Artista: Tao Ruspoli
Genere: Flamenco
Etichetta: Mapleshade Records
Numero catalogo #: 10452
anno d'incisione e pubblicazione: 2005
Supporto: CD
Recensore: Arvind Kohli - TNT USA
Recensito: Aprile, 2007
Se non conoscete questa casa discografica, potete leggere la mia intervista con Pierre Sprey qui.
In primo luogo, definirei Tao Ruspoli come un uomo con l'obiettivo del Flamenco. Figlio di un nobile italiano e di un'attrice americana, è un produttore cinematografico con diversi documentari all'attivo (compreso uno sul Flamenco che muoio dalla voglia di possedere).
La sua passione per il Flamenco ebbe inizio da qualche parte nella sua prima adolescenza, quando aveva appena cominciato a suonare la chitarra. Durante un viaggio in Italia, suo padre lo presentò a Keith Richards (dei Rolling Stones). Saputo che Tao studiava chitarra, Keith suggerì al giovane che avrebbe fatto bene a seguire il Flamenco. Da quel momento, Tao non ha mai deviato da quel percorso.
Egli si è impegnato per mantenere puro il suo obiettivo, tanto da scegliere di guadagnare attraverso la produzione di film , piuttosto che usare la sua musica come mezzo di sostentamento o più in generale per fini commerciali. Provo il massimo rispetto per questo eroe del nostro tempo.
L'album contiene pezzi che rappresentano alcuni dei fondamenti del genere. Nel Flamenco, la chitarra è considerata generalmente uno strumento di supporto per il cante (cantato) che invece è l'elemento principale.
Avevo richiesto a Pierre Sprey una copia di questo album in prova, semplicemente perché i campioni sul sito suonavano in maniera fantastica anche tramite delle minuscole casse da PC (e non è che stessi cercando proprio del Flamenco). In tutta franchezza, mi aspettavo una bella incisione, ma non mi attendevo molto dal contenuto. Dopo tutto, stiamo parlando di un album di Flamenco dove c'è una chitarra e nient'altro... In tutti gli altri album di Flamenco che possiedo ci sono cantato, movimento dei piedi, nacchere e percussioni. Mi aspettavo una chitarra non male, ma senza il coinvolgimento emotivo degli altri lavori che ho. Ragazzi, mi sbagliavo... Non so dirvi quante volte mi ha fatto drizzare i capelli. Sono stato molto ingenuo a sottovalutare la carica che mi avrebbe dato una musica suonata ed incisa tanto appassionatamente.
E' interessante notare che c'è anche un pezzo classico, "Recuerdos" [de la Alhambra], composto da Francisco Tarrega. E' piuttosto singolare che questo brano faccia parte di un album intitolato "Flamenco", dato che fu Andres Segovia a rendere il pezzo popolare; e si dice che sia stato proprio Segovia a "salvare la chitarra dalle mani dei gitani del flamenco". Un sentimento che puzza di bigotteria... L'imbarazzo viene da un musicista tanto brillante. Nondimeno, la tecnica del tremolo, con cui il pezzo è stato eseguito, è considerata dai chitarristi una vera sfida. Tao la esegue in modo eccellente.
Cosa attendersi da un chitarrista tanto appassionato come Tao con una chitarra flamenco da $20.000 - che suona composizioni di uno dei generi più emotivamente carichi - e con Pierre Sprey alla console. Certamente una registrazione di riferimento... Sia sotto l'aspetto estetico che sonoro.
Un disco da avere assolutamente.
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