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Cavo d'alimentazione senza terra
Buon giorno, stavo leggendo il progetto del cavo Merlino molto interessante. Sono in possesso di un Nad 320bee che ha il cavo di alimentazione fisso, volevo modificarlo e mettere un presa a pannello IEC MASCHIO DA TRE PIOLI O DA DUE. Il mio impianto elettrico di casa non ha il negativo cosa fare? Volevo costruire il cavo Merlino quale tipo di filo è stato utizzato nel progetto? Come ho letto se l'impianto di casa non ha il neutro la calza di schermatura non va collegata, invece se si ha il neutro va collegato solo dalla parte dell'impianto di casa.
Ciao grazie, buona serata.
Giuseppe - E-mail: gcairo881 (at) gmail.com
LC
Caro Giuseppe,
se l'amplificatore ha il cosiddetto doppio isolamento il cavo di terra non solo non serve, ma sarebbe dannoso aggiungerlo. Quindi quel che puoi fare è costruire il nostro Merlino CD, che non prevede, appunto, conduttore di terra. La calza, ovviamente, va lasciata scollegata, in quanto inutile. L'effetto non sarà sensibile, ma è un esperimento che vale la pena fare. Piuttosto, io mi preoccuperei del fatto che il tuo impianto di casa non abbia la terra, perché ovviamente la sicurezza viene prima di tutto. Gli elettrodomestici funzionano con margini di sicurezza maggiori se c'è un impianto di terra a regola d'arte. Fossi in te chiederei a un bravo elettricista di studiare la fattibilità di inserirne uno. Questo è facile se abiti in una casa indipendente, molto più complicato se abiti in un condominio. Questi ultimi, però, dovrebbero avere già per legge un impianto a norma.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Giovanni,
prima di ascoltare i consigli di chi ti diceva di prendere le vecchie Tannoy o di non prenderle, perché non le hai ascoltate? Erano in un negozio, no? Perché non passare a sentirle, magari portandoti appresso il tuo amplificatore? Comunque, in ogni caso, mi pare che il prezzo non andasse bene, quindi mettiamoci una pietra sopra. Purtroppo non ho ascoltato i diffusori Fyne, se ne sente parlare un gran bene, ma non posso esprimermi. Almeno questi, magari, proverei ad ascoltarli. Si tratta di diffusori da 4000€ la coppia, una prova col tuo amplificatore dovrebbe essere obbligatoria. Quel che mi sembra strano è che il tuo budget sembrava essere molto più basso (2000?) quindi forse hai sbagliato modello e ti dovresti riferire al F501 (non SP!). La versione SP costa, appunto, il doppio, ed è realizzata interamente in UK, con materiali e componenti diversi. Chiarisciti un po' le idee e vedi se riesci a effettuare un ascolto attento di questi diffusori. Per queste cifre, ovviamente, sono tante le alternative, pertanto non esimerti da ascoltare anche altri diffusori se ti fosse possibile e, magari, ascolta meno chi dice tutto ed il suo contrario.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Matteo,
perché vuoi sostituire l'amplificatore? Il Rotel RA931 è ottimo e non è certo il punto debole del tuo impianto! A mio parere può stare al suo posto anche dopo successivi upgrade dei restanti componenti. Per quanto riguarda il lettore CD, per non esagerare con il budget, io punterei a un Cambridge Audio AXC35 o a un Rotel CD11 tribute, saranno nettamente migliori del tuo Pioneer attuale e perfettamente sensati all'interno del tuo impianto. Puoi accantonare la cifra restante per programmare un upgrade successivo, più importante, magari anche cominciando a ragionare sui diffusori. Volendo, visto che stai migliorando la sezione digitale, potresti puntare a migliorare un po' anche la parte analogica, magari con una testina di qualità superiore a quella montata di serie, immagino sia una Rega Carbon. Potresti pensare a una nuova testina Rega di altra fascia di prezzo. Qualora invece, per qualunque motivo, desiderassi disfarti del tuo amplificatore a tutti i costi, valuta i nuovi entry-level sia di Rotel che di Cambridge che di NAD. Assicurati che il candidato abbia l'ingresso phono per il tuo giradischi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Matteo,
