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Korato KVP10 & KTA100 - Pre/Finale

[English version]

Prodotti: pre Korato KVP10 e finale KTA100
Costruttore: Korato - Yugoslavia
Costo: chiedere al costruttore per dettagli
Distribuito in Italia da The Analogue World
Recensore: Geoff Husband
Data recensione: Febbraio 2001

Introduzione

[Korato kta100]

Immaginate la situazione. Avete appena fondato un'azienda di hi-fi high-end. Il vostro paese si è quasi staccato dal blocco dell'Est con tutto ciò che una cosa del genere implica. I muri vengono abbattuti, l'ingresso nella CEE sembra una possibilità, la distribuzione viene organizzata e le vendite cominciano ad andar bene, quindi - il caos. Guerra civile, sanzioni dall'occidente, missili cruise sopra la testa, rivoluzione, scioperi nazionali etc... solo in un posto potrebbe succedere tutto ciò - la Yugoslavia. E pur attraverso tutto questo l'azienda in questione - Korato - ha tenuto. Mentre scrivo una coppia Korato pre/finale sta dolcemente suonando (se 'Giugno 1974' può essere considerato dolce) sembrando quasi come un prodotto Europeo di punta, e ancora io non riesco a crederci.
In un tempo nel quale i costruttori Europei cadono come le mosche i loro problemi sembrano niente in confronto a quelli che Korato ha incontrato e ai quali è sopravvissuta. Possono esser piccoli, ma sono anche sicuramente resistenti ed elastici e mi danno la certezza di "esserci per rimanerci" come nessun'altro. Ora, con sicuramente un futuro più roseo davanti, stanno programmando di espandersi ulteriormente verso l'Europa e gli Stati Uniti.

Quindi, qui nella mia stanza ho un piccolo pezzo di storia, il primo ampli "dopo guerra" di Korato, ed è un gioiello...

Tecnica

Le armi di Korato per l'estero sono il preamplificatore KVP10 e il finale KTA100. Prima il finale. È un mostro, 28 kg, enormi alette di raffreddamento su ogni lato. È fortemente polarizzato verso la classe A fornendo 30 watts dei suoi 100 su 8 ohm di targa prima di passare in classe 'AB'. Fin troppe aziende 'hi-end' introdurrebbero questo oggetto nel mercato come un 'pura classe A', Korato è un po' più onesta. Ma il nostro va ben oltre questi dati. 200w su 4 ohm e 350 su 2. Non riesco a pensare a nulla che lo possa battere a quel prezzo.

[Korato kta100 all'interno]

Ma se fate ciò con componenti economici la cosa è semplice, il bello è che i Korato sono fatti con componenti di prim'ordine. Primo, è un dual mono. E con ciò non intendo dire che ha due stadi d'uscita, voglio dire che se prendete una sega e lo tagliate in due lui continuerà a funzionare. In effetti il LED e il cordone d'alimentazione sono condivisi fra i due canali ma a parte questo ogni cosa è duplicata e simmetrica, due monoblocchi in un singolo contenitore - due toroidali custom da 500va, due condensatori "mostri" da 72000 uF per canale costruiti da Cornell Dubilier negli USA. Tre paia di transistors Motorola per lato sono assicurati sulle enormi alette. Il tutto cablato con cavo VDH.

Il contenitore è solido e impressionante. Un frontale in alluminio nero da 8mm di spessore accoglie il logo e un LED. Lo chassis è un tubo d'acciaio a sezione quadrata al quale sono fissate le alette che occupano un lato ognuna tranne una piccola porzione in legno. Non è stupendo, ma è un oggetto ben fatto, una sorta di Krell degli anni '80 con un look Scandinavo. I morsetti d'uscita e i pin jack sono placcati oro. L'interruttore d'accensione è sul pannello posteriore, un po' scomodo ma lascia il frontale pulito.

