condurci a formulare ipotesi relative alla questione se la qualità della riproduzione ascenda linearmente a mano a mano che le forme progrediscono (o regrediscono) da quella conica a quelle derivate più estreme (ellittica o piatta).

La sconcertante nomenclatura Audio-Technica dovrebbe presto scomparire: AT91, AT92, AT93, AT95E, AT100E, AT110E (simile a quelle 9x, ma con cablaggio interno PC-OCC), AT120 & AT150 (corpo simile alla AT100, ma stilo differente), ATN150ML (cantilever in boro), ATN150MLx (cantilever in boro placcato oro), AT440MLa, AT440MLb, ecc. Le vecchie serie erano considerevolmente meno sistematiche di quelle nuove; ecco perché, su TNT-Audio, usiamo le nuove serie per giocare con profili diversi dello stilo, fiduciosi che le differenze possano essere attribuite esclusivamente allo stilo e al cantilever.

Fortunatamente per questo esperimento, l'altrettanto sconcertante gamma di pesi di lettura consigliati per le serie precedenti ora è stata fusa. Tutti gli assemblaggi degli stili hanno il medesimo blocco di sospensione, ma profili differenti danno origine a forze di attrito differenti con le pareti del solco e poiché hanno aree di contatto differenti, la pressione dello stilo sarà differente con profili differenti. L'attrito differente richiederà impostazioni differenti del bias per mantenere lo stilo perfettamente centrato tra le pareti di ogni solco e l'esperienza sul campo ha stabilito ogni cambiamento. L'Audio-Technica non è più in corsa per i pesi di lettura inferiori; nei tardi anni '70 li amava, ma ora consiglia pesi di lettura tra 1,8 g e 2,2 g. Dopo prove e tentativi, un valore subito sotto 2,2 g è risultato il miglior compromesso tra qualità in gamma bassa, tracciamento e palcoscenico, con un Rega RB250 su un Audio File LPT5 con upgrade Audio-Technica.

Qualità del suono

Questa non è una vera e propria recensione, quanto un'esplorazione di come profili diversi di uno stilo influenzino il suono. La serie VM500/700 è caratterizzata da bobine para-toroidali in rame privo di ossigeno.
«Para-toroidali?», domanda il coro della plebe, a sinistra del palco. «'Para' come in paramilitare, parapsicologia, parallelo o paracadute? O, semplicemente, paranoico? Non è chiaro.»

Le bobine con specifiche superiori e la costruzione più sofisticata del generatore dovrebbero, in teoria, dotare le serie VM500 e VM700 di una migliore trasparenza e separazione rispetto alla vecchia serie AT95, recensita qui, e alla nuova serie VM95. Le bobine sono separate magneticamente da una placca schermante centrale in permalloy. Questa tecnica garantisce l'effettiva separazione elettrica tra i canali destro e sinistro, sopprimendo pertanto la diafonia elettrica al di sotto dei 40 dB, considerato all'incirca il limite teorico della diafonia riscontrabile tra i lati destro e sinistro (canali destro e sinistro) del solco di un LP. Come sottolineano all'Audio-Technica, i circuiti del generatore delle serie VM500 e VM700 sono uguali per le informazioni disponibili nei solchi di un disco. Di conseguenza, la serie Audio-Technica VM500, a stilo intercambiabile, è stata il mulo perfetto per il nostro esperimento.

Le specifiche elettriche elevate potrebbero rendere possibile una distinzione più netta tra i profili dello stilo e i dati di questo test saranno a breve triangolati con i dati di un test simile condotto con la nuova serie VM95. Clive Atkins, di Audio-Technica Europe, mi ha detto che queste bobine para-toroidali migliorano l'efficienza generantesi e offrono una maggiore linearità, poiché la perdita di flusso magnetico in questo continuo e unificato circuito magnetico è bassa. Presumibilmente per motivi simili, perché gli induttori e i trasformatori toroidali sono caratterizzati da campi magnetici più concentrati e quindi hanno perdite inferiori. Come sopra, i nuclei laminati a permeabilità elevata delle bobine delle serie VM500 e VM700 inoltre preserveranno più energia preziosa generata dal motore del giradischi attraverso le ondulazioni dei solchi.