è una buona idea quella di sostituire il tuo vecchio giradischi Pioneer. Non sono tanti i giradischi con il ritorno automatico a fine disco o con il semplice stop. Il Dual che hai individuato va benissimo, ma valuta anche il Pro-Ject A1 Automat o il Thorens TD170-1, che sono completamente automatici, quindi semplici e sicuri da utilizzare. Eventualmente scegli il più economico dei tre e con la parte restante del budget acquista una testina migliore. Il Dual monta la testina migliore dei tre, ma tu potresti scegliere uno degli altri due giradischi ed equipaggiarlo con una testina di qualità ancora superiore. Il risultato sonoro ne gioverebbe.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Consigli vari su collegamenti Nobsound F900
Gent.mo Prof. Cadeddu,
torno a scriverLe per chiedere un nuovo consiglio. Ho un giradischi 1byone H004 con amplificatore integrato e anche con prephono e selettore “phono/line”, nonché una comodissima funzione bluetooth. Vorrei donarlo alla mia fidanzata in occasione del Natale dato che a lei piace molto, allo stesso tempo vorrei prenderne un altro in sostituzione per me senza perdere le funzioni a cui sono abituato.
Per il bluetooth ho già preso un Nobsound F900S 50+50W da Lei benevolmente recensito, e devo dire che in questa prima fase di rodaggio mi trovo bene, con alimentazione 12V 5A e connesso alle mie B&W V202 da 4 Ohm, pur con meno enfasi sulla voce e medio-alti leggermente affaticanti, suona simile al bluetooth integrato nel mio attuale giradischi (in quest'ultimo non è dato sapere quale chip hanno montato). Purtroppo, in collegamento cablato al giradischi (uscita “line”) la qualità cala, il suono diventa più piccolo e metallico, pur rimanendo “accettabile” in un'ottica non Hi-Fi (serve comunque alzare la manopola del volume almeno fino alle ore 12 per una stanza di 20 mq). Inoltre in quest'ultimo collegamento le casse emettono un forte ronzio, probabilmente dovrei portare il giradischi a massa/terra con un cavetto.
Le chiedo: stavo pensando di sostituire il misero “RCA to AUX” offerto in dotazione con un cavo migliore, compreso magari di cavo di massa. Pensa possa essere una soluzione ai miei problemi (eliminazione del ronzio e miglioramento della qualità sonora dei vinili)?
Ho adocchiato un Project Debut III SB usato a un prezzo interessante. Vorrei prenderlo come sostituto del mio attuale, sfortunatamente non mi pare abbia uscita “di linea” ma solo un pre-phono integrato. Come posso collegarlo al Nobsound? Conviene farlo passare prima da un pre-phono esterno?
Ultima domanda: ho provato a collegare un alimentatore 24V 5A al Nobsound come da Lei suggerito, ma non sono riuscito perché il connettore è diverso. Nella mia ingenuità pensavo che fossero tutti uguali, invece pare ne esistano di vari tipi. Quale connettore deve avere il nuovo alimentatore per il Nobsound? In giro ho letto di dimensione 5.5x2.1, ma temo che possa essere un'informazione incompleta.
N.B. Dalle apparecchiature che uso credo sia desumibile che il mio scopo è di minimizzare il più possibile la spesa in rapporto all'ottenimento di un suono quanto più possibile vicino a percezioni “audiophile” (pur certamente tenendosi lontani anni luce da rese di impianti di ben altra levatura).
In attesa di un sempre Suo gentile risconto, porgo cordiali saluti.
