Prodotto: Little Dot CDP_I & DAC_I - meccanica CD & DAC
Costruttore: Little Dot - Hong Kong
Prezzo appross.: 289 $ (CDP_I) - 259 $ (DAC_I) [meno di 400 € al cambio attuale] (il prezzo può variare)
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT Italia
Recensito: Novembre, 2010
La Little Dot è una piccola realtà in quel di Hong kong che in questi ultimi anni si è guadagnata una buona fama presso gli audiofili attenti al budget, grazie alle sue realizzazioni no-frills, essenziali, sensate e di basso costo, quali vari amplificatori per cuffia, DAC, pre etc. Si autodefiniscono Boutique audiophile amplifier builders. All'inizio del 2010 hanno introdotto sul mercato due prodotti assolutamente interessanti e, per certi versi, unici nel loro genere: una meccanica di lettura CD (oggetto sempre più raro) e un DAC separato, che accetta anche un ingresso USB oltre a tutti gli altri standard digitali. La coppia costa appena 548 dollari americani, ovvero circa 400 € al cambio attuale, praticamente il costo di un lettore CD integrato di classe poco più che entry-level. I due oggettini, rispetto a un CD integrato della stessa fascia di prezzo, offrono - come vedremo fra poco - ben altre caratteristiche e features.
Non si tratta probabilmente di quella sorgente digitale che per prezzo possa rivaleggiare con i vari amplificatori in Classe D di basso costo ma certamente si tratta della coppia meccanica + DAC meno costosa sul mercato.
Le due unità sono piuttosto piccole, appena 275mm (P) x 217mm (L) x 61mm (A). La meccanica CDP_I pesa 2.1 kg mentre il DAC arriva a 2 kg.
CDP_I. La meccanica CDP_I utilizza, contrariamente a quanto è ampiamente diffuso anche su macchine di ben altro livello, un'unità di trasporto dedicata ai soli CD, quindi non qualcosa di derivazione informatica né una meccanica DVD riciclata. Si tratta della meccanica GyrFalcon GF-8 della Philips/Daisy (si veda il sito Daisy e questo documento PDF per tutti i dettagli tecnici). L'unità CDP_I è dotata di un curioso telecomando di dimensioni minuscole (sembra una carta di credito, anche come spessore) che governa tutte le principali funzioni del lettore (tastiera numerica per l'accesso alle tracce, stop/play/pause/prev/next/eject/power). [Nota. La carta di credito in foto è mia :-)]
Le funzioni più comuni sono inoltre duplicate da microswitch sul frontale dell'apparecchio. Mancano, sia sul frontale che sul telecomando, i talvolta utili tasti di avanti/indietro veloce (cueing).
Nel pannello posteriore abbiamo la vaschetta a norme IEC per il cavo d'alimentazione, più un pulsante on/off. Le uscite digitali sono tre: coassiale (RCA), BNC e toslink (ottico). Il piccolo display fornisce tutte le informazioni che possono essere utili. L'unità legge anche i CD-R e i CD-RW. Il Costruttore dichiara che questa unità utilizza un'uscita digitale isolata di tipo bit-perfect, con eccellente isolamento del segnale dalle interferenze dell'alimentazione e ottima riduzione del jitter.
Queste sono alcune delle specifiche tecniche dichiarate:
DAC_I. Il DAC_I utilizza lo stesso identico cabinet arrotondato della CDP_I. Il pannello frontale è ovviamente meno affollato, ci sono giusto due microswitch, per selezionare l'ingresso e i parametri di funzionamento del DAC più un piccolo display che tiene conto delle impostazioni inserite. Un piccolo led indica lo stato di accensione del DAC. Il pannello posteriore è molto più affollato: oltre alla solita presa di rete a vaschetta con annesso interruttore on/off, ci sono ben due coppie di uscite per il segnale analogico (una RCA sbilanciata e l'altra XLR bilanciata, realizzata con bellissimi connettori Neutrik!) più i quattro inrgressi digitali: RCA, BNC, ottico (Toshiba digital) e persino USB! I cavi BNC e USB sono forniti insieme al DAC.
All'interno, il cuore del DAC è il chip Wolfson WM8740, un dispositivo abbastanza famoso in ambito audiophile, a 24 bit e 192 kHz. Il DAC fa poi uso di un transceiver WM8805 a bassissimo jitter (appena 50ps) e gli operazionali a bassa distorsione LM4562/LME49720/LME4910. Il DAC Wolfson è utilizzato in molti lettori integrati anche di buone pretese audiophile come i seguenti: Cambridge Audio 540C v.2, Cambridge Audio 640C v.2, Cambridge Audio 650C e 740C, Arcam DiVA CD73, Arcam FMJ CD36 (e molti Arcam precdenti), Rega Apollo.
