Lettere alla Redazione di TNT-Audio - settimana 29/10/2022 - 4/11/2022

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  1. Insoddisfazione perenne
  2. Suggerimenti per miglioramento sistema low-end
  3. Bassi e calore
  4. Nuova meccanica CD
  5. Sembra che Hollywood non ci ami...
  6. Torino AudioVideo Show
  7. Primo impianto
  8. Quale amplificatore integrato per diffusori vintage B&W serie 200?
  9. Re: sostituzione ampli di potenza
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Insoddisfazione perenne
Egregio direttore, i miei ossequi. Da qualche mese, dopo aver scoperto con meraviglia TNT-Audio, leggo con interesse le sue rubriche e consulto sistematicamente il sito che è divenuto per me un punto di riferimento. Mi dispiace solo di non averlo scoperto prima. Impegno ulteriori due righe per porgere i miei più sinceri apprezzamenti, in prima persona a lei ma anche a tutti i suoi collaboratori, per la pazienza, il tempo, l'impegno, la preparazione, nonché la passione che ci mettete nel portare avanti questo progetto. Mi rendo conto che non è facile. Le scrivo oggi per la prima volta per chiederle un consiglio.
Tra i miei interessi la musica, suonata o ascoltata che sia, ha sempre avuto un posto di rilievo. Amo i generi, in ordine sparso, quali il rock, il jazz, il progressive, il blues, l'acustica, il pop quando si tratta di pezzi ben fatti, cantautori italiani - non solo quelli vecchi ;-) - ed occasionalmente anche la classica. No a rap e derivati, sarà un mio limite e mi perdoni chi non la pensa come me, ma proprio non ce la faccio.
Solo da un paio d'anni ho iniziato però a comporre il mio impianto hi-fi e come accade spesso, anch'io mi sono accorto di aver commesso degli errori. Le spiego. Passando da un amplificatore Lector Zax70 e un paio di B&W 603 S2, sono arrivato ad un Unison Research Unico Secondo, rivalvolato Genalex Gold Lion e Tannoy Mini Autograph, quest'ultime poi sostituite da un paio di Opera Seconda (credo del 2008) a sospensione pneumatica, per risolvere i “problemi” delle altre. Questa è dunque la configurazione attuale del mio sistema a cui si aggiunge un giradischi Project Debut Carbon Evo con testina Ortofon 2M Red, con Lehmann Black Cube Statement, meccanica cd Cambridge Audio cxc v2, ed infine l'ottimo lettore di rete Cambridge Audio Azur 851N, principale sorgente utilizzata con Qobuz. I cavi utilizzati, non so se possa essere utile o meno, sono dei Ricable primus, per quanto riguarda potenza e alimentazione e dei Chord Clearway RCA, per il segnale. E stavo per dimenticare i TNT-Star che mi sono auto costruito. Sono soddisfatto, diciamo forse, al 50 per cento del suono che produce il mio impianto. Dopo varie prove e sostituzioni come avrà notato (dovute anche a consigli non sempre sani di alcuni negozianti), ho capito che il problema maggiore era da ricercare nell'ambiente. Ho problemi di risonanze e/o riverberi nella stanza che non mi fanno godere appieno la musica che ascolto, e a dirla tutta non sono nemmeno tanto sicuro sul tipo di suono che vado cercando. Nel senso proprio che lo ignoro. Caldo (che predilige la gamma bassa?) o freddo (la gamma medio alta?), tanto per usare due aggettivi usati spesso. Purtroppo non è per me sempre facile ascoltare o confrontarsi con altri appassionati.
Ho una sala di circa 28 mq su pianta rettangolare con pavimento in cotto e soffitto più basso della media, intorno ai 2,40 m; Due finestre contigue sulla parete lunga di sinistra, caminetto con anima in metallo posizionato nell'angolo frontale all'impianto e due porte interne. L'ambiente è arredato con tappeto tipo persiano che non copre tutto il pavimento, tende lunghe spesse alle finestre, un divano 3 posti, una poltrona per il punto di ascolto, una libreria aperta dietro lo stereo, una sulla parete di fronte ed un tavolo in legno abbastanza grande. Qualche quadro alle pareti con vetro.
Lei dirà che forse è fin troppo piena, ma su possibili ulteriori modifiche all'arredamento non ho più margine per via del fattore waf. Anzi, fin troppo buona fin qui.
Ho avuto di recente in prestito da un negoziante, la possibilità di provare per qualche giorno a casa, il preamplificatore/streamer della Nad C658. Utilizzando quest'ultimo con Dirac attivo, le risonanze erano praticamente scomparse. Ma anche senza l'utilizzo del Dirac, erano molto basse, pressoché nulle. La cosa che mi ha stupito di più e che non mi aspettavo è che il suono era totalmente cambiato rispetto a quello del Cambridge. È vero anche che sono riuscito ad ascoltare meglio il rock e la classica, generi che difficilmente riescono bene con la mia solita configurazione, ma il vero problema è stato che quel suono a me non è piaciuto. Ha risolto sì il problema ma non mi ha dato alcuna emozione. Non mi ha convinto, l'ho trovato troppo cupo.
Tornato in negozio per riportare indietro il Nad, ho ascoltato per puro caso delle Elac Vela BS 403 da scaffale, pilotate da un Hegel h90, e per farla breve sono rimasto colpito e quasi stregato da quel suono. Mi è piaciuto davvero tanto anche se su qualche pezzo ho notato delle lievi distorsioni e degli acuti a volte un po' troppo frizzanti. Ma per quanto riguarda la tridimensionalità e la coerenza timbrica che emetteva quell'accoppiata, c'era poco da dire. Anche la gamma bassa era notevole e controllata. Ho pensato in un primo momento che ci fosse stato anche un subwoofer. Ho avuto ad ogni modo, la percezione di trovarmi finalmente verso la strada giusta, verso il suono che mi piacerebbe ascoltare. Vengo dunque al quesito.
Secondo lei, per raggiungere il mio scopo, ha senso sostituire le casse con le Vela? (O equivalenti, mi consigli); Cambiare solo l'amplificatore e tenendo le Opera a favore di Hegel o con caratteristiche simili? (Mi dica anche in questo caso quali); O addirittura provare a vendere tutto, compreso lo streamer, e passare ad un all in one, anche tipo Hegel e magari superiore all'H90?
Il budget a disposizione sarebbe quello che otterrei dalla vendita del mio impianto, con l'aggiunta di poco altro. So di essermi dilungato davvero tanto e me ne scuso, ma la paura di sbagliare ancora mi fa preoccupare e vorrei finalmente trovare la pace con me stesso quando accendo l'impianto per ascoltare la musica, invece di scuotere la testa come faccio adesso.
Ho voluto consultarla prima di muovermi e sarei davvero felice di ricevere una sua risposta. Ma anche se non lo facesse per i più disparati motivi, le sarei grato comunque, per tutti quei preziosi consigli che negli anni ha collezionato e messo a disposizione di tutti, su TNT-Audio.
Grazie anticipatamente.
A lei e a tutto lo staff, auguro una buona giornata e buon lavoro.
Gianfranco - E-mail: gianfrancociri (at) yahoo.it