Abbiamo iniziato l'ascolto con lo stilo conico (C) entry level. Ci sono testine a bobina mobile “cult” che presentano stili conici, per cui la semplicità del suo profilo non implica commenti. Sostanzialmente, uno stilo conico è un cono di diamante industriale il cui vertice ha un raggio pari a 0,6 millesimi di pollice. Anche se esso traccia un solco mono, tagliato lateralmente, la punta del cono sarà forzata a muoversi su e giù, oltre al desiderato movimento laterale, in quello che è conosciuto come effetto pizzico. Un solco a spirale muto rimane della stessa larghezza, ma non appena viene applicato un segnale la lama del tornio si muove lateralmente, mentre il profilo della lama rimane a 90° rispetto alla tangente del solco. Pertanto, essendo a forma di scalpello, la larghezza del solco cambia. Poiché le informazioni spaziali sono effettivamente codificate nella dimensione verticale (per esempio, la differenza tra i canali sinistro e destro), un profilo conico dovrebbe produrre un palcoscenico stereo più stretto e perdere una quantità di informazioni in misura proporzionale alla dimensione della punta.

[Forme dello stilo nei solchi]

La punta conica (C) a basso budget (sferica secondo l'Audio-Technica, nonostante la denominazione 'C', che descrive la forma della superficie della punta nel punto in cui entra in contatto con la superficie del vinile) è stata installata nel corpo di una VM500. Con così tante punte da provare e così poco tempo a disposizione, abbiamo deciso di non pensare alla qualità del suono in assoluto, bensì a fare confronti; la punta conica si è dimostrata capace e musicalmente comunicativa, sufficiente per formare una base per fare confronti con altri profili.

La punta ellittica (EB) è il pezzo di roccia, provato e collaudato (0,4 x 0,7 millesimi di pollice), familiare sulla AT95E. Nel corso degli anni c'è stata un po' di confusione su quale punta fosse contrassegnata da quale lettera. In questo, i siti Internet di AT Europa e AT Nord America non hanno aiutato, perché differiscono da quelli della casa madre e le numerose pagine ereditate nel tempo circolano ancora sul web. Ci sono state varie descrizioni dello stilo EX, tanto per fare un esempio. Quando gli è stato chiesto a nome di TNT-Audio, Mr. Koizumi, della casa madre, ha confermato che lo stilo EX aveva la stessa punta e la E indicava un differente smorzamento della sospensione. TNT-Audio presume che entrambi ora siano obsoleti e che siano stati rimpiazzati dallo stilo VMEB (solo lo stilo è contrassegnato da una N aggiuntiva).

Montare lo stilo ellittico VMEB al posto di quello conico ha portato a un GROSSO balzo in avanti nella qualità sonora. Il passaggio dallo stilo conico allo stilo ellittico migliora il suono sotto ogni aspetto, specialmente in termini di fase, risoluzione e profondità del palcoscenico. Naturalmente, questi sono correlati, essendo le informazioni sul palcoscenico dipendenti dalla prestazione della fase. Ovviamente, la risoluzione migliora alle alte frequenze. L'Audio-Technica VM520EB (ellittico fissato, cioè con un supporto tra la punta in diamante e il cantilever) rappresenta un aumento in risoluzione e in estrazione delle informazioni talmente significativo rispetto allo stilo conico, o a quello sferico, che la spesa aggiuntiva è facilmente giustificata quanto l'esborso pianificato per il modello base. Il vostro Vecchio Scriba aveva già fatto un confronto di questo tipo negli anni '70, utilizzando testine Shure serie M75, scoprendo che la gerarchia soggettiva non seguiva il prezzo né la gerarchia in base alla cedevolezza, con la punta EJ a media cedevolezza (0,4 x 0,7 millesimi di pollice) che si collocava soggettivamente tra il modello top di gamma ED a cedevolezza elevata (0,2 x 0,7 millesimi di pollice) e il modello conico G a cedevolezza elevata (0,6 millesimi di pollice). Questa è stata un'esperienza tipica quando si confrontavano stili sferici e conici, e tuttavia per tanti anni sono state prodotte testine a bobina mobile “cult” dotate di stilo conico.

