Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 12/11/2022 - 19/11/2022

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  1. Tweak, tweak!
  2. Semplificazione e aggiornamento impianto con X35
  3. Re: Sembra che Hollywood non ci ami...
  4. Giradischi IKEA
  5. Re: Torino AudioVideo Show
  6. Impianto con budget ridotto
  7. Un consiglio su un pre Electrocompaniet da riparare
  8. Ampli per Magnepan
  9. Re: Diffusori tedeschi fine anni '60
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Tweak, tweak!
Caro direttore,
l'articolo sul
tweaking delle Lonpoo LP42 mi ha lasciato l'acquolina in bocca: sono infatti in possesso di una coppia di queste miracolose cassettine, che mi hanno riavvicinato all'hifi dopo anni di...latenza. Alle Lonpoo inputo solamente una certa asprezza sulle note più acute, per questo non mi dispiacerebbe tentare l'upgrade del crossover, ma... il tuo articolo non mi aiuta: se non posso procurarmi il Soundcap AZX, come procedo? Non potresti (lo so, chiedo molto) eseguire nuove prove impiegando condensatori reperibili per noi plebei?
Con stima e simpatia.
Gaetano - E-mail: kiodo (at) email.com

LC
Caro Gaetano,
lo farei se avessi più tempo a disposizione. Per questo invito i possessori di Lonpoo a investire 10-15 euro in tre-quattro condensatori di buona qualità e di riferire sui risultati. Posso fornirti giusto qualche nome più o meno sicuro: Audience Auricap, Cicada Audio cap, Clarity Cap, Duelund, Hovland Musicap, Intertechnik Audyn Cap, Mundorf Mcap, Wima MKP e altri che potresti trovare con facilità in uno dei tanti negozi per autocostruttori. Sostituirli è facile, il costo della prova è contenuto e il rischio è praticamente zero. In più si fa esperienza con le proprie orecchie, il che non guasta mai. Capisco che la pappa pronta è più facile, ma che gusto ci sarebbe a obbedire sempre agli ordini di qualcun altro? Attendo tuo feedback!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Semplificazione e aggiornamento impianto con X35
Gentile Direttore,
dopo tanto tempo mi faccio sentire perché ho bisogno di un tuo consiglio; nel frattempo non ho mai perso una singola uscita online di TNT-Audio. Attendo con ansia il rifacimento del website! Il mio impianto da una ventina d'anni a questa parte è composto da:

Al quale si sono aggiunti successivamente: Ora, voglio semplificare un po' il sistema, portarmi a pari (e almeno per i prox 10 anni) con la tecnologia audio streaming/media services e fare il burning di tutti i miei CD (±400). Sto pensando di tenere casse e giradischi e sostituire tutti gli altri componenti con un integrato Novafidelity/Cocktail Audio X35. Un rivenditore inglese mi ha offerto una permuta per UKP1,300 e sto pensando se accettarla.
A parte l'aggiornamento tecnologico e la semplificazione dell'impianto, pensi che sia una buona offerta e si riesca a mantenere il livello qualitativo del suono che attualmente mi soddisfa?
Un caro saluto e un sentito ringraziamento per tutto il lavoro che voi TNT-Audio Team fate per noi da così tanto tempo e costanza.
Gian Luca - E-mail: gianluca.scappini (at) gmail.com

LC
Caro Gian Luca,
secondo me otterresti sia una semplificazione che un discreto passo avanti in termini di qualità sonora. Forse niente di drammatico, ma sensibile. L'offerta non è male ma considera che un X35 nuovo si porta a casa con 1600€, quindi forse faresti meglio a vendere per conto tuo i pezzi che andrà a sostituire (ampli e CD). Valuta tu se il gioco valga la candela. Quella coppia ampli + CD si riesce a venderla per circa 400€ secondo me. Certo, è una seccatura avere a che fare coi numerosissimi perditempo che affollano il mercato dell'usato, ma economicamente un suo senso ce l'ha.
Dal punto di vista timbrico non dovresti discostarti molto della situazione attuale, ma credo che come dinamica e immagine dovresti guadagnare qualcosa. E, magari, anche un po' di raffinatezza in più. Il lato negativo della soluzione integrata, ma avrai sicuramente fatto le tue valutazioni, è che è un sistema chiuso, dove l'upgrade parziale è difficile o sconveniente. Certo, non avere più a che fare con cavi e componenti separati è un gran bel vantaggio...potessi farlo lo farei anch'io!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Sembra che Hollywood non ci ami...
Buongiorno Direttore! Ho visto il film francese citato dal sig. Mirko nel volume della posta del 5/11/2022. Il protagonista vorrebbe solo ascoltare in santa pace un disco jazz, scovato casualmente in un negozietto, su un multi-telaio NAIM, diffusori Focal-JMlab della serie Utopia e giradischi (sembra) Pro-ject Signature 12.
Cordiali saluti!
Luca - E-mail: cyberninja72 (at) hotmail.com