LC
Caro Gianfranco,
la cosa da fare è chiedere al negoziante di poter ascoltare nel tuo ambiente il sistema Elac + Hegel che tanto ti è piaciuto. Solo in questo modo potrai capire quanto il tuo ambiente influenzi il suono che senti. Se anche quest'accoppiata diventasse mal suonante nel tuo ambiente...dovrai cominciare seriamente a pensare a un trattamento acustico della sala e/o a un sistema che corregga digitalmente il tutto. Il NAD col Dirac non ti è piaciuto, ma forse ti sei arreso troppo presto. La mia sensazione è che tu non sappia (e tu stesso lo dici) che suono stai cercando. Forse il suono corretto del NAD col Dirac non ti piace proprio perché troppo corretto. Per questo motivo serve capire come suonerebbe l'impianto che ti è piaciuto, all'interno del tuo ambiente. Mi preoccupa un po', lo confesso, quella tua affermazione sulle distorsioni e sugli acuti un po' troppo frizzanti. Forse ti aspetti che un impianto suoni sempre bene. Fidati, non è possibile. E sai perché? Perché i dischi, spesso, suonano male a prescindere dall'impianto. Anche MOLTO male. Ho conosciuto altri audiofili così, che attribuiscono le cause del suono non correttissimo all'impianto, quando invece - nella maggior parte dei casi - la colpa è dei dischi. Esempio recente: “ho sentito delle tracce di distorsione sulle note alte del pianoforte, mi sembra che questo tweeter sia un po' pungente”. Gli cambi il disco e il tweeter all'improvviso diventa...cupo. Capiamoci: mentre le differenze tra un componente e un altro si aggirano sull'ordine delle frazioni di dB, quelle da un disco all'altro sono dell'ordine di svariati dB. O facciamo pace con questa realtà o non se ne esce, e saremo sempre insoddisfatti.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Suggerimenti per miglioramento sistema low-end
Gentilissimo Direttore,
da qualche mese ho scoperto TNT-AUDIO e leggo con interesse gli articoli e la sezione di posta per scoprire ed apprendere qualcosa di nuovo ogni volta. Ho iniziato a seguire il sito solo all'inizio di questo 2022, infatti lo scorso Natale io e mia moglie abbiamo ricevuto in dono un "giradischi", messo tra doppi apici giusto perchè si tratta di uno dei numerosi modelli presenti su noto sito di ecommerce che integrano pre-phono, ingresso USB e Bluetooth e persino dei diffusori. Deluso dalla resa audio delle casse integrate (ma non credo fossero le uniche colpevoli), ho cercato qualcosa da collegare e così mi sono imbattuto nella recensione delle Lonpoo LP42, poi in quella del mini classe D F900S e da lì tutto è partito.
In breve, ho acquistato entrambi e ho iniziato a giocare/sperimentare anche con altri amplificatori, abbandonando temporaneamente il "giradischi" per concentrarmi sulla musica liquida comodità (dispongo di un account spotify premium). Nel mio sperimentare sono giunto alla seguente configurazione:

