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LC
Caro Marco,
il fenomeno è bizzarro, e secondo me dipende dalla morsettiera dell'amplificatore. È possibile che non gradisca, per semplici ragioni meccaniche, la presenza di due connettori simultaneamente. Infatti, i canali destro e sinistro funzionano senza problemi se alimentati singolarmente. Vedo che hai solo il giradischi, quindi immagino il problema sia riferito al solo ingresso phono. Per questo motivo ti chiederei di fare tre ulteriori prove. Collega un'altra sorgente a un ingresso linea qualunque, basta che ti procuri un cavetto mini-jack da una parte, per connetterlo all'uscita cuffia del telefono, del tablet o del PC, e due RCA dall'altra. Se la mia ipotesi fosse corretta, non dovresti ritrovarti con lo stesso problema. Seconda prova: procurati un pre fono - anche uno qualunque da 10 euro che trovi su Amazon - e collegaci il giradischi. Collega poi il pre fono a un qualunque ingresso linea dell'amplificatore e vediamo che succede. Terzo test: sostituire il cavo di segnale del giradischi. Queste tre prove dovrebbero identificare senza incertezza la fonte del problema. Come scritto sopra, penso si tratti di un problema meccanico alla morsettiera ingressi dell'amplificatore e se così fosse si risolve facilmente.
Non mancare di tenermi aggiornato!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Fabio,
anche tu alle prese con un problema bizzarro! La prima cosa che ti chiederei di fare è di mettere il volume del Topping al massimo e quello del Red Rose al minimo, e vediamo che succede. Se anche così dovesse esserci distorsione, evidentemente il pre Red Rose non gradisce vedere l'impedenza di un potenziometro (quello del volume del Topping) alle sue uscite. Prova ne sia il fatto che con i finali IcePower, sprovvisti di potenziometro di volume, il fattaccio non si verifica. Esegui il test descritto e riferisci.
Per quanto riguarda la sostituzione del DAC...lascerei perdere, a meno di non investirci cifre diverse. Le differenze tra DAC di pari costo sono spesso elusive e percepibili solo in impianto di livello elevatissimo. E questo ci porta inevitabilmente all'altra parte della tua missiva, ovvero i test di AudioScienceReview. Amir è tecnico capace, serio e scrupoloso ma si dimentica di dire che certe differenze alle misure sono assolutamente e scientificamente inudibili all'orecchio umano. Ad esempio, è noto che differenze di 1dB sono percepibili, e a certe frequenze, solo ad ascoltatori esperti. Se ti vuoi divertire e testarti, qui c'è un test online in doppio cieco per verificare l'udibilità di differenze di ±1dB a 440Hz. Io il test l'ho fatto e l'ho superato sia a 1dB che a 0.5, dopo un po' di allenamento e con grande concentrazione. Più sotto di così non riesco a fare molto meglio della distribuzione casuale. Frazioni di dB, come quelle che vengono fuori dalle misure, specie in zone dove la sensibilità dell'orecchio umano è bassissima (basse frequenze o altissime frequenze) sono praticamente inudibili. In sostanza è inutile misurarle. Per i DAC, che talvolta superano persino le specifiche dei suoi stessi strumenti di misura (!!!) la cosa è ancora più evidente. In pratica, sta misurando parametri che l'orecchio umano non può discernere (es. livelli di rumore sotto di oltre 120dB rispetto al segnale!). Di conseguenza, scegliere un prodotto in base a queste misure è del tutto inutile, talvolta persino fuorviante. Qual è l'alternativa “scientifica”? Non c'è. Si ammette che, forse, è sufficiente ascoltare e sceglier in base a ciò che sentiamo. Troppo soggettivo? Certamente. Domanda finale: perché Amir si accanisce tanto con le misure e non si esprime mai su come suona un componente? È semplice: andrebbe in contraddizione con il suo credo. E aggiungo: misurare è facile, lo fanno gli strumenti, mentre ascoltare è difficilissimo: richiede esperienza, conoscenza del suono degli strumenti reali, e un set up (stanza compresa) di alto livello. Hai notato quanti recensori di YouTube si limitano ad aprire le confezioni, descrivere il funzionamento dell'apparecchio e poco altro? Se devono parlare del suono, spesso si limitano a dire che “va bene”. Altre volte si allargano un po' troppo e prendono cantonate. Altre volte ancora, pur di attrarre proseliti, dicono il contrario di ciò che hanno scritto altri (es. “le Lonpoo LP42 fanno schifo!” e via di like e follower idioti). Sai, è un mondo semplice, basta seguire il cash flow e non si sbaglia.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Paolo,
posto che talvolta è buona cosa fare un piccolo sforzo e spedire gli apparecchi da riparare anche fuori dalla propria città, credo che a Napoli ti possa affidare a uno di questi due laboratori d'assistenza: Riparazioni Vintage e Stereo Service, spero che il riparatore che ha lavorato nel modo che hai descritto non sia uno di questi due :-)
Almeno uno di questi citati rilascia una garanzia di sei mesi sulla riparazione, che mi sembra un segno di serietà e di professionalità non trascurabili. È comunque buona norma chiedere quali componenti siano stati sostituiti e con quali ricambi, perché il suono di un apparecchio HiFi è dato anche dalla tipologia di componentistica passiva utilizzata. Talvolta, per esempio, sostituire i componenti con altri “migliori” altera l'equilibrio generale dell'apparecchio o del diffusore. Il tuo Kelvin Labs merita senz'altro di essere riportato alla sua piena operatività originale.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
ZeroZone e nipoti
Caro Lucio buongiorno, ogni tanto ti scrivo per qualche info o consiglio: ho controllato e ciò avviene ogni 3-4 anni....stamani controllando la mia clessidra pluriennale dedicata a cadenzare le mie richieste su TNT, mi sono reso conto che era arrivato il momento per poterti di nuovo disturbare! ed eccomi qui per un consiglio per un acquisto per mio nipote.
