“Armonia” domestica e audio: possono convivere?

Una base più rigida per bassi più solidi...

oppure delle solide mura rendono più felici i nostri vicini?

[Pavimento]

Pareti e pavimenti per uso audio, specialmente per l'analogico

[English version here]

Autore: Mark Wheeler - TNT-Audio UK
Pubblicato: maggio, 2024
Traduzione: Lucio Cadeddu

Pareti e pavimenti

Quando si va alla ricerca di una nuova casa con la persona amata (persona o animale domestico che sia) ci sono cose a cui prestare attenzione.

A parte le crepe nella muratura o il marciume secco e i tarli nel legno, ci sono considerazioni da fare sull'hi-fi. Esiste una connessione a banda larga sufficientemente veloce per uno streaming di alta qualità? Esiste una potenziale sala d'ascolto con un pavimento bello solido? Sono presenti pareti solide in muratura (mattoni, pietra, blocchi isolanti) nella potenziale stanza d'ascolto?

Per i possessori di giradischi almeno uno dei due (e preferibilmente entrambi), pavimenti solidi e pareti solide, devono essere attributi essenziali per l'acquisto di una casa, indifferentemente da qualunque altro attributo desiderabile che qualsiasi potenziale casa possa avere. La sala d'ascolto nell'immagine qui sopra aveva intonaco di calce sopra i muri di pietra dove era attaccato il giradischi e un pavimento in massa termica fusa di 300 mm di spessore sotto piastrelle da 11 mm. Quella stanza sembrava essere un'eccellente sala audio nonostante non sembrasse l'ideale se si deve credere a certi articoli online che si leggono.

È del tutto possibile isolare, con materiali flessibili e smorzanti, i diffusori dai pavimenti risonanti. Il mito delle punte di vari materiali è in realtà un'altra leggenda che è nata generalizzando da una manciata di pochi casi specifici. Innanzitutto le punte non disaccoppiano. Infatti, al contrario, le punte accoppiano in modo davvero efficace concentrando una pressione estremamente elevata su un'area piccolissima (pressione = forza su superficie).

Ecco alcune mie riflessioni rilevanti sull'acustica domestica. Da qui in poi penseremo esclusivamente alla costruzione della stanza e al supporto del giradischi.

[Linn & Apollo]

Supporto per giradischi e realizzazione della stanza

Le generalizzazioni sono sempre sbagliate.

Prima che il Coro della Plebe interrompa dalla sinistra del palco, questa affermazione paradossale è lì a tenerli attenti. Il problema con la maggior parte degli articoli sull'installazione audio è che generalizzano partendo dallo specifico e questo semplicemente non va bene. I lettori spesso indagano perché cercano certezze. Vogliamo sapere che A è decisamente superiore in ogni senso a B. Purtroppo A è raramente migliore di B in più del 50% delle circostanze perché il contesto è tutto. Dobbiamo imparare a tollerare l'incertezza, come abbiamo sempre scritto.

Avendo scritto questa affermazione, nella maggior parte dei casi, la gran parte di ciò che è scritto di seguito è per lo più vero, secondo l'esperienza del vostro Vecchio Scriba.

Questa odissea ebbe inizio quando il vostro Vecchio Scriba scoprì nel 1985 che un trittico composto da Linn Sondek LP12/Ittok/Karma appena acquistato era straordinariamente sensibile a ciò sul quale poggiava. Non avevo notato questa tendenza con i miei precedenti Thorens TD125/SME e TD150/SME. Questi ora appartenevano ad amici, quindi prendemmo tutti e 3 i sistemi per fare delle verifiche. È emerso che tutti e 3 sono stati influenzati dal supporto sul quale poggiavano. Chi poteva immaginarlo? Alla fine acquistai un supporto da parete Apollo, dopo che quelli da pavimento fallirono miseramente con questi giradischi a telaio sospeso. Quella mensola a muro Apollo ha insegnato al vostro Vecchio Scriba la lezione “3 punti d'appoggio sono buoni - 4 punti sono cattivi”, infatti i suoi piccoli dischi a punta in acciaio su tutti e 4 gli angoli vibravano alla grande, evidenziando certe frequenze a discapito di altre. Poi un trasloco ha dato il via a una nuova serie di esperimenti.