Il tutto è installato in soggiorno con i soli diffusori in vista ai lati della tv, di fronte al divano dove effettuo le "sessioni di ascolto", le componenti di pilotaggio sono tutte nascoste all'interno di un mobile, così da non disturbare troppo. Nonostante l'economicità, mi ritengo piuttosto soddisfatto del suono che riesco a tirare fuori da questo insieme con qualche limite sui bassi. Come sempre accade però, ogni lettura riaccende l'idea di nuove prove per migliorare ancora l'esperienza di ascolto (senza pretese audiofile e soprattutto senza svenarmi). In questo senso, ho redatto qui di seguito una lista di priorità di intervento che nella mia mente dovrebbe portare ad un miglioramento di resa: Le chiedo quindi un parere su questa lista, se le priorità sono effettivamente corrette o se in realtà sono solo frutto di "acquisto compulsivo" che non produrranno alcun reale beneficio. La sostituzione del giradischi è qualcosa che non includo qui in lista, la valuterò piu' avanti visto che al momento non è la sorgente principale nonostante abbia un ingresso assegnato sull'amplificatore.
La ringrazio in anticipo per il tempo che vorrà dedicare a questa mia, ma soprattutto la ringrazio per lo splendido lavoro che fate lei e tutti i membri della redazione di TNT Audio.
Saluti,
Rosario - E-mail: rsr.grasso (at) gmail.com

LC
Caro Rosario,
sui cavi non mi esprimo per due ragioni: in primis, non forniamo più consulenza su questo tipo di componenti e, in secondo luogo, non mi sembra sia l'area dove concentrarsi per cercare un upgrade significativo. In ogni caso, sentiti libero di provare con qualche nostro progetto autocostruito, magari un po' più raffinato del
TNT Star.
Per quanto riguarda la sorgente, credo che il Raspberry con Volumio possa svolgere egregiamente il suo compito, quindi anche questo dovrebbe stare al suo posto. Eventualmente passa al Raspberry 4, se lo trovi più consono. L'amplificatore, che mi sembra di intuire sia un Aiyima, può anch'esso stare al suo posto, mentre penserei a sostituire le Lonpoo, visto che il basso non ti sembra sufficiente. Prima di sostituirle, prova ad avvicinarle alla parete posteriore, la performance in bassa frequenza cambia e non di poco. In caso contrario, pensa a dei diffusori più grandi, ad esempio le Elac DBR 6.2 REF (da supporto) o le Pylon Audio Opal 20 (da pavimento). In entrambi i casi i bassi dovrebbero venir fuori in maniera più che soddisfacente.
Infine una nota sui pareri discordanti sul Topping PA3. Per quello che costa e che offre, per me, è un acquisto praticamente sicuro. Chi ne parla male o non sa ascoltare (possibilissimo) oppure dovrebbe proporre qualcosa che suoni nettamente meglio allo stesso prezzo. La vedo difficile, credimi.
Se stiamo parlando delle sparate “scientifiche” di Audiosciencereview, meglio che non commenti. Dico solo che dedurre il suono di un apparecchio da quattro grafici messi in croce è una cosa che non si vedeva fare dagli anni '70. Se il sistema è stato abbandonato da tempo un motivo ci sarà, no?
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Bassi e calore
Salve Sig.Cadeddu mi scusi il disturbo, mi sono dimenticato di dirle (
Vol. 1016) che le mie JBL con questo tipo cavi che le ho ”mostrato”, per sentirle bene devo regolare i toni: bassi a meta' della scala, mentre gli alti vanno sullo 0, altrimenti il suono che si sente dal lato medio alto è ”pasticciato” gli strumenti si sentono sovrapposti e si perde la limpidezza del suono, forse il tipo di cavo ”spinge” troppo sul lato medio alto, mentre i bassi sono stupendi anche con il Loudness inserito. Approfitto di questa mail per inserire un nuovo ”dilemma” che ho scoperto da un po' di tempo, posizionando in questo modo per puro caso (foto) il lettore cd, sopra l'amplificatore, tramite del polistirolo, che è presente anche sotto l'amplificatore, lì c'è un pezzo intero, e alla fine quando si ascolta qualsiasi ”tipo di Cd” appena inserito il lettore produce un tipo di suono, ma sempre eccelso comunque, che arriva all'amplificatore, mentre dopo 15 circa di ascolto se si ripassano gli stessi brani, poco prima ascoltati il suono emesso dai diffusori migliora moltissimo! Ma se si va a toccare il Cd in ascolto si scopre che è ”molto caldo”, calore che arriva dai finali dell'amplificatore, che scaldano il sottoscocca del lettore Cd, calore che poi scalda anche tutta la meccanica e anche il Cd in uso! È una cosa molto strana ma purtroppo il suono emesso dal lettore migliora di molto, basta fare delle prove e si sente subito la differenza (colpa del Philips?) ma in primis avevo dato la colpa alle ortiche sporche, ma non era cosi'.
Lettore Cd a testa calda come la Landini...
Porgo Cordiali Saluti.
Scusi ancora del disturbo.
Paolo - E-mail: paolozoe (at) libero.it

[Isolamento dalle vibrazioni]