LC
Caro Luca,
sì, confermo, commedia divertente e bellissimo impianto, qui sotto ho preso uno screenshot del tutto. Confermo i componenti, anche secondo me il giradischi è un bel ProJect Signature 12! E la multimplificazione è Naim. Il personaggio comunque un po' sociopatico lo è, un tratto abbastanza comune tra gli audiofili, direi. Vedere poi che cotanto impianto high-end venga utilizzato dagli amici per una festa danzante è esilarante, e la reazione del proprietario è praticamente ovvia, tutti noi ne avremmo avuta una simile.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu

[Tutti pazzi in casa mia - impianto]

Giradischi IKEA
Buongiorno Lucio,
seguo spesso la tua pagina di consigli e il vostro fantastico sito, mi piace la vostra filosofia di cercare oggetti anche poco costosi che siano però ben suonanti. Da qui la mia prima domanda: avete in programma di provare il giradischi della famosa casa di mobili svedese?
Seconda domanda: che alternative ci sono attualmente su questa fascia di prezzo? Anche andando sull'usato? Cercando sul vostro sito ho trovato un tuo vecchio articolo in cui parli molto bene di Pioneer, Thorens e Rega, sono ancora alternative valide?
grazie Alessandro - E-mail: demetrio.alessandro (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
se avessi seguito fedelmente questa Rubrica non ti saresti perso il fatto che di giradischi IKEA abbiamo (ho) già parlato, rispondendo a una domanda più o meno identica alla tua giusto qualche settimana fa (
Vol. 1017, settimana dal 22 al 29 ottobre scorso). Diciamo che abbiamo intenzione di provarci, non appena il giradischi sarà disponibile nei negozi. Il suo costo è di 129€ testina compresa, alternative non ce ne sono tante. L'unico che ci si avvicina è il Lenco L-30, che costa circa 150€, completo di pre fono e testina. Il più economico dei ProJect oggi è l'Elemental, ma comunque costa 250€, completo di testina. Altri giradischi full-plastic francamente non li prenderei in considerazione. Meglio orientarsi su un giradischi moderno usato, ad esempio un qualunque Project, tipo i primi Debut. L'acquisto di giradischi più vecchi, come i Pioneer o i Thorens citati in quell'articolo, lo lascerei ad audiofili già esperti di analogico. In ogni caso, difficile - se non impossibile - trovare uno dei marchi citati al di sotto dei 200€, cui magari bisognerà persino aggiungere il costo della testina. Persino il buon vecchio Pioneer PL12 ha raggiunto quotazioni assolutamente insensate.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Torino AudioVideo Show
Grazie della
risposta. I Founder 120H li ho ascoltati, ma non sono riuscito a farmene un impressione precisa, il problema è che erano a confronto con Martin Logan ESL 11 e B&W 803 D4 amplificate Rotel Michi X3, sorgente Auralic Altair...e le B&W hanno letteralmente ucciso la concorrenza.
Certo ci mancherebbe, una catena da circa 30K. Considerazione a latere: l'impiantino che ho in camera da letto, IPAD, Nobsound, Lonpoo LP-42 (già, chissà chi me l'ha consigliato) non suona così bene, ma neanche parecchie centinaia di volte peggio come il rapporto dei costi.
Non capisco poi la logica di amplificare solo la sezione bassi...
Cordiali Saluti,
Bruno - E-mail: briccola5 (at) alice.it

