Prodotto: convertitore digitale analogico Paradox NDF
Produttore: Chevron Audio - UK
Prezzo approssimativo: 2200 sterline o 2730 Euro (il prezzo può variare)
Disponibilità: negozi specializzati nel Regno Unito, direttamente dal produttore per il resto del mondo con la garanzia soddisfatti o rimborsati
Recensore: Mark Wheeler - TNT UK
Traduttore: Roberto D'Agosta
Pubblicato: Maggio, 2013

Introduzione

Nello scorso Settembre, il vostro scriba è venuto a conoscenza che la Audio Note è andata oltre i limiti della sanità mentale audiofila proponendo un'accoppiata trasporto più convertitore digitale/analogico per la modica cifra di 192.000 sterline (240.000€!) mentre al tempo stesso una piccola ditta specializzata e molto innovativa immetteva sul mercato un DAC che faceva uso di principi simili, incluso il No Digital Filter (nessun filtro digitale, N.d.T.), realizzati nella forma di molti chip DAC a molti bit per minimizzare il rumore e i problemi nelle parti al di fuori della banda audio per circa il 1.15 % di quel prezzo. Quella società si chiama Chevron Audio: in passato qui su TNT-Audio abbiamo provato le loro modifiche ad alcuni lettori e trasporti digitali. Questo è un prodotto completo e ben sviluppato che significa un grosso balzo in avanti per una piccola società che porta avanti la propria ricerca e sviluppo e che demanda ad altri solo piccole operazioni come la produzione della scatola.

C'è stata un'infinità di discussioni, fin da quando le sorgenti digitali hanno fatto il loro ingresso nell'audio casalingo, circa l'eliminazione del rumore alle alte frequenze generato dal processo di conversione da analogico a digitale e viceversa senza perdere una parte importante del segnale. Semplificando drasticamente, la frequenza di campionamento a 44 kHz permette una ragionevole descrizione delle frequenze analogiche fino a circa la metà di quel numero e tutto quello che si trova oltre i 22 kHz DEVE essere bloccato per prevenire che i circuiti di feedback degli amplificatori inizino a oscillare o che si disperda potenza creando effetti di sovraccarico prematuri. Ovviamente i progettisti hanno subito pensato a dei filtri passa-basso per eliminare quelle frequenze e da allora tutti noi siamo stati sommersi dalle diverse idee su quale sia il modo migliore per eseguire quel taglio.

La Sony ha costruito quasi subito un lettore CD con filtro non digitale ma tutto analogico il cui suono spinse il vostro vecchio scriba a decretare erroneamente il fallimento completo dell'idea di lettore digitale. Altri modelli offrivano un sovracampionamento che permetteva ai diversi filtri di operare su punti diversi, con il Bitstream che andò un pochino oltre ("Aaaargh", geme il coro dal lato sinistro del palcoscenico) e così via. Alcuni fanno uso di filtri digitali, altri di analogici, mentre la maggior parte fa uso di una combinazione di entrambi. Il vostro vecchio scriba si ricorda anche bene degli affascinanti tagli dei filtri dello Zero One Ti48HDD & Ar38DAC e del loro gigantesco effetto sulla qualità del suono. La condizione migliore sarebbe ovviamente non fare uso di alcun filtro. Nella fascia più esoterica del mercato audiofilo, i progettisti di DAC sono stati abbastanza coraggiosi da includere solo i più semplici filtri passa basso, partendo dall'assunto che i saggi utenti non accoppieranno i loro progetti con amplificatori a banda larga aventi grandi risposte di feedback.

Descrizione e specifiche tecniche

Il DAC Chevron Audio Paradox NDF fa esattamente quello che c'è scritto sulla scatola, con NDF che è l'acronimo per "No Digital Filter", niente filtri digitali. L'unico posto in cui si trovi un filtro a parte nell'alimentazione di potenza, è uno dei più semplici filtri correttivi con un solo polo a 20 kHz. L'alimentazione di potenza si trova in una scatola separata per migliorare l'isolamento e la riduzione del rumore. Quest'ultima ha 5, CINQUE uscite isolate da 3 TRE trasformatori toroidali separati. Questo è il tipo di architettura di un alimentatore di potenza che la Naim offre per la punta massima dei loro sistemi, e con buona ragione.

