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LC
Caro Carlo,
le casse per pagare su TNT-Audio non ci sono mai state né mai ci saranno, questo è certo. È nata come rivista gratuita e senza sostegno delle aziende e così resterà per sempre. Per un necessario rimodernamento del sito, tuttavia, si potrebbe rendere necessaria - perché col fai da te arriviamo fino a un certo punto - un sostegno volontario da parte di chi ritiene utile l'esistenza di questa pubblicazione, in stile Wikipedia, per capirci. In più, e sempre per non intaccare la nostra cristallina indipendenza da tutto e da tutti, potremmo valutare la possibilità di ospitare un piccolo banner, non scelto da noi, ma da Google, in base ai contenuti del sito. In questo modo pensiamo di continuare ad autofinanziarci, restando indipendenti e gratuiti. Stiamo valutando eventuali “contro” di queste due soluzioni minimaliste. Per ora non ne abbiamo trovati, anche perché eventuali inserzionisti non avrebbero alcuna voce in capitolo, poiché scelti da Google, in base al traffico sul sito. Vedremo.
Ottimo l'acquisto della coppia Naim, anche se sì, forse, il Supernait sarebbe stato un componente più furbo. Infatti, con questo avresti tranquillamente potuto fare a meno del DAC esterno, visto che è dotato sia di ingressi analogici, via connettori DIN e RCA,
che di ingressi digitali coassiali e ottici, più un ingresso digitale-ottico/analogico sul pannello frontale e di un convertitore D/A con recloking integrato. Sei sempre in tempo, certo! Potresti vendere la coppia pre+finale e prendere l'integrato. Oppure stai pure con l'ottima coppia pre+finale e affianca il DAC Naim, se ti affasciana il suono di Salisbury, direi che non ne puoi fare a meno. In qualunque modo tu deciderai, puoi star certo che il suono sarà sempre all'altezza delle tue aspettative.
Infine, complimenti per l'ambiente, bello, ordinato e quasi certamente ben suonante. Dopo tante, troppe installazioni pasticciate, è un piacere pubblicare qualche bella foto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro lettore,
una foto della stanza avrebbe aiutato a capire un po' meglio il problema. In effetti, né le elettroniche né i diffusori possono essere ritenuti colpevoli di un suono poco corposo e povero di bassi. Magari è sufficiente posizionare i diffusori in maniera differente, non so. Oppure, più realisticamente, è l'ambiente a essere acusticamente inadatto, perché magari spoglio e riflettente. Senza altre informazioni mi è difficile essere più preciso di così. Potresti, in effetti, sostituire i diffusori con qualche modello da pavimento più grande e generoso, visto che l'ambiente non è certo piccolo. Anche per questo consiglio, però, servirebbe sapere quale cifra avresti intenzione di stanziare per questo nuovo acquisto eventuale. Purtroppo, continua a ripetersi la consuetudine delle richieste monche, mancanti di elementi essenziali per fare una diagnosi corretta. Insomma, è come andare dal medico e dire: “dottore, non mi sento bene”, sperando che l'interlocutore faccia il miracolo. Spiegatevi meglio, per favore.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Angelo,
le differenze tra i tuoi R5 e gli R11 che vorresti acquistare risiedono tutte nelle basse frequenze, perché il modello più grande utilizza più woofer in un cabinet più grande. Tutto questo si traduce in un guadagno di appena 12 Hz nella risposta in basso (46 Hz contro 58) e, forse, in un suono più d'impatto in basso. Il resto, visto che l'unità medio-alti è la stessa, resta identico. Sicuro di voler fare davvero questo upgrade? Non sarebbe meglio compiere un passo più deciso verso un diffusore di livello più elevato, lasciando le elettroniche attuali? Secondo me, passare dalle R5 alle R11 sarà una grande delusione. Pensaci bene e, se puoi, fai un confronto diretto tra questi due modelli, prima di impegnare una cifra comunque abbastanza importante. Coi 6000 euro stanziati acquisti diffusori di ben altro livello, che potranno ancora essere pilotati senza problemi dalle elettroniche attuali.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Enrico,