Anche il KVP10 è un po' speciale... Usa lo stesso tipo di contenitore, ma questa volta molto più basso, dato che è un componente a due telai. Un contenitore ospita l'alimentatore stabilizzato a valvole, anche questo dual mono e con due toroidali da 50va. Questo alimenta il pre attraverso due "cordoni ombelicali". Il circuito è basato su un mu-follower ibrido, con zero feedback, nuovamente tutto dual mono. Utilizza condensatori al polipropilene Hovland, un potenziometro Noble, un commutatore Elma con contatti dorati, cavi VDH e valvole EI-RC.

[Korato pre - alimentazione]

I pin placcati oro sono come quelli del finale ma per me il "pezzo forte" è lo stadio phono. E un' dual mono MM tutto valvolare e aumenta di 100 sterline il costo del pre. Qualsiasi stadio phono esterno di questa qualità parte da almeno 400 sterline aumentando velocemente, quindi anche se non avete un giradischi vi consiglio di scegliere questa opzione.

Potenza!

Il KTA100 è un ampli molto potente con una grande capacità di fornire corrente ma qual'è il punto? Per alcuni è la sicurezza di rispondere agli amici che fanno la solita domanda "Quanti watt c'ha?" Dicendogli che il mostro nero tira fuori tranquillamente 100 w li si impressiona favorevolmente. So che nessuno di voi leggendo ciò sarà influenzato più di tanto ma per il marketing serve...

Quindi a cosa serve tutta questa potenza e in particolare, nel caso dei Korato, la capacità di raddoppiarla ad ogni dimezzamento del carico? sicuramente alcuni diffusori sono molto inefficienti, ricordate che la potenza richiesta per un dato ambiente raddoppia ogni 3dbl di riduzione dell'efficienza del diffusore. Così se un diffusore da 90 dbl necessita di 10 watt per suonare ad un certo volume, un diffusore da 87 dbl avrà bisogno di 20 watts, uno da 84dbl - 40 watt, 81dbl - 80 watt e così via. Quindi se i vostri diffusori sono molto inefficienti, questi 100 watt potrebbero servire più spesso di quanto potreste supporre... Ma questo è un caso estremo.

[Korato Preamp all'interno]

Oggi la media dei diffusori ha un'efficienza intorno agli 87 db/w/m, sebbene ci siano delle grandi variazioni. Le mie IPL S3tl sono in quest'intorno e i miei Audion da 30 watts le pilotano abbastanza bene, sebbene non rimanga quasi niente come riserva di potenza. Questa combinazione lavora bene perchè le IPL sono dei diffusori da 8 ohm e, come molti "transmission lines" hanno una curva d'impedenza molto dolce. E questo, dell'impedenza, è invece il problema con gli altri diffusori.
Molti, forse la maggioranza, seguono lo standard 8 ohm in modo molto approssimativo. Un reflex tipico avrà una curva d'impedenza che andrà da, diciamo, 10 fino a 4 ohms, e con i 4 ohm solitamente situati nella regione del mediobasso dove c'è parecchia energia. In quel punto a 4 ohm il diffusore richiederà una corrente doppia dall'ampli altrimenti altererà la risposta suonando "più piano" o, peggio, perdendo controllo.
Un tipico scenario è questo: un diffusore difficile da pilotare, come quelli realizzati da Shahinian, e l'impedenza scende fino a 1 ohm!

Molti ampli suoneranno in modo orribile con questo tipo di diffusori, essendo, in questo caso, il diffusore a pilotare l'ampli e non il contrario. Molti ampli a valvole abbassano la potenza d'uscita se si abbassa l'impedenza così come molti "classe A". Il Korato è vicino al vero "generatore di tensione" riuscendo a pilotare qualsiasi tipo di diffusore fino alla sua potenza nominale. Quelli di noi con ampli a valvole o a transistor "normali" devono scegliere bene il diffusore da abbinare...