Stefano - E-mail: lellospontiniofficial (at) gmail.com
LC
Caro Stefano,
quel che riferisci è molto strano, il collegamento Bluetooth suona per forza peggio di quello linea. C'è qualcosa che non torna e non è un problema di cavo. Probabilmente hai sbagliato tu a collegare un segnale phono (quindi senza equalizzazione RIAA) all'ingresso linea del Nobsound. Si dovrebbe sentire molto piano e privo di bassi. O magari la colpa è del giradischi utilizzato e delle sue uscite, non saprei. Anche il ronzio non va bene. Ora, piuttosto che provare a migliorare questa situazione, meglio archiviarla e pensare a qualcosa di più serio. Passare a un ProJect Debut III SB sarebbe un passo avanti significativo. Ha un buon pre fono integrato, pertanto si può collegare direttamente al Nobsound senza alcun problema. Da quel che scrivi sul Debut deduco che forse hai un po' di confusione sui collegamenti, provo a fare chiarezza: un giradischi senza pre fono interno NON può essere collegato a un amplificatore dotato di solo ingresso linea: serve un pre fono esterno oppure un amplificatore dotato di ingresso phono. Il pre fono integrato al ProJect, di fatto, realizza un'uscita linea perfettamente compatibile con l'ingresso linea del Nobsound.
Per quanto riguarda l'alimentazione di quest'ultimo la soluzione è facile: anziché prendere misure o fare esperimenti, ti metti in tasca il Nobsound e ti rechi presso un Brico o un qualunque negozio di ricambi elettronici, cercando un connettore delle dimensioni corrette per il tuo amplificatore. Di sicuro così non sbagli. Magari trovi anche un adattatore per connettori di diametro diverso. Chiedi al commesso e vedrai che risolvi con un paio di euro.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
LC
Caro Claudio,
anziché rimandarti alle nostre guide, che alla fine sarebbero troppo lunghe e dettagliate per i tuoi scopi, provo a dirti che tipo di apparecchio ti consentirebbe di fare ciò che intendi tu. La soluzione più semplice che mi viene in mente è il solito Cocktail Audio N15D, un lettore di rete che può leggere direttamente da tutti i provider di musica liquida in rete (Tidal, Qobuz, Spotify etc.), da PC tramite porta USB, da NAS e, utilizzando il tuo Rega Apollo come lettore, tramite uscita coassiale, può rippare e salvare tutti i tuoi CD in automatico su un hard disk esterno. Ovviamente, puoi collegarlo al tuo amplificatore Brio o, se preferisci, ascoltare direttamente in cuffia (ha una sua uscita). Prova a dare un'occhiata alla pagina ufficiale del Cocktail N15D e valuta se possa essere sufficiente. In alternativa, il modello X14 è di sicuro più completo, potendo essere collegato anche a una coppia di casse.
Spero di essere stato utile,
Lucio Cadeddu
Roon Nucleus
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Chiude Buscemi Dischi
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Ho visto anche degli audiofili felici
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Ci congediamo da voi per la nostra consueta pausa festiva! Torneremo coi nostri aggiornamenti settimanali sabato 14 gennaio. Dopo i suoni acidi della settimana scorsa (Ikeda) ci riappacifichiamo col popolo audiofilo con qualcosa che suona bene sia nelle radioline che negli impianti high-end (ma forse non è un complimento). È la cover di Last Christmas degli Wham, nella jazzata versione acustica piano e (splendida) voce di Rachel Chinouriri, live alla BBC1 qualche giorno fa. La talentuosa Rachel, classe 1998, ha già un contratto per la Parlophone, scusate se è poco. Buone Feste e Buon 2023 a tutti! Continuate a seguirci sulla nostra Pagina Facebook!
Nel caso questo embedding dovesse essere vietato/disabilitato, potete visionare il video direttamente su YouTube. Buon ascolto!
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© Copyright 2022 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com
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Buongiorno direttore,
Ascolto musica liquida da un decennio, recentemente con un DAC/Streamer Matrix Audio XSabre 3. Ascolto ancora i CD con un lettore Meridian G98 del quale utilizzo soltanto la meccanica di lettura. Utilizzo un personal computer con il software Foobar per ascoltare i file FLAC archiviati su un SSD di 4 Tb.
Volendo migliorare l'ascolto e disponendo di un budget adeguato sto pensando al software Roon per il personal computer in alternativa all'hardware Roon Nucleus.
