Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 11/11/2023 - 18/11/2023

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  1. Accensione componenti stereo
  2. Ancora sul reportage dal Milano HiFidelity 2023 - un punto di vista diverso
  3. Di meglio del McIntosh...
  4. Re: Upgrade diffusori e dubbio subwoofer
  5. Amplificatore per sistema multicanale
  6. Cambio Oppo 980H
  7. Riciclo con scheda IcePower
  8. Considerazioni varie
  9. Richiesta suggerimento su ampli valvolare/ibrido
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

Accensione componenti stereo
Buongiorno, mio padre ha conservato un ampli Marantz 1120 e un Thorens td 125. Sono stati conservati bene. Prima di accenderli devo fare qualcosa? Non vorrei rovinarli.
Comunque ho acquistato la cinghia nuova per il giradischi.
Cordiali saluti.
Alessandro - E-mail: alessandro.micalizio (at) virauto.it

LC
Caro Alessandro,
diciamo che potrebbe essere una buona cosa, in via del tutto precauzionale, spruzzare un po' di spray disossidante su interruttori, contatti e potenziometri. In mancanza di questo, anche una semplice azione meccanica potrebbe essere benefica, perché l'attrito di norma stacca eventuali zone di ossidazione. Quindi, ad apparecchio spento e scollegato, prova a premere più volte tutti gli interruttori, spostare i selettori e i potenziometri. Dovessero, all'accensione e durante il funzionamento, verificarsi dei rumori tipo scariche, sarà necessaria una disossidazione dei componenti incriminati (potenziometro volume e selettori ingressi, come minimo). Per quanto riguarda il giradischi la cosa è più complicata, direi che una cinghia nuova è un buon punto di partenza. Bisognerebbe verificare la scorrevolezza del piatto (magari il perno andrebbe lubrificato) e i meccanismi del braccio, oltre alla presenza di ossido nei cavetti (pagliuzze) che collegano la testina.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ancora sul reportage dal Milano HiFidelity 2023 - un punto di vista diverso
Buongiorno direttore,
fino ad oggi leggendo le vostre recensioni non ho mai trovato modo di essere in disaccordo, d'altronde, come lei ha scritto le vostre sono opinioni, basate ovviamente sull'esperienza (ex partes), ed è corretto che non siano manipolate dai produttori a loro vantaggio, però
questa mi ha un po' fatto risentire.
Sì, perchè facendo parte della cerchia dei nati negli anni 60 sono stato guidato verso certi generi musicali, e testavo il mio impianto con quello che c'era negli anni 70 e 80, ed ovviamente i Pink Floyd erano utilizzati, soprattutto "The dark side...".
Come lei ha citato nell'articolo i visitatori erano attempati, non giovani, per cui le persone con più interesse hanno dei riferimenti musicali basati su cult di quel periodo, e l'album citato, che ritengo essere una buona registrazione, ha delle sonorità che possono mettere in crisi i diffusori. Non mi azzarderei mai a usare Lana Del Rey o LP per tarare il mio impianto, posso suonarli ma sappiamo che per avere il "coinvolgimento" della musica ci vogliono sonorità che "attivano" la nostra sensibilità.
Io con l'età sono passato dal rock di qui tempi alle sonorità jazz e facendo molte escursioni nella classica e anche nelle musiche molto elettroniche della new age, ritengo di spaziare in molti generi, includendo le colonne sonore (tranne la disco che sentivo solo in discoteca, dove notoriamente non ascolti), ma io mi aspetto da un produttore di casse quell'album nelle sue dimostrazioni.
Facendo un paragone alla sua indignazione è come se mi dicesse "basta ascoltare la Nona di Beethoven, o le 4 stagioni di Vivaldi non se ne può più"... è perchè, solo perchè è musica di vecchia composizione?
Non vuol dire che siamo chiusi al "nuovo", per carità, ma devo impegnarmi per trovare musica che sia coinvolgente. Io leggo tutte le vostre recensioni sui diffusori, prendo nota della musica che utilizzate per i vostri test, e quante volte vedo nomi ben più vecchi degli anni 70, e sicuramente con registrazioni peggiori del suddetto album, quindi non capisco l'indignazione, ma come dico è un suo parere, come questo è il mio.
Peccato però per la caduta di stile: "Accidenti, sembra che il rock si sia fermato, come le erezioni di tanti ascoltatori, agli anni '70, poi il nulla.".
Ma continuerò a seguirvi, perchè una opinione non rovina tutto il mega lavoro (gratuito) che state facendo, quindi l'apprezzamento per l'impegno messo in un settore che ritengo oramai morto, come anche lei ha descritto più volte, non deve essere considerato solo "un'opinione".
Buona giornata,
Andrea - E-mail: felixbeta (at) hotmail.com