Qualità del suono

I miei ampli sono degli Audion Premier 2 pre e gli ETPP EL34 mono blocks, che costano circa 1500 sterline. Avevo anche, per le mani, un prototipo di un 300b SE e il Lab 47 Gaincard era di recente memoria. Tutti molto differenti, ma tutti più costosi del Korato che sembra quindi in una prova difficile...

Prima di tutto un commento sulla compatibilità. Il finale richiede 1.2v per raggiungere la potenza di targa. Un pre passivo non darà guadagno sufficiente. Il pre Korato fornisce 45v! Questo significa che piloterà qualsiasi finale, ma quelli molto sensibili, tipo qualche vecchio Leaks richiederanno spostamenti della manopola del volume talmente piccoli da renderla quasi inutilizzabile.

Ed ora un avviso. La coppia suona orribilmente appena uscita dagli imballi. 48 ore di rodaggio sono necessarie. Ma ne vale la pena. Se cercate l'archetipo del "suono valvolare" - caldo e accogliente - guardate altrove. Sia il pre che il finale, a dispetto delle loro differenti tecnologie condividono la stessa impronta di un suono incredibilmente aperto e dinamico.
Pensavo che i miei Audions sarebbero stati abbastanza simili, specialmente il pre, e invece no. La differenza più eclatante è stata nel soundstage molto più ampio e, in particolare, profondo. Essi hanno fatto suonare "piccoli" i miei Audion e non avete idea di come ciò mi abbia fatto sentire.
Se il Lab 47 aveva suonato un po' piatto e con poca dinamica rispetto agli Audion con praticamente tutti i diffusori esclusi quelli più efficienti, i Korato davano più dinamica. Erano così chiari e dettagliati che all'inizio avevo avuto paura fossero troppo pompati. Un buon test per questo è metter su 'Nevermind' dei Nirvana e abbassare il pick up. Mi aspettavo un casino indistinto e invece suonavano forte e bene! Il controllo sul basso era superbo, una tacca sopra al mio vecchio Naim 140 e due sopra gli Audion. E ancora quel soundstage grande e solido come una roccia. Questo ampli ha amato subito le mie IPL, portando le loro capacità sul basso ancora più in alto.
Il soundstage su 'Time out' era enorme, l'eco dalla parete posteriore dello studio (reale o ricreato?) era il migliore che abbia mai sentito.

Suonare 'swaps' con entrambi pre e finale mostrava ancor più chiaramente la differenza. I finali erano alla pari, il Korato più deciso, veloce e con controllo sul basso considerevolmente migliore, ma gli Audion ETPP suonavano più caldi, entrambi erano eccellenti e il Korato migliore con le IPL, ma sicuramente ci sono altri diffusori che ribalterebbero il risultato. Comunque sia nella capacità di pilotaggio che nella potenza il Korato era, ovviamente, avanti.

Nei pre c'era la vera differenza. L'Audion era dolce e, se ascoltato attentamente, non si perde alcun dettaglio. Ma il Korato... soundstage incredibile, velocità estrema, e lo spazio intorno agli strumenti... Il risultato era un tantino secco, ma comunque migliore - denotando la sua origine 'high-end'.
Tenendo conto che il Korato costa circa il 60% dell'Audion, è un pre che considero quasi perfetto.

E quando il gioco si fa duro? Qui ci voleva un confronto più approfondito con gli Audion. Come ho già detto, essi avevano una presentazione più "piccola", calda e leggermente dolce. Come il volume saliva essi andavano di meglio in meglio. Quando il suono raggiungeva livelli da festa il suono cominciava a diventare leggero dato che il finale cominciava ad essere al limite e il basso cominciava a essere congestionato.
Lo stesso test eseguito sul Korato mostrava un cambiamento in equilibrio molto minore, diventando il suono sempre più forte fino al punto dove avevo paura per le mie orecchie e per i diffusori. Una debolezza di molti ampli muscolosi è una mancanza di velocità e ritmo, un po' come succede con i grossi V8 americani, grandi sul dritto, ma non provate a fare una curva o fermarvi. Ma ancora una volta 'Be Still' dei Los Lobos diceva - no problems - eccellenti.

