Prodotto: Pro-Ject PhonoBox - pre fono MM/MC
Costruttore: Pro-Ject Audio Designs - Austria
Prezzo approssimativo: 90 Euro
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Giugno, 2003
Nonostante l'assalto all'arma bianca portato avanti con protervia e pervicacia dalle grandi Major e dagli ex-detentori delle fruttuose CD royalties contro il mercato dell'audio di qualità (e del buon senso), sembrerebbe che il vecchio disco nero, brutto e così poco "tecnologico", faccia ancora parlare molto di sè, tanto che sia la produzione che le vendite di hardware e software analogico sono in continua ascesa.
Per essere un formato dato per spacciato già 20 anni fa, come zombie pare se la cavi benissimo. Per un certo periodo dopo la sua decretata morte prematura, l'analogico è rimasto fenomeno di nicchia, con apparecchi destinati ad un pubblico piuttosto esigente e danaroso...poi via via le cose sono cambiate e sempre più costruttori si sono cimentati nella progettazione di apparecchi ben suonanti e dal costo assolutamente "popolare". La scelta di pre fono economici, ad esempio, non è mai stata più vasta di ora. Pensando anche solo a quelli che abbiamo recensito su queste pagine:
NAD PP-1, i i GramAmp 1 & 2, il KAB PH-1 sono i primi modelli che mi vengono in mente, tutti con costi intorno (o anche sotto) la soglia dei 100 Euro.
Una grave mancanza al nostro elenco era rappresentata dal ProJect PhonoBox e con questa recensione abbiamo posto rimedio. Il PhonoBox è un pre fono MM/MC a stato solido, prodotto dalla Pro-Ject Audio Designs di Vienna, ben nota per produrre ottimi giradischi analogici (l'Azienda, perchè Vienna è più nota per la Sacher Torte :-))
Dal punto di vista tecnico il PhonoBox si presenta piuttosto essenziale, con alcune particolarità degne di nota. Intanto è commutabile tra MM ed MC, una rarità per questa fascia di prezzo e, ancor più sorprendente, esibisce una realizzazione "dual mono" che, come minimo, dovrebbe quasi far raddoppiare i costi. La componentistica usata, è vero, non è stellare ed il tutto si incentra su due operazionali (uno per canale) JRC 4580D mentre l'alimentazione è affidata ad un trasformatorino esterno.
Il PhonoBox è il modello base dell'offerta Pro-Ject ed esistono due versioni "superiori", una ancora a stato solido, denominata SE e l'altra, addirittura a valvole, chiamata Tube Box. I costi, ovviamente, salgono di molto.
La qualità della costruzione appare adeguata, i connettori RCA ingresso-uscita sono modesti ma dorati ed il cabinet è dotato di una più che discreta finitura.
Ho ascoltato il PhonoBox per diversi mesi nel mio sistema "secondario", confrontandolo con il suo rivale naturale, quel NAD PP-1 che recensii qualche anno fa qui su TNT-Audio. Poi, entrambi sono stati messi in relazione con un Lehmann Black Cube SE con componentistica selezionata e superalimentatore PWX.
Queste sono le specifiche tecniche dichiarate dal costruttore:
E' chiaro che non ci si possa aspettare prestazioni top da un pre fono che oltre ad essere sia MM che MC, costa pure meno di 100 Euro. Non mi aspettavo molto, infatti. Tuttavia, il PhonoBox è stata una piacevole sorpresa, specie se confrontato col suo rivale naturale, il NAD PP-1.
Il bilanciamento tonale è tendente al caldo con gamma alta "arrotondata" (nonostante i 100 pF di capacità in ingresso) e gamma bassa e medio-bassa leggermente prominenti. Questo tipo di equilibrio, se voluto o no può essere argomento di discussione, aiuta certamente quei set-up analogici di livello economico ai quali questo pre fono andrà collegato per logica di cose.