Ci sono soluzioni intermedie al personal computer e quest'ultima?
Grazie,
Giacomo - E-mail: gtrottog (at) gmail.com
Caro Giacomo,
la soluzione Roon Nucleus, forse, è la più semplice ed efficiente, le altre sono frutto di compromessi. Il server Nucleus ti libera dalla schiavitù del PC (che certo comodissimo non è, specie se non dedicato solo all'audio), ti consente di gestire il multiroom e puoi gestirlo da telefono o da tablet. Puoi usare un HD interno oppure collegarne uno esterno (persino un NAS) e ha anche il DSP. Certo, non è economico, ma ti risolve tanti problemi. Soluzioni ce ne sarebbero tante altre, naturalmente, dai multi-tasking Cocktail Audio a tanti media server più o meno sofisticati, che possono gestire Roon. Potresti, giusto per valutare l'effetto e la praticità, installare Roon sul tuo PC e vedere come va, e di seguito decidere. Col Nucleus, però, mi pare che l'abbonamento a Roon (certo non economico!) non è incluso.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu
Ciao Lucio,
ti seguo sempre con attenzione e tanta gratitudine. Ti scrivo dopo tanto tempo per dirti che, purtroppo, un pezzo di storia personale (e di tanti altri milanesi e non) se ne va...Chiude Buscemi Dischi a Milano.
Un caro saluto,
Alfredo - E-mail: alfredo.roccato (at) fastwebnet.it
Caro Alfredo,
mi dispiace moltissimo! Quanti ricordi legati a Buscemi :-(
Purtroppo i tempi cambiano e cambia il modo di acquistare i beni, i negozi online sono comodi, forniti e consentono di risparmiare tanto tempo. E non menziono neppure la praticità dei servizi di streaming ad abbonamento. Non c'è lo stesso gusto, certo, il piacere della scoperta o la semplice voglia di fare shopping musicale...reale! Uscire con una busta di dischi nuovi era certamente più appagante di quanto possa essere oggi aprire la porta al corriere di Amazon. Non ci possiamo fare molto, i cambiamenti arrivano e spazzano via il mondo che conoscevamo e che credevamo immutabile. In tutto questo, conforta sapere che la parte HiFi, ovvero Buscemi HiFi, stia ancora andando molto bene.
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Caro Claudio,
se il problema col vinile non sussiste, escluderei tutti i componenti dell'impianto e punterei il dito verso il lettore CD o i CD stessi: se i tic si sentono con TUTTI i dischi, la colpa è senza dubbio del lettore. Magari la meccanica di lettura legge male e interviene il circuito di correzione degli errori (da cui il tic che senti). Se, invece, il tic si sente solo con alcuni CD, allora forse sono questi i colpevoli. Magari la superficie è rovinata, il supporto deteriorato e questo fa intervenire la correzione degli errori del lettore. Quanti sono i CD incriminati? Acquistane un paio nuovi, identici, e vediamo che succede. I tic si presentano sempre negli stessi punti o sono casuali? Questi esami ti consentiranno di risalire al colpevole senza alcun dubbio.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu
Caro direttore, La importuno ancora per comunicarLe che ho scoperto l'acqua calda e ancora una volta a TNT-Audio il merito. Le avevo chiesto un parere per cambiare i miei diffusori Wharfedale evo 2.2 Pacific perché li trovavo "confusi" in diverse situazioni soprattutto legate alla lirica e alla musica sinfonica, sembrava che impastassero un po' tutti gli strumenti/voci rendendo impossibile riconoscere i vari componenti dell'orchestra/testi dei cori. Tenga presente che per la bruciatura di una bobina, ho ascoltato per lungo tempo in "monofonico" e dopo la riparazione ho scoperto la stereofonia per cui le orecchie si sono dovute ritarare. Come un miope che scopre le lenti. Dopo è arrivato il prephono ed anche lì il cambiamento è stato importante. Mi è sembrato di passare dalla visione bidimensionale a quella tridimensionale, da fotografia a statua. Adesso leggendo e rileggendo un vostro articolo sul biwiring (capendone sicuramente meno di un terzo) ho scoperto che potevo migliorare le prestazioni dei miei diffusori 1) collegando i morsetti posti in alto; 2) sostituendo le placche di fabbrica con dei ponticelli.