LC
Caro Paolo,
se hai bisogno del loudness (che da solo già incrementa molto i bassi) e di aumentare i bassi tramite controllo dei toni, credimi, il problema non è il cavo!!! C'è qualcosa di profondamente sbagliato o nell'impianto, o nell'interazione impianto/ambiente o nel tuo modo di ascoltare. Non può essere che tu abbia bisogno di un boost così elevato per sentire i bassi come si deve, a meno che non ascolti a volume bassissimo, nella zona nella quale le nostre orecchie sono quasi insensibili alle basse frequenze. Facciamo un po' di conti: il loudness del tuo amplificatore Technics incrementa i 100 Hz di ben +8dB (tantissimo!) mentre i controlli di tono aumentano, al max, i 50 Hz di 7.5dB. In pratica, stai aumentando la gamma dai 50 ai 100Hz di oltre 10dB, un'enormità. E non sto neppure tenendo conto della generosa gamma bassa delle tue JBL LX1000, con doppio woofer da 21 cm!!! Qualcosa non torna. Se l'impianto o l'ambiente non sono troppo sbagliati, l'ascolto ad alto volume non dovrebbe necessitare né di loudness né di un incremento dei bassi. Sarei curioso di vedere l'ambiente e il posizionamento dei diffusori.
Per quanto riguarda il calore, eviterei di mettere qualcosa sopra l'amplificatore, non è una bistecchiera e l'aria deve essere libera di circolare. Il fatto che il lettore CD si senta meglio dopo 15 minuti di funzionamento può dipendere da tanti fattori, e certamente non perché è in cottura sulle feritoie dell'ampli! Semplicemente, dopo 15 minuti, tutto l'impianto termina la fase di warm-up, gli altoparlanti diventano più elastici e i circuiti dell'amplificatore raggiungono la giusta temperatura di esercizio. Tra l'altro, più i componenti sono vecchi (e il tuo ampli è anzionotto: 1976-1979) e più questo tempo di warm-up si allunga. Metti il lettore CD altrove e siamo tutti più tranquilli :-)
Ah, elimina il loudness e metti i controlli di tono a zero. Ascolta così, in modalità metadone per qualche mese, poi ne riparliamo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Nuova meccanica CD
Buongiorno, seguo il vostro sito da ormai quasi vent'anni, da quando mi sono affacciato al mondo dell'hifi traendo dai vostri articoli e recensioni molti ottimi consigli. Sono alla ricerca di una meccanica cd per un upgrade del mio (seppur buono) Audiolab 6000CDT ereditato dal precedente impianto che era decisamente più entry level dell'attuale. La composizione è questa:

Come meccanica cd, un paio di rivenditori che frequento mi hanno consigliato la Primare DD35 che sembra veramente molto valida; in alternativa avrei individuato la Atoll DR200 che avrebbe il vantaggio della connessione aes/abu che leggo essere la migliore in assoluto.
Mi convincono meno, ma forse è solo una sensazione irrazionale, i vari NuPrime (8 Pro, 9 o 10 che siano) che ho visto anche da voi recensiti.
Cosa mi consigliate?
Cordialmente,
Marco - E-mail: marco.lombardi2013 (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
perché vuoi sostituire la meccanica? La tua Audiolab è ottima e sono sicuro che non riusciresti a percepire alcuna differenza passando a una meccanica recente. Non solo, mai e poi mai investirei 2000€ in una semplice meccanica di lettura quando a dar voce all'impianto ci sono dei diffusori nella stessa fascia di prezzo! Vuoi fare un vero salto di qualità? Vendi i diffusori, integra il ricavato con la cifra che intendevi spendere per la meccanica CD e acquista, magari usati, diffusori di ben altro livello. Allora sì che sentiresti la differenza! Visto che il rivenditore è così sicuro nel consigliarti la meccanica Primare, perché non te la fa provare per un weekend, nel tuo impianto? O perché non porti la tua meccanica Audiolab nel suo negozio e fai una prova a confronto diretto? Io credo che ci restereste molto male (tu e lui). Idem dicasi per la meccanica Atoll. Fai queste prove e sentiamoci di nuovo!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Sembra che Hollywood non ci ami...
Egregio direttore, dopo qualche anno mi rifaccio vivo con una considerazione, che, come dal titolo della mia lettera, mi ha lasciato un po' pensieroso. Ho notato che in parecchie pellicole hollywoodiane, quando compaiono per qualche istante scene con apparecchi per la riproduzione musicale, chi possiede l'impianto hi-fi (in genere hi-end...) ha parecchi problemi di psiche o con la legge, con la società o i suoi simili, vive in un futuro da incubo. Insomma, gente/situazioni poco o per niente raccomandabili. Qualche titolo, film o serie che sia? The breaking Bad - Limitless - The OA - Io sono leggenda - Spiderhead - I, Robot e mi fermo per rispetto. Ora, non dico che i film con scene di hi-fi siano tutti in situazioni molto particolari. Però...forse lei ha in mente qualche titolo con personaggi/situazioni positive che mi sfuggono e lo spero per la nostra specie in via di estinzione (dopo il suo
editoriale di Ottobre '22, poi...).
Infine, ho accolto molto positivamente l'iniziativa di libera donazione e il progetto di rifarsi il look, sono tempi difficili per tutti e un piccolo sostegno libero al progetto TnT mi sembra quasi doveroso.
Ancora tre anni e siamo al trentesimo anno di TnT, ragazzi. Incredibile. Tempus fugit, come suonava il buon Miles Davis. Chissà quanti siti possono vantare gli anni del nostro sito preferito; di hi-fi poi...
Complimenti davvero e grazie soprattutto.
Carlo - E-mail: carlo.feletti (at) gmail.com