L'alimentatore fornisce potenza al DAC attraverso un cavo multiplo e quindi le richieste di una qualsiasi parte del DAC non avranno alcuna influenza sull'alimentazione delle altre parti del circuito. Si è discusso a lungo sul fatto che un alimentatore di potenza ben progettato non dovrebbe soffrire il carico di una parte del circuito al punto da influenzare negativamente le altre parti. Gli esperimenti da me fatti, l'esperienza imparata da esperimenti fatti da altri e soprattutto l'ascolto confermano che questo è probabilmente il fattore più importante per il mantenimento delle qualità musicali come il senso del tempo e il ritmo in molti stadi di amplificazione a stato solido. Il vostro vecchio scriba ha a lungo inveito contro il privilegiare un qualsiasi parametro progettuale a scapito dell'accuratezza nel dominio del tempo. Queste scelte sono quelle che distaccano prodotti come i diffusori monitor attivi DAS o il il lettore digitale Consonance dalla media. Senza un buon senso del tempo, la musica non ha senso e diventa irrilevante quanto bene le vostre elettroniche possano comportarsi con tutti gli altri parametri. La musica è un'arte temporale.

Dentro il DAC, la conversione digitale/analogica è eseguita da 8, si OTTO chip che lavorano in modalità differenziale. Quest'ultima è più costosa e potenzialmente può dare origine a più inaccuratezze, ma è la soluzione di moda per migliorare il senso del tempo tenendo i filtri al minimo, soprattutto nei lettori CD e DAC dai prezzi maggiori. Regolatori lineari dell'alimentazione che agiscono localmente contribuiscono a mantenere l'integrità dell'alimentazione in tutti gli stadi di modifica del segnale e amplificazione. Qualsiasi circuito analogico non è molto altro se non un alimentatore di potenza modulato: gli elettroni che escono non sono una versione maggiorata di quelli che sono entrati!
"Eh? chiede il coro dal lato sinistro del palcoscenico.

Vediamo, gli 8 processori ricevono gli stessi identici dati alla risoluzione di 16 bit e frequenze di campionamento di 44 kHz e 48 kHz, con precise differenze temporali tra ogni chip. Quindi, quando le uscite di ciascuno dei chip sono sommate, si ottiene un segnale effettivo campionato a 384 kHz e con una risoluzione di 19 bit. Gli stessi dati invertiti sono quindi inviati a altri 8 chip DAC in modo da creare un differenziale che rigetti rumore e distorsione con l'aggiunta di un ulteriore bit di risoluzione. Colin Yallop paragona questo arrangiamento a tanti piccoli passi di una scala rispetto a pochi giganteschi gradini. Anche se senza un filtro digitale passa basso, l'amplificatore non tenterà di riprodurre una serie di brutali onde quadre (l'eccitazione oscillante) come farebbe con un DAC senza filtro che lavori solamente a 44 o 48 kHz.

In uso

Alla Chevron Audio hanno fatto fare le scatole in Italia, la qualità è perfetta, il design molto buono e la miscela di materiali selezionata accuratamente per bilanciare l'isteresi, le correnti di Foucault e il rigetto delle radio-frequenze. Tutta la famiglia dei prodotti attuali della Chevron Audio ha scatole simili, per cui si può creare un sistema che sia esteticamente ben assortito: le piccole società audiofile hanno fatto molta strada dall'estetica "fatto in casa" del tempo che fu. Questa scatola rappresenta infatti un investimento significativo e ha un discreto impatto sul costo finale. La finestra circolare che permette di vedere lo schermo ha diversi elementi retrò, mentre gli angoli smussati saranno sicuramente piacevoli da sfiorare con le dita mentre si è alla ricerca della grossa manopola del selettore.

Questo componente con l'aggiunta di un controllo del volume (comunque opzionale) è tutto quello di cui avreste bisogno dopo averlo accoppiato a un paio di diffusori attivi per costruire un sistema che parta solo da sorgenti digitali. Gli amplificatori operazionali sono tutti discreti e in base al progetto Chevron ci sono solo 4 transistor montati superficialmente in tutto il cammino del segnale. Il circuito infatti taglia direttamente verso i cavi e su questo si basa il mio suggerimento che potrebbe funzionare bene se connesso a diffusori attivi.