Quindi, quel suono "leggero" in basso e talvolta frizzantino in alto tipico di molte testine economiche (e simili giradischi) viene in qualche modo riequilibrato da questo PhonoBox, rendendo l'ascolto sempre piacevole e mai affaticante.
Confrontato col NAD PP-1, il PhonoBox appare più raffinato, globalmente ed in particolar modo in gamma media, appena meno aggressivo del suo concorrente. Non è un mistero che il PP-1 non sia esattamente il mio stadio fono preferito e la performance di questo PhonoBox mi rincuora. Infatti, non sono io a pretendere troppo per una cifra così bassa, è il NAD a non offrire abbastanza, a mio parere. Tenete anche conto che il PP-1 è un phono solo MM, cioè non dispone dell'opzione MC (forse inutile a questo prezzo...ma il PhonoBox ce l'ha).
Passando al test della dinamica i due pre appaiono più o meno sullo stesso piano ed entrambi piuttosto lenti e compressi. Chi ritiene che il vinile sia privo di dinamica e velocità deve averlo ascoltato sempre attraverso stadi fono (esterni od integrati) di bassa qualità. La differenza con uno stadio phono di buona qualità è semplicemente abissale, per quanto riguarda questo particolare parametro della riproduzione musicale.
Prima di incolpare la vostra testina, incapace di esprimere buoni salti dinamici, date un'occhiatina al vostro pre fono...non è escluso che sia lui il vero colpevole :-)
Tornando al PhonoBox, rilevo una certa lentezza generale, unita ad attachi e rilasci non esattamente repentini. Ad esempio, nei secondi iniziali del brano "Too Soon" di Daryle Ryce (Rosa's Grandchild, 1992, Appaloosa AP063-I) la batteria sottolinea l'energico slap del basso elettrico, dando vita ad una performance spumeggiante e molto "live". Ebbene, col PhonoBox (e pure col NAD, sia chiaro) la naturale violenza dei due strumenti, suonati in quel modo, viene recisa, castigata, imbrigliata. Quindi, se uno volesse davvero sentire tutta la dinamica che c'è incisa nei solchi di un LP...prima di dare giudizi, dovrebbe provare ad utilizzare sistemi di qualità...ehm...superiore.
Non voglio dire che la prestazione del PhonoBox sia del tutto inadeguata. Tutt'altro. Probabilmente, senza conoscere il vero contenuto dei dischi e la vera dinamica che possono esprimere non ci avrei fatto caso più di tanto, specie pensando al prezzo d'acquisto...però ritengo più onesto mettere in chiaro le cose onde evitare illusioni ai possibili acquirenti. Occorre essere realisti.
Vorrei aggiungere anche che queste sensazioni non le ho ricavate utilizzando un front-end di livello elevato, mai e poi mai avrei usato un sistema da diverse migliaia di Euro per valutare un pre fono da 100. Infatti, il mio "secondo" giradischi è stato più che all'altezza del compito ed ha consentito di rivelare notevoli differenze tra gli apparecchi confrontati. Non sto parlando di un sistema esattamente economico, si tratta di una base giradischi ERA con trazione a cinghia e telaio semi-sospeso, dotata di tappetino TNT Janus, trattamento esteso con lacca accordante C37 by Ennemoser, piedini antivibrazioni, braccio Esoter e testina Acutex 420 STR. Ok, lo ammetto, non è esattamente ciò che si trova dietro l'angolo (le soluzioni preconfezionate non mi piacciono) ma non è niente di "esoterico", anzi. Eppure, già così, i pre fono economici facevano sentire tutti i loro limiti, limiti che si sono evidenziati anche quando sono andato alla ricerca di un palcoscenico virtuale credibile.
Non mi aspettavo di trovarlo, vista la mia esperienza col NAD PP-1, però il PhonoBox mi ha piuttosto sorpreso, piacevolmente, anche da questo punto di vista. La scena è proporzionalmente corretta, abbastanza stabile, non esattamente a fuoco ma, udite udite, c'è un accenno di profondità.