LC
Caro Andrea,
grazie per il contraddittorio garbato, sempre gradito. Vorrei tanto dirti che mi dispiace aver urtato la sensibilità di chi ascolta a oltranza The Dark Side of The Moon, ma mentirei spudoratamente. Ritengo quel disco, e tanti altri dei Pink Floyd, non particolarmente ben inciso, specie dal punto di vista dinamico. Ciò è normale, peraltro, per un disco pop/rock nato negli anni '70. Certamente era inciso meglio della media del periodo (e del genere). Per questo motivo si usava anche per provare gli impianti, ma nel frattempo il mondo è andato avanti. Quel che mi sorprende, però, è l'accanimento terapeutico: cosa ci sarà mai da scoprire ancora in quei solchi? Li conosciamo a memoria. Inoltre, perdonami, ma il paragone con la musica classica non regge, e per almeno tre motivi: è azzardato confrontare lo spessore artistico di TDSOTM con una sinfonia di Beethoven, e non credo sia necessario spiegarlo. Secondo aspetto, con la musica classica è sempre possibile scoprire nuove interpretazioni, da parte di direttori e orchestre differenti, una curiosità che personalmente non mi ha mai stimolato troppo, ma che trovo comprensibile e sensata. Terzo aspetto: la complessità di una sinfonia è tale che per scoprirne tutti gli aspetti compositivi e farne un'analisi approfondita serve tanto tempo e magari persino una guida esperta, ad esempio un docente di composizione che potrà rivelarci aspetti a noi assolutamente nascosti. Difficile fare la stessa cosa in un disco pop/rock che, per quanto possa essere raffinato, è di diversi ordini di grandezza più elementare rispetto a una grande opera musicale del passato.
Sottolinei come utilizziamo incisioni più vecchie e peggiori nelle nostre prove. Non so a cosa ti riferisca, ma Time Out di Brubeck, anno 1959, è inciso molto meglio di TDSOTM, per citare un esempio. E si tratta di un'incisione di strumenti acustici, converrai con me che rispetto agli strumenti elettrificati dei Pink Floyd consenta di esaminare aspetti della riproduzione (il timbro e l'immagine, ad esempio) in maniera ben più adeguata.
Infine, non hai gradito la mia caduta di stile sulla relazione tra il Viagra e la musica di quando avevamo 18 anni. Era una boutade, ovviamente, per strappare un sorriso, ma ritengo che contenga una grande verità: restare ancorati ai ricordi della gioventù consente di nascondere gli effetti del tempo che passa inesorabile. In più, il tempo offusca i ricordi, e sembra quasi che durante la nostra gioventù fosse tutto magico e bellissimo. Niente di più falso: l'offerta musicale era striminzita, rispetto a quanto c'è oggi, e il suono dei nostri impianti (che spesso neppure esistevano) era semplicemente pessimo rispetto agli standard attuali. Tuttavia, la spensieratezza dei vent'anni ci faceva vedere tutto sotto un'altra luce. Capisco che oggi sia bello idealizzare quel periodo ma, consentimi, è pure terribilmente triste e patetico.
Scoprire musica nuova si può, e noi ogni settimana ci proviamo (ok, questa settimana proponiamo una perla del passato, ma reinterpretata), ma servono menti aperte per accoglierla. Purtroppo le menti di tanti appassionati si sono chiuse poco dopo i vent'anni.
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Di meglio del McIntosh...
Buogiorno Direttore!
Un'altra domanda semplice semplice per Lei e vediamo se ha il coraggio di esporsi (provocatorio...). Lei ha scritto in una risposta, anche se tra parentesi, che esiste di meglio del Mcintosh... non ho dubbi a crederlo... ma cosa?!? Io ho un Mcintosh MA8950 e mi chiedevo, se non avessi problemi di budget, con cosa potrei cambiarlo? Perlomeno mantenendo la stessa versatilità...
Grazie se vorrà rispondermi.
E grazie sempre per la sua disponibilità con TNT!
Cordialità
Antonio - E-mail: gino.antonio (at) libero.it