Appunti d'ascolto

Il bilanciamento tonale risiede nel continuo tra l'Avondale Audio AA5 e lo Shanling CDT100 modificato: il suono sembra dominato dal DAC piuttosto che dalla sorgente. Il carattere rimane lo stesso sia che si usi come trasporto lo Shanling o un computer. Che si ascolti 'Kind of Bluè di Miles Davis direttamente dal computer portatile del progettista Colin Yallop o Devil's Highway di Del Bromham che gira nel trasporto Shanling, il senso del tempo è comparabile con i migliori: dal più alto, in frequenza, dei colpi sui cimbali al più profondo basso di batteria, i fronti d'onda arrivano ai terminali d'uscita in maniera più coerente possibile per queste frequenze di campionamento. In termini di segnale, la fase è preservata accuratamente in tutto lo spettro in maniera indipendente dal carico o dalla complessità musicale.

Il passo è estremamente vicino a quello dell'Avondale Audio AA5 quando si ascoltino le registrazioni immacolate della Mapleshade con la loro semplice tecnica microfonica: dato che l'Avondale rimane il mio non plus ultra per il passo, questo è un risultato impressionante. Il vostro vecchio scriba è sempre stato molto sospettoso nei riguardi dei DAC separati a causa del rumore che si può generare nei cavi, nei connettori e nei diversi orologi. E ancora una volta i miei pregiudizi si sono dimostrati sbagliati grazie a un piccolo costruttore.

Questo è un prodotto musicalmente molto attraente che avrebbe fatto molto piacere agli scriba del The Flat Response con le sue presentazioni vivaci e la sua coerenza musicale.

Conclusioni

Senza alcun filtro se non per uno di basso ordine per la correzione della risposta in frequenza ai 20 kHz, con un campionamento a 44 kHz con 8 chip DAC in modalità differenziale, questo convertitore digitale/analogico offre un approccio alla conversione molto rato. I suoi avversari hanno tentato simili approcci ma con costi decisamente maggiori. L'assenza di filtri digitali molto alti, infatti l'assenza di qualsiasi filtro digitale, permette una maggiore accuratezza del dominio delle alte frequenze. Questo effetto, combinato con il minimo filtro analogico, permette un ritmo e senso del tempo che sono allo stato dell'arte. Tuttavia richiede anche che il sistema sia molto ben accoppiato per evitare effetti negli ultrasuoni o oscillazioni indotte negli amplificatori di potenza. Anche i cavi dei diffusori potrebbero trovarsi implicati nella risposta a radiofrequenza di qualche progetto di amplificazione che preveda un feedback globale. La Chevron Audio e i loro distributori dovrebbero essere in grado di suggerire ai clienti i migliori accoppiamenti.

Tecnologie simili sono forse usate in altri prodotti ma sicuramente non in questa fascia di prezzi, inoltre l'enfasi nella pulizia e nell'integrità dell'alimentazione di potenza paga dividendi nel dominio del tempo. Un trasporto CD e una sorgente digitale basata su computer accoppiate con questo DAC, con l'aggiunta di un controllo del volume, potrebbero facilmente pilotare una coppia di diffusori attivi per formare un sistema high-end ragionevolmente economico.

Questa è stata una prova di un giorno data la natura della produzione, solo su ordinazione, di questo DAC: ancora una volta un piccolo costruttore ribalta completamente alcune idee comuni e crea un prodotto ben al di sopra della media. La brevità di questo ascolto riduce drammaticamente la confidenza con cui potrei fare qualsiasi raccomandazione, anche se questo sarebbe permesso da qualche altra rivista hifi. Al tempo stesso, quest'audizione ha mostrato come questo sia un prodotto dalle qualità audio di eccellenza: è un prodotto maturo che proviene da un lungo sviluppo, presentato in una scatola ben pensata e che durerà a lungo dai i suoi molteplici ingressi.

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