LC
Caro Bruno,
le B&W 804 D4 costano più di 21.000€ la coppia, le Martin Logan 15.000€ e le Paradigm 102 meno di 10.000€, pertanto ti chiedo: ma che confronti fai? :-O
Inoltre: è assolutamente normale che un impianto da pochi euro, costruito con campioncini di categoria, faccia sorgere mille dubbi sul reale rapporto prezzo/prestazioni degli impianti high-end, ma non è scandaloso, è la legge che lega prezzo e qualità percepita e/o oggettiva. Faccio un esempio: per avere un'auto che fa 0-100 km/h in 10 secondi basta una certa cifra, per scendere di un secondo probabilmente basta qualche migliaio di euro in più. Tuttavia, per scendere da uno 0-100 in 4 secondi a uno in 3 secondi, di euro ne servono decine e decine di migliaia. Eppure è sempre la differenza di 1 solo secondo in entrambi i casi! La curva che lega prezzo e prestazioni non è una linea retta, ma è logaritmica, più si sale col prezzo e più l'aumento di prestazioni diventa piccolo. Per avere quel poco in più bisogna spendere cifre molto alte. L'ideale è trovare un buon compromesso tra spesa e aspettative, e vivere felici così. Se non si è capaci di fare questo, di trovare questo equilibrio, è meglio evitare di ascoltare cose di livello molto alto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Impianto con budget ridotto
Gentile Direttore,
ho notato che sono in buona compagnia di quanti, superato quel mezzo del cammin, desiderano rispolverare i vecchi compagni abbandonati, i vinili. Poche lire per il mio impiantino di gioventù, non so com'è, ma mi ritrovo ancora con un budget da studentello (in realtà lo so bene, tra mutui, figli, ecc.). Eppure queste sfide mi piacciono, e scopro grazie a Voi che è in effetti possibile, e magari sano, un HiFi accessibile.
Bene, quindi son (ri)partito dal chiarirmi COME mi piace ascoltare la musica. Non come sottofondo (infatti non l'ho mai ascoltata in questo modo, anzi mi infastidisce), bensì dedicandole del tempo, magari solo un'ora, a volte per emozionarmi, altre con un approccio più “clinico”, di attenzione al dettaglio. Che siano i Pink Floyd o Debussy, Nina Simone o John Cage.
Stabilito questo, valutato che dell'ampio soggiorno non potrò dedicare più di un 3x3 metri al “triangolo” d'ascolto, comunque aperti, e quel miserrimo gruzzoletto che dicevo, son partito con lo scegliere i diffusori dell'impianto che prevede come sorgenti, ancora da acquistare, il giradischi e forse il lettore cd. Sulla base della Vostra recensione, e credo anche di averli sentiti suonare qualche anno fa, quelli che meglio soddisfavano i miei criteri erano i Triangle Titus 200. Per un prezzo onesto ho trovato le XS. Bene, ora sono lì che mi guardano e mi chiedono “Mais, ou est l'amplificateur?”. Eh, questa è la domanda! Un “vintage”, magari inglese per non enfatizzarne gli alti già altini. Però, con tutti quegli ingressi che non mi serviranno, e poi non capendoci un acca di elettronica rischiare con l'usato...
Con la stessa somma, entro i 200 euro, leggo della qualità dei classe T. Poi vedo anche 'sti valvolarini cinesi che han pure l'ingresso phono integrato, come il Douk Audio X1 della Nobsound. Insomma, sono nel loop del più cerco di saperne e meno ne so. E anche a prescindere dai miei diffusori, perché tutto si evolve ad una velocità impensabile ai tempi dell'HiFi che conoscevo e, seppure TNT-Audio sia un'ottima bussola, mi sfugge l'approdo. LUCIO, AIUTO!
Giovanni - E-mail: giovannicapponi (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
con 200€ io andrei sul sicuro e prenderei un integrato classico, magari anche usato, che abbia l'ingresso phono. Sto pensando ai soliti NAD e Rotel cui aggiungere, eventualmente, Cambridge o Arcam, magari persino un vecchio Audio Analogue Puccini. Hanno tutti gli ingressi che ti servono (per CD e giradischi), sono robusti e, se non troppi vecchi, non dovrebbero darti alcuna sorpresa. I cinesi che citi possono essere un'alternativa ma sono un terno al lotto, con lo stadio phono integrato non ne ho ancora ascoltati. Quelli che suonano bene che ho recensito ne erano privi. Ho in prova un integrato con ingressi linea, ingressi digitali (e BT!) più ingresso phono, ma costa circa 350€ e pertanto siamo fuori budget. Facciamo così: dai un'occhiata all'usato, seleziona una rosa di candidati e sentiamoci di nuovo, per una cernita finale. Il mercato abbbonda di amplificatori integrati usati! Per giradischi e lettore CD non mi chiedi un parere e non fissi un budget, immagino sarà una decisione da prendere in un secondo momento. In ogni caso, su questa Rubrica trovi senz'altro consigli per acquisti sicuri, e di basso costo, anche per questi due componenti.
Infine, due parole sui budget ristretti: intanto non è una vergogna, ognuno di noi ha incombenze diverse e ben più pressanti di quelle dell'acquisto di un impianto HiFi! Purtroppo conosco persone che si sono indebitate per acquistare un impianto che non potevano permettersi, questo sì che lo ritengo...sbagliato. In secondo luogo, mai come oggi si può spendere poco e avere moltissimo, quindi anche una cifra contenuta può essere foriera di grandi soddisfazioni all'ascolto. Proprio in questi giorni sto ascoltando una coppia di torri da pavimento e un amplificatore il cui costo complessivo sta sotto i mille euro. E, accidenti, anche solo 10-15 anni fa con questa cifra per la coppia ampli + casse non ci si avvicinava minimamente a tale soddisfazione all'ascolto! Vorrei tornare adolescente solo per poter ascoltare, coi miei miseri risparmi, come si ascolta oggi. All'epoca si spendeva tanto e si ascoltava male. Ricordo con raccapriccio un mio ampli NEC e un giradischi Yamaha, imbarazzanti, ma non economici. Mi costarono estati intere di duro lavoro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Un consiglio su un pre Electrocompaniet da riparare
Ciao Lucio, ti disturbo per chiederti un parere. Ti ricordo che nel luglio dello scorso anno ti avevo scritto in relazione agli ZeroZone, finali che poi successivamente, nel mese di settembre dello stesso anno, ho acquistato con grande soddisfazione per la scelta fatta grazie alla tua recensione. Colgo l'occasione per ringraziarti. I finali sono (o meglio erano) pilotati dal pre in oggetto modello EC1. Purtroppo il pre ha qualche problema e al momento non è utilizzabile. Lo devo far vedere ad un amico per capire che danni ha, se è riparabile e se la riparazione è onerosa o meno. Vorrei chiederti se, qualora la riparazione dovesse essere particolarmente onerosa, il Tisbury che hai recensito nel giugno di quest'anno mi farebbe rimpiangere molto l'Electrocompaniet o potrebbe comunque essere un suo degno sostituto? Soluzioni alternative? Se dovessi avere necessità di sostituirlo con altro diverso dal Tisbury potrei arrivare ad una spesa massima, da ricercare solo nell'usato, di max.500 €.
Ti ricordo il mio impianto che è composto da lettore CD Naim cd5s, alimentatore separato flatcap x2, il pre, i finali Zz e i diffusori Ikarus Audio mod. Blues.
Ciao.
Davide - E-mail: davidetoni56 (at) gmail.com

