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Come far rivivere una vecchia gloria
Come e perchè scegliere un ampli non più recentissimo lo
abbiamo visto nell'articolo della rubrica
Adeste Fideles.
Vediamo ora di esaminare cosa si può fare per ripristinare, se non
migliorare in certi casi, il buon funzionamento di un amplificatore.
In ordine di difficoltà crescente ecco alcuni possibili interventi:
- Il problema più frequente in apparecchi con una certa anzianità
di servizio sono i contatti elettrici ed i potenziometri.
Col tempo una patina di ossido si è depositata sui contatti compromettendo
il corretto funzionamento dell'amplificatore e causando spesso brutte scariche
e rumori fastidiosi sulle casse.
La prima cosa da fare è azionare, da spento, tutti gli interruttori,
commutatori e potenziometri dell'apparecchio, insistendo particolarmente con
quelli che ci appaiono più duri da utilizzare.
- Un secondo esame statico riguarda i connettori d'ingresso e d'uscita,
ossidati oppure allentati con l'uso. Infilare e sfilare ripetutamente ma
delicatamente un connettore RCA negli ingressi onde rimuovere meccanicamente
la patina di ossido.
- In terza battuta si potrà intervenire con un cotton fioc imbevuto
d'alcool denaturato per rimouvere grasso e sporco residui.
Infine un buon trattamento con CRC o analogo (disossidante secco) per ripristinare
il buon contatto elettrico. A voler fare i fanatici si potrebbe utilizzare un
liquido specifico di trattamento per contatti di uso HiFi scelto tra gli innumerevoli
in commercio. Abbiamo allo studio delle alternative a costi ragionevoli, sulla
falsariga di quelle per la pulizia del vinile.
- Si tratta ora di controllare l'alimentazione:
il fusibile d'alimentazione sarà opportuno sostituirlo con altro di pari
valore e caratteristiche, prestando attenzione alla sede che lo ospita onde
eliminare falsi contatti anche in tale importantissima area.
Visto che ci siete, riservate lo stesso trattamento ad eventuali fusibili
sulle uscite per gli altoparlanti.
Per queste operazioni potrebbe essere necessario operare all'interno
dell'apparecchio.
Secondo intervento da fare è sul cavo di alimentazione. Se vi sembra in buone
condizioni potete anche tenerlo ma, data la semplicità dell'intervento
ed il suo costo irrisorio, consiglio senz'altro di sostituirlo con un cavo speciale
come il nostro Merlino.
- Aspetto estetico.
Per l'estetica è presto detto: pulite tutto con un panno imbevuto d'alcool
e poi lucidate con un prodotto al silicone. Eventuali pannelli graffiati o
arrugginiti vanno smontati, ripuliti a fondo e riverniciati con cura.
Nello smontare tenete in ordine viti e manopole varie onde evitare i soliti
"avanzi" a rimontaggio completato.
Una piccola raccomandazione per lo smontaggio di manopole, cursori ed
interruttori.
Spesso questi sono inseriti a pressione ma talvolta sono fissati con
delle viti a brugola piccolissime. Prima di fare danni irreparabili
procuratevi la giusta attrezzatura.
Per eventuali parti in legno quali fianchetti laterali o coperchi occorre
effettuare una pulizia profonda e poi rinnovare l'aspetto del legno nutrendolo
con prodotti appositi (olio rosso e simili) che potete reperire in ogni
drogheria.
- Funzionalità meccanica.
Per la parte meccanica vanno riviste tutte le viti con funzioni portanti tipo
quelle che tengono insieme varie parti del telaio o eventuali barre
d'irrigidimento.
Verificate che tutto sia serrato con cura pr evitare indesiderate vibrazioni
e/o cedimenti.
Analogamente verificare lo stato dei piedini di gomma ed eventualmente
sostituirli con altri dispositivi in migliori condizioni o addirittura con
sistemi moderni tipo punte e simili.
In presenza di pannelli particolarmente risonanti potete tentare un trattamento
smorzante col blue-tac.
- Interventi all'interno.
Solo per i più bravi. La sostituzione di componenti passivi tipo resistenze,
e condensatori con altri di pari valore ma di più elevata qualità
sarà da valutare caso per caso ma, per apparecchi particolarmente
economici, il gioco non vale la candela.
Un intervento più facile può essere quello di sostituire morsettiera
d'uscita per i diffusori con qualcosa di più moderno in grado di
accettare connettori a banana o cavo spellato di buona sezione.
Stesso discorso per le prese d'ingresso, magari limitandoci a quelle per le
sorgenti, da sostituire con componenti di qualità placcati in oro.
Anche in questo caso l'intervento e l'impegno economico dovranno essere
proporzionati al valore dell'apparecchio.
Conclusioni
Restaurare un amplificatore può essere complicato se questo ha subito
danni seri e necessita di interventi pesanti.
Normalmente la soluzione dei problemi più diffusi è però un
lavoro alla portata di tutti e di grande soddisfazione con poca spesa.
Oggi con un paio di biglietti da cento vi potete portare a casa un pezzo di
storia dell'HiFi che, anche se non più attualissimo, può ancora
regalarvi grandi emozioni.
© Copyright 1997 Lucio Cadeddu - http://www.tnt-audio.com
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