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Prodotto: Streamer Argon Audio Solo
Produttore: Argon Audio - Danimarca
Prezzo: 249 euro - (Il prezzo può variare)
Recensore: Graeme Budd - TNT Francia
Pubblicato: Giugno, 2023
Traduttore: Roberto Felletti
I lettori abituali avranno notato che ho la tendenza a recensire formati della vecchia scuola, tipo vinile e CD. Ripensandoci, alcuni anni fa provai un DAC, ma non mi sono mai nemmeno avvicinato al mondo dello streaming. Beh, di recente sono stato trascinato nell'era digitale da alcuni streamer e devo ammettere che mi è piaciuto. Quindi, senza ulteriori indugi è il momento dello streamer Argon Audio Solo.
Confesso di non avere mai sentito parlare dell'Argon Audio finché il loro distributore italiano non ha contattato il nostro direttore. Dopo una breve corrispondenza, mi sono ritrovato con uno streamer Solo e un set di diffusori attivi Forte A55 Mk2 con i quali ascoltare. Abbiamo stabilito che li avrei recensiti separatamente, sebbene avessi la sensazione che il Solo sarebbe stato utilizzato insieme ai Forte A55 Mk2, come parte della loro imminente recensione. TNT-Audio ha già recensito l'ampli integrato SA1 e i diffusori passivi da pavimento Alto 55 mkII.
L'Argon Audio è originaria della Danimarca ed è in attività dal 1983! Ogni cosa è progettata in Danimarca ed è venduta direttamente con possibilità di restituzione entro 30 giorni, per cui potete provare i prodotti con tutta comodità a casa vostra. Se l'articolo non vi piace, lo impacchettate, incollate l'etichetta prepagata sopra e lo rispedite in Danimarca, dopodiché riavrete il vostro denaro. Sebbene questo modello di vendita diretta sia differente dal tradizionale commercio al dettaglio in HiFi, e molti negozi di HiFi probabilmente non ne siano entusiasti, di fatto rappresenta un grosso affare per il consumatore. E per quanto venga utilizzato maggiormente per la fascia di prezzo che molti di noi definirebbero entry level, più riuscite a ottenere con i vostri soldi, meglio è.
Comunque, basta parlare dell'azienda e passiamo al prodotto in sé. Il Solo è una piccola scatola nera con sopra un logo dorato. Dietro ci sono i connettori (RCA analogici più digitale ottico e coassiale) e sul frontale c'è un LED multicolore. Pertanto, niente schermi, manopole del volume, pulsanti per il loudness, né altro. In realtà, sembra il tipo di manufatto che un certo Dott. Jones avrebbe cercato di impedire ai tedeschi di rubare, se fosse esistito nel 1938. Mi piace davvero - è meravigliosamente minimale.
All'interno ci sono un DAC ESS Sabre e alcuni componenti audiofili selezionati, compresi operazionali Burr Brown utilizzati laddove fanno la differenza (e non laddove non la fanno, per ottimizzare il rapporto prezzo/prestazioni). Il Solo è pronto per AirPlay2, Chromecast, Spotify Connect, Bluetooth e Roon, e supporta l'audio fino a 24 bit - 192 kHz se la vostra rete lo supporta, presumendo che in realtà abbiate file di questo tipo!
Parlando di connessioni di rete, c'è qualcosa di interessante: il Solo funziona esclusivamente in modalità wireless. Non c'è proprio la connessione Ethernet. Ora, essendo un tipo tradizionalista questa cosa mi ha sconcertato un po', ma francamente lo streamer si è connesso senza problemi al mio router e non ha causato disguidi di alcun tipo, malgrado si trovi nel punto della stanza più lontano dal summenzionato router. Oh, i pregiudizi che tutti noi abbiamo, specialmente quando si avvicina sempre di più il temuto cinquantesimo compleanno.
Configurarlo è davvero semplice e il Solo si imposta facilmente per funzionare con i servizi audio via Bluetooth. Anche la connessione di rete è semplice - ho scaricato una app UPnP/DLNA, ho selezionato il Solo e il tutto si è connesso abbastanza rapidamente. Per coloro che non hanno idea di cosa siano l'UPnP o il DLNA è necessario leggere un po' il manuale, ma sinceramente io dopo dieci minuti rovistavo già nella libreria musicale del mio NAS. In tutta franchezza, ho incontrato più difficoltà a usare le lavatrici...
Ho collegato il Solo a un AN(UK) Oto SE e ai Living Voice IBX-RW3 per vedere cosa avrebbe fatto. Per fare dei confronti, avevo a disposizione un DAC/Streamer Audiophonics oltre a un paio di lettori CD. Il controllo di tutto passava per il mio telefono Galaxy A5 o il Galaxy Tab di famiglia, quando riuscivo a far smettere il figlio N°2 dal giocare a Roblox con esso...