LC
Caro Davide,
grazie per l'invito che mi fai, temo di doverlo declinare a malincuore, mi sposto sempre con grandi difficoltà e quando lo faccio ho le ore contate. Ti consiglierei di far riparare l'ElectroCompaniet, così almeno lo potrai vendere, sempre che la riparazione non sia troppo onerosa. Il Tisbury è un pre eccellente che non sfigurerà affatto, anzi, a mio parere potresti persino trovarlo più aperto, dettagliato e trasparente dell'ElectroCompaniet. Con gli ZeroZone, poi, ci va a nozze. Sono felice che questi ultimi ti siano piaciuti così tanto, ricordo che mi chiedesti di poterli ascoltare prima di acquistarli, purtroppo non è stato possibile, ti chiedo scusa. Sto ricevendo ultimamente diversi inviti a casa da parte di audiofili da più parti d'Italia, o richieste di poter parlare al telefono. Chiedo scusa pubblicamente a tutti, vorrei avere il tempo per fare tutto questo, ma le giornate sono di 24 ore e tra impegni lavorativi, di famiglia e questa sorta di secondo lavoro che è TNT-Audio faccio persino fatica io a capire come stare dietro a tutto. Aggiungo a questo limite fisico la mia idiosincrasia per l'uso del telefono, e il quadro è completo. Quindi, credetemi, non è né indisponibilità né spocchia, è che proprio devo contare i minuti. Non solo, ma quando chiudo con TNT-Audio, tra ascolti, recensioni, mail e consulenze, di HiFi non ne vorrei proprio più sentir parlare :-)
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Ampli per Magnepan
Buonasera Direttore,
La disturbo per un quesito relativo al corretto uso di casse Magneplanar SMGA. Io le vorrei acquistare qui a Roma, ma il venditore mi ha detto che possono essere correttamente utilizzate SOLO con amplificatori che lavorino dichiaratamente su 4 Ohm. Altri apparecchi potrebbero facilmente ANDARE IN CLIPPING e danneggiare anche le casse stesse.
A me sembra una valutazione esagerata. Con un buon integrato da 100/120 watt che lavori senza problemi anche su impedenze piu basse di 8 ohm non penso sarebbe impossibile l'uso corretto dei diffusori.
Ho visto che le Smga hanno una impedenza di 4 ohm fissa ed una efficienza di circa 86/88 dB.
Attualmente uso un amplificatore di fascia media, uno Yamaha AX 590 che è chiaramente insufficiente per le Smga. Il quesito era appunto questo. Adottare la separazione pre-finale dell'ampli ed affiancargli un finale usato di adeguate qualità (quale?) e con un costo entro i 7/800 euro, oppure passare ad un integrato usato più "correntoso"? Anche per questo mi ero rivolto a Lei perchè è facile in materia sbagliare e rimanere poi delusi dal risultato.
Le sarei estrememente grato se mi potesse dare un suo autorevole parere per evitare di effettuare scelte sbagliate.
La ringrazio anticipatamente e Le porgo i migliori saluti.
Ancora grazie.
Fabrizio - E-mail: flupi2775 (at) gmail.com