Niente di eclatante ma, un po' ridotta in scala, si ha una sensazione di realismo prospettico niente male. Non è escluso che la costruzione dual-mono del PhonoBox abbia in parte contribuito a questa performance. La cosa che più manca è il fuoco e la precisione, mancanze credo da imputare alla qualità della componentistica passiva e degli operazionali stessi, ma - in un sistema votato alla massima economia - credetemi, l'immagine è davvero l'ultimo dei problemi.
Alla fine della fiera, credo di poter ritenere, per il mio gusto personale e per quello che ho avuto modo di sentire ponendo i due apparecchi a confronto tra loro e poi in relazione ad un oggetto analogo ma di costo ed ambizioni notevolmente superiori, che il Pro-Ject PhonoBox sia, complessivamente, un pre fono che vale tutto quello che costa e che, per diversi aspetti, si comporta in maniera migliore rispetto al suo rivale naturale.
Non si tratta di differenze dal giorno alla notte (potete ben immaginarlo) ma, alle orecchie di un amante del vinile (alle mie, almeno), si tratta di sensazioni che mi consentono di godere di un LP oppure di non vedere l'ora che finisca.
Poichè il PhonoBox utilizza un trasformatore esterno, quest'ultimo andrebbe posizionato il più distante possibile dall'unità pre vera e propria. D'altra parte il trasformatore ha una spina di rete integrata, quindi non è che avete altra scelta. D'altra parte, l'unità pre dovrebbe essere posta il più vicino possibile al giradischi, purchè lontano dal motore (vicino ai cavetti del braccio, insomma!).
Il PhonoBox possiede due coppie di connettori RCA per l'ingresso e l'uscita, oltre ad un terminale di massa. Per questa ragione è possibile utilizzare cavi di intereconnessone di discreta qualità, cosa impossibile col NAD PP-1 che aveva il cavo d'uscita saldato all'interno.
Non esagerate con la qualità dei cavi, sarebbe ridicolo su un pre fono da 100 Euro.
Il pre fono è stato pensato per rimanere costantemente acceso: il consumo di corrente è basso (ma tanti pochi fanno un...assai!). Il cambiamento da MM ad MC può essere eseguito ad apparecchio scollegato dall'alimentazione, aprendo il cabinet e spostando in maniera opportuna alcuni jumpers. La procedura dovrebbe essere schematizzata da un disegno sul fondo dell'apparecchio ma a me è parsa tutt'altro che intuitiva.
Molto meglio, onde evitare errori imbarazzanti, riferirsi all'esauriente manuale, anche disponibile in formato PDF sul sito della Pro-ject Audio Designs.
Ultima cosa, il cabinet è molto leggero ed il coperchio è piuttosto risonante. Un foglio di antirombo adesivo o di materiale analogo, incollato all'interno del coperchio e l'adozione di piedini molto morbidi (meglio ancora, visto il peso ridotto, di un tappetino per mouse) potrebbero dare una valida mano d'aiuto.
Difficile chiedere molto di più per un prezzo così ridotto. Avrei preferito fosse prevista una specie di adattabilità dell'impedenza di carico per le testine MC e della capacità per le testine MM, un paio di valori alternativi avrebbero aiutato senza far salire i costi.
Avrei rinunciato volentieri alla possibilità di usare testine MC in favore di una componentistica migliore. Chi possiede una testina MC difficilmente utilizzerà un pre fono così economico, basti pensare al costo di una testina di questo tipo.
Dal punto di vista sonoro il PhonoBox è stato una piacevole sorpresa, specie considerando come la penso nei riguardi dell'analogico troppo economico. La limitazione più severa la si può trovare nella dinamica abbastanza mediocre unita ad una capacità "ritmica" appena sufficiente.
Qualora fosse la vostra prima volta nel mondo dell'analogico ed il vostro ampli fosse, come costume corrente, privo di stadio fono, questo PhonoBox può fare al caso vostro. Costa davvero poco e, tutto sommato, suona bene per la cifra richiesta.
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