LC
Caro Antonio,
è ben noto come io sia una persona che non ha mai il coraggio di esporsi! Sono 28 anni che ci metto la faccia, nonostante le mie idee non siano mai state mainstream, perciò non ho alcun problema a raccogliere la provocazione, figurati. Chissà se ti piacerà la risposta ;-)
Il tuo McIntosh costa 15.000 (quindicimila) euro di listino, mi auguro che prima di sborsare una tale cifra ti sia premurato di ascoltare anche altro nella stessa fascia di prezzo. Se l'hai fatto, e hai scelto McIntosh, io non debbo segnalarti nient'altro, sarebbe tempo perso. Se non l'hai fatto, e hai scelto, come fa il 99% degli utenti McIntosh, solo per via del blasone, dei VU meter blu e del peso in kg, allora abbiamo un problema bello grosso, più grosso del tuo amplificatore, il che è tutto dire. Già, perché non ci sarà niente che io possa dire per farti cambiare idea e, forse, in realtà tu non vuoi neppure farlo. Ogni altra soluzione che potrei proporti non avrà tutti questi aspetti allo stesso tempo (blasone, peso e VU meter blu). Tuttavia, conosco proprietari di McIntosh che non hanno esitato a sostituirli con una coppia di orrendi e leggerissimi finali cinesi ZeroZone (che costano quanto un solo VU meter del tuo), ad esempio, ma ne conosco altrettanti che si sono persino rifiutati di ascoltarli.
Ora, se proprio avessi voglia di scoprire altre impostazioni sonore, prive del tappo tipico causato dei trasformatori d'uscita tanto cari a mamma McIntosh, prova a sentire qualche integrato di Pass Labs, Jeff Rowland e Gryphon, tanto per citare tre nomi. Senza conoscere il contesto, tuttavia, è difficile essere più specifici, perché magari potresti ottenere un risultato ancora migliore investendo di più sui diffusori.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Re: Upgrade diffusori e dubbio subwoofer
Buongiorno Lucio,
eccomi di nuovo a testare la tua pazienza e disponibilità. Alla fine ho comprato le Dali Opticon 6 MK2 come da tuo consiglio, pochi mesi di vita e poco più di 1,000 euro. Mi arriveranno a giorni. Le Totem Hawk, a mille euro esatti, mi sono state soffiate da sotto il naso per questione di poche ore, del resto lo hai detto che era un ottimo affare. Lo ha fatto qualcun altro. Per poco tempo ho sognato di comprare delle Totem Forest (2100) o delle Duevel Venus (2,000) ma una amichevole chiacchierata con mia moglie mi ha portato a più miti consigli.
Ti volevo chiedere un'ultima cosa (lo so che dico sempre che è l'ultima): stavo adesso pensando di cambiare il mio ampli Cambridge Audio CXA60 (senza dirlo a mia moglie!) con un Nuprime IDA-8 o con i due finali ZeroZone + pre Tisbury (+dac) come da tua recensione. Vendendo il mio ampli non sarebbe una grossissima spesa.
Tu pensi che le mie orecchie poco discernenti riuscirebbero a cogliere un miglioramento oppure mi fermo al solo upgrade dei diffusori?
Grazie, saluti e buona musica.
Daniele - E-mail: i_quercia (at) libero.it

LC
Caro Daniele,
non ti sono ancora arrivati i nuovi diffusori e stai già pensando di cambiare l'ampli? No, non ci siamo. Ti ci vorranno mesi per capire cosa ti piace e cosa vorresti migliorare nell'impianto coi nuovi diffusori, quindi magari è meglio se ci sentiamo con calma più in là. Ma non sarebbe stato meglio, a questo punto, pensare a una sostituzione dei diffusori con un budget più elevato e spostare ancora più in là l'upgrade dell'amplificatore? Cos'è questa ossessione per l'acquisto continuo di nuovi giocattoli? Ci interessa migliorare l'ascolto o soltanto acquistare per il gusto di cambiare? Lungi da me volerti fare la morale, ma gli upgrade devono avere un senso, ed essere motivati da esigenze ben chiare e definite, altrimenti è un gioco al massacro. L'impianto non migliora, peggiorano solo il conto in banca e la tua insoddisfazione all'ascolto.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Amplificatore per sistema multicanale
Salve, le scrivo per avere un informazione. In casa, abbiamo il kit cinema 5.1 Magnat monitor 990 set, che tipo di amplificatore ci consiglia? Consideri che a noi piace ascoltare musica, quindi che riesca a riprodurre musica dal suono pulito.
La ringrazio anticipatamente,
Dorotea - E-mail: dorycaponnetto6949 (at) gmail.com