LC
Caro Carlo,
in tutta sincerità non mi viene in mente molto, Dr. House aveva un buon impianto HiFi, con le Duevel Bellaluna, ma anche lui non è che fosse molto in equilibrio. E poi c'è il mega impianto con il giradischi Transcriptor dello psicotico protagonista di Arancia Meccanica :-) Ok, non ti sono di grande aiuto, più ci penso e più la tua teoria sembra trovare ulteriori conferme! Sulle psicopatologie collegate all'audiofilia ha già scritto molto il nostro Mark, difficile aggiungere altro alla sua analisi professionale. È così, facciamocene una ragione.
Per quanto riguarda il cambio di look, ormai non se ne poteva fare a meno, le donazioni stanno arrivando (grazie a tutti!) e credo proprio che a breve riusciremo a partire con qualche modifica sostanziale. I tempi sono difficili per tutti, è vero, ma TNT-Audio sarebbe sopravvissuta comunque, anche senza donazioni, almeno fintanto che la salute assiste il sottoscritto. Le donazioni diventano utili per fare quel tanto desiderato cambio di passo, che oggi è indispensabile e che purtroppo necessita del lavoro di un professionista di web design. Niente di rivoluzionario, ma qualcosa bisognava fare e col fai da te si arriva sino ad un certo punto. Personalmente, poi, preferisco dedicare il mio tempo a scrivere e ascoltare piuttosto che a smanettare righe di codice.
Ci avviciniamo a grandi passi al trentesimo anno di permanenza sul web, stiamo invecchiando insieme a questa nostra creatura. Fa, in effetti, un po' impressione, se penso che mia figlia (e tanti figli di nostri fedeli lettori) è nata a rivista già ben avviata e popolare (nel 2001) e oggi ha già 21 anni!
Grazie per il feedback e il supporto!
Lucio Cadeddu

Torino AudioVideo Show
Innazitutto grazie della segnalazione del Torino AudioVideo Show, pur abitando vicino non mi sarei accorto della manifestazione non fosse stata citata nel tuo editoriale. È stato bello vedere che qualche negozio fisico ancora resiste, una nota di merito in particolare a Immagine e Suono, DP Trade e Taxi Vision che hanno allestito salette interessanti. Andavano molto i diffusori Paradigm, il particolare l'800F della serie intermedia mi è sembrato ben suonante. Li conosci?
Cordiali Saluti,
Bruno - E-mail: briccola5 (at) alice.it

LC
Caro Bruno,
felice di averti passato un'informazione utile, non sei l'unico audiofilo torinese che ha scoperto l'iniziativa itinerante grazie a TNT-Audio. Forse l'organizzazione non ha pubblicizzato a dovere l'evento. È bello vedere negozi fisici che ancora ci credono, ricordo la Torino dei primi anni '90, quando abitavo là, e ricordo alcuni bei negozi, pure molto disponibili (es. Taxi Vision). I diffusori Paradigm da te citati non li ho sentiti, sarebbe interessante ascoltare anche il modello che ha vinto il premio EISA quest'anno (il Founder 120H). In Italia sono distribuiti da Audiogamma, distributore col quale non abbiamo mai avuto alcun rapporto (e non certo per nostra scelta!). Ovviamente le nostre porte sono aperte a tutti. Vedremo.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Primo impianto
Buongiorno Direttore,
mi presento: sono Fabio, ho 27 anni e per la prima volta sto cercando di avvicinarmi all'hifi, magari acquistando il mio primo impianto con gli sconti di fine anno. Sono da sempre appassionato di musica, un po' tutti i generi con qualche eccezione. Fin qui siete stati utilissimi per acquisire informazioni di vario tipo ma vorrei chiederle un'indicazione specifica.
La stanza di ascolto sarà una taverna di circa 30 mq che cercherò di trattare acusticamente, allego una bozza. Inizialmente ero orientato verso gli studio monitor. Non conoscevo l'hifi, trovavo le casse attive semplicemente comode. I modelli che mi interessavano di più erano le M-Audio BX8, le Behringer b2031 a (copia delle gemelle 1031a) e le Adam Audio T7V. Un mio cliente, appassionato HiFi e vostro lettore, un giorno mi ha chiesto ma perché escludi i diffusori passivi? E da lì si è aperto un mondo. Amplificatore, casse da scaffale o da pavimento, numero di vie, modelli ecc...
Considerando che ho a disposizione un piccolo budget e poche pretese, vorrei chiederle alcuni chiarimenti. Non vorrei oltrepassare i 500€ per qualcosa che non so ancora se mi piacerà. Per una stanza come la mia ha senso prendere in considerazione i diffusori da scaffale o meglio da pavimento? C'è una dimensione minima da considerare per riempire il mio ambiente?
Diffusori come le Indiana Line Nota 550 o le Elac Debut 6.2 necessitano di amplificatori particolari o un classe d tipo nobsound può guidarli adeguatamente? C'è una ragione per cui escludere gli studio monitor?
Diffusori estremamente economici, come i Lonpoo o le Magnat Monitor supreme 102/202 possono essere l'ideale per un neofita?
Consiglierebbe dei prodotti in particolare? La ringrazio per le eventuali risposte e per qualunque consiglio si sentirà di aggiungere.
Fabio - E-mail: fabiomazzotti1995 (at) gmail.com