Ho tagliato quattro spezzoni di cavo elettrico (residui dei lavori sull'impianto elettrico di casa, linea prese) e ho effettuato la sostituzione. La visione è passata da bianco e nero al colore. Non so spiegarla meglio. I tweeter si erano già rianimati al primo passaggio restituendo una maggior capacità di leggere i vari strumenti (non ho testato ancora i cori). Ma il salto in avanti che mi ha veramente stupito è stato il cambiamento operato da quattro cavetti striminziti di rame. Mentre le scrivo mi sto godendo (dopo la colonna sonora del film Mission (Morricone), Henry Mancini, la colonna sonora di Rocky) le voci di Tom Jones, Thunderbolt, e Nancy Sinatra, you only live twice. Si sentono sfumature e inflessioni prima semplicemente invisibili. Bassi e chitarre (siamo nelle colonne sonore di Bond, James Bond...) prima metalliche e a volte stridule sono rientrati nell'alveo naturale della loro sonorità.
Concludo: il mio debito nei vostri confronti cresce di giorno in giorno. Quando ho deciso di farmi l'impianto stereo (quello che ho ascoltato in mono per degli anni) ho letto e applicato pedissequamente i vostri articoli. La scelta di privilegiare le sorgenti rispetto ai diffusori, l'LP12, l'Ittok, la Troika ed in ultimo il Flexy, che è venuto come è venuto ma fa il suo porco lavoro e mi rende puerilmente orgoglioso.
L'acqua calda è scontata per chi la conosce. Per chi come me ha cominciato con l'acqua gelata la scoperta è stata epocale e non l'avrei potuta fare senza i vostri consigli. Gratuiti. Per tutti. Onesti. Intelligenti. Quindi GRAZIE!!! E auguri a Lei e a tutti i colleghi.
P.S. Naturalmente non ho messo giudizio e sto puntando un paio di Polk Audio RT 2000, recensite indovina da chi...
Marco - E-mail: muramarcosollevante (at) gmail.com
Caro Marco,
gli audiofili non smettono mai di stupirmi! Non tanto tempo fa mi è capitato di sentire per qualche minuto l'impianto di un conoscente. In genere non dispenso pareri in situazioni non controllate (diciamo “in trasferta”), ma la cosa era così evidente che non ho potuto tacere. I woofer dell'impianto che stava suonando erano evidentemente rotti, con le bobine deformate che sfregavano nel traferro. Ho fatto spegnere tutto e ho chiesto se si fosse mai accorto di avere i woofer rotti. Gentilmente ho mosso la membrana avanti e indietro e si sentiva chiaramente lo scrocc scrocc della bobina che graffia dentro il traferro. Lui stupito, io più di lui. Sempre più spesso mi chiedo come ascolti la maggior parte delle persone...non accorgersi di avere gli altoparlanti rotti non è grave, è gravissimo.
Adesso tu mi dici che hai ascoltato per anni senza un tweeter! Ma, scusa, non ti sei accorto che l'immagine era tutta spostata da un lato? Un tweeter che non funziona si sente, accidenti! Per questo sono ancora più stupito quando mi racconti di differenze macroscopiche sostituendo dei ponticelli da biwiring con degli spezzoni di cavo. Questi si sentono e un tweeter spento no??? Consentimi una più che lecita perplessità, mista a grandissimo stupore. Comunque, tutto è bene quel che finisce bene, l'importante è che ora sia soddisfatto. Per quanto riguarda quelle Polk Audio: erano belle, ma introvabili oggi, temo. Punterei a qualcosa di più facile e recente, anche solo per una semplice questione di reperibilità di eventuali ricambi, non si sa mai si dovesse rompere di nuovo un tweeter ;-)
Grazie per il feedback!
Lucio Cadeddu
Suggerimento musicale della settimana
Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.
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