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Prodotto: Human Audio Drakit DAC
Produttore: Human Audio - Ungheria
Distribuito da: Audio Kits
Prezzi: € 890 circa (assemblato, versione Plus), € 580 circa (assemblato, versione Standard), € 670 circa (kit, versione Plus), € 360 circa (kit, versione Standard)
Recensore: Nick Whetstone - TNT Regno Unito
Pubblicato: Giugno, 2020
Traduttore: Roberto Felletti
A marzo 2011 (quasi non ci credo che sia passato così tanto tempo) recensii un paio di prodotti molto costosi della Human Audio. Entrambi erano progettati per essere apparecchiature hi-fi senza compromessi e di conseguenza erano rifiniti in maniera stravagante. La Human Audio ha continuato a produrre apparecchiature hi-fi rivolte alla fascia più alta del mercato, però ha voluto anche produrre qualcosa che fosse più accessibile senza compromettere la qualità. Il risultato è un DAC in kit chiamato DRA KIT, che può essere acquistato come scheda a sé stante o assemblato in un cabinet.
In un'epoca in cui, talvolta, le specifiche dei componenti elettronici sembrano venire aggiornate prima che noi abbiamo il tempo di recensire qualcosa, la Human Audio ha tentato un approccio un po' insolito: guardare al passato per scegliere il chip DAC da utilizzare nel progetto del DRA KIT. L'azienda ha scelto il Burr-Brown PCM56, un chip a 16 bit. Ma se pensate che questo sia un prodotto per gli amanti del fai-da-te, economico o con dei compromessi, vi prego di continuare a leggere. Questo non è uno di quei casi in cui si utilizza un prodotto vecchio per ridurre i costi. La Human Audio non progetta nulla che non sia valido al 100% secondo i propri standard produttivi. Sebbene sia un semplice 16 bit, la frequenza di campionamento arriva a 384 kHz, quasi oltre le specifiche. Lo scopo era realizzare un DAC che non suonasse come i DAC più moderni, vale a dire con un carattere leggermente sterile e piatto. Il PCM56 è stato scelto per la sua funzione dual mono multibit reale, senza sovracampionamento, noise shaping e filtri digitali. Il motivo per cui il PCM56 non veniva usato precedentemente era il suo costo, e per questo molti progettisti non lo prendevano in considerazione per i loro prodotti.
Poiché i segnali di uscita di questi chip di conversione sono estremamente bassi, un alimentatore esente da rumori è ancora più importante del solito, per cui la Human Audio ha scelto un'alimentazione a batteria per questo kit; l'azienda ha dichiarato che si tratta di qualcosa di "unico nel mondo dei kit".
Esistono due versioni del DRA KIT, che si differenziano in base al modello di convertitore montato (PCM56P-J o PCM56P-K), ai chip di amplificazione della tensione e ad altri componenti. Essi sono il DRA KIT Base e il DRA KIT Plus. Quindi, sostanzialmente, potete scegliere se acquistare una semplice scheda, per poi aggiungere cabinet e connettori a vostro piacere, oppure un prodotto "finito".
Queste sono le specifiche del DRA KIT:
La Human Audio mi ha inviato il DRA KIT assemblato (con cabinet) nella versione Plus; dopo averlo tirato fuori dalla scatola, ho lasciato le batterie in carica per essere sicuro che fossero completamente cariche prima di iniziare la prova d'ascolto. Le batterie e il caricabatterie sembrano simili, per non dire identici, a quelli usati per il Ciúnas Audio ISO-DAC, e posso confermare, in base alla mia esperienza, che non ci sono differenze percepibili nell'ascolto di questi DAC con o senza il caricabatterie collegato. È sufficiente dire che l'averlo lasciato collegato mi ha reso la vita molto più facile.
Il DRA KIT per la recensione è arrivato in un cabinet in alluminio estruso, con pannelli (frontale e posteriore) in acrilico. Sul pannello frontale ci sono un interruttore on/off e tre piccole luci che indicano la carica, l'accensione e il segnale agganciato. Sul pannello posteriore ci sono i connettori BNC/RCA e un'uscita RCA. C'è anche un commutatore per selezionare gli ingressi digitali. La metà superiore del pannello posteriore è trasparente, permettendo così di vedere l'interno. Infine, c'è una presa per collegare il caricabatterie. Le dimensioni del cabinet sono 10,5 x 13 x 6 cm (larghezza x profondità x altezza).
L'installazione è stata semplice. Come sorgente ho usato un PC con Audiophile Linux e ho collegato il DRA KIT tramite un convertitore SPDIF M2Tech Hi-Face (alimentato da un alimentatore Paul Hynes SR1-5). Il DAC è stato collegato a un amplificatore Clef Audio Soloist; i diffusori erano i miei Mordaunt Short Pageant II modificati. L'alimentazione di rete era filtrata da un condizionatore di rete James Audio (purtroppo non più in produzione). Per far suonare il DRA KIT al meglio, la Human Audio consiglia di rodare l'apparecchio per circa mezz'ora; effettivamente, nel corso dei primi venti minuti dall'accensione ho notato una leggera "esilità" nel suono.