[Sala d'ascolto]

LC
Caro Fabio,
è sempre bello sentire un giovane che ha voglia di avvicinarsi al buon ascolto! La tua sala è grande, secondo me sarebbe meglio pensare a dei diffusori da pavimento. Esistono dei modelli da pavimento attivi (presto avremo qualcosa in prova) ma il tuo budget non consente di accedere a questa comoda opzione. Non abbiamo niente contro i monitor attivi, abbiamo ben recensito le M-Audio BX8 D2 e le Lonpoo LP42X, l'unica perplessità è l'ambiente, forse troppo grande per diffusori piccoli come le Lonpoo, mentre le M-Audio sarebbero giuste. Il problema dell'approccio passivo è che poi devi investire qualcosa nell'amplificatore, e il budget comincia a diventare stretto, se scegliamo dei modelli da pavimento come diffusori. Certo, puoi optare per un piccolo Classe D da poche decine di euro, ma avresti cavi volanti in più e un sistema certamente più complesso da gestire. Se la stanza fosse più piccola ti avrei detto di prendere le Lonpoo LP42X, attive, in buona sostanza suonano meglio, in ambienti piccoli, delle M-Audio BX8. Dato l'ambiente, opta pure per queste ultime, l'importante è che questi 30mq non siano vuoti, altrimenti addio buon suono. Dovrai arredare, e non basta mettere dei trattamenti acustici, servono mobili, tappeti, poltrone e quant'altro. Visto che l'area d'ascolto è solo una piccola parte del tutto, potrebbe anche darsi (tutto da verificare!) che persino le piccole Lonpoo siano soddisfacenti, non trovi nessuno che te le possa far provare?
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Quale amplificatore integrato per diffusori vintage B&W serie 200?
Gent.mo Prof. Cadeddu,
vorrei acquistare un amplificatore integrato da abbinare a due vecchie B&W serie 200 che ho ereditato e che per motivi affettivi non vorrei sostituire nel breve periodo. Al momento le piloto con amplificatore digitale incorporato a giradischi preamplificato, le cui specifiche tecniche sono sconosciute. Suonano bene ma vorrei qualcosa di più serio. Mi piacerebbe in particolare un apparecchio che possa “tenere a bada” la gamma bassa dei miei diffusori e magari dia un tocco di nitidezza alla medio-alte senza affaticare troppo le orecchie (si dice che le B&W anche di fascia economica si caratterizzano per una timbrica “dark”, vale a dire calda e avvolgente sui bassi, leggermente opaca sulle rimanenti frequenze). Consideri che le mie precedenti casse erano due minispeaker a sospensione pneumatica; quindi, ci vorrà un po' di rodaggio affinché le mie orecchie si abituino alla nuova timbrica (oltretutto le casse sono rimaste inutilizzate per circa 20 anni).
Di seguito tutti i dettagli che reputo possano esserLe utili per valutare un abbinamento adeguato:

Ambiente 20 mq calpestabili, 5 x 4 mt., 4*5*3, 60 metri cubi (altezza tetto 3 mt.), pavimento segato di marmo lucido, tanto arredo vintage (mobile bar compreso con porta di gommapiuma rivestita). Casse posizionate lungo la parete più lunga ma non centralmente (cassa sx a 70 cm diagonali dall'angolo, dx stessa distanza dall'angolo mobile bar a creare simmetria), per ragioni di arredo;
Ogni centro-di-woofer dista dall'altro 1.75 mt. circa, il punto di ascolto è fissato a 2 mt., formando un triangolo leggermente isoscele. Purtroppo c'è un tavolino con superficie in vetro di Murano in mezzo, che all'occorrenza copro con un piumone nella speranza di ridurre le riflessioni.
Alla luce delle elettroniche in mio possesso (tutto entry level a buon mercato, per quanto dignitoso per un ascolto spassionato) credo abbia senso orientarsi su qualcosa di parimenti economico. Avevo considerato l'acquisto di un Cambridge Topaz AM 10, che pare però farebbe fatica a pilotare casse da 4 Ohm 65 Watt, peggiorando la qualità del suono (fra l'altro la nomenclatura tedesca DIN mi è sconosciuta, di questo modello non ci sono pervenuti i watt RMS…). Alla luce della Sua grande preparazione e della Sua esperienza sul campo, saprà sicuramente dare un'imbeccata a questo povero e squattrinato neofita :-)
P.S. Il grafico della risposta in frequenza riporta un vistoso roll-off dopo i 6 kHz, succedeva anche con i precedenti diffusori. So che forse entreremmo troppo nel tecnico, ma a cosa può essere dovuto? Scarsa qualità delle elettroniche? Risonanze nell'ambiente? (Perdoni l'ignoranza, non me ne intendo molto).
In attesa di una Sua gentile risposta, Le faccio i complimenti per le numerose attività che svolge e auguro una buona giornata.
Lello - E-mail: lellospontiniofficial (at) gmail.com