Lo stadio phono faceva il suo lavoro ma mettendo su un CD dei Christains, 'Happy in Hell', il pre, grazie alle sue capacità, riusciva a tirar fuori dal CD una profondità e un'ampiezza del palcoscenico che non pensavo possibile fin'ora dai dischetti argentati. "Say it isn't So" dimostra che anche la musica pop moderna può beneficiare di questa precisione, il controllo sul basso è perfetto e tutti i trucchi di studio sono facilmente individuabili. Ci sono un sacco di suoni di percussioni ed ognuno di questi viene trattato come distinto e differente.

Quando Madonna canta "Let the choir sing" si capisce cosa vuol dire. Similmente la 'Grande Casse' nell'apertura della 'Rapsody in Blue' si sentiva adeguatamente grande dietro l'orchestra. La combinazione Orbe/Korato/IPL realmente dava l'impressione di essere nella sala regia, niente veniva perso, potevi quasi sentire gli sliders andare su e giù.

A quel punto ho tirato fuori il mio disco test Ortofon e mi sono preparato per sentire la terrificante musica che contiene :-) ed in effetti per la prima volta potevo vedere le differenti distanze tra le canne d'organo, sebbene non la singola canna...

Era interessante vedere che entrambi pre e finale condividevano un timbro abbastanza più asciutto rispetto ai miei Audion, questa coerenza è ammirabile, troppo spesso si usa un caldo pre a valvole per coprire l'asprezza di un finale a stato solido.
La contropartita di ciò è che quando ho collegato le Cabasse Sloops il risultato aveva un basso un po' troppo leggero e il medio un po' troppo in avanti. Probabilmente armeggiando un bel po' con cavi e posizionamenti avrei potuto riequilibrare il tutto, ma per essere onesti mi stavo divertendo troppo con le IPL per essere infastidito da ciò. Ma se il vostro sistema ha già queste caratteristiche un po' aggressive i Korato non aiutano certo la situazione, meglio andare verso qualcosa di più caldo.

Questo non è un criticismo dei Korato, solo un avvertimento per non farvi sbagliare accoppiamenti. Il basso è lì, asciutto, veloce e apparentemente senza fine ma certo non smorza un sistema dal carattere un po' aggressivo. In effetti questi ampli richiedono un diffusore veramente full-range, (cioè che abbia una buona risposta fino a 25 hz) per mostrare le loro potenzialità fino in fondo.
L'equilibrio può essere "maneggiato" tramite il posizionamento, i supporti e i cavi, ma tutto ciò non può dare ad un ampli mediocre quella sorta di soundstage, controllo e dettaglio che i Korato possiedono. Detto questo si può poi fare il "tuning" del pre cambiando le valvole. Una coppia di Telefunken che ho provato suonavano meno asettiche rispetto a quelle di serie, quale preferire dipende dall'equilibrio del vostro sistema.

Ma per me questi non sono ampli da 'background listening', in effetti ho trovato molto difficile leggere mentre essi erano in funzione, ti tengono letteralmente "attaccato" alla musica con nuove sorprese, dettagli extra, suoni che vengono da dove non te li aspetti.

Lamentele

La qualità di costruzione generale sia del pre che del finale è eccellente pur non essendo il "non plus ultra". Ci sono due eccezioni. Primo, il coperchio superiore del finale è fatto di un foglio d'acciaio spesso, è di buona qualità ma risuona quando viene toccato. Una piccola barra di irrigidimento o del materiale smorzante sarebbero la soluzione.
Come per il pre, le manopole sembrano di plastica, sebbene in realtà siano di alluminio anodizzato - non riesco a spiegarmi meglio, a me sembrano così. L'operatività sul volume è buona mentre sul commutatore è un po' vaga, forse per il lungo rinvio. Sono cose banali lo so, ma in un mercato così sensibile all'estetica bisogna stare attenti anche a queste cose.

L'intoppo - ed uno grosso...