[ultra_wall]

Supporto da parete contro supporto a pavimento

Con quel Linn Sondek sono stati provati un'ampia gamma di approcci diversi alle mensole a muro e ai supporti da pavimento per giradischi, oltre ad acquisire gli aggiornamenti Linn necessari che arrivavano puntualmente ogni anno. Il miglior supporto da pavimento si è rivelato essere il rack Something Solid XR4 e il miglior supporto da parete è stato l'Origin Live Skyline Ultra con il Linn Sondek modificato con un unico punto d'appoggio rigido centrale al posto dei 2 piedini posteriori. Dove sono presenti pareti e pavimenti ugualmente solidi i confronti sono da ritenersi validi. Non appena cambia il tipo di mensola a muro o di pavimento, il risultato cambia. Il telaio da parete Origin Live Skyline Ultra, ormai obsoleto da tempo, e il Something Solid XR4 si sono rivelati rispettivamente i migliori supporti per giradischi da parete e da pavimento. L'Origin Live Skyline Ultra supera il rack Something Solid XR4 nel contesto di pareti e pavimenti “solidi” perché

"Perché le mensole a muro superano sempre le prestazioni dei supporti da pavimento sotto i giradischi con controtelaio sospeso?" interviene la Plebe, a sinistra del palco

In effetti, poiché tutte le altre condizioni sono uguali, questo è invariabilmente il caso. Nonostante le riviste patinate degli anni '80 e '90 insistano sul fatto che “i tavolini leggeri e rigidi sono il miglior supporto per il Linn Sondek [e simili]”, questo è lontano dalla verità. In effetti questo è spesso il contrario della verità. L'unico momento in cui il mito del supporto per giradischi propinato dalle riviste hi-fi ha qualche credibilità è in una casa con pavimenti in cemento massiccio e pareti divisorie in cartongesso. Questo è un tipo di costruzione moderna ed economica molto comune nel Regno Unito che potrebbe aver portato a questo mito. L'Origin Live Skyline Ultra funziona solo con giradischi con controtelaio sospeso con movimento verticale perfetto e senza altre modifiche alle sospensioni originali.

In una casa con pavimento in legno sospeso (cioè assi su travetti), tipico delle vecchie case britanniche, il pavimento potrebbe essere il posto peggiore per il supporto del giradischi. Se le pareti sono in mattoni intonacati, blocchi isolanti, la mensola a muro sarà migliore di qualsiasi pavimento esistente, migliore anche di un pavimento in legno sospeso. L'unica soluzione per un pavimento in legno sotto il tavolino per giradischi è che i travetti immediatamente sotto il supporto siano fissati direttamente e saldamente al sottopavimento di cemento sottostante.

Se le pareti sono in cartongesso e il pavimento è in assi di legno sospese, ci sono tre possibilità principali. Il primo è rimuovere il pavimento in legno sospeso e gettare una soletta di cemento...

“Che può quindi essere una massa termica con riscaldamento a pavimento, eliminando la necessità di radiatori risonanti e migliorando l'ecosostenibilità”, propone la plebe più attenta all'ambiente, a sinistra del palco

Infatti. Oppure rimuovendo una sezione del pavimento e gettando un pilastro di cemento per l'area sotto al tavolino del giradischi. Oppure, in terzo luogo, attaccare dei montanti in acciaio tra il travetto del pavimento più vicino e il sottopavimento.

“Oppure compra semplicemente una mensola a muro”, suggerisce la più pragmatica Plebe, a sinistra del palco

Che non funzionerà affatto con pareti in cartongesso, ma sarà ideale con mensole a muro specifiche per giradischi. Il cartongesso cavo e qualsiasi cosa simile sono probabilmente la ragione del mito secondo cui i supporti da pavimento sono sempre migliori delle mensole a muro sotto i giradischi a telaio sospeso. Le pareti fatte di mattoni, blocchi isolanti o altri blocchi avranno prestazioni migliori dei supporti da pavimento perché c'è meno connessione fisica con gli altoparlanti. Un ulteriore fattore è che le malte a base di sabbia (soprattutto se calcinate, ad esempio 6:1:1) svolgeranno una funzione simile a una SandBlaster (supporto smorzato con sabbia, si veda articolo qui su TNT-Audio) o al plinto di un piatto riempito di sabbia. Per i giradischi con telaio rigido o giradischi con controtelaio con alternative alle molle elicoidali (ad esempio o-ring, molle a balestra, blocchi di sorbothane, o altro) ogni singolo progetto in ogni contesto domestico funzionerà in modo diverso, di cui parlerò in un articolo successivo.