LC
Caro Lello,
non vedo alcun problema nel far pilotare le tue B&W dal Cambridge Topaz AM10, che può certamente gestire il carico di questi diffusori. Non vedo perché tu pensi che farebbe fatica a pilotare casse da 4 Ohm. L'amplificatore in questione, come tutti gli integrati moderni di buon livello, pilota carichi bassi senza problema alcuno. In più, ha un ingresso phono che potrebbe tornare utile se il tuo giradischi preamplificato avesse un'uscita diretta che salta il pre interno. Mi pare abbia un selettore che ti consente di utilizzare il pre interno oppure uno stadio phono esterno. Sono abbastanza sicuro che lo stadio phono del Cambridge suoni meglio di quello interno al giradischi, ma in ogni caso è facile fare la prova.
Non mi è chiaro quando parli di grafico della risposta in frequenza in ambiente: l'hai rilevata con uno smartphone? In ogni caso non mi preoccuperei più di tanto. Farei andare per un po' i diffusori con l'ampli nuovo e poi valuterei i passi successivi eventuali. Onde eliminare una variabile di difficile interpretazione, proverei a riprodurre anche file digitali (con l'ampli nuovo) e valuterei quindi quanto possa influenzare il risultato che senti la presenza di un giradischi come questo (e dei corrispondenti vinili).
Dalla descrizione che fai dell'ambiente e del posizionamento non mi sembra di identificare particolari problemi. Se ti sembra che i bassi siano eccessivi, allontana i diffusori dalla parete posteriore. Talvolta anche 10 cm in più possono fare moltissimo. Proverei anche a liberare il condotto reflex, non può essere che questi diffusori siano così sbilanciati lato basse frequenze.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: sostituzione ampli di potenza
Caro Lucio,
come da richiesta ti aggiorno rispetto all'ultimo scambio. Intanto grazie. Ho avuto la fortuna di poter prendere il Cambridge Cx A61 ad un prezzo ottimo e quindi facilmente rivendibile senza grandi perdite. Premetto che non ho un orecchio così esperto e che, come giustamente ipotizzavi tu, l'ambiente non è ottimale (impianto posizionato al centro del lato lungo di una stanza non propriamente rettangolare di circa 3,5x7, perchè sui lati corti presenti rispettivamente porta e finestra), ma nel confronto con la coppia Carver il Cambridge risulta forse meno caldo ma più secco e preciso. E soprattutto la praticità è impagabile.
Ora però si apre la questione pre-phono. Non mi sembra che ci siano amplificatori integrati che allo stesso prezzo e qualità del Cambridge offrano anche il prephono e tra quelli recensiti su Tnt avevo adocchiato il Graham Slee Gram Amp 2 (un po' più costoso), il Real Cable Mini-LP50 e il Tisbury Audio Domino, ma ho visto che ci sono anche Ifi zen air e Nobsound a valvole che leggendo, hanno un buon rapporto qualità prezzo. È un mondo di componenti di cui so davvero poco non avendone mai avuto bisogno, consigli particolari?
Grazie ancora!
P.S. Come scrivevi tempo fa ad un altro lettore, ho capito come il rischio compulsivo di non "trovare pace" sia sempre dietro l'angolo... Ad un certo punto ero tentato di provare due ampli usati che avevo trovato da affiancare al dac Topping cambiando ulteriormente strategia, il Rotel RSX-1550 e il Rotel RA-1070... Ho desistito.
P.S. 2. Immagino che tu lo conosca ma lo segnalo lo stesso,
www.giornaledellamusica.it questo mi sembra un ottimo sito dove trovare novità musicali di qualità.
P.S.3. Quanto sarebbe bello avere un sistema operativo con le qualità audiofile di Volumio, Daphile e company ma che sia anche media center e includa la riproduzione di video?
Un caro saluto!
Edoardo - E-mail: edoardofonti (at) proton.me

