Dare a dei condensatori lo stesso nome di quegli animaletti che riempiono l'aria delle calde notti estive con un cicalio rumoroso può sembrare un po' contro-intuitivo finché non ci si rammenta che la dimensione di una cicala è incredibilmente simle a quella di un condensatore audiofilo ad alto voltaggio e ci si rende conto del fatto che il suono di quell'insetto che riempie l'aria fa sì che la sua posizione venga individuata dai suoi potenziali compagni.
Si può intuire che testare dei condensatori è più complesso che testare sistemi di controllo della vibrazione o cavi! Il mio equipaggiamento di test a trasformatori accoppiati non può essere impiegato in questa situazione visto che produce risultati inconcludenti. Analogamente inserire una rete CR-CR tra i trasformatori di linea di livello e fare uso del mono per esasperarne le differenze nemmeno funziona poiché la marca ed il tipo di resistenze impiegate influsicono quanto i condensatori sul risultato finale .
L'effetto udibile dei condensatori, che varia a seconda del contesto, si aggiunge sia ai ricchi arazzi di paranoia degli audiofili sia ai ricchi arazzi di esperienza del revisore. In alcune applicazioni il contributo udibile di un condensatore economico è minimo e perciò non ci sono molte giustificazioni nel popolare l'hardware di condensatori esotici oltre la pura snobberia o la lussuria audiofila. Questo NON perché possa bastare qualche vecchio condensatore elettrolitico, ma solo per dire che la differenza tra un economico condensatore in poliestere metallizzato ed uno costoso di tipo audiofilo non è apprezzabile. Leggete la Parte 1 per addentrarvi un po' in questo contesto prima di andare avanti. Nel circuito di alimentazione di un amplificatore di potenza i condensatori grossi ed economici sono ideali per lo smoothing, per immagazzinare energia, come bypass o come ulteriore bypass locale vicino ai dispositivi attivi della sezione di uscita, mentre le sezioni di ingresso e di driver sono alimentate da modelli più piccoli e di migliore qualità (elettrolitici proprietari a basso ESR o in polipropilene, non modelli esotici a bassa costante dielettrica). Comunque gli alimentatori per la preamplificazione, specialmente quelli impiegati nei preamplificatori microfonici o in quelli per le testine dei giradischi, beneficiano dell'impiego di gruppi di condensatori più piccoli e di alta qualità piuttosto che di grossi condensatori singoli, se il circuito è sufficientemente trasparente (a meno che non sia nascosto sotto il bancone uno stock di Cerafine originali o di Black Gate) . Altrimenti usate i vostri soldi per acquistare dei condensatori di accoppiamento (negli ampli a valvole) e quelli per limitare la banda.
I condensatori interstage per il blocco della corrente continua sono quelli ove l'upgrade è più sensibile con due sole eccezioni. L'eccezione NUMERO 1 è la rete RIAA di un pre phono. La sezione passiva a due stadi per l'equalizzazione RIAA è il punto ideale dove intervenire per migliorare la qualità del suono quando tutti gli altri componenti(dell'impianto -ndt) si equivalgono ed è anche il posto dove è meno probabile creare scompiglio a causa di cambi di condensatore. Reti RIAA passive di tipo composito e reti 'attive' (quelle che ottengono un polo di filtro con feedback intorno al componente attivo, sia esso una valvola o un transistor) NON dovrebberpo essere modificate a meno che non abbiate accesso ad una rete RIAA invertita e pazienza e tempo a dismisura. L'eccezione NUMERO 2 è rappresentata dal condensatore di bypass del resistore in qualsiasi circuito di feedback. Poiché il loop di feedback fa uso del segnale come metodo di controllo della cancellazione della distorsione, qualsiasi distorsione venga introdotta nel loop di feedback viene amplificata dal guadagno dell'amplificatore. Ne consegue che i migliori condensatori e resistori dovrebbero essere impiegati lì. Inoltre è una buona idea provare differenti livelli di feedback prima di acquistare questi componenti.
I designer di crossover passivi per i diffusori affrontano problemi totalmente diversi. L'avversione ben nota del vostro scriba verso i crossover passivi non gli ha impedito di testare i condensatori in questo contesto. I maggiori clienti della Cicada sono i produttori di diffusori hi-end perciò la loro esperienza in questo campo è consolidata dal mercato. La Parte 3 coprirà una breve comparazione in un crossover passivo. Il vostro vecchio scriba è così avverso ai crossover passivi che solo una coppia di qualsiasi di queste applicazioni sono ammesse sotto il suo tetto e solo una alla volta.
