Kit di manutenzione/pulizia Gold Note per dischi

[Kit di manutenzione/pulizia Gold Note per dischi]

“Il Rinascimento della tecnologia”

[English version here]

Prodotto: kit di manutenzione/pulizia dischi Serie Kymyas - Testina MM Vasari Red - Dischi Gold Note
Produttore: Gold Note - Gold Note/Akamai Audio, Firenze
Prezzi: € 50, € 195, € 39,50 vinile, € 25 SACD (rispettivamente)
Recensore: Richard Varey - TNT Nuova Zelanda
Pubblicato: Giugno, 2017
Traduttore: Roberto Felletti

Introduzione

Non conoscevo il marchio Gold Note, azienda che offre un'ampia scelta di prodotti audiofili esteticamente molto belli. Il marchio Gold Note avrebbe potuto essere la soluzione definitiva, con la sua vasta gamma di prodotti, per incrementare il piacere dato dall'ascolto dei vinili? Avevo deciso di provare personalmente. I gentili ragazzi di Gold Note mi hanno inviato un kit, assemblato da me, contenente un disco in vinile preso dal loro catalogo (GN Records), un trattamento antigraffio per dischi e una testina (consigliata).

Il kit di manutenzione/pulizia

Esaminando per primo il kit di manutenzione/pulizia dischi, ho notato che era confezionato in una scatoletta molto bella di cartone nero opaco, richiudibile, abbastanza simile a quelle utilizzate per i dopobarba costosi. Questo kit di rigenerazione dei solchi dei dischi consiste di due flaconi di liquido, per una procedura da eseguire in due fasi; ciascuno di essi contiene 100 ml di prodotto: in uno c'è una soluzione detergente blu, a base di ammoniaca, e nell'altro c'è una cera liquida atossica, incolore e inodore, che deposita una sottilissima patina protettiva caratterizzata da una struttura molecolare simmetrica che si dice «rigeneri i microsolchi dei dischi, rendendo le superfici completamente antistatiche». Questi liquidi devono essere applicati, a turno, con batuffoli di cotone per pulire, prima, e ricoprire, dopo, le superfici dei dischi.

Il liquido detergente è molto efficace nel togliere la sporcizia e altri depositi dannosi, e i produttori mi hanno detto che non lascia residui né rovina il disco. Un disco molto sporco può richiedere più cicli di pulizia. Con una piccola quantità su un batuffolo di cotone (gli stessi usati per struccarsi) si strofina il solco, poi con un altro batuffolo si asciuga e si lucida la superficie; il risultato è un disco pulito, brillante, bello a vedersi, che all'ascolto si rivela silenzioso. Per un po' mi sono bagnato lavando i miei dischi con la macchina GEM Dandy (qui trovate la mia recensione), e non mi sarei mai aspettato che un sistema più semplice avrebbe dato gli stessi risultati, però è così, oltretutto più rapidamente e con minore fatica! Per la prova ho scelto un disco tra i più sporchi, già lavato in precedenza, che all'apparenza sembrava pulito ma che, all'ascolto, era davvero rumoroso. L'ho pulito nuovamente con la soluzione Kymyas e sono rimasto sbalordito nel constatare quanta sporcizia c'era ancora da togliere (sembravano depositi di nicotina, quindi il precedente proprietario doveva essere, presumibilmente, un fumatore). All'ascolto suonava meglio, ma era evidente che avesse bisogno di un trattamento rigenerativo; e così ho fatto.

Se un disco è consumato, o presenta segni sulla superficie, è consigliabile sottoporlo a un trattamento con il liquido rigenerativo, allo scopo di eliminare i click e i pop. La procedura dovrebbe «rigenerare i microsolchi dei dischi». Alcuni dei miei acquisti effettuati rovistando nei cestoni o alle vendite di beneficenza sono, sostanzialmente, in buone condizioni ma sono sporchi, sudici, pieni di ditate e, talvolta, hanno tracce di muffa. L'idea di sottoporli a un trattamento rigenerativo e a una meticolosa pulizia era allettante, se si trattava di qualcosa di semplice, non macchinoso, che non richiedesse troppo tempo e che avesse un buon rapporto qualità/prezzo.

L'efficacia del trattamento rigenerativo a base di cera dipende dalle abilità manuali di ognuno. È importante non esagerare con la quantità per non ostruire i solchi, altrimenti la puntina potrebbe scivolare, causando elettricità statica, usura e fastidio dato dai click e i pop. Per riuscire a stendere una copertura molto sottile e omogenea che dia risultati soddisfacenti bisogna seguire i solchi e usarne una piccola quantità. Un eccesso di liquido si ripercuote sull'ascolto, perché la puntina raccoglie lo sporco, la cera in più e i pelucchi di cotone molto rapidamente, rendendo l'ascolto pressoché impossibile. Proprio come si fa quando si lucidano le scarpe, prima di ascoltare un disco bisogna strofinare molto bene. Tommaso Dolfi, di Gold Note, definisce questo prodotto una crema di bellezza per dischi.