LC
Cara Dorotea,
il sistema di diffusori in vostro possesso è pensato per l'home theater, quindi per forza di cose dovreste usare un amplificatore che ha questo tipo di uscite (5.1). La mia opinione, però, è che un amplificatore stereo due canali, collegato ai soli diffusori frontali possa suonare meglio, a parità di spesa, di un complesso sistema 5.1. Pertanto ti consiglio - visto che chiedi di poter ascoltare bene la musica (e non i film!) - di acquistare un buon integrato di casa Rotel o NAD, e di dimenticare il canale centrale, i posteriori e magari anche il subwoofer. Qualora non vogliate fare a meno dell'audio multicanale, credo che un ampli 5.1 di marca nota possa andare più che bene. Amplificatori di case come Yamaha, Denon e Marantz sono acquisti abbastanza sicuri, anche nei modelli più entry-level dei rispettivi cataloghi.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cambio Oppo 980H
Ciao,
dopo anni di onorevole lavoro, il mio Oppo inizia a dare qualche segno di cedimento. Capita all'inserimento di un cd di vedere il messaggio “Un Disc” e poi riprovando più volte funziona tutto. Altre volte con alcuni cd anche nuovi di pacca, smette di leggere per qualche secondo. Esiste oggi un lettore cd e dvd-video “musicale” da non svenarsi?
Catena:

Come sempre grazie,
Roberto - E-mail: roberto.tubaz (at) gmail.com

LC
Caro Roberto,
non sono aggiornato sui lettori multiformato, pertanto ti propongo due soluzioni: mandare in assistenza il tuo Oppo, che è pur sempre una bella macchina, oppure acquistarne un altro, ad esempio il nuovo modello UDP-205, che costa circa un migliaio di euro. In alternativa, cercane uno usato. Hai mai pensato a una macchina che faccia un po' tutto, anche da streamer? Semplificheresti l'impianto condensando in un unico componente i due che utilizzi adesso. Sto pensando naturalmente a oggetti come i soliti tuttofare di Cocktail Audio.
Per quanto riguarda i diffusori da pavimento sotto i 1000€ potresti valutare Wharfedale Diamond 12.3/12.4, Triangle BOREA BR07/BR08, Focal Chora 816, Monitor Audio BRONZE 500 6G, Dali Oberon 7, KEF Q550. Vedi se ti riesce di ascoltare qualcuna di queste soluzioni, ma in ogni caso credo che il salto rispetto alla situazione attuale sarà piuttosto sensibile, ambiente e installazione permettendo.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Riciclo con scheda IcePower
Carissimo Lucio, ho molto apprezzato il tuo add-on finale alla recensione dell'
Amphion Amp700, la precisazione era doverosa. Inserire una scheda commerciale già fatta in un bel cabinet e farlo pagare N volte tanto, è una cosa su cui si può discutere senza ipocrisie. Per carità ogni azienda cerca giustamente il suo margine, ma a conti fatti: la scheda costruita e progettata da altri, all'ingrosso costerebbe 259$=244e, un bel cabinet completo di connettori potrebbe costare 200-300e? Manodopera, commercializzazione, marketing... altri 100e al pezzo? Costo massimo per ogni dispositivo 6-700e (forse).... tutto il resto, ad arrivare a 2000, è guadagno lordo (a cui detrarre tasse ecc). Ho aperto moltissimi apparecchi HiFi... e, ad occhio, quelli più artigianali e costosi mediamente risultano essere i più "spartani" e meno ingegnerizzati interiormente... e qui ci si riallaccia all'annoso discorso portato giustamente avanti da te riguardo al rapporto qualità/prezzo in questo mondo morente dell'High End, che non proseguo in quanto hai già tu più volte espresso considerazioni sensate e più che condivisibili.
Il mio messaggio in realtà era relativo ad un'idea che mi ha fatto venire con il tuo articolo, e sulla quale volevo chiederti il parere. Ho un vecchio Nad 3240 che purtroppo ha smesso di funzionare. Si sono bruciati due componenti della sezione di potenza (due termistori sul ramo di alimentazione), che ho provato a sostituire con successiva ribruciatura (probabilmente qualcosa di imprecisato negli stadi finali è andato in corto). Ho chiesto a più laboratori, per una riparazione si parte dai 100e a salire...fino a dove non si sa, giustamente dipende dall'entità del guasto. Non avendo particolari legami affettivi con quel tipo di suono (che ai tempi mi aveva entusiasmato, ma nel frattempo il mondo è andato avanti), ho lasciato l'apparecchio abbandonato su uno scaffale, pensando di eventualmente poterne utilizzare la parte pre (sul pannello posteriore è presente una coppia di RCA Pre-out esternamente ponticellata con il Main-IN).
Poi ho letto il tuo articolo, e...
La tv è collegata ad un impianto secondario costituito da una coppia di diffusori Acoustic Energy da pavimento (tuttora più che buoni per Video e audio della sala), amplificati da un TA 10.1 (un suono bellissimo.... ma, purtroppo un po' poco potente). Avendo abbastanza manualità e qualche cognizione di elettrotecnica ed elettronica, stavo pensando di tenere buona tutta la parte pre del Nad ed installare all'interno del cabinet una scheda stereo della Icepower (ad esempio la 125ASX2) dotata anche di alimentazione interna e quindi collegabile direttamente al 230V a valle dell'interruttore), che si trova su ebay intorno ai 160e. Salderei internamente alimentazione, ingressi e uscite riutilizzando il contenitore e tutte le connessioni hardware già presenti sul pannello posteriore. In questo modo avrei di nuovo un ampli con selettore ingressi e volume del vecchio Nad, con il “motore” di un moderno finale in classe D, che non necessita nemmeno di alimentatore e dissipatori di calore.
Sarebbe un modo per riciclare un apparecchio invendibile e destinato a diventare rifiuto speciale, e poterlo ancora guardare in funzione, anche se in versione “Frankestein” :-)
Che ne dici come idea “green” senza troppe pretese audiophile? Il suono delle schede Icepower, che tu sappia, si avvicina a quello “magico” del TA10.1? O forse meglio un modulo della Hypex? Se hai qualche alternativa migliore, nella fascia 50W/canale e 150€ di costo, sono ben lieto di prenderla in considerazione.
Rispondimi pure in privato, quando ne avrai tempo.
Grazie dell'attenzione e scusa per la lunghezza della missiva :-)
Paolo - E-mail: mf5973 (at) libero.it

LC
Caro Paolo,
in tutta sincerità credo che il cabinet di quel finale Amphion costi meno, molto meno dei 200€ che tu hai indicato. In fondo si tratta di un rack metallico da 19", di quelli che si usano anche per i server internet. Vai a vedere un po' di costi su AliExpress e poi mi dici. La tua idea di ammodernare il vecchio NAD mi piace, se l'alternativa fosse quella di buttarlo. Io prima però proverei a venderlo per pezzi, o come da riparare, magari 100€ li recuperi e il vecchietto potrà o tornar a nuova vita o far rivivere qualche gemello. Se la cosa dovesse rivelarsi troppo complicata o poco redditizia, vai pure di scheda IcePower: suona benissimo e non ti farà rimpiangere il tuo TA10.1. Con Hypex, se non ho visto male, credo che debba spendere di più, perché i moduli sono privi di alimentazione, che devi acquistare a parte. Benissimo dunque l'IcePower, anche se un po' mi dispiace immaginare la sua trasparenza e precisione inquinate dal vecchio stadio pre del NAD. Vedi se magari riesci a saltarlo in qualche modo, bypassando il tutto e utilizzando solo il potenziometro del volume.
Tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Considerazioni varie
Ciao Lucio,
lo sai già, ma te lo dico lo stesso: nel tuo
editoriale sul Milano HiFidelity hai ragione da vendere. Anch'io dopo aver letto il reportage sul Monaco High End mi sarei aspettato di vedere, e soprattutto ascoltare, alcune delle novità dal prezzo ancora discretamente (diciamo così) umano, descritte dal bravo Iaccarino.
Niente di tutto questo: quasi solo una pletora di catafalchi che forse finiranno nelle case di qualche giocatore di calcio o imprenditore con la dichiarazione dei redditi più bassa di quella dei suoi dipendenti.
Anche nel mio caso, le sale nelle quali mi sono soffermato di più sono state quella con le Wilson Audio e quella dell'organizzatore. Mentre mi ha lasciato perplesso la stanzetta Naim (marchio più che degno) dove veniva presentato un impianto, dal costo imbarazzante, in condizioni assolutamente inadeguate a cogliere appieno le differenze tra una configurazione e l'altra.
In epoca post (?) covid, stendiamo un velo pietoso su tutte quelle camerette con le finestre oscurate, nessun ricambio d'aria e un afrore di varia umanità che levati. Purtroppo mi sono perso la demo dei ragazzi di Mike Borghese Audio, perché semplicemente non sapevo chi fossero e che fossero presenti. Ci avrei fatto volentieri quattro chiacchiere, spero di poter recuperare alla prossima occasione.
Aspetto con interesse i tuoi prossimi editoriali, condividendo in pieno la tua affermazione che le riviste di HiFi devono stare sempre dalla parte degli appassionati. Per questo, adesso che è possibile farlo, darò un piccolo contributo a TNT-Audio, non certo come incoraggiamento (perché non ne hai bisogno!) ma solo per sentirmi anch'io un pochino parte di questo progetto, che esiste e che seguo da decenni.
PS: la recensione dell'Amphion AMP700 mi è parsa fin troppo entusiastica e hai fatto bene ad aggiungere il tuo commento finale sul prezzo. Praticamente, sei solo tu che nelle prove ti prendi la briga di aprire le apparecchiature per guardare cosa c'è all'interno: perché gli altri no?
Alla prossima...
Gianni - E-mail: GNovari (at) libero.it