Tom Fung, della Cicada ha un discreto pedigree. Ha lavorato dal 1994 per la Aeroplax Ltd (distributrice tedesca degli Audioplan), poi dal 2000 alla HiVi Research (molto nota per alcuni oltraggiosi driver per bassi) e dal 2003 il suo CV include la distribuzione dei Mundorf MCAP per i mercati di Hong Kong, Cina e Macao. Dal 2004 Tom è stato un consulente per vari marchi audiofiili ed ha lavorato per una società Taiwanese (fondata nel 1980) producendo condensatori OEM per i marchi audiofili hi-end europei, la decisione di commercializzarli con un suo marchio proprietario è così diventata una ovvia conseguenza. Per questa ragione un coppia di campioni pre-produzione (nella foto di sopra) hanno il nome del produttore cancellato con il bianchetto !
La fabbrica si trova a Taiwan e si è specializzata nella produzione di vari tipi di condensatori di alta qualità per utilizzo OEM. Producono sia un proprio film plastico sia condensatori elettrolitici per uso industriale o per uso hi end. La ragione per la quale hanno deciso di imbarcarsi nella fornitura dei componenti audiofili di marca nasce dalla loro capacità (uffa - un'altro gioco di parole sulla capacità) di produrre condensatori in rame puro ed in foglio di alluminio. Mentre i materiali dielettrici possono essere i più disparati fino a quanto lo permetta l'immaginazione, pochi produttori si spingono al di là dei rivestimenti metallizati o dei fogli in lega di alluminio. Esemplari di modelli realizzati a mano in carta ed olio si prestano ad avere alti prezzi mentre produttori all'ingrosso di modelli in plastica con conduttori esotici sono più inusuali. Ulteriore eccezione è che tra i produttori di tali componenti (ad eccezione di quelli arrotolati manualmente sulle gambe di fanciulle nei monasteri sulle cime delle montagne) ne esista uno il cui personale è composto anche anche da amanti della musica e da audiofili. Perciò, dopo qualche anno passato a produrre componenti per soddisfare le specifiche dei designer esterni, applicando la loro esperienza di R&D per altri, la CICADA ha infine impiegato il suo design unico e la sua capacità costruttiva per realizzare condensatori aftermarket di alta qualità e DIY. Il vecchio detto "Non potete realizzare un borsellino di seta da un orecchio di scrofa" sembra essere stato applicato visto che Cicada importa rame puro a 4 nove (99.99%) (purezza a 4 nove equivale ai 24kt o 1000fine nel gergo dell'oro) dalla Germania. Esso viene laminato a freddo in un film sottile da 0.005mm (5 micron); questo metodo costruttivo, pur essendo simile a quello degli Hovland Musicap, risulta differente da quello applicato per i normali condensatori in plastica. In realtà molti costruttori di condensatori plastici depositano un film metallico sulle superfici di un dielettrico plastico mentre invece i condensatori Cicada utilizzano i materiali del foglio allo stesso modo tradizionale di come si fa con la carta cerata o oliata. La Cicada utilizza dei macchinari appositamente realizzati per una tecnologia a quattro strati di avvolgimento, che, affermano, riesce ad arrotolare perfettamente i fogli di alluminio o di rame con la plastica. Sostengono di avere una tolleranza caratterizzata da una deviazione standard minore del 3%.
Scegliere tali materiali implica che questi condensatori siano GRANDI, ed i modelli in foglio di rame sono anche più grandi degli equivalenti in alluminio. Essi sono in proporzione simili alle varianti dei dielettrici in carta, siano essi in olio o in cera. Soltanto i rivali in carta ed olio sono più grandi dei più piccoli condensatori Cicada in rame e forse potrebbero essere proprio questa massa e questa solidità a contirbuire in modo significativo alla loro neutralità più di quanto possano fare altre esoteriche decisioni di design.
Foglio in puro alluminio con condensatore in polipropilene
Dimensioni
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Foglio in rame puro con condensatore in polipropilene
Dimensioni
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Gli amplificatori utilizzati come strumenti per la recensione hanno incluso lo sportivissimo Assemblage SET300B ed il Canor TP106 VR+ con i drivers di compressione
B&C DE-400TN-8
entrambi impiegati in virtù della loro trasparenza a dispetto della risposta in frequenza spiovente esibita oltre i 18kHz.
"E riguardo gli effetti sulla parte alta delle alte frequenze?" domanda in coro la plebe, dal lato sinistro.