capita anche a me di ascoltare fuori asse e, francamente, non me ne preoccupo troppo. Il problema semmai sorge se nella posizione sbagliata il suono arriva squilibrato, con troppi bassi, o con pochi bassi. Sull'immagine possiamo evidentemente chiudere un occhio, sull'equilibrio timbrico no. Quindi: se l'ascolto fuori asse fosse tollerabile, ascolta così e pazienza. Se non fosse tollerabile, metti su un impiantino giusto per la posizione sbagliata, ad esempio se si ascoltasse da una scrivania laterale all'impianto, un piccolo sistemino desktop con le Lonpoo LP42X attive farebbe il suo dovere maledettamente bene. Il vantaggio della soluzione attiva è che puoi spostare tutto come e quando ti pare, basta una presa di corrente ed il gioco è fatto! Come sorgente basta un PC con uscita cuffia, uno smartphone, o un tablet. Qualora volessi migliorare ancora, un piccolo DAC. Le Lonpoo LP42X sono così piccole che le metti dentro uno zaninetto e te le porti ovunque. Basta metterle un po' vicine a alla parete posteriore e faranno miracoli, credimi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Carlo,
un bell'impianto quello che aveva tu padre! Gli Electrovoice Interface A erano diffusori particolari, con un woofer da 20 cm e un passivo da 28. A renderli particolari era il fatto che erano associati a un equalizzatore esterno - che spero tu possieda ancora - che consentiva di regolare la risposta in gamma medio-alta. Si inseriva nel loop del registratore, tra TAPE IN e TAPE OUT. Revisionarli è praticamente un obbligo, sono rari e sarebbe un peccato perderli. Ci sono tanti professionisti che si occupano di riconature di altoparlanti. Mi permetto di segnalarti, a Milano, dimenticando sicuramente qualcuno, L.A.F. (via Washington 27), A.B. Service (via Maffi 13a), Z Bit (via privata Chioggia 3) e Vittorio Franchi/Golden Voice. Una qualunque di queste attività saprà donare nuova vita ai tuoi ElectroVoice. Tieni conto che potrebbe essere necessario, per riportarli in condizioni operative ottimali, anche controllare la bobina del tweeter e i componenti passivi del crossover. Qualora ti interessasse solo un ripristino operativo, senza ambire al top delle prestazioni, limitati pure alla sola ribordatura degli altoparlanti. Chiedi almeno due preventivi, comunque, perché sono 4 woofer in tutto, la spesa potrebbe non essere trascurabile. Il bellissimo integrato Kenwood potrebbe giovare da una sostituzione dei condensatori d'alimentazione e da un buon trattamento di disossidazione dei contatti elettrici e dei potenziometri.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Luigi,
sono felice sia riuscito a migliorare un po' i bassi della Elac, seguendo i miei consigli. Purtroppo l'ambiente è abbastanza inadatto. Per questo motivo mi chiedo se abbia senso investire 1000€ in una coppia di casse che vorresti per il solo fatto di essere inglesi. Che poi...inglesi che significa? Le Elac dovrebbero essere tedesche e invece sono progettate da un americano e costruite in Cina. Anche i diffusori che hai citato hanno natali realisticamente più orientali che inglesi. L'unica cosa geograficamente e storicamente sensata sarebbe quella di prendere dei piccoli diffusori davvero inglesi, nati, pensati e realizzati in UK. Potresti valutare le varie incarnazioni delle LS3/5A (ma scordati il basso), magari le Tablette, perché almeno una volta nella vita bisogna ascoltarle. Qualcosa di Linn (dalle Kan in su) e, se vuoi, qualche vecchia KEF. Si tratta dunque di mettersi a caccia di qualche buon usato e fare l'esperimento. Io so già come andrà a finire: una delusione, perché per pareggiare i conti con le tue Elac attuali i diffusori di qualche anno fa dovranno faticare non poco.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Pasquale,
anche tu dimentichi un fatto fondamentale, ovvero il budget a disposizione e, magari, la tipologia di diffusore che stai cercando. Ci sono tanti diffusori da pavimento, nel mercato del nuovo, che potresti prendere in considerazione, pescando dal catalogo ProAC, ad esempio, oppure scegliendo qualcosa di non convenzionale come Duevel, diffusori omnidirezionali che ricostruiscono un'immagine non troppo vincolata al centro del punto d'ascolto. Nell'usato potresti valutare qualche diffusore Thiel, anche questo marchio è famoso per aver realizzato diffusori nei quali l'immagine tridimensionale era un parametro estremamente curato. In alternativa, potresti valutare qualche grande planare di Magneplanar, anche in questo caso l'immagine è molto curata e del tutto particolare. Il finale che hai a disposizione certamente non avrà problemi a pilotare uno qualunque dei diffusori citati (alcuni marchi hanno realizzato diffusori più ostici di altri).
Naturalmente, altro parametro che dimentichi di descrivere, l'ambiente e la disposizione dei diffusori all'interno di esso giocano un ruolo fondamentale proprio ai fini della pulizia del suono e dell'immagine tridimensionale. Degli ottimi diffusori, castigati in un ambiente non adatto, suoneranno piatti e imprecisi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Ma chi è?
Gentilissimo Direttore,
ti ringrazio per la risposta nel Vol. 1004.