LC
Caro Gianni,
grazie anche a te per il riscontro sulle mie considerazioni. La sala Naim/Focal, visto che l'hai citata, è stata una delle mie più grandi delusioni, essendo un estimatore del marchio di Salisbury (anche se ormai ben poco è rimasto di ciò che era ai tempi di Vereker). Per non rassegnarmi, l'ho ascoltata in tre momenti diversi e in tre posizioni diverse: niente da fare, suonava malissimo e non solo in termini di qualità/prezzo ma anche in termini assoluti. Non so di chi fosse la colpa, perché elettroniche e diffusori le ho sentite esprimersi in ben altro modo. Forse installazione e saletta hanno influito moltissimo, non trovo altra spiegazione.
Per quanto riguarda la recensione del finale Amphion, diciamo che è stato un parto difficile. Inizialmente ho ricevuto l'articolo senza foto dell'interno. Immaginando che dentro ci fosse un modulo in Classe D già pronto e poco altro, ho chiesto che il recensore facesse una foto dell'interno, ma purtroppo aveva già restituito l'apparecchio. Allora abbiamo chiesto al distributore USA che lo aveva fornito, e in qualche maniera è arrivata una foto pixelata dalla quale non si capiva quasi niente, ma il mio occhio attento ha riconosciuto la sagoma di una scheda IcePower, come sospettavo. Allora sono passato all'attacco col costruttore, il quale inizialmente ha risposto che si trattava di un segreto che non intendevano rivelare al pubblico del web. A quel punto ho posto l'ultimatum: o ci fornite una foto in chiaro o la recensione non esce. Sono scesi a più miti consigli, con le buone maniere si ottiene sempre tutto ;-)
Tra l'altro, trovo la cosa piuttosto infantile: oggi come oggi un qualunque acquirente di quell'oggetto potrebbe aprirlo e postare la foto sul web (forum, blog, social e quant'altro). Sarebbe stato il segreto di Pulcinella!
Da tempo ho chiesto ai nostri redattori di aprire sempre gli apparecchi che recensiscono e di fotografare i dettagli dell'interno. Qualora l'oggetto non fosse apribile senza che venga danneggiato, almeno chiedere una foto al costruttore con la clausola di cui sopra.
C'è da dire una cosa: non tutti i recensori sono in grado di capire cosa ci sia dentro un apparecchio: ascoltano e basta, il resto è un'accozzaglia di componenti priva di significato per loro. E questo è un modo per vedere il bicchiere mezzo pieno. Talvolta, però, il sospetto che non vogliano dare un dispiacere al costruttore c'è, ma io gli sto col fiato sul collo ;-)
Negli anni, diversi collaboratori sono stati accompagnati alla porta proprio perché anziché pensare agli interessi dei lettori, mettevano in primo piano quelli delle aziende. È incredibile come le persone possano vendersi per un piatto di lenticchie :-(
Grazie per il feedback,
Lucio Cadeddu