La legge dei rendimenti marginali non comincia ad avere effetto finché non sostituiamo la punta ellittica incollata a un piccolo supporto tubolare, che a sua volta è fissata al cantilever, con una con diamante ellittico fissato direttamente al cantilever. La punta attaccata, cosiddetta ellittica nuda (EN) (0,3 x 0,7 millesimi di pollice), è una molatura leggermente differente da quella fissata a un supporto (0,4 x 0,7 millesimi di pollice); quanto spesso uno scrittore ha l'occasione di scrivere una frase come questa? C'è una differenza dell'ordine di una magnitudine tra le due. In particolare, le alte frequenze, la risposta ai transienti e la precisione della fase (riscontrabile specialmente nelle proporzioni e nell'accuratezza del palcoscenico) migliorano incommensurabilmente...
«Incommensurabilmente?» domanda il coro della plebe, a sinistra del palco. «Sicuramente, massa della punta, risposta della fase, risposta in frequenza, TID e altre distorsioni sono tutte grandezze commensurabili.»

Il miglioramento soggettivo creato dalla minore massa, da uno stilo EN con raggio più piccolo, è appropriato per giustificare il raddoppio del prezzo dello stilo, al di là del miglioramento implicito in qualsiasi numero. Tuttavia, per qualche dollaro in più, il profilo MicroLine (ML) ci arriva davvero, cominciando a far intravedere le qualità che ci aspettiamo da una testina high-end. La risoluzione migliora notevolmente, come ci aspetteremmo da un profilo con un raggio minore ancora più stretto. Che dipenda dall'area di contatto più profonda, estesa sopra e sotto quella di un profilo ellittico convenzionale, oppure da qualche altro fattore, anche il carattere del suono è alterato. Molti dei grandi giocatori nel mercato delle testine, anche quelli ora defunti, hanno proposto versioni di questa forma dello stilo a linea di contatto estesa. La differenza sonora non è semplicemente una questione di miglioramento in alcuni parametri, ma anche di una qualità più dolce, di una maggiore trasparenza alle frequenze più elevate e minore fatica di ascolto nel lungo periodo. Il progetto e la costruzione del generatore del corpo della VM500 non sono abbastanza buoni solo per rivelare queste differenze, ma sembrano anche particolarmente adatti a sfruttare le potenzialità del profilo di questo stilo.

[Testina Microline]

Lo stilo Shibata e qualche teoria sul profilo degli stili esoterici

Nel 1976, alla 54a convention dell'AES (Audio Engineering Society), Ersnt Weinz presentò uno studio che esaminava l'incidenza di cantilever e profili dello stilo differenti sulla capacità di riprodurre accuratamente le informazioni alle alte frequenze superiori alla soglia dell'udibilità umana. Questo studio era stato motivato dalla necessità di riprodurre segnali in coerenza di fase superiori a un'ottava oltre il limite di frequenza dell'udito umano, allo scopo di riprodurre i dischi quadrifonici con la codifica CD4. Weinz considerava profili del diamante Shibata, Paroc e Pramanik.

Weinz considerava anche il materiale del cantilever (per esempio, il boro) per le sue potenzialità, che permettono di riprodurre meglio quelle altissime frequenze. Tuttavia, aspetto più utile per noi oggi, Weinz aveva individuato dei punti chiave sull'importanza del profilo dello stilo come elemento chiave di una catena audio. Weinz sottolineava che l'area di contatto tra la parete del solco e la punta dello stilo fosse la fonte primaria dei dati dai quali i segnali musicali sono costruiti. Weinz sosteneva che una genuina area di contatto lineare fosse necessaria per riprodurre le alte frequenze così come erano state registrate nelle ondulazioni di ciascun lato del solco.