Sul DAC_I un circuito di re-clock a doppio quarzo dovrebbe consentire un segnale praticamente immune da jitter. La componentistica passiva è di ottima qualità, con resistenze a bassa tolleranza, condensatori d'accoppiamento WIMA, condensatori d'alimentazione ELNA e NISSEI.
Queste sono le specifiche tecniche dichiarate del DAC_I:
Entrambe le unità sono fornite dei cavi necessari e dei manuali d'istruzioni, piuttosto dettagliati e completi.
Gli apparecchi Little Dot possono essere acquistati dirattamente presso l'Azienda oppure attraverso il loro Negozio Ebay. La spedizione dei due apparecchi dalla Cina costa circa 100$ (70 €) ai quali, realisticamente, vanno aggiunti gli oneri doganali e l'IVA (circa + 30% del valore dichiarato alla spedizione). Al momento esistono solo due distributori ufficiali: Soundsight Focus (Australia) e Ken Tamura (Giappone). In Europa la coppia CDP_I & DAC_I può essere acquistata online presso Audiophonics (Francia) al prezzo di 539 € la coppia (+ spedizione). Ovviamente le due unità possono anche essere acquistate separatamente. Al momento dell'acquisto è necessario specificare la tensione di rete alla quale dovranno lavorare (nel nostro caso 220/230 V). Il cavo d'alimentazione viene fornito con una spina americana: questa può essere sostituita con una europea o italiana oppure si può usare un qualunque cavo d'alimentazione, tipo quelli da PC, per capirci. O qualche bel cavo esotico.
Le condizioni di garanzia, apparentemente riduttive contemplando solo un anno, sono in realtà qualcosa di molto speciale, visto che comprendono i costi di riparazione e ricambi a completo carico dell'Azienda per tutta la vita dell'apparecchio (in pratica si paga solo la spedizione). Comunque, per essere più precisi, traduco direttamente ciò che è riportato sul loro sito web:
Le due unità, come le foto lasciano intuire, sono estremamente attraenti e abbastanza facili da usare, sebbene il DAC richieda un po' di tempo in più per familiarizzare con tutte le sue numerose opzioni.
Il CDP_I impiega circa 30 secondi, dal momento in cui viene acceso, per diventare completamente operativo. Non mi è chiarissimo il motivo di questa attesa così lunga (si veda più sotto) ma si tratta, comunque, di un tempo abbastanza...fastidioso. Anche le operazioni di caricamento/espulsione del CD non sono esattamente rapide e così pure le risposte agli input dei comandi sul frontale o da telecomando. Se siete abituati a vecchie meccaniche come la CDM-1/CDM-4 di Philips o la Linn Mekk, probabilmente i tempi di attesa vi sembreranno eterni. Tra l'altro, nel frattempo che aspettate, l'apparecchio non memorizza alcun comando successivo. Il cassettino del CD è piuttosto sottile ma nonostante questo ha sempre funzionato senza alcun intoppo, nonostante l'aspetto non sembri solidissimo.
Il telecomando è bellissimo ma ha un raggio di intervento maledettamente limitato: occorre puntarlo con decisione verso il display del CDP_I altrimenti non funziona. C'è da dire che ho utilizzato dei telecomandi high-end che avevano lo stesso problema. I pulsanti sul pannello frontale funzionano bene, ma nel mio test sample il tasto PAUSE non funzionava. Il comando EJECT per espellere un CD funziona soltanto DOPO aver premuto lo STOP.
Il DAC_I ha un funzionamento decisamente più rapido (appena tre secondi dall'accensione alla modalità operativa) ma ha così tanti settaggi che potrebbe apparire un po' complicato specie per un principiante. Ho fatto da cavia e questo è ciò che ne è venuto fuori: la prima cosa da fare è selezionare l'ingresso digitale (BNC, RCA, Ottico, USB) tramite il pulsante INPUT. Una volta effettuata la scelta sul display appare il nome dell'ingresso selezionato e la sua frequenza di campionamento. Seconda cosa, potete scegliere tra diversi bitrate e diverse frequenze di campionamento...ma attenzione! Si tratta soltanto di settaggi di livello massimo, l'apparecchio non effettua alcun tipo di upsampling. Quindi: potete selezionare, tramite il tasto FUNC, il bitrate MASSIMO del segnale in ingresso, a scelta tra 16, 20 e 24 bit. In questo modo l'apparecchio ignora il bitrate del segnale in arrivo. Questo, tuttavia, non ha alcun effetto sul segnale stesso: è come se scegliessimo l'altezza dell'asticella sotto alla quale il segnale deve passare. Per salvare l'opzione scelta, si preme il tasto INPUT.