Richiesta suggerimento su ampli valvolare/ibrido
Egr. Sig. Cadeddu,
seguo da anni la sua rubrica, salto i complimenti di prammatica, e vorrei approfittare della sua gentilezza. Per l'ascolto in camera da letto (anche se un po' attufato da...letto e armadio, ma non si può avere tutto) da un po' d'anni uso questa configurazione:

Preciso che ascolto pochissima musica classica, piuttosto Rock, Heavy Metal non troppo heavy, Pop (i classici anni 70-80-90), Ballads, Ambient. Ora mi è venuta la fissa di sostituire il Creek (che potrebbe riciclarsi in altro ambiente) con un valvolare e/o ibrido entro i 2.000 Euro, più che altro per curiosità (oltre che, lo riconosco, per un fattore "estetico", non mi lapidi): privilegerei la potenza perché i diffusori non cedono mai neanche ad alto volume. Secondo lei faccio bene/male? In caso potrebbe indicarmi qualche modello di valvolare/ibrido da valutare? Inoltre, cosa cambierebbe della mia catena per un eventuale upgrade?
Grazie e cordiali saluti,
Continuate così! ;-)
Bruno - E-mail: odessa1970 (at) gmail.com

LC
Caro Bruno,
sei sicuro di voler usare un amplificatore da 2000€ a monte di una coppia di casse che costano la metà? A mio parere non ha molto senso. Io ci investirei al massimo un migliaio di euro e punterei con decisione a un valvolare puro, sebbene per rock e metal io non abbandonerei mai lo stato solido. Tuttavia, se valvole devono essere, che lo siano per davvero! Quindi niente ibridi. Ad esempio, potresti valutare lo Xindak MT3 con le EL34, che possono funzionare in push-pull (45 watt per canale) o in modalità triodo (18 watt per canale) e costerebbe esattamente 1200€. È pure molto carino a vedersi. Per una cifra analoga prendi anche l'italianissimo Synthesis Soprano LE Silver, con le EL84 e 15 watt per canale. Ti sembreranno pochini, ma in una camera da letto, immagino non enorme, e con le tue casse che sono abbastanza sensibili (90 dB), io credo che saranno più che sufficienti. Tieni conto che con soli 10 watt, a un metro di distanza dalle casse, avesti già 100dB, un livello sonoro intollerabile a lungo termine e di sicuro poco gradito ai vicini di casa, anche quelli più tolleranti. Ancora, valuta il Dynavox VR-70e II, con quattro EL34 e 40 watt per canale, sotto i 1000€. Fatto questo cambio di amplificazione - non aspettarti miracoli però - io penserei ai diffusori, compatibilmente col budget e con la stanza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro Lucio,
So che non vi occupate più da tempo di cavi auto costruiti però vorrei inviarti ugualmente la foto del mio cavo auto costruito con filo di argento al 99% rivestito di PTFE ed intrecciati, che ha sostituito quello originale delle mie nuove cuffie hi fi Ananda.
Saluti,
Leandro - E-mail: leandro.lioce (at) libero.it

[Cavo cuffie autocostruito]

LC
Caro Leandro,
non forniamo più consigli sui cavi commerciali, ma i cavi autocostruiti,
nostri o vostri, saranno sempre i benvenuti! Mi sembra davvero un bel lavoro preciso e pulito, credo che ai lettori potrebbe interessare qualche dettaglio in più, i costi e qualche foto intermedia della realizzazione. Hai sentito qualche miglioramento nella qualità sonora?
Grazie per il feedback e ti auguro buon ascolto!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Ancora nuove uscite blues, stavolta un incredibile disco live di Popa Chubby (insieme con la sua Beast Band), in full effect al G. Bluey's Juke Joint di New York. Questa è Motorcycle Mama di Neil Young. Il live contiene anche una lunghissima cover di Hey Joe, imperdibile.

Archivio! Un nostro lettore - che non finiremo mai di ringraziare - si è fatto carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne ha realizzato una "TNT-Audio Suggestion" su Spotify, aperta a tutti. In questo modo si può facilmente recuperare il “pregresso”. Si trova a questo link.

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