In una stanza ben suonante, circa 16 mq, è sistemato un impianto con Canton Karat m30dc, Myryad mi120 e sorgente dac e streamer Pioneer N50: impianto devo dire ben assortito e ben suonante. Volendo giocare con l'impianto, mi ha chiesto cosa poter provare (facciamo anche acquisti insieme per puro divertimento): avendo letto la tua recensione sugli ZeroZone, subito gli ho prospettato l'accoppiata cinese con il pre Tisbury da te recensito. Finali ordinati ed arrivati: provati prima con la sezione pre del Myryad: buona dinamica, suono chiaro ed aperto, ma confuso nei passaggi più complessi. Ho portato il Linn Kairn come pre: tutto molto più ampio, articolato e piacevole: con la musica classica invece, ancora qualche impastamento. Abbiamo poi montato a monte del pre il mio Nad 51 come DAC: il suono complessivo ha preso davvero il volo! Finezza, controllo degli altoparlanti, chiarezza assoluta sia a basso volume che a volume da arresto! I finali da te indicati davvero possono stare su impianti di alto, ma davvero alto livello.
Veniamo dunque al quesito "pluriennale": fatti salvi al momento gli speaker (Canton) ed i finali, cosa consiglieresti come pre e/o come pre/dac/streamer? Budget max 800 euro (includendo la vendita degli apparecchi attuali), anche nell'usato. Tisbury (ahimè senza telecomando) + Dac/Streamer? e se sì, quale DAC? Oppure apparecchi all-in-one come il Cambridge CXN v2 o cos'altro? Il Cambridge mi sembra un'ottima macchina (conosco bene l'ampli + Dac CXA61) ho solo il dubbio della mancanza di una vera sezione pre, che da mia esperienza, ha un impatto importante nel dipanare passaggi complessi.
Grazie per il consiglio e, battute a parte, a mio avviso sei davvero una guida per gli amanti dell'audio fedele.
Tante buone cose.
Raffaele - E-mail: raffaele.fierro (at) gmail.com
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Caro Raffaele,
come hai visto gli ZeroZone hanno margini molto ampi, limitati spesso dalla qualità del pre e delle sorgenti a monte di essi. Un buon compromesso, visto il costo del tutto, è proprio il pre Tisbury che è scomodo da usare ma suona molto bene per quel che costa. Potresti in alternativa valutare un buon DAC con sezione pre, anche minimale. Ce ne sono tanti in commercio, a partire dai vari NuPrime, alcuni anche ben recensiti qui su TNT-Audio. Qualora volessi anche la sezione streamer allora il Cambridge che hai citato va benissimo, oppure qualche Cocktail Audio. Certo, la cifra a disposizione chiede di ripiegare quasi obbligatoriamente su un usato recente. Vedi cosa ti riesce di trovare e, se vuoi, sentiamoci di nuovo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Upgrade impianto stereo
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Consiglio SACD
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Pubblicato anche il nuovo album del quartetto scozzese Mogway, dal titolo The Bad Fire. Consuete atmosfere post-rock ed elettroniche, in un'alternanza di chiari e scuri, come in questa God Gets You Back, una suite di quasi 7 minuti, basata sulla stratificazione successiva di tanti pattern sonori.
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© Copyright 2025 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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Egregio Direttore,
Le ho già scritto in precedenza, ma questa volta le prometto che sarà l'ultima e che non la disturberò più in futuro.