La trasparenza, in questo test, si è rivelata essere il fattore più importante ed i risultati sono stati verificati con il Focal T120TDX (un prototipo con plug di fase in alluminio). La maggior parte delle differenze notate tra i condensatori giacciono nel dominio della trasparenza alle alte frequenze e nel timing. E' interessante ricordare che il primo test serio su un condensatore per audiofili faceva uso del leggendario tweeter Onken molto amato dai tub-o-fili giapponesi. I condensatori erano testati in serie in posizioni di accoppiamento, in parallelo in posizioni di anodo per il bypass locale delle alimentazioni ed in posizione di bypass catodico (come limitatori di banda).
Quando disposti in serie, sul "cammino del segnale" (l'intero amplificatore è in realtà il cammino del segnale ma i lettori dovrebbero essere avvezzi a ciò che comunemente è inteso come "cammino del segnale" nella confusa sintassi del gergo dei giornali audio), l'uso di un Mundorf è subito evidente grazie alla somiglianza con i recenti apparecchi recensiti che sono totalmente 'mundorfizzati'. Gli esemplari in alluminio della Cicada hanno la stessa evidente chiarezza degli MCAP (del modello metallizato in polipropilene) piuttosto che ricordare la tintinnante enfasi di molte testine a bobina mobile. Il rumore delle bacchette delle percussioni è evidente ed efficace proprio al modo hi-fi. Da questo punto di vista somigliano agli Infinicaps ed agli Hovland Musicaps. Comunque i modelli Cicada in foglio di alluminio sono generalmente superiori a qualsiasi altro condensatore dei tre tipi (prima menzionati -ndt) in plastica. La qualità dei primi tre è paragonabile al contorno di una immagine impressa su un cristallo di vetro rispetto alla stessa immagine stampata in opaco su carta fotografica. I Musicap e gli Infinicap aggiungono enfasi a questo contorno, ma il suo equivalente musicale, il rivestimento, non è mai perfettamente allineato. I condensatori Cicada in alluminio evidenziano molto meno questo effetto sebbene esso sia ancora presente e comunque, da questo punto di vista, rappresentano un miglioramento rispetto ai Mundorf.
Comparare dei prodotti come i condensatori è molto più complicato di qualsiasi altro componente audio. Trattenere la memoria audio è uno sforzo notevole quando ci si trova a staccare ed attaccare reofori su una basetta posta a 150 mm dal circuito o giù di lì. I condensatori Cicada in alluminio riescono a gestire la scala e la profondità come i rivali in film plastico, se in qualche modo stratificati. Ci hanno messo un tempo interminabile per rodare usando diversi segnali mai vicino al loro voltaggio di targa. Il fatto che i condensatori debbano essere rodati è probabilmente una rivelazione per molti; un'ipotesi potrebbe essere che gli strati che li costituiscono raggiungono lo stato di tensione minima grazie alla costante e leggera vibrazione del segnale che disturba l'omeostasi della costruzione originale. Qualunque sia la ragione, alcuni condensatori ci mettono una eternità a stabilizzarsi (gli Audio Note impiegano egualmente molto tempo) risultando impredicibilmente brillanti dopo l'accensione e, prima di finire il rodaggio, impiegando più tempo a scaldarsi. La fisica è accennata in quegli articoli del Wireless World prima menzionati ed a lungo dimenticati.
In un circuito di alimentazione ci vorrebbero 40 grossi Cicada da 10uF per poter competere con i condensatori Cerafine 200+200uF, facendo così sembrare ragionevole il valore dei NOS Cerafine ! Comunque i Cicada possono svolgere un ruolo molto più efficace come condensatori di bypass rispetto ad altri modelli elettrolitici di simili dimensioni e di qualità ragionevole come i BHC.
Infine ecco un altro caso, anche se con caratteristiche molto differenti. Questa disposizione ricorda quella di una cascata con valori decrescenti in parallelo (utilizzando la regola di 1/1000 anziché quella di un 1/100): il loro prezzo non è comunque giustificato rispetto ad una combinazione di modelli meno costosi, benché qualche piccola differenza possa essere udita. La cascata di BHC 200uF + un polipropilene 2uF + un mica da 200 pF risulterebbe notevolmente meno costosa e molto vicina alla cascata BHC 200uF + Cicada 2uF mentre quest'ultima costerebbe molto di più.
"E quindi?" la plebe grida in coro, dal lato sinistro, "Questo cosa ci dice?"