LC
Caro Edoardo,
uno qualunque dei pre fono che hai indicato andrà benissimo, eviterei giusto le valvole proprio per preservare il tuo desiderio di semplicità e praticità. Se l'ambiente non è ottimale e se già il cambio di amplificazione non ti ha fatto gridare al miracolo (almeno come entità della differenza percepita) eviterei spese inutili e prenderei il pre fono più economico tra quelli elencati. Aggiungi alla lista anche il solito Lehmann Black Cube Statement.
Per quanto riguarda il sistema operativo audiophile, esso esiste e lo abbiamo provato, si tratta di Audiophile Linux.
Sugli acquisti compulsivi tanto si è detto. Io credo che se il sistema o la nostra esperienza d'ascolto non ci permettono di sentire differenze importanti tra un moderno ampli integrato e una vecchia coppia pre+finale (mi sembra il tuo caso) forse è abbastanza inutile provare apparecchi su apparecchi, realisticamente l'operazione si trasformerebbe in una sequenza di delusioni, perché tutto suonerebbe tristemente uguale o poco diverso. Trova un componente comodo col quale ascoltare musica e goditela.
Grazie infine per la segnalazione musicale!
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore, la ringrazio per la cortese
risposta e soprattutto per aver acceso la lampadina del prephono (elemento essenziale ma a suo tempo irreperibile) poi caduto nel dimenticatoio del mio cerebro. Ho provveduto dunque ad acquistare un Aqvox 2CI usato da un gentilissimo signore e a collegarlo in corrente alla mia "Troika" Linn a monte al pre Copland cta 301 MK1 con finale klimo tine labor a valle. Ci ho messo un po' ad abituare l'orecchio al nuovo suono. Partito con guadagno zero ("55dB, mah sì può andare"), alla seconda traccia di Jesus Christ Superstar, inizio a smanettare sulle manopole del guadagno, portandole sul due (57?/58dB?) e la musica cambia. Tutte le voci acquistano spessore,passando da pallide stampe a sculture di bronzo, quel brusio come di api si svela come le corde dei bassi. Resto sul due fino alla fine. Ma l'appetito viene mangiando. Ho ripreso da poco gli ascolti e il mio cruccio è di aver acquistato delle cattive incisioni. Fra queste, Ritratto di Ikea e Tina Turner. Suonato sull'ingresso RIAA del CTA 301 sembra un disco rovinato e sbiadito. Manopole a tre (59,5 dB), come un coniglio dal cilindro esce fuori la voce di Tina come mi ricordavo io, bassi, chitarre, batteria. Ritmo trascinante di Gimme some love e siparietto a due di I've been oving you too long degli ex coniugi da antologia. Non era il disco! Siamo in vena di scoperte: quelle incisioni della Callas che mi ostino a comprare e proprio sugli acuti diventano un'imbarazzante purè cacofonico? Melodram, La vestale, con la divina e Corelli, Rossi Lemeni etc. Inizio così così: cori indistinti, strumenti pure, le voci dei solisti meglio del solito. Primo acuto della Callas. Purè. Guadagno a sei se (64dB) meglio ma ancora non ci siamo. La tengo corta. Guadagno a 12(76 dB): con estrema fatica ed ancora qualche incertezza, gli acuti diventano leggibili, i cori distinguibili e, con sotto il libretto, anche i duetti si riescono, quasi, a seguire. Riascolterò tutto il "patrimonio Callas" con nuove prospettive. Proviamo la classica "Fantasia" diretta da Stokowsky. Lo so non è proprio classica ma sono stanco e voglio chiudere con qualche certezza. Guadagno a dodici, Toccata e fuga in Re minore, metallica, quasi distorta. Così tutto il resto dei due dischi. Ho trovato il limite? Come avrà già capito non ho cognizioni tecniche e lo rimpiango molto e uso quello che Dio mi ha dato: le orecchie. Non avrei mai pensato che l'abitudine all'ascolto in RIAA potesse condizionarmi a tal punto da dover imparare di nuovo a sentire.
Per la cronaca, Mozart edition Philips le 50 Sinfonie, guadagno dodici, van che volano. Mozart che ascoltato sull'ingresso phono è soporifero, ascoltato in corrente, ingresso bilanciato acquista ritmo e vigore che lo fan sembrar Beethoven! Ora ho messo a sei tutte e due le manopole (64 dB), filtro subsonico sempre inserito e per un po' resterò così.
Le chiedo se un altro paio di diffusori potrebbe fare meglio delle mie attuali Wharfedale Pacific Evolution da pavimento, che dopo tre/quattro ore restituiscono scariche elettrostatiche e come lettura, soprattutto quando si tratta di separazione che siano voci o strumenti sono un po' confuse.
Grazie per la pazienza e ancora grazie per avermi ricordato che esiste il prephono.
Buone cose.
Marco - E-mail: muramarcosollevante (at) gmail.com

LC
Caro Marco,
sono felice di sapere che un buon pre fono abbia fatto suonare meglio la maggior parte dei tuoi dischi. Ti confesso che non capisco come possa l'aumento di guadagno risvegliare un suono piatto o ripulire un suono distorto, ma prendo atto della tua esperienza. Certo è che quando il guadagno è troppo basso il livello di rumore mortifica un po' il segnale debole che esce dalla tetsina, magari in questo modo ne risente la dinamica, chissà. Per quanto riguarda i diffusori non capisco come tu possa incolpare loro per i rumori da scariche elettrostatiche, secondo me il problema è altrove (giradischi?). I diffusori sono elementi passivi, non possono inventarsi segnali che non giungono loro dall'impianto. Le scariche, pertanto, arrivano da qualche altro componente. Se ti sembra invece di sentire un po' di confusione...bisognerebbe capire meglio e indagare. Certo, diffusori migliori come quelli dei quali abbiamo già parlato sarebbero un bel passo avanti, ma prima bisognerebbe capire se questa confusione sulle voci non sia da attribuire ad altro anello della catena.
Ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Dopo quattro anni di silenzio esce anche il diciottesimo album in studio dei Simple Minds, intitolato Direction of the heart, composto interamente in Sicilia durante le restrizioni della pandemia. “First you jump” è solo uno dei tanti brani, tutti bellissimi, del nuovo lavoro.

Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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