Ho un impianto stereo così composto:
Ho un cruccio: il giradischi ha un valore affettivo enorme; lo so che non è il top, ma secondo lei è proprio scarso? Crede che negli altri componenti ce ne sia qualcuno da sostituire in quanto non all'altezza di una "fascia dignitosa"? Lei mi aveva consigliato come diffusori le KLIPSCH RF7 in quanto ascolto prevalentemente rock. Le volevo chiedere: in sostituzione delle RF7, le RF5 potrebbero andar bene comunque? Mi saprebbe dire gentilmente qualche altro modello che si avvicina alle RF7 e RF5? Ho notato che tutti gli altri modelli successivi sono stati prodotti in Cina e non in America.
La ringrazio infinitamente per la disponibilità e La saluto.
Pasquale - E-mail: pasquale.gelso (at) hotmail.it
Caro Pasquale,
puoi “disturbarmi” tutte le volte che sarà necessario, nessun problema, rispondo sempre a tutti. Il tuo giradischi va benissimo in questo impianto, tieni conto che potrai sempre migliorarlo con una testina di qualità migliore, visto che questo è l'elemento che più influenza il suono di un giradischi, specie di questo livello. Il resto dell'impianto va benissimo, sia lettore CD che amplificatore sono più che dignitosi. Per quanto riguarda i diffusori: liberati dal vincolo del dove sono realizzati, perché ormai la stragrande maggioranza dei diffusori in commercio sono realizzati in Cina. Ti volessi limitare a quelli realizzati in Europa o negli USA la tua scelta si restringerebbe moltissimo e sarebbe confinata a prodotti di costo molto, molto elevato. Le Klipsch RF5 andranno benissimo, ma non disdegnare l'usato recente, si possono fare ottimi acquisti. Il suono Klipsch è difficilmente assimilabile a quello di altri costruttori, non perché sia migliore in qualche senso ma soltanto perché ha un'impostazione timbrica abbastanza precisa e peculiare. Prima di acquistare, perciò, sarebbe meglio ascoltarli.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Roberto,
mi sembra di capire che desideri un suono più coinvolgente e pieno in basso. Tieni conto che le Keilidh vanno messe a ridosso della parete posteriore, in modo da rinforzare un po' la gamma bassa e medio-bassa, come era tradizione tra i costruttori britannici di quel periodo. Se le tieni lontane dalla parete posteriore è normale che il basso lo senti poco presente. Nel caso, prova ad addossarle alla parete e vediamo che succede. Un po' di corpo e dinamica in più lo dovresti guadagnare, senza stravolgere l'equilibrio cui sei abituato, con delle Linn Kaber LS500 (seconda serie), ad esempio. Si trovano usate per cifre modeste (meno di 1000€) e suonano ancora molto bene. Sono anche un bel po' più alte (90 cm + supporti in granito) delle Keilidh, che sono appena 83 cm, quindi l'immagine sonora sarebbe ben più ampia e alta. Naturalmente anche queste sono da posizionare a ridosso della parete posteriore. L'impostazione sonora delle Focal che hai ascoltato è molto diversa da quella Linn di quegli anni. Vedi se ti riesce di ascoltare delle Kaber correttamente posizionate, potrebbero essere la soluzione ottimale.
In alternativa, prova a fissare un budget preciso e vediamo cos'altro potresti valutare. Le Indiana Line Diva 6 che abbiamo recensito questa settimana, ad esempio, potrebbero essere da prendere in serissima considerazione.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Caro Marco,
con tutta la stima che posso avere per la serie Debut di Elac, direi che le KEF R5 appartengano a ben altra categoria. Hai avuto modo di ascoltarle in condizioni controllabili? In generale, direi che 27 mq meritano e possono gestire tranquillamente diffusori anche più impegnativi, come emissione in gamma bassa e ingombri. Le KEF R5 hanno una gamma bassa importante, sia per quantità che per estensione. Questo è un fatto da tener presente in funzione dell'ambiente e dell'installazione. I lati uguali della tua stanza mi fanno pensare che sia quadrata, il che non è MAI una buona cosa, specie in gamma bassa. Hai libertà di posizionamento? Le pareti posteriore e laterali sono vicine ai diffusori? In questo caso, un diffusore generoso in basso, per di più in una stanza quadrata, potrebbe creare non pochi problemi in termini di risonanze, rimbombi, rigonfiamenti vari. Si tratta di valutare l'ambiente e provare.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Antonio,
grazie per le belle parole sul nostro operato e per seguirci fedelmente da tanto tempo. L'idea di cambiare il giradischi, tenendo la bella testina e il buon pre fono, mi trova sostanzialmente d'accordo. Il Rega Planar 3 è una certezza: ben suonante, solido, facile da regolare e installare e affidabile. Persino facilmente rivendibile. Il nuovo braccio RB330, tra l'altro, dovrebbe essere perfettamente a suo agio con la tua testina Denon. Il giradischi monta già cavi specifici a bassa capacità con connettori Neutrik, lascerei questi, perché potrebbero essere l'interfaccia più azzeccata. Aggiungi il fatto che il P3 è upgradabile con l'alimentatore esterno Rega e con qualche altro accessorio. In pratica, ti consente di giocare ancora un po' anche nel futuro prossimo, dovessi aver voglia di ulteriori upgrade. Naturalmente, non aspettarti miracoli, ma qualcosa dovrebbe cambiare in maniera percettibile: il basso, la dinamica e persino l'immagine.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Buongiorno direttore,
Sono un assiduo Lettore della vostra rivista, sempre interessante che fornisce utili consigli per ascoltare musica senza svenarsi.