Ci dice che in un alimentatore, in talune situazioni, impiegare un banco di condensatori meno costosi, che eccellono su valori più piccoli, è una scelta altrettanto valida di quella di impiegare un'accoppiata di due condensatori (principale e shunt) top class . Ne consegue che, nell'alimentazione B+ di un amplificatore a valvole, impiegare un buon 200uF commerciale, bypassato con modelli in foglio da 2uF, bypassato da condensatori audiofili da 0.01uF (o in mica argentata) è quasi indistiguibile rispetto all'uso di un leggendario 200uF bypassato da un altro leggendario 0.01uF. Quest'ultimo accoppiamento costa molte volte il costo totale della prima configurazione e pertanto rappresenta una soluzione ingegneristica meno interessante. La soluzione ingegneristica più; intelligente è realizzare il bypass locale del B+ (anodo a terra) impiegando un condensatore audiofilo della qualità di un Cicada, piuttosto che un più stravagante condensatore di smoothing dal rettificatore.
Lo stesso ragionamento diventa ancora più calzante nelle applicazioni a stato solido dove gli alti voltaggi dei condensatori Cicada non sono necessari. Impiegare da un banco di mostri da 64,000uF 35V, per ottenere lo smoothing massimo, bypassato con un Cicada con foglio in alluminio da 10uF e 200V e finendo, come bypass locale verso i transistor stessi, con il più piccolo modello in rame da 0.68uF può essere molto più efficace, dal punto di vista dei costi, rispetto ad un banco di condensatori con un ESR super basso verso l'output del rettificatore.
I condensatori di bypass del catodo (quando vengono usati) sono importanti tanto quanto i condensatori di accoppiamento interstadio nel determinare la voce di un amplificatore. La necessità di far uso di modelli con valori (di capacità -ndt) abbastanza alti che lavorano a voltaggi modesti (modelli da 16V sono spesso adeguati) tende a cospirare contro i modelli in film dal punto di vista delle dimensioni e dei costi. L'applicazione del modello Cicada da 10uF in foglio di alluminio è stata testata in questo contesto ed alterava il suono rispetto ad alcuni Black Gates da 16V. I modelli Cicada in foglio di alluminio apparivano più espliciti e diretti rivelando dettagli prima non notati.
La tendenza emersa nei test dei circuiti elettronici è che i condensatori in foglio di alluminio sono molto simili ai migliori condensatori della concorrenza in foglio di alluminio e a film come gli Hovland o i TRT Infinicap e condividono molte delle qualità dei modelli AudioNote in alluminio ed in carta ed olio. E' da notare con attenzione che la differenza sonora qualitativa tra gli AudioNote in alluminio e gli AudioNote in rame e quelli in carta ed olio è quasi identica nel cambio tra i Cicada in foglio alluminio ed i Cicada in foglio di rame. Confrontare solo due produttori è troppo poco per poter trarre qualche conclusione, potrebbe essere che i fornitori dei fogli siano gli stessi o piuttosto che tale sia la qualità di questi due metalli.
I condensatori Cicada in foglio di alluminio (attenzione all'approccio per analogia visiva) enfatizzano il dettaglio così come succede durante lo sviluppo fotografico dei rullini in bianco e nero (con l'Acutol) quando si esaltano i bordi e quindi il contrasto, o come accade quando si fa eccessivamente uso della maschera di unsharp in photoshop. I Cicada sono molto migliori dei Solen fast caps, dei vecchi TRT Wondercaps (favoriti verso la fine degli anni 80), dei Multicaps e di svariati Wimas; sono migliori dei TRT Infinicaps (ci sono molte versioni di questi ultimi, quelli impiegati nel test sono i 'Type d' bianchi e quelli SETI d'argento), dei TRT Dynamicaps e degli Hovland Musicaps. Il miglioramento sta nella chiarezza, nel dettaglio e nel passo alle alte frequenze. Sono sottilmente differenti dai modelli in olio ed alluminio come gli AudioNote (che credo siani un esercizio di rebranding di un altro carta ed olio) ma hanno qualità che li posizionano nello stesso gruppo. I Cicada in alluminio sono migliori della maggior parte dei condensatori della concorrenza in film plastico (polipropilene ecc.) ma ne sono anche molto simili enfatizzando i dettagli. Tutte queste differenze sono di carattere minore se comparate a quelle esistenti tra differenti pick-up o pre-amplificatori.