Nel 1987 Korato aveva un distributore in Europa. Ora, dopo tutto quello che è successo, questi contatti sono stati persi così, pur essendo gli oggetti, IMHO, degli affari assoluti, non potete comprarli... Certo, finchè non hanno un distributore, voi potete visitare il loro sito web e ordinare direttamente, e con un risparmio considerevole, ma senza una garanzia "soddisfatti o rimborsati" è un rischio.
Le recensioni su TNT normalmente sono indirizzate a informare i potenziali clienti, qualche volta ad incoraggiarli, più raramente ad avvisarli di qualche problema. Stavolta spero che qualche potenziale distributore sia in ascolto... Detto questo sarei molto sorpreso se Korato fosse lasciata senza distributore in Europa per più di qualche settimana.

Conclusioni

Di tutti gli ampli che ho avuto nel mio sistema questi sono i miei favoriti, mi fanno venir voglia di sentire musica più di qualsiasi altro abbia mai sentito e, per la prima volta, ciò include anche i CD. Altri ascoltatori possono preferire qualcos'altro, ma per me la coppia Korato è, per gli amplificatori, quello che le Loth-x Polaris sono per i diffusori - vera "high-end".
La differenza è che le Polaris sono tre volte più costose di tutto quello che ho sentito, i Korato sono più economici di tutti gli altri ampli... Se poi aggiungiamo che sono capaci di pilotare praticamente qualsiasi cosa... Costano 1000 sterline in meno dei miei e, con le IPL, li battono agevolmente; ciò mi rende molto geloso nei riguardi del fortunato prossimo possessore di questa coppia. Al momento non mi viene in mente nessun prodotto simile a quel prezzo. I Korato sono dei veri gioielli - punto.

sistemi usati

  • Vinile: Michell Orbe SME IV/Dynavector XV-1
  • CD-players: Micromega Solo.
  • Preamplificatori: Audion Premier2
  • Finali: Audion ETPP EL34 Monoblocks.
  • Cavi: FFRC, LAB47 e cavi diffusori Cabasse. Interconnessioni in argento DIY.
  • Diffusori: IPLS3mtl's, Cabasse Sloops, IPLM3's.

    Dischi utilizzati... - Killers

Commento del costruttore

Vorremmo ringraziare Geoff Husband per l'onesta e dettagliata recensione dei nostri prodotti. I nostri sinceri ringraziamenti vanno anche a TNT-Audio che ci ha dato l'opportunità di presentare la nostra azienda e i nostri prodotti e che li ha fatti provare da un recensore indipendente.
L'azienda Korato, come Geoff ha riportato nella sua prova, è presente dal 1988 e sentiamo che questa recensione eccellente sia ben meritata dato che abbiamo lavorato duro per rendere i nostri prodotti come essi sono oggi.
Durante il corso di questi anni ho speso molto tempo parlando con gli utenti Korato. Mentre i gusti personali variano, su una cosa siamo tutti d'accordo; la prima ragione per cui essi comprano oggetti HiFi è per sentire musica.
Questa è la ragione per cui noi abbiamo realizzato la coppia KTA 100/KVP 10, per ascoltare musica nel modo milgiore possibile. Noi vogliamo che il cliente si goda questa esperienza. Questa combinazione è stata progettata per avere un'alta compatibilità in un gran numero di sistemi.
Dato che Geoff ha fatto un ottimo lavoro nell'identificare la reale natura dei KTA 100/KVP 10 penso che non ci sia molto altro che io possa dire. Sono particolarmente contento che Geoff abbia enfatizzato l'ottimo rapporto prestazioni/prezzo che i prodotti Korato offrono. Questo è sempre stato uno dei nostri principali obiettivi: dare di più per meno senza sacrificare la qualità. Penso che ci si sia riusciti.

Kosta Matejic
Korato R&D
Belgrado, Yugoslavia

© Copyright 2001 Geoff Husband - http://www.tnt-audio.com

Traduzione: Giovanni Aste

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