Lo Shibata è un profilo estremamente complicato, sfaccettato e difficile da realizzare. Originariamente fu sviluppato per ottenere, dal vinile, larghezza di banda sufficiente per consentire la trasmissione di segnali codificati in FM su una portante con frequenza ultra-elevata (dipendente dalle informazioni, fino a 48 kHz, accuratamente registrate ed estratte dal solco di un disco), allo scopo di contenere i segnali posteriori in un sistema quadrifonico sviluppato dalla JVC, conosciuto come CD4. La testina JVC X1 è stata la prima, con punta Shibata, che il vostro Vecchio Scriba abbia mai sentito.

Le necessità della CD4 della JVC e della rivale matrice a discreti UD4 della Denon hanno fatto progredire significativamente la riproduzione dei dischi in vinile. Nella CD4, la portante di codifica del canale posteriore era 28 kHz. Pertanto, fu necessario sviluppare testine e circuiti per la pre-amplificazione phono che riproducessero da circa 20 kHz a circa 48 kHz. Questo richiese nuovi profili per lo stilo allo scopo di estrarre quelle informazioni dai solchi degli LP. Inoltre, bisognava ottenere quello senza usurare le delicate informazioni delle frequenze ultra-elevate, dove erano codificati i dati del canale posteriore. Lo stilo Shibata, montato sulla testina ammiraglia della JVC, estendeva l'area di contatto verticale sulla parete del solco del disco, riducendo quindi la pressione sulla parete stessa. Naturalmente, altri produttori fecero presto tentativi simili per raggiungere quelle alte frequenze, tra cui il Pramanik di Bang & Olufsen e il profilo Paroc utilizzato dalla Denon per l'UD4, particolarmente considerato nello studio di Weinz, essendo un progetto di Weinz stesso e notoriamente adottato dai fratelli Garrett per le loro gloriose Decca ristilate.

[Shibata]
Shibata conico - ellittico - iper-ellittico

Nel 1980 A.J. Van den Hul sosteneva che la punta Shibata, essendo ottenuta con molature piatte attraverso i raggi conici ed ellittici, avrebbe creato i suoi unici spettri di distorsione mentre lo stilo tracciava le ondulazioni curve delle frequenze più elevate. Van den Hul osservava che parti diverse del profilo dello stilo Shibata sarebbero in contatto con il solco; il vostro Vecchio Scriba può semplificare eccessivamente, ma si potrebbe pensare a un'aggiunta di una seconda variabile al differenziale di un'immaginaria funzione matematica che descrive la forma di un solco.

Come possa una modesta testina magnetica, dotata di punta Shibata progettata per l'estensione sulle alte frequenze, suonare in maniera così differente dal precedente stilo MicroLine ML è qualcosa di difficile da spiegare. Il grado di differenza tra il profilo Shibata e il profilo MicroLine ML (d'ora in poi ML) è paragonabile a quello che intercorre tra la Linn K9 e la AT95E. Il nuovo modello differisce soltanto per il profilo dello stilo, mentre quella vecchia Linn differiva soltanto per l'integrità del corpo. Tuttavia, in entrambi i casi c'era maggiore dinamica e un suono più diretto.

Lo Shibata (Sh) suonava come una punta più nuova (sebbene fossero tutti ugualmente nuovi di pacca). Esso presentava la musica in maniera più diretta, del tipo “terra piatta”. Era come se la risposta in frequenza fosse stata ritoccata, con una leggera enfatizzazione agli estremi di gamma e una porzione più avanzata. Nell'impianto giusto lo Shibata rappresenterebbe un grande miglioramento rispetto alla punta ML. Lo Shibata era stato la sorpresa della serata; la testina suonava come se avesse avuto un carattere deliberatamente differente, anche se c'era stato un semplice cambiamento nella forma della punta.

La punta Shibata (Sh) era stata la più interessante, fino a quel momento, una volta che le nostre orecchie si erano adattate al diverso equilibrio. Il palcoscenico era molto più avanzato, si sporgeva verso l'ascoltatore rispetto a tutti gli altri della serie. Uno degli ascoltatori aveva descritto la prestazione dello Shibata come simile a un “blocco di legno affettato”. Rodrigo Thomaz, consulente tecnico di Audio-Technica, dice: «Lo stilo Shibata produce un suono, in gamma media e bassa, pieno e robusto.»