I condensatori Cicada foglio in rame differsicono dai condensatori Cicada foglio in alluminio esattamente come i condensatori AudioNote in rame differiscono dai condensatori AudioNote in alluminio . Il suono è ancora più accuratamente dettagliato (meno esaltato anche degli AudioNote in argento ). Benché tra i modelli in rame e quelli in alluminio le differenze siano sottili (ottenendo solo piccole differenze migliorative in un paio di parametri rispetto a ciasun riferimento utilizzando il metdodo di giudizio), mentre in una comparazione A-B il modello in rame vince sempre.
I condensatori Cicada funzionano molto bene ma è probabile che non trovino spazio sufficiente all'interno di molti amplificatori o lettori CD. Il Macbook Pro, su cui questa recensione è scritta, è più sottile dei condensatori Cicada, perciò la sua scheda audio non può beneficiare di alcun upgrade. Apparecchi grossi e separati, specialmente del tipo a valvole, sono tra i più probabili beneficiari.
L'autore non ha alcun piano di provare a valutare di nuovo condensatori. Intraprendere questa attività in modo appropriato richiede più tempo di ogni altra attività di recensione. La maggior parte di ciò che è stato scritto altrove su questo argomento si è basato sull'esperienza della singola sostituzione di un condensatore in un unico contesto. Soltanto Ben Duncan, Martin Colloms in HiFi News e Bateman in Wireles World hanno seguito un certo rigore accademico, il che è facilmente comprensibile finché lo si considera un esercizio. Inevitabilmente le analogie visuali dominano: siamo una specie i cui dati senzienti sono dominati da quelli visuali ed il nostro linguaggio riflette questa propensione. Le riflessioni possono essere udibili o visibili, ma esse saranno metaforiche.
I condensatori Cicada in Rame sono in ultima analisi da preferirsi rispetto alle versioni in alluminio se impiegati in posizioni critiche, però questi ultimi sono disponibili in un range più ampio di valori. Essi sono MOLTO più grandi della maggior parte dei concorrenti e quelli in rame sono leggermente più grandi di quelli in alluminio.
Per concludere, quando impiegati in serie (come consensatori di accoppiamento), il loro carattere si situa abbastanza a metà tra gli Hovland Musicap o gli Infinicaps (in realtà, simili in carattere agli MCAPS) ed i modelli migliori in carta ed olio (vecchia scuola Audio Note foglio in rame), ma con una chiarezza maggiore ed indipendentemente dai voltaggi del circuito (e questa rappresenta un po' una sorpresa). La connessione con i Mundorf MCAP è ovvia per la voce dei Cicada in foglio di alluminio e le versioni in foglio di rame si avvicinano ancora di più. Francamente queste differenze sono piccole nel grande schema di un intero sistema audio (sarebbero sembrate maggiori in un singolo test A-B rispetto ad un singolo riferimento) ma possono avere influenza in un progetto con pochi componenti rispetto a quello con un circuito complicato. Uno stadio di linea con una singola valvola evidenzierebbe queste differenze mentre un amplificatore bipolare a transistor in classe AB le maschererebbe completamente. Chiunque stia pensando di realizzare un progetto SET o il Raven o un Allen Wright FVP, dovrebbe tenere a mente la differenza.
Quando impiegati come bypass negli alimentatori, come bypass catodico o nel disaccoppiamento locale dell'alimentatore essi non sono sufficientemente migliori di altri modelli meno costosi, e mentre un elettrolitico proprietario bypassato da un Cicada non è valido come un singolo Cerafine o un Black Gate, una pila shunt sormontata da un piccolo condensatore in mica d'argento o un Cicada in alluminio risulta sufficiente per molte applicazioni. I modelli meno costosi in foglio di alluminio sono indistinguibili da quelli in rame nelle posizioni di bypass dell'alimentatore e nemmeno sono molto migliori dei modelli più economici.
Noterete che ci sono alcuni raffronti tra i condensatori Cicada ed altri condensatori leggendari che non sono più disponibili sul mercato come nuovi; essere confrontati con questi ultimi è un'impresa ardua ma permette anche di mettere nella giusta prospettiva i miti . I vecchi condensatori non sono opere d'arte, sono solo vecchi condensatori con tutti i rischi connessi ad un vecchio pezzo di ingegneria. Comunque ci sono anche i rischi connessi con un mercato che si comporta come il mercato dell'arte, questi oggetti non sono sempre ciò che hanno la pretesa di essere . Componenti nuovi di buona reputazione saranno sempre più sicuri dei NOS (New Old Stock), ma il fatto che manchi il prezzo di vendita rende impossibile un giudizio di valore.
Tutto ovviamente su CD:
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