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Un ripiano anti-vibrazioni
Esempio tipico: volete migliorare il
suono del vostro impianto ma non avete abbastanza soldi per acquistare il solito
accessorio miracoloso.
Magari vorreste tentare di offrire alla vostra
sorgente, giradischi o lettore CD, un supporto in grado di esaltarne le
performances e l'isolamento dalle nefaste vibrazioni.
Quello che state
cercando e' un ripiano antivibrazioni da utilizzare sopra al solito tavolinetto
portaelettroniche o, in mancanza di questo, su qualsiasi altro mobile che ospiti
il vostro impianto.
La solita basetta in Kevlar® e honeycomb d'alluminio e'
fuori dalla portata delle vostre risorse finanziarie, che fare?
Ecco a voi un
ripiano antivibrazioni efficace, bello da vedersi e che non vi ridurrà in stato
di povertà dato che il suo costo, nella versione più esoterica, non
supera le 30.000 lirette.
Gli ingredienti necessari
- Un rettangolo di multistrato marino o di medium density 50x40x1,5.
- Un foglio di plastica autoadesiva delle stesse dimensioni tipo dc-fix di
un colore a vostra scelta.
- Tre punte coniche.
Il multistrato marino e', appunto, un legno
multistrato particolarmente rigido e leggero, ideale in applicazioni dove si
voglia combattere la trasmissione delle vibrazioni.
Per le sue
caratteristiche intrinseche e' persino superiore alla tanto decantata medite
(MDF, medium density) che, però, e' un po' più economica.
La reperibilità di
questi due materiali e' estremamente facile: ogni buon negozio di
bricolage ve ne potrà fornire quanti metri quadrati vorrete.
Già che
ci siete chiedete che il multistrato sia tagliato della misura desiderata
direttamente sul posto, la procedura non comporta costi aggiuntivi e vi
risparmierà un fastidioso lavoro col seghetto.
Lo spessore potrà anche essere
di 1 cm piuttosto che quello suggerito e sconsiglio di prendere spessori
superiori.
La rigidità non aumenta apprezzabilmente ma la massa si,
vanificando uno dei due requisiti che una tale basetta deve soddisfare.
Le
dimensioni consigliate sono più o meno quelle standard per questo genere di
accessori.
A voler fare i fanatici, ma il risultato estetico peggiora un po',
potete considerare un rettangolo aureo da 60x38 cm. Sappiamo
infatti che le proporzioni auree sono ideali per minimizzare le vibrazioni (vedi
Inter.vista a George
Cardas).
Il foglio di plastica autoadesiva svolge funzioni smorzanti e va applicata su
una o, volendo, su entrambe le facce, nel qual caso dovreste poi avere
l'accortezza di ritagliare dei dischi dove andranno a poggiare le basi delle
punte coniche che e' preferibile siano in diretto contatto col legno piuttosto
che con la plastica.
La scelta del colore personalizzerà il ripiano secondo
il vostro gusto.
Le punte coniche dovranno essere obbligatoriamente 3 e non 4 per
ragioni di stabilità.
Scegliete quelle che vi piacciono di più senza
spenderci tuttavia un capitale: il risultato non sarà tanto diverso se
sceglierete dei coni in ottone di marca sconosciuta o altri del tal costruttore
famoso.
Il discorso cambia se il costo aggiuntivo e' giustificato dall'uso di
materiali speciali o di tecniche costruttive sofisticate. Poichè il nostro scopo
e' quello del massimo beneficio al minor costo possibile procuratevi i coni più
economici che riuscite a trovare, basta che non siano spuntati :-)
Incollerete le punte con una goccia di Attak o equivalente, disponendole a
triangolo, due su un lato e la terza al centro del lato opposto.
A questo punto la basetta antivibrazioni e' pronta per essere
utilizzata.
Le punte andranno a poggiare sul tavolino o sul mobile che ospita
l'impianto, interponendo, se e' il caso, delle sottopunte tipo quelle che
suggeriamo nell'articolo Un sottocono
super-economico.
Possibili varianti
Possibili varianti, oltre a quella aurea già
accennata, possono consistere in un diverso taglio della base.
Ad esempio si
può optare per un taglio a trapezio isoscele ovvero con i due lati più
corti non paralleli ma leggermente obliqui.
La ragione di questa
scelta e' sempre la stessa: rendere la strada alle vibrazioni la meno facile
possibile.
Altra variante, molto utile se si utilizza la basettina sotto ad
un giradischi a controtelaio regolabile dal basso (tipo il mio Linn), e' quella
di praticare con un seghetto alternativo alcuni fori in corrispondenza della
viti del controtelaio.
Questo procedimento ha il vantaggio di rendere la base
più leggera e meno soggetta ad eventuali risonanze senza peraltro comprometterne
la rigidità.
Ancora, al fine di ottenere un base ancora più rigida, si
possono utilizzare delle punte con fissaggio a vite.
Una variante che non ho
ancora avuto modo di sperimentare e' quella di adottare, al posto della plastica
autoadesiva, un foglio di sughero adesivo dallo
spessore di pochi decimi di millimetro.
Tale foglio andrà applicato di
preferenza nella faccia inferiore, con la consueta accortezza di ritagliare via
gli spazi dove andranno a poggiare le basi delle punte.
Se avete voglia e
tempo provate anche questa soluzione e fatemi sapere.
Per concludere, volendo
realizzare un ripiano regolabile in altezza, basterà fornirsi di viti e relativi
dadi che andranno a bloccare nella posizione desiderata la vite passante.
Un'alternativa più esoterica (?) e' quella di utilizzare punte regolabili per
specifico uso audio.
Volendo risparmiare...
Intanto possiamo utilizzare la medite al
posto del multistrato. Su un taglio delle dimensioni di cui parliamo il
risparmio non e' poi così sensibile, potrebbe essere dell'ordine delle migliaia
di lire.
Con le punte viceversa il risparmio può essere consistente,
specialmente se utilizzerete una delle nostre proposte a costo
zero.
I risultati, estetici e in minima misura funzionali, saranno
lievemente compromessi ma non crediate che le differenze saranno poi così
drammatiche.
La costruzione di questa base antivibrazioni e' estremamente
semplice.
L'unica precauzione da adottare riguarda il fissaggio delle punte
alla base in quanto il tutto dovrà risultare il più rigido possibile.
Oltre che con le sorgenti, lettore CD o giradischi, un siffatto ripiano può
apportare i suoi benefici effetti sotto amplificatori, preamplificatori e
convertitori, benefici ancor più sensibili se si tratta di apparecchi valvolari.
© Copyright 1997 Lucio Cadeddu
DuPont™ and KEVLAR® are registered trademarks or trademarks of
DuPont or its affiliates.
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