Terzo, possiamo selezionare la MASSIMA frequenza di campionamento, a scelta tra 44.1, 96 e 192 kHz. La procedura è la stessa di prima e il significato è di nuovo analogo: è l'altezza dell'asticella sotto alla quale il segnale digitale passa...ma non c'è UPSAMPLING!
Infine, e questa è la modifica che ha effetti reali sul segnale, si può scegliere la pendenza del filtro digitale, una funzionalità implementata dal DAC Wolfson stesso. Due sono le pendenze che si possono scegliere: SHARP (pendenza del filtro ripida) e SLOW (pendenza più dolce). La procedura di scelta e memorizzazione è la stessa di prima. Ogni settaggio viene salvato nella eprom interna del DAC fino a quando non si seleziona un diverso settaggio. Naturalmente, si può evitare di giocare con queste funzioni e lasciare che il DAC utilizzi i settaggi di default, che sono quelli dettati dal segnale in ingresso. Segnalo che l'ingresso USB può gestire solo segnali a 16 bit e 48 kHz.
Per chiarire ancora meglio tutti gli aspetti della faccenda, per paura di aver capito male, ho preferito chiedere ai ragazzi della Little Dot e questo è ciò che David ZheZhe mi ha risposto:
Little Dot. I due settaggi sono limiti superiori, presenti se, per qualche ragione, uno volesse limitare il massimo bitrate disponibile dal segnale in ingresso. È chiaro che, nella maggior parte dei casi, è meglio selezionare i valori massimi e cioè 24 bit/192 kHz.
Little Dot. Sì, l'ingresso USB può gestire solo files a 16/48 kHz perciò l'audio liquido 24/192 non è possibile attraverso questo ingresso USB.
Little Dot. La frequenza di taglio è presettata all'interno del chip Wolfson, si veda il datasheet per tutti i dettagli.
Little Dot. No, il display mostra soltanto 44.1, 96 e 192 kHz, non 48. Nonostante questo il segnale passa e viene convertito a 48 kHz, non c'è alcun downsampling.
Little Dot. Il CDP_I effettua una sorta di debugging quando viene acceso da freddo. In effetti, è pensato per stare in modalità stand-by permanente, dalla quale si risveglia immediatamente.
Se non aveste voglia di aspettare 30 secondi perché il CDP_I svolga il suo giro di controllo di tutti i circuiti potreste lasciarlo sempre in stand-by permanente, condizione nella quale consuma appena 3 W. Come sapete, sono un fanatico quando si tratta di apparecchi in stand-by permanente, è un vizio diffuso e da combattere in tutti i modi, si veda il mio articolo in proposito.
Utilizzate, ove possibile, la connessione BNC tra le due unità, perché è quella elettricamente migliore, il cavo è comunque fornito di serie ed è di buona qualità. La vostra seconda scelta è la RCA, poi quella ottica, da usare soltanto nel caso in cui si rendesse necessario l'isolamento galvanico tra le due unità, a causa di interferenze e rumori.
Sentitevi liberi di sperimentare diversi cavi d'alimentazione e diversi piedini morbidi. Le unità sono abbastanza leggere e certamente traggono beneficio dall'utilizzo di piedini migliori rispetto a quelli economici in gomma forniti di serie. I Brightstar Isonode sono un'ottima alternativa.
Sebbene le due unità possono essere impilate una sull'altra io consiglierei di metterle fianco a fianco (occupando così la larghezza standard di un qualunque apparecchio HiFi da 43 cm) oppure su ripiani diversi. Se proprio foste costretti a impilarle una sull'altra posizionate il DAC sopra la meccanica: il peso in più sopra il coperchio di quest'ultima certamente ridurrà le vibrazioni e le risonanze del cabinet.
Per meno di 400 € la coppia questi apparecchi rappresentano, al momento attaule e per quanto mi è dato sapere, la coppia meccanica CD + DAC più economica sul mercato, escludendo eventuali soluzioni in kit di montaggio. Il DAC_I, pur essendo incapace di suonare file ad altissima risoluzione (pochissimi sul mercato riescono già a farlo) può comunque gestire un'uscita USB, rendendolo così un DAC veramente universale. Inoltre, dispone di due coppie di uscite (bilanciate e sbilanciate) che possono persino essere utilizzate simultaneamente, per pilotare due amplificatori.
Immagino ora vorrete sapere anche come suonano, oltre che come funzionano. Per questo dovete semplice andare a leggere la seconda parte di questo articolo.
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