La testina

[La testina MM Gold Note Vasari Red]

In seguito, ho esaminato il componente successivo nella catena analogica, la testina MM Vasari Red. Questa testina a magnete mobile ha un corpo, lavorato a macchina, in Delrin (un polimero sintetico caratterizzato da elevata resistenza, compattezza e rigidezza, vale a dire robustezza, basso attrito e un'eccellente stabilità dimensionale) su cui compaiono il logo rosso e il marchio, oltre a un numero di serie univoco. Il cantilever in alluminio monta una punta conica proprietaria in diamante. L'azienda definisce il design del corpo unico e innovativo, e la Vasari il primo passo per un audiofilo. Questa testina faceva davvero bella figura sul braccio The Wand Plus, con il suo corpo nero opaco e il logo rosso stampato sopra. Il montaggio è stato molto facile, grazie ai suoi fori per autofilettanti e ai bulloni da 2,5 mm (in dotazione). L'unico attrezzo che mi serviva era una chiave Allen (o brugola) da 2 mm.

Anche al primo ascolto la qualità era evidente: un suono corposo, ricco, dettagliato, bilanciato nonché caratterizzato da una notevole soppressione del rumore di superficie. A mano a mano che le ore passavano, ascoltavo un suono contraddistinto da una buona definizione degli strumenti e un notevole equilibrio musicale con una piacevole presenza naturale. Come sarebbe andata con alcuni vecchi dischi, tra i miei preferiti, che non erano tra i più silenziosi della mia collezione? Ebbene, una copia non proprio perfetta di Back Home, una registrazione dal vivo del 1979 dei Dave Brubeck Quartet, suonava piuttosto splendida nonostante l'evidente usura, anche senza essere stata sottoposta al trattamento rigenerativo Kymyas; ero rimasto piacevolmente colpito dal suono di questo disco, acquistato per un dollaro a una vendita di beneficenza. Per un vinile di 37 anni registrato dal vivo, ascoltato parecchio e abbandonato a se stesso, suonava indubbiamente bene. La mia testina di riferimento è una Hana EL a bobina mobile, già di per sé un'esecutrice eccezionale (leggete la mia recensione sui confronti tra testine). La Vasari Red (€ 195) regge il confronto in maniera sorprendentemente egregia (e la Hana costa circa € 400). Ascoltando stampe nuove, non sentivo rumore di fondo e percepivo la testina scorrere senza fatica lungo i solchi. Questo aveva intensificato la mia esperienza di ascolto con dischi caratterizzati da grande dinamica, offrendo un assaggio molto appetitoso di tutto quello che veniva messo sul piatto (scusate la battuta...).

I dischi

[L'album Stevie Wonder Talks Jazz dei Steveland]

Per concludere questa breve esposizione dei prodotti analogici Gold Note (l'azienda produce anche alcune interessanti elettroniche), ho ascoltato una delle loro proposte discografiche. Sfogliando il catalogo dei dischi Gold Note, avevo individuato alcuni grandi album, da loro commissionati o ristampati, che coprono vari generi, ed ero curioso di ascoltare Stevie Wonder Talks Jazz, un album del gruppo Steveland. Il disco è stato registrato in Italia su nastro analogico e riversato su master digitale HD utilizzando convertitori DSD/PCM D-A e A-D Gold Note. La fantastica gente di Gold Note mi aveva inviato sia il SACD sia il vinile vergine 180 g edizione limitata. Quest'ultimo è stato inciso su un tornio Neumann VMS originale con punta SX74; il trasferimento analogico è stato effettuato a velocità dimezzata. L'album è una registrazione dal vivo, ed è caratterizzato da un suono trasparente e dinamico, con bassi profondi e pieni. La Vasari Red riproduceva il tutto in maniera molto piacevole. La musica è un'interpretazione molto creativa, dal livello artistico eccellente, di alcune canzoni di Stevie Wonder ed è registrata e realizzata meravigliosamente.

Gli Steveland (il cui nome è scritto anche Stevland) sono un quintetto jazz-rock di Prato, non lontano da Firenze (sono vicini di casa dei ragazzi di Gold Note). Non si tratta di una cover band, essi eseguono in pubblico le loro interpretazioni dell'arte di “consapevolezza sociale” di Stevie Wonder in suo onore. Credo che abbiano realizzato anche un altro album, o forse è sempre questo con un altro titolo. Potete trovare discussioni sull'attività live del gruppo sulle loro pagine Facebook e MySpace. Oggi Stevie Wonder è Messaggero di Pace per le Nazioni Unite e gli Steveland sembrano voler trasmettere il suo messaggio al pubblico dei loro concerti italiani, e ora anche al pubblico degli audiofili. Con i suoi 34 minuti, l'album in vinile dura troppo poco e mi lascia il desiderio di volerne ascoltare ancora, specialmente quando si tratta di un'esecuzione dal vivo così coinvolgente; la versione in SACD contiene due brani in più, non disponibili su vinile. Sia l'LP sia il SACD sono confezionati in maniera eccellente.

Conclusioni

Il motto di Gold Note è “Il Rinascimento della tecnologia”. In base all'esperienza che ho avuto interagendo con alcuni esponenti dell'azienda e provando alcuni loro prodotti, questa frase, per me, rappresenta l'incontro tra ingegneria e arte. Sembra che alla Gold Note abbiano lavorato sodo e in maniera creativa, allo scopo di offrire agli amanti della musica proposte complete per l'ascolto analogico, con stile e a prezzi accessibili. Poiché la Gold Note ha sede nella “culla del Rinascimento”, non posso fare a meno di pensare che i loro antenati artigiani ne sarebbero fieri.

Ringrazio sentitamente Tommaso Dolfi e il suo gruppo di lavoro di Akamai Audio/Gold Note, Firenze, per la generosa e amichevole collaborazione.

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