Potrei farla breve in questa sezione e dire semplicemente che il Solo è davvero piuttosto buono, ma merita una spiegazione più approfondita. Primo, la trasmissione dei dati via wifi è superba. Nessuna interruzione né altri problemi udibili da riferire. Ho confrontato il Solo con il mio Naim CD5i (che nel 2003 costava 1.400 euro) usando i CD rippati su hard disk, e francamente le differenze erano minime anche utilizzando amplificatore e diffusori del valore di 10.000 euro. Oserei dire persino che il Solo, sotto certi aspetti, ha prestazioni migliori del Naim.
Come esempio, di recente sto riscoprendo Homework, dei Daft Punk. Con la traccia 5, Phoenix, il Solo sembra distinguere meglio i colpi di quella che presumo sia una drum machine Roland TR-909 nell'intro. Il Solo dimostra che i colpi non sono tutti uguali, mentre il Naim tende semplicemente a farli uscire dai diffusori con più forza possibile. La linea del basso è altrettanto ben realizzata, e francamente soltanto se fate un grosso passo in avanti a livello di prezzo (Audio Note CD2.1X II, a fronte di 5.000 euro) noterete che il Solo lascia a desiderare. Il lettore più costoso proietta meglio, suona in maniera più naturale e ha una migliore profondità stereo. Ma, ehi, ve lo aspettereste da una macchina che costa quanto 15 (!) Solo!
A questo punto mi sono domandato se il Solo poteva essere migliorato con un DAC migliore, così ho provato l'Audiophonics EVO con DAC Sabre collegato tramite fibra ottica. In questo caso le differenze erano ancor più ridotte e probabilmente non udibili in un impianto da 1.000 euro. Sì, c'era un miglioramento nella trasparenza complessiva, ma abbiamo semplicemente triplicato il budget generale del Solo per ottenere un piccolo miglioramento.
Un aspetto udibile è stato un miglioramento nell'incisività mettendo dei piedini Something Solid in balsa/carbonio al posto dei piedini standard del dispositivo - What it feels like for a girl di Madonna sembrava un po' smorta all'inizio e l'inserimento dei piedini aveva aggiunto un po' di energia alla sua prestazione vocale. Ma questo a spese di un po' di calore e di consistenza su strumenti e voci, e meno precisione in alcuni aspetti dell'immagine stereofonica. Alla fine sono tornato al Solo senza i piedini. Suppongo che i fan di Naim, probabilmente, preferirebbero l'ascolto con i piedini per il massimo PRaT, ma senza, il Solo vi permette di apprezzare meglio il carattere degli strumenti e il potere comunicativo delle voci. Ammetto di essere rimasto intrappolato per un po' nella ricerca del dinamismo, ma sono contento di non avere fatto affidamento sulla mia impressione iniziale e il mio apprezzamento del Solo ne ha tratto giovamento.
Riguardo alla stereofonia alla quale ho accennato prima, il Solo mostra davvero tutto il contenuto della registrazione, se c'è - senza dubbio aiutato dalle capacità dei Living Voice - ma ovviamente se alla fonte non c'è niente, nemmeno gli LV riescono a fare magie! Shell of Light, di Burial, mostra suoni ben oltre e in avanti di qualche metro rispetto al piano dei diffusori. Inoltre, il brano fa risaltare la precisione dell'immagine stereo menzionata prima. Aggiungendo i piedini per migliorare l'incisività, viene eliminato il luccichio e il posizionamento di un tintinnio che appare improvvisamente in mezzo al palco (e scommetto che è un campionamento della colonna sonora originale di Bladerunner, di Vangelis), e questo vi coglie di sorpresa. Similmente, la precisione e il posizionamento dei colpi delle percussioni sono meno definiti.
Come menzionato sopra, non c'è la profondità stereo ottenibile da apparecchiature di fascia più hi-end. Ma ad essere sinceri, i diffusori con cui il Solo, probabilmente, verrà abbinato non mostrano quel livello di dettaglio e probabilmente, comunque, non sarà a un metro dalle pareti che raggiungeranno quella profondità!
Alla Argon hanno ovviamente fatto i compiti e hanno realizzato un cabinet inerte che è poco influenzato da quelli che, normalmente, sono dispositivi efficaci. Questo fa sperare bene per installazioni non ottimizzate su una libreria o una credenza!
La mia impressione di base è che le direttive progettuali all'Argon Audio, per questo prodotto, siano state: a) semplicità, b) facilità di configurazione e di installazione anche in ambienti non dedicati, e c) garanzia che suonasse bene. Io penso che ce l'abbiano fatta su tutti e tre i fronti. E se d) l'idea era farlo apparire bello, beh, sono riusciti anche in quello. L'Argon Audio ha realizzato un piccolo streamer fantastico per il mondo moderno, e secondo me è proprio quello che molte persone stanno cercando. Sì, potete avere un suono digitale migliore, ma in base alla mia esperienza spenderete molti più soldi. Per 249 euro c'è ben poco da lamentarsi. Il Solo è ben realizzato, si integra facilmente nella vostra rete domestica e offre una qualità sonora che non mi ha mai lasciato con un senso di carenza. Da parte mia si merita un pollice su.
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