L'SLC Special Line Contact (prendendo in prestito una classica denominazione Mercedes) sembra simile, come forma, allo Shure Micro Ridge (stando alle illustrazioni delle brochure di entrambi), nel cui caso entrambi possono essere forniti dalla Namiki (che riforniva la Shure). Pertanto, si potrebbe desumere un profilo adatto a funzionare nell'ambiente di una testina magnetica. Funziona. Inoltre, l'SLC è caratterizzato da una versione migliore, tagliata al laser, del cantilever in alluminio rastremato, che introduce un'altra variabile. Nel complesso, questo profilo, dal punto di vista tonale, è più cupo dello Shibata, pur conservando tutti i benefici Shibata in termini di risoluzione. L'SLC offre un minore rumore di fondo e una rappresentazione migliore delle informazioni acustiche rispetto allo Shibata.

Tuttavia, l'SLC presenta un cantilever unico, tagliato al laser, per cui ci sono due variabili da considerare. Una o entrambe possono contribuire a far percepire delle differenze. Anche se lo Shibata è caratterizzato da una presenza esagerata, il profilo SLC offre una migliore percezione dei dettagli in gamma medio-alta superiore. Con quel cantilever rastremato, l'SLC può benissimo avere una massa in movimento minore, che aumenterà la frequenza di risonanza tra la punta e l'elasticità del vinile, migliorando la trasparenza alle alte frequenze.

Sia lo Shibata sia l'SLC sono stati in grado di preservare il PRaT (Passo, Ritmo e Tempo) rispetto ai modelli minori e in termini di PRaT a peso, le straordinarie testine Flat Earth dal miglior valore sarebbero il modello Ellittico E e lo Shibata SH. In un confronto diretto, in questo impianto, l'SLC è preferibile allo Shibata, ma quest'ultimo è consistentemente migliore. Tuttavia, ascoltando il trillo della tromba (Tower of Power), il vostro Vecchio Scriba (che suonava gli ottoni) è riuscito a percepire le transizioni dei pistoni durante il trillo, annunciate chiaramente con l'SLC, mentre lo Shibata riusciva solamente a far trillare la nota.

[Shibata]

Conclusioni

La platea di ascoltatori, consistente in quattro ascoltatori esperti, era riuscita a identificare in maniera affidabile le differenze tra forme del profilo degli stili. A mano a mano che la serata proseguiva, gli stili venivano sostituiti senza dire di quale stilo si trattasse. Gli ascoltatori, senza ripensamenti e con sorprendente coerenza, dichiaravano che quello stilo (correttamente identificato) era migliore o peggiore di quell'altro o di quello prima ancora. Pertanto, dobbiamo concludere dicendo che alcuni profili di stilo hanno effettivamente, almeno in questo contesto, loro proprie caratteristiche, in aggiunta a differenze dovute alla qualità della levigatura. Un'ipotesi potrebbe essere che le curve di transizione descritte da profili differenti, che tracciano le pareti curve dei solchi, introducono spettri di distorsione differenti.

Una conclusione aggiuntiva di questo test è che la serie di testine a magnete mobile Audio-Technica VM500 possiede un'alta risoluzione e una trasparenza sufficienti per rappresentare un chiaro progresso rispetto al semplice profilo di stilo conico, passando attraverso vari livelli di prezzo e di qualità, fino a uno stilo che costa oltre cinque volte il modello base. Se, anticipando tali futuri upgrade, gli acquirenti dovessero quindi scegliere se sperperare il proprio denaro nella serie a montaggio metallico Audio-Technica VM700 (oggetto di una prossima recensione su queste pagine) oppure buttarsi su uno stilo superiore da montare sulla serie di base Audio-Technica VM95, questo sarà materia di un futuro dibattito.

[Stili Audio-Technica]

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