Mi rivolgo a voi per l'acquisto di Lettore SACD, in quanto quello che avevo mi ha abbandonato la cifra massima disponibile è €500,00.
Ascolto quasi tutti i generi musicali classica, jazz, soul, rock in una stanza di mt 5 per mt 4 con l'impianto disposto sul lato più stretto.
L'impianto è composto da pre ARC SP 8 a cui ho collegato 2 finali mono Fosi V3 (acquistati dopo aver letto la vostra prova) e diffusori Magneplanar MG1.
Per i SACD dalle ricerche effettuate avrei selezionato Pioneer PD 9 mk II, Denon 1500 ne, Sony UHP H1, Sony SCD XE 800, Sony ubp-x800m2; o qualsiasi altro che vogliate consigliarmi entro il mio budget.
Prediligo un suono non radiografante, ma che riproponga il giusto dettaglio, con corpo ed armonia, e che restituisca una scena ampia e profonda (mi scuso se non sono stato chiaro).
Spero di leggere presto la sua risposta e la ringrazio anticipatamente, inoltre la esorto nel continuare sempre così con la sua rivista e le faccio i migliori auguri per il nuovo anno.
Grazie,
Giuseppe - E-mail: gdhifi64 (at) gmail.com
Caro Giuseppe,
per ragioni di reperibilità di ricambi (in particolare le ottiche di lettura) io eviterei attentamente i lettori SACD di 10 o 15 anni fa, come alcuni di quelli presenti nel tuo elenco. I più recenti mi pare siano il Sony UHP H1 e l'UBP-X800M2 cui potresti aggiungere il modello SONY UBP-X1100ES. Purtroppo con 500€ nel nuovo c'è pochissimo e l'usato è un grosso rischio. Provo a spiegarmi meglio: mentre per i lettori CD l'acquisto di un usato non recentissimo potrebbe essere meno rischioso, visto l'alto volume di prodotti venduti (e quindi di ricambi disponibili), per un SACD, prodotto di nicchia venduto in pochi esemplari, per via del fatto che il formato non è mai decollato veramente, il rischio di non riparabilità di un'unità laser, ottica o meccanica è molto, molto più alto. A questo punto, visto il budget e vista la scarsissima disponibilità di prodotti nuovi in quella fascia di prezzo, preoccuparsi della qualità sonora è forse un po' velleitario. Forse, se ti piaceva il suo suono, avresti fatto meglio a far riparare il tuo vecchio SACD player (se ancora riparabile).
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro Stefano,
vista la tua soddisfazione nell'ascolto con lo smartphone e le cuffie e anche col vecchio impianto, ho ritenuto meritassi un posto nella nostra sezione “audiofili felici”. Vengo ai tuoi quesiti: lo smartphone può essere una sorgente di buona qualità se si bypassa l'uscita cuffia, in genere scadente, con un DAC/ampli cuffia di tipo OTG, anche come quelli che hai segnalato tu. Il segnale digitale viene prelevato dalla USB del telefono ed è convertito e poi amplificato dall'accessorio esterno. La qualità della sezione amplificatrice è persino più importante di quella di conversione D/A. Eviterei invece la riproduzione di file compressi con perdita e il collegamento Bluetooth. Per quanto riguarda invece l'impianto tradizionale (sostituisci i diffusori appena puoi!), concordo con te che il tasto loudness stia (ri)diventando sempre più necessario, perché ascoltare a volume alto è proibitivo per la maggior parte degli appassionati. Molti amplificatori stanno tornando a implementare i controlli di tono che, usati sapientemente, simulano abbastanza bene il filtro loudness, si tratta in fondo di aumentare un po' i bassi e gli alti (più i primi e meno i secondi). Infine, purtroppo non c'è rimedio ai danni prodotti da un ambiente riverberante: i suoni riflessi arrivano comunque alle nostre orecchie, anche se posizioniamo i diffusori vicini al punto d'ascolto. Anzi, potenzialmente potrebbe persino essere peggio, per l'aumento del ritardo col quale giungono a noi i suoni riflessi dalle pareti.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu
Suggerimento musicale della settimana
Archivio!
Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una “TNT-Audio Suggestion” su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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