LC
Caro Fabrizio,
il venditore ha evidentemente voglia di venderti un nuovo amplificatore, e ci sta. Fa il suo mestiere. Il punto è che i pannelli Magneplanar sono tra i diffusori più facili da pilotare in assoluto, perché offrono un carico puramente resistivo di 4 ohm. In altre parole, l'impedenza non solo è costante, ma non ha componenti diverse da quella resistiva, cioè è il paradiso per qualunque amplificatore. Certo, non deve avere problemi coi 4 ohm, ma ormai tutti gli amplificatori in commercio pilotano senza problema alcuno carichi così, persino i più economici. Il tuo Yamaha, poi, ha ottime riserve di potenza persino su 2 ohm (basta guardare le specifiche) quindi - dal punto di vista elettrico - non avrai alcun problema. Tra l'altro, neppure la potenza è un problema, anche perché ai pannelli non è che puoi inviare centinaia di watt. Te ne basteranno 20-30 al massimo. Semmai, per spezzare una lancia a favore del venditore, potrebbe essere che i pannelli possano suonare meglio con amplificatori più raffinati del tuo Yamaha, ma questo sarà qualcosa che scoprirai soltanto conoscendo bene questi diffusori e ascoltandoli. Tra l'altro, le SMGA erano il gradino d'ingresso nel catalogo Magneplanar e, dallo stesso costruttore, erano considerate per audiofili dal budget ridotto, quindi non è che stiamo parlando di schizzinosi e sofisticatissimi diffusori high-end! Ascoltali, trova una buona sistemazione...e poi si vedrà.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Diffusori tedeschi fine anni '60
Buongiorno Lucio,
grazie per il
riscontro. Ho fatto qualche prova e posso dirti che le misurazioni fatte con smartphone (sicuramente empiriche), mi hanno dato 87/88 dB di "rumore", come livello di ascolto che definirei medio/alto per le mie abitudini.
Recentemente ho posseduto delle SONUS FABER CONCERTINO, FOCUS CHORUS 714, RUARK TEMPLAR; caratteristiche diverse, tutte piacevoli al mio orecchio, ma mai trasparenti e musicali come queste ISOPHON...detto da un appassionato che, in fase di acquisto si lascia guidare da recensioni e non trascura l'estetica...Di queste ISOPHON si trova poco o nulla e sono direi bruttine.
Aggiungo per correttezza, la catena (molto economica):

