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Keb Mo

L'album del debutto di Keb ristampato su vinile da 180 gr

[English version]

Disco: Keb Mo - Debut Album
Etichetta: Absolute Analogue 478173 1
Anno di pubblicazione: 2000 AA, 1994 OKeh/Epic
Formato: Vinile
Genere: Blues
Prezzo suggerito: $30.00 USD/Euro
Recensione: Geoff Husband & Scott Faller
Recensito: Settembre 2001

[Keb Mo]
Keb Mo


Questa sarà una recensione musicale un po' diversa dal solito. Mi è appena capitato di parlare con Geoff (di cosa, in realtà, non ricordo) e lui mi ha detto che stava per fare la recensione di un disco in vinile di Keb Mo. É successo proprio così, anch'io stavo facendo la recensione dello stesso album. Abbiamo così pensato che poteva essere una buona idea scriverla insieme. Così, eccoci qui, Geoff ed io a confrontare le note dello stesso pezzo musicale.

Qualche notiziola

Keb Mo è sulla piazza da qualche anno ormai. Il suo nome di battesimo è Kevin Moore, ma scelse il nome d'arte di Keb Mo dal modo in cui la gente pronunciava il suo nome a Compton, California. Moore cominciò a suonare la chitarra a 12 anni. Istruito dallo zio, non solo suonava la chitarra, ma anche il corno Francese, la tromba, il basso e le percussioni.

Durante l'adolescenza, suonò con un gruppo da Top 40 finchè nel 1973 si unì al violinista Papa John Creech che registrò con Jefferson Starship e Hot Tuna. Moore suonò la chitarra in 3 dei suoi album. Dopodichè, si unì alla compagnia A&M e fece anche il chitarrista di studio e l'arrangiatore.

Nel 1980 pubblicò il suo primo album da solista intitolato Rainmaker su etichetta Chocolate City. Dopo il fallimento di questa uscita, ritornò sulla scena dei club di Los Angeles. Sebbene all'inizio non fosse orientato al blues, dopo le serate con Albert Collins e Big Joe Turner, Moore cominciò a sviluppare la sua affinità per il blues.

Durante i primi anni 90, Moore interpretò un bluesman del Delta in una commedia intitolata "Rabbit Foot" in scena al Los Angeles Theater e più tardi rappresentò Robert Johnson in una ricostruzione storica intitolata "Can't You Hear the Wind Howl?" Innamoratosi di questo genere musicale, Moore si trasferì in Mississippi dove trascorse il suo tempo a imparare ulteriormente le sfumature del blues acustico con il bluesman del Delta Eugene Powell.

[Keb and his Flattop]
Keb and his Composite Resonator


Pubblicato originariamente il 7 giugno 1994, questo album valse a Keb Mo un W.C. Handy Award per il miglior album blues acustico dell'anno. Su tredici canzoni, 6 sono acustiche. Ciascuna registrata con la sua Martin o con l'Epiphone Flattop o con la caratteristica Beltona. Nelle altre canzoni ha utilizzato diversi accompagnamenti, dalla band completa al singolo pianoforte.

Via all'ascolto

SF
Quando ho trovato l'album di debutto di Keb Mo nel catalogo online Red Trumpet, non ho resistito. Ora, ecco qui su 180 grammi di vinile vergine uno dei miei favoriti album blues di sempre. Ho perfino telefonato a Tom, il proprietario di Red Trumpet che mi ha detto che avrebbe provato a farmi avere una copia autografata da Keb stesso. Tom stava infatti andando al CES 01 dove Keb avrebbe dovuto essere uno dei protagonisti dello show.

Da quello che posso dire, credo sia un master analogico. La ragione per cui lo dico è che quando suono la versione in CD sento un leggero sibilo da nastro. Chi lo sa, forse ho ancora le allucinazioni.

Appena ho ricevuto il vinile, sono immediatamente andato nella mia stanza d'ascolto ed ho acceso lo stereo perchè si scaldasse. Ho abbassato la puntina ed ho alzato il volume per dare un'occhiata ai miei woofers. Questo è uno dei modi che uso per saggiare la qualità dell'incisione. Non ho notato molti movimenti, il che è buono. ho poi fatto un passo indietro ed ho ascoltato il rumore superficiale. Basso anche questo, bene!

GH
Beh, non sulla mia copia! Quando ho abbassato la puntina sui solchi, sono stato accolto da un ronzio elettrico. Ho perciò sollevato la puntina e si è fermato. Ho provato a mettere lo stilo proprio all'inizio dei solchi e ancora un ronzio. Ok, fuori un altro disco, nel caso il mio Orbe si sia rotto - no silenzio.... Torniamo al Keb Mo - Ronzio.....Hm...Ho già sentito una cosa simile su roba rimasterizzata, spesso CD, dove veniva usato un vecchio master analogico ronzante, ma