E...sì, avevo già immaginato che fosse necessario intervenire sui crossover delle casse per disabilitarli e mi conforta che la tua competenza sia a mia disposizione...magari oramai è il caso di farti pagare :-)
Ho deciso di precedere in questo modo: cerco un tecnico economico per disabilitare i crossover delle Canton (ma questa opera di macelleria la faccio sulle Canton 540 che già ho ma apprezzo meno delle 530 perché mi sembrano meno equilibrate e noterei subito eventuali miglioramenti). Vorrei creare 3 ingressi separati per i cavi di potenza (alti, medi e bassi) per poter gestire il tutto con un crossover 3 vie. Devo capire poi come non bruciare tweeter medi e alti facendo il “piccolo fonico”. Sono in erba completa e ti chiedo ancora aiuto: su che range di frequenza dovrei rimanere nelle mie prove per non sforzare ogni altoparlante?
Userei il finale Sony per le medie o basse frequenze, a te la scelta. Il T-Amp per le alte frequenze e per l'altoparlante rimanante? Mah… accetto consigli potrei pensare agli ZeroZone ma mi sembra di sparare alle mosche col cannone...e quindi accetto consigli.
Super tweeter e sub...dopo.
Caro Direttore cosa ne pensi? Ancora sciocchezze o sto aggiustando il tiro? Il vantaggio degli ZeroZone è che di sicuro se abbandono il progetto, rischierebbero di divenatre ampli definitivo e venderei gli altri.
Ti ringrazio,
Pietro - E-mail: pietro_surico (at) outlook.it
LC
Caro Pietro,
non c'è alcun bisogno di rivolgersi a un tecnico per scollegare i crossover: apri le casse (probabilmente basta svitare i woofer) e scollega i cavi tra altoparlanti e filtro. Questi cavi dovranno poi raggiungere l'esterno della cassa, tramite tre coppie di connettori (alti, medi, bassi). Ovviamente la cannibalizzazione non è reversibile. Per pilotare questi driver in modo attivo basta usare un crossover elettronico cui collegare gli amplificatori. Le frequenze di taglio sarebbe meglio se fossero quelle del filtro originale, Hz in più o in meno. Le frequenze d'incrocio di fabbrica delle Canton Quinto 540 sono 800 Hz e 3500Hz, stai vicino a queste e non sbagli. Il problema, semmai, è trovare l'attenuazione giusta per tenere i driver allineati come emissione, quasi certamente il tweeter è da attenuare. Questa regolazione, ovviamente, si può fare ad orecchio. Qualora però volessi usare solo due finali dovrai lasciare il crossover originale e isolare (“liberare”) solo il woofer. È una soluzione che non mi piace, perché non è né carne né pesce. O rendi tutto attivo o lasci così com'è, anche perché il danno dovuto alla presenza di un crossover passivo è più evidente in gamma medio-alta che in gamma bassa. Infine, mettere il T-Amp in gamma alta secondo me non è sufficiente, ha pochi watt che potrebbero non bastare. In ogni caso, ci sarebbe un potenziometro del volume di mezzo, dovresti usare dei finali puri, non amplificatori integrati. Il livello d'ascolto si deve poter regolare solo dal pre.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Re: Segnalazione musicale
Direttore buongiorno e grazie per la riflessione!
Vero, il mercato delle riedizioni, delle gold edition, è spaventosamente ricco di autentiche patacche. Chissà se in futuro le case editrici per arrotondare un po' comincino a vendere i master originali: penso che gli audiofili interessati possano essere una nicchia degna di interesse commerciale. Inoltre vendere direttamente i master potrebbe (se ho capito bene l'argomento) bypassare il problema della pre-enfasi per tanti CD?
Grazie anche per la pubblicazione, non pensavo poteva essere uno spunto degno di pubblicazione :-)
Un caro saluto ed a presto leggerti!
Vincenzo - E-mail: vincenzozabatta (at) gmail.com
LC
Caro Vincenzo,
la mia sensazione è che alle case discografiche non interessi affatto mettere a disposizione i master originali, perché questo ucciderebbe tutto il business dei remaster, delle edizioni speciali e quant'altro. Sarò maligno ma...business is business. Quindi: realisticamente queste iniziative resteranno di nicchia, confinate a piccole etichette e pochi artisti. Pazienza! Per quanto riguarda la pre-enfasi, è un falso problema, vedi questo articolo che abbiamo pubblicato due anni fa.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
LC
Caro Vincenzo,
sono felice che abbia potuto verificare di persona l'utilità di disporre i diffusori in maniera opportuna. I supporti per diffusori non sono accessori d'arredo, ma veri e proprio complementi audio indispensabili per far rendere al meglio gli altoparlanti. Purtroppo ancora troppi audiofili utilizzano installazioni di fortuna, perdendosi una larga fetta delle reali prestazioni che i loro diffusori sarebbero capaci di esprimere.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu
Se ne va anche Vangelis, all'età di 79 anni. Conosciuto al grande pubblico per aver composto colonne sonore importanti, come Blade Runner e Momenti di gloria, il compositore greco ha in realtà una produzione varia e vastissima. Questa è “Ask the mountains” dall'album Voices.
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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