[Non mi spezzo ma mi (s)piego] Come ascoltare e giudicare un componente o un impianto HiFi fuori casa

Recentemente abbiamo dedicato un intero articolo al come si dovrebbe affrontare l'ascolto critico di un componente HiFi o di un impianto e quali siano le condizioni minime che devono essere soddisfatte per poter esperimere un giudizio sensato. Purtroppo non sempre è possibile ascoltare secondo queste condizioni minime (stesso impianto, stesso ambiente, stesso momento) e ci si ritrova a dover decidere come scegliere un componente HiFi basandosi su sensazioni d'ascolto nate in condizioni non controllate. Vediamo come fare per limitare al massimo i danni e i rischi di prendere fischi per fiaschi. Per molti ciò che segue può essere ovvio, ma a giudicare da tanti racconti di ascolti, letti un po' ovunque sul web, scritti o recitati in video persino da aspiranti “recensori”, sembra che manchino proprio i fondamentali, come si dice. Altri consigli più specifici, comunque, seguiranno in una terza parte.

Consiglio #1: provare sempre a chiedere il componente HiFi in prova a casa per un giorno o un weekend, eventualmente sotto diretta supervisione del negoziante, o dietro deposito di una caparra (rimborsabile) consistente. Non è facile, ma per investimenti di un certo impegno non è impossibile poter provare un componente in casa propria. Ove ciò non fosse possibile, chiedete al negoziante, ammesso che abbia una saletta definibile tale, di poter portare nel suo negozio uno o più componenti del vostro impianto, per poterli confrontare con quelli che ritenete possano essere degli upgrade. Anche se l'impianto del negoziante e la sua saletta vi fossero ignoti, almeno riuscirete a sentire le differenze tra il vostro componente (o le vostre casse) e i candidati per la sostituzione. Tutto questo è abbastanza facile da realizzare, specie se si tratta di spostare componenti di ingombro ragionevole.

Consiglio #2: nel caso le situazioni di cui sopra fossero indisponibili, non resta che ascoltare nella saletta del negoziante. Per minimizzare le variabili in gioco (componenti e ambiente) assicuratevi di portare con voi una buona selezione di dischi che conoscete bene, possibilmente che siano di buona qualità. È infatti perfettamente inutile giudicare un componente HiFi (come ho visto fare alle mostre!) con incisioni di pessima qualità, vecchie, compresse, prive di dinamica, immagine e risposta in frequenza estesa. La scusa “ma queste le conosco bene” non regge, perché un buon impianto o un componente più trasparente e preciso potrebbe persino farvi sentire più difetti, tanto da farvi preferire un componente peggiore, meno fedele, a uno che invece vi fa sentire tutti i limiti dell'incisione. Naturalmente, il negoziante proverà a convincervi che il componente in vendita è superiore al vostro: chiedete la cortesia di non interferire.

Consiglio #3: spesso si sente obiettare che ascoltare in negozio può essere fuorviante, perché ciò che suona bene in quel contesto, magari con una saletta ottimizzata, cesserà di suonare in quel modo una volta inserito nella vostra sala d'ascolto. Questo è vero, ma è una buona occasione per sfruttare l'informazione: se in quella saletta suonava così e a casa vostra suona malissimo, ci sono ottime possibilità che la vostra stanza d'ascolto sia fondamentalmente sbagliata e pertanto, prima di programmare qualunque upgrade, forse varrebbe la pena investire tempo e denaro per farla suonare in maniera accettabile. In ogni caso, non c'è altra via d'uscita: in una stanza inadatta anche l'impianto da 1 milione di euro suonerà MALISSIMO, prova ne sia il disastro sonoro di certi impianti high-end alle mostre HiFi, talvolta letteralmente inascoltabili.

Consiglio #4: il discorso non cambia molto se ascoltate a casa di un amico, tranne che per il fatto che realisticamente, il vostro amico vi consentirà di portare il vostro componente a casa sua per un ascolto comparativo. In questa situazione, tuttavia, bisogna far attenzione all'amico. Tipicamente gli audiofili sono dei gran chiacchieroni, spesso millantatori di esperienza di lungo corso, e tipicamente tifosi di una o l'altra filosofia audio. È altamente probabile che proverà a condizionare il vostro giudizio, anche in buona fede. Per questo motivo le prove si dovranno svolgere in religioso silenzio: si ascolta e, dopo essersi fatti un'idea, ci si può confrontare. Qualuqnue cosa detta dalla controparte, interessata o no che sia, condizionerà il vostro giudizio, specie se non avete grande esperienza di confronti.

Consiglio #5: alle mostre HiFi è quasi impossibile capire qualcosa, le condizioni sono incontrollabili e spesso non potrete chiedere di ascoltare qualche vostro disco. A peggiorare la situazione c'è il contesto: rumoroso, con tanta gente che parla, anche ad alta voce, compresi i titolari e i gestori delle salette stesse. Capire qualcosa in questo caos è letteralmente impossibile. Per questo motivo siamo sempre molto cauti quando visitiamo una mostra e proviamo a citare qualche saletta o impianto meritevole. In genere ci limitiamo a parlare solo delle salette che suonano bene (e ce ne sono) sospendendo il giudizio su tutte le altre.

Conclusioni

Queste prime cinque regole facili dovrebbero aiutarvi a limitare i danni, nella prossima puntata ne vedremo altre, addentrandoci più a fondo sul cosa ascoltare e in che modo.

Sullo stesso tema, ma più da un punto di vista fisiologico/filosofico, non perdetevi l'articolo di Mark Wheeler sempre qui su TNT-Audio.

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Non mi spezzo ma mi (s)piego: come giudicare un componente HiFi fuori casa

Semplici regole per non sbagliare...troppo

Premessa

Conclusioni