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Prodotto: alimentatore a batteria Ciúnas
Produttore: Ciúnas Audio
Prezzo: 250 euro (+ IVA 23% se si ordina da un paese UE)
Recensore: Nick Whetstone - TNT UK
Pubblicato: Maggio, 2018
Traduttore: Roberto Felletti
Uno dei problemi che molti audiofili devono affrontare è come avere una buona alimentazione pulita per i propri dispositivi audio. Per risolvere il problema ci sono due soluzioni: 1) utilizzare un condizionatore di rete elettrica di buona qualità e 2) utilizzare un'alimentazione a batteria. Alcuni anni fa gli audiofili hanno cominciato a giocare con le batterie di qualunque tipo, dalle AA, usate solitamente nelle torce e affini, alle batterie da auto. Uno degli svantaggi di un alimentatore a batteria è che ogni tanto va ricaricato. Anche se la batteria ha carica sufficiente per un'intera sessione di ascolti, l'utilizzatore deve comunque ricordarsi di metterla in carica una volta finito, e poi staccarla dalla rete prima di ricominciare. Pertanto, i produttori hanno sviluppato una tecnologia che consente al caricabatteria di restare collegato anche quando la batteria è in uso, impedendo al contempo all'alimentazione di rete di contaminare la batteria che alimenta il dispositivo. Un dispositivo simile è l'ISO-PS della Ciúnas Audio, azienda che gode di un'ottima reputazione per, tra l'altro, i suoi DAC con alimentazione a batteria.
L'ISO-PS sarà familiare a chiunque abbia posseduto o possieda altri prodotti Ciúnas Audio, poiché utilizza il medesimo cabinet. Il piccolo case in alluminio (120 mm x 43 mm x 78 mm) ospita batterie sostituibili dall'utilizzatore stesso nonché la circuiteria elettronica, che non solo permette al dispositivo di essere usato quando è sotto carica, ma mostra all'utilizzatore se è acceso, carico e pronto all'uso. L'ISO-PS può alimentare dispositivi sia a 5 V sia a 7 V, per cui dovrebbe riuscire ad alimentare la maggior parte dei dispositivi USB presenti sul mercato. In fase di ordine dell'ISO-PS, il cliente può specificare se preferisce due uscite a 5 V, due uscite a 7 V oppure una a 5 V e una a 7 V. Ciascuna uscita può erogare fino a 2 A di corrente, il che è sufficiente per la maggior parte dei dispositivi USB, per uso hi-fi, che funzionano in corrente continua.
Non c'è molto da dire su come usare l'ISO-PS. L'esemplare recensito era arrivato già caricato, ma io ho dovuto costruire un cavo apposito per poterlo usare con l'iFi iDAC, con cui volevo provarlo. L'ISO-PS è fornito di un cavo per collegarlo a dispositivi dotati di connettori per corrente continua standard da 2,1 mm.
Accendendolo, l'ISO-PS emette un bip e il LED blu lampeggia tre o quattro volte, dopodiché la luce resta fissa. Se una delle batterie comincia a scendere sotto i 3 V, il LED riprende a lampeggiare. Se la tensione scende sotto i 2,5 V, il LED si spegne e l'apparecchio emette bip in continuazione.
Lo scopo di questa recensione era confrontare l'ISO-PS con l'alimentatore che solitamente uso con l'iFi iDAC, cioè l'alimentatore Paul Hynes SR3-5, a sua volta alimentato da un condizionatore di rete James Audio (purtroppo non più disponibile). Questa alimentazione di rete è, secondo me, molto valida. La corrente di casa mia non è così male, ma con il condizionatore di rete James Audio è tutta un'altra cosa.
Avevo iniziato semplicemente inserendo l'ISO-PS nell'impianto, al posto dell'alimentatore di rete, e avevo iniziato ad ascoltare. Avevo subito notato una lieve differenza, e avevo rimesso l'alimentatore di rete per verificare. Avendo scambiato i dispositivi alcune volte, ero giunto alla conclusione che preferivo, di poco, l'alimentazione di rete, e mi ero domandato se dipendesse dal fatto che ero abituato a quel tipo di suono. Pertanto, avevo usato esclusivamente l'ISO-PS per tre o quattro giorni, e poi li avevo confrontati nuovamente. La mia preferenza restava per l'alimentazione di rete. Semplicemente, il suono era un po' più emozionante, e mi domandavo se potesse dipendere da qualcosa aggiunto dalla corrente di rete più che dal condizionatore. Fosse quel che fosse, più ascoltavo più ero sicuro di preferire l'alimentazione di rete.
Ma per contestualizzare la questione, il punto non era che un tipo di alimentazione suonasse meglio o peggio dell'altro; la differenza era davvero minima, sebbene percepibile, ma questo non vuole significare che io non avessi apprezzato pienamente il suono dell'alimentazione a batteria. Se mi togliessero la corrente, potrei vivere abbastanza felicemente con il suono dell'ISO-PS. E già che ci siamo, va sottolineato che l'ISO-PS costa 250 euro, mentre l'alimentatore Paul Hynes e il condizionatore di rete (se fosse ancora disponibile) costerebbero sei volte tanto!
Devo anche aggiungere che avevo provato l'ISO-PS sia sotto carica sia staccato dalla rete, senza riscontrare nessuna differenza percepibile. Pertanto, può essere lasciato tranquillamente in carica ed è possibile accenderlo e spegnerlo come qualunque alimentatore con alimentazione di rete. L'ISO-PS non è fornito di caricabatteria, per cui avrete bisogno di qualcosa che eroghi 1 A (o più) a 5 V; però è corredato di un cavo per la ricarica, presumibilmente per collegarlo al caricabatteria del Ciúnas ISO-HUB.
Avevo anche richiamato dal pensionamento un semplice alimentatore a batteria da 5 V, che utilizza quattro batterie AA, per confrontarlo con l'ISO-PS. La differenza si sentiva abbastanza, con l'ISO-PS che suonava in maniera più vivace rispetto alle batterie AA. Quindi, se devo essere sincero, consiglierei l'ISO-PS a coloro che, per qualunque motivo, preferiscano (o abbiano bisogno di) utilizzare un'alimentazione a batteria. La Ciúnas Audio, nel corso degli ultimi dieci anni, si è fatta una buona reputazione per la qualità dei suoi dispositivi USB, e l'ISO-PS contribuisce a mantenere alto il nome dell'azienda.
Quando John Kenny di Ciúnas Audio mi aveva domandato come andasse con l'ISO-PS, si era dimostrato interessato alle mie conclusioni, ma mi aveva suggerito che l'ISO-PS avrebbe potuto esprimersi al meglio con dispositivi che potevano essere collegati con il cavo in dotazione, ad esempio quelli con una presa separata per l'alimentazione in corrente continua, anziché alimentati tramite la porta USB. Il motivo di ciò è che i conduttori di alimentazione di un cavo USB sono di piccola sezione e quindi non sono in grado di permettere all'ISO-PS di fornire il massimo della potenza al dispositivo alimentato. Va bene che questa è teoria del suono, ma in quel momento non avevo un dispositivo con due prese in corrente continua da 2,1 mm separate. Nonostante il dubbio, l'ISO-PS aveva funzionato comunque molto bene con l'iFI iDac, probabilmente perché avevo costruito un cavo adatto per collegarli.
© Copyright 2018 Nick Whetstone - nick@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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