Prima vi ho pregato di non smettere di leggere quando ho scritto che il DRA KIT utilizza un chip DAC "vecchio". Già dai primi suoni emessi dagli altoparlanti, potevo dire che questo era uno dei DAC migliori, se non il migliore, che avessi ascoltato. L'impronta è simile a quella di altri prodotti Human Audio che ho recensito, nel senso che la musica viene gestita in maniera delicata e rilassata, il che lo rende molto godibile e conferisce una certa intimità con alcuni generi musicali. Questo non significa che il DRA KIT non "spacchi" con il rock, ma penso che coloro che potrebbero apprezzare di più il suono del DRA KIT siano gli amanti della classica o del jazz. Però non lasciatevi fuorviare dalle mie parole se non siete appassionati di questi due generi musicali, perché il DRA KIT suona qualsiasi genere splendidamente.
Il DRA KIT ha ricostruito un palcoscenico largo, con molta "aria" tra le varie componenti, siano esse vocali o strumentali. Il proverbiale "sfondo nero" era proprio quello. La trasparenza era superba e il basso era teso e armonioso, come l'ho sentito sempre, con qualunque impianto. La gamma media era fluida, mi scorreva quasi addosso. L'estremità in gamma alta non ha mai dato nemmeno un cenno di asprezza. C'era una forte sensazione di realismo, dimostrata molto chiaramente dalle voci di artisti che ho ascoltato dal vivo. Per le mie recensioni uso sempre l'album Amused to Death, di Roger Waters, perché il Q-sound è un buon indicatore del fatto che tutto sia "giusto" riguardo alla fase, ecc. Con il DRA KIT tutto era collocato al posto giusto nell'ambiente d'ascolto, nonché riprodotto distintamente come l'ho sentito con qualsiasi altro impianto. Il tempo era preciso e, ad essere sincero, durante gli ascolti ho preso ben pochi appunti, perché esso semplicemente "scompariva" e faceva il suo lavoro così bene che mi ero dimenticato che lo stavo provando. E neanche una volta ho pensato al chip DAC all'interno del DRA KIT.
Successivamente mi è arrivata la versione standard del DRA KIT, anch'essa assemblata e pronta all'uso. La versione "Plus" suona chiaramente meglio, comunque anche la versione standard è uno dei DAC migliori che ho ascoltato. E, stranamente, premesso che la versione "Plus" è chiaramente "migliore", nella versione standard c'è qualcosa che lo rende così piacevole da ascoltare che ho fatto fatica a separarmene.
Quindi, abbiamo due DAC dal suono davvero di alta classe, sui quali non c'è nulla di negativo da riferire. Ho avuto la possibilità di confrontare entrambe le versioni del DRA KIT con l'eccellente Ciúnas Audio Supercapacitor ISO-DAC, e preferisco entrambe le versioni del DRA KIT, sebbene le differenze siano minime. Ovviamente i DRA KIT costano di più, più del doppio in caso della versione "Plus" assemblata, e se usate un computer come sorgente vi servirà anche un (buon) convertitore USB-SPDIF. Ma se potete permettervi i DRA KIT, penso che concorderete con me sul fatto che sono qualcosa di speciale. E per meno di 1.000 euro anche la versione "Plus" non è così cara quanto altri DAC esotici che a stento credo suonino meglio. Pertanto, penso che la Human Audio abbia fatto un buon lavoro con questo progetto. L'azienda propone due versioni di un DAC che suona in maniera incredibile senza mandarvi in bancarotta. Il piacere dell'hi-fi, così come tutti noi lo conosciamo, è segnato dalla legge dei rendimenti marginali, e molti hanno speso ingenti somme di denaro per avere miglioramenti assai lievi. La versione in kit del DRA KIT Plus costa 183 euro in più rispetto al Supercapacitor ISO-DAC finito e questo mi ha tentato, anche perché possiedo già un convertitore USB-SPDIF. Effettivamente i DRA KIT suonano estremamente bene, ma io consiglio, se possibile, di ascoltarne uno prima di acquistarlo e di confrontarlo con qualcosa tipo un ISO-DAC. Poi potrete valutare se il costo extra è giustificato oppure no. La versione standard del DRA KIT costa 583 euro, o 365 euro senza cabinet e connettori, e in termini di prezzo è molto più competitiva dell'ISO-DAC.
Per quanto riguarda la scelta tra il DRA KIT in kit e quello assemblato, dovrei chiarire che assemblare il kit non è difficile; è sufficiente mettere la scheda in un cabinet, aggiungere i connettori e saldare i loro cavi alla scheda. Non dovete saldare i chip DAC né altri minuscoli componenti sulla scheda. Pertanto, un elogio alla Human Audio per aver offerto questa opzione e per aver reso disponibile un DAC superbo a chi dispone di budget limitati.
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