Seguendo il principio del “la sorgente viene prima di tutto”, sostenuto da Linn nel corso della storia del Sondek, è possibile sostenere che la stabilità del supporto del giradischi sia il vero front-end, la vera “sorgente”. La stabilità del giradischi dipende dall'integrità meccanica della struttura della stanza. Accoppiare il giradischi agli altoparlanti tramite un pavimento in legno è uno degli scenari peggiori. Anche il fissaggio del giradischi a cavità altamente risonanti in una parete in cartongesso è un problema. È possibile migliorare queste pareti cave con grandi fogli di materiale rigido che ricoprono (e si attaccano a) diversi travetti ma anche questo è meno efficace di un buon muro in blocchi o mattoni. È possibile alleggerire un supporto da pavimento fissando rigidamente la parte superiore del supporto a una parete in muratura, ma ciò risulterà comunque di efficacia inferiore rispetto a un vero e proprio ripiano per giradischi fissato a quella parete.

[wall_n_floor]

Conclusioni

Per prestazioni ottimali, i nostri giradischi con controtelaio flottante devono essere mantenuti nello spazio con stabilità. Affinché il movimento con molle elicoidali svolga il suo lavoro in modo efficace, il giradischi necessita di un ripiano adatto. Mentre molti amanti della musica accettano volentieri compromessi nella disposizione della stanza e ottengono risultati che trovano accettabili, secondo l'esperienza del vostro Vecchio Scriba con molte case e molti sistemi, i giradischi con controtelaio a molle hanno bisogno di cemento, mattoni, blocchi o pietra per almeno un muro o il pavimento.

Buona ricerca della nuova casa o costruzione di essa!

Ti è piaciuto questo nostro articolo? Puoi sostenere la nostra rivista gratuita e senza pubblicità con una piccola donazione Paypal col pulsante qui sotto. Grazie![Love]

[Donate with Paypal!]

DISCLAIMER. TNT-Audio non è né un negozio, né un azienda HiFi, né un laboratorio di riparazione di componenti HiFi. Non vendiamo nulla. È una rivista di divulgazione tecnico-scientifica 100% indipendente che non accetta pubblicità, banner o richiede abbonamenti e registrazioni a pagamento ai propri lettori. Potete sostenere la nostra indipendenza tramite una piccola e volontaria donazione PayPal. Dopo la pubblicazione di una recensione, gli autori non trattengono per sé i componenti in prova, se non per una valutazione a lungo termine che includa il confronto con prodotti simili in prova a breve distanza di tempo. Di conseguenza, tutti i contenuti delle recensioni sono prodotti senza alcuna influenza né editoriale né pubblicitaria. Le recensioni, positive o negative, riflettono le opinioni indipendenti degli autori. TNT-Audio pubblica eventuali repliche delle Aziende, condizionatamente al diritto di controreplica dell'autore stesso.

[Trovaci su Facebook!]

Musica ascoltata durante la scrittura di questo articolo

Sistema di riferimento

su vinile, ovviamente

Praticamente tutti gli album citati nei miei articoli qui su TNT-Audio e...
mentre scrivevo questo, le riedizioni di:

  • Jeff Beck: Wired
  • Aphex Twin: Girl/Baby EP
  • Jeff Beck: Blow by Blow
  • Rory Gallagher: Check Shirt Wizard

Componenti utilizzati in questa recensione:

  • Giradischi 1: Thorens TD125/SME3009ii
  • Giradischi2: Linn SondekLP12/Ittok LVII
  • Giradischi3: Michell Gyrodec/GH242SE
  • Giradischi3: Michell Gyro SE/GH242SE
  • Giradischi4: Michell Orbe SE/GH242SE
  • Alternative Giradischi a: Thorens TD150?SME3009ii improved
  • Alternative Giradischi b: Linn Sondek Spoke/SME309
  • Alternative Giradischi c: Garrard401/SME3012i con due plinti differenti
  • Alternative Giradischi d: JVC Direct Drive
  • Alternative Giradischi: Audio Technica direct drive/Rega RB250
  • Tutto con diverse testine e pre fono. Il segnale, amplificato e trasmesso ai diversi diffusori tramite amplificatori diversi come dei vecchi Quad II, Naim in multiamplificazione attiva, SET di 300B, finali a stato solido in Classe A e tutto ciò che avete incontrato leggendo i miei articoli qui su TNT-Audio.

    Copyright © 2024 - Mark Wheeler, The Old Scribe - mark@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com