Un caro saluto,
Gianluca - E-mail: fred01 (at) alice.it

LC
Caro Gianluca,
grazie per la precisazione, questo chiarisce molto meglio il quadro generale. 87/88dB di pressione sonora nel punto d'ascolto non sono pochi, anzi! Evidentemente si tratta di altoparlanti parecchio sensibili, perché i watt del tuo Yarland sono pochini. Prendo dunque atto della tua soddisfazione nell'ascolto e, se mi capiterà, terrò d'occhio una coppia di Isophon da aggiungere alla mia collezione vintage, anche solo per scriverci un articolo di retrospettiva. A questo proposito, sto già lavorando ad altri articoli su componenti classici, alcuni facili da reperire, altri decisamente più rari, per provare a fare chiarezza in questo strano mondo del vintage dove si tende a spacciare per oro dei componenti che non lo erano neppure all'epoca. Purtroppo tanti appassionati che hanno iniziato tardi con l'HiFi, oppure tanti giovani, non hanno memoria storica di ciò che era il mercato decenni or sono, per cui è difficile orientarsi in una marea di annunci e di opinioni basate spesso soltanto sul fattore nostalgia e poco altro. Diversi classici fanno già parte della mia collezione, altri li acquisterò per completezza storica e culturale, magari col solo scopo di provarli e recensirli.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Buongiorno (buonasera), come preferisce. Non Le chiedo consigli o altro perché dal lato “impianto” credo di essere a posto e senza pruderie o rimpianti.

Finali: mi sono deciso ad acquistare gli ZeroZone da Lei provati (e suggeriti) levandomi un mastodonte scalda uova della AMAUDIO e qui rompendo la convinzione (ultra decennale) che classe A/AB/ Valvole ecc. fossero il meglio del meglio rispetto alla “famigerata D”, vero tabù da scartare a priori come consigliato da tanti soloni venditori e qualche costruttore. Niente di più sbagliato. L'avventura è stata tutta a lieto fine, sperando di aiutare qualche altro lettore (appassionato di musica ascoltata !) a sbarazzarsi di certe remore mentali.
In sintesi, pur con finali dal prezzo irrisorio: grande controllo del basso, con punch perfetto, medi e voci senza sibilanti o effetti sgradevoli ma coerenti e intonate, acuti brillanti al punto giusto tanto da ricredersi sui tweeter AR, potenza da vendere per pilotarle senza cedimento alcuno.
Ora punto a finali di qualità un po' più alta (RogueAudio Design di Roma) sempre classe D, che ne dice?
ZeroZone reimpiegati in altro impianto.
Grazie per il tempo perso a leggermi ma anche per le aperture e i consigli che dà a tanti smanettoni.
Non mi stanco mai di leggerLa.
Fabrizio - E-mail: prdfrz53 (at) live.com

LC
Caro Fabrizio,
sono felice che gli ZeroZone ti abbiano fatto mettere da parte tanti pregiudzi ma...purtroppo, vedo che la strada è ancora lunga. Chi ti dice che i Rogue Audio siano di qualità più alta? Perché costano di più o sono più belli da vedere? La Rogue Audio, da quel che so, non fa altro che far scegliere al cliente il modulo Classe D di sua preferenza, e lo mette dentro uno chassis più o meno carino. Tu però hai già passato gli ZeroZone ad altro impianto. Cos'è? Ti vergogni di avere una cineseria nel tuo impianto? I tuoi amici ti guardano storto? No, non ci siamo, ancora non ci siamo. Comunque, scegli un Rogue Audio e ascoltalo a confronto con gli ZeroZone, poi parliamo a ragion veduta, anzi, ascoltata.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Per gli amanti, come noi, delle contaminazioni, esce il secondo album dell'Ezra Collective, un quintetto jazz inglese che non disdegna incursioni in territori diversi, dal soul, all'afro-beat, reggae fino all'hip-hop. Il titolo del caleidoscopico lavoro è Where I'm Meant To Be e questa è Welcome To My World, fresca, ritmata e trascinante. Eppure, tanti audiofili continuano a dire che musica nuova e interessante non se ne componga più. Ascoltate questo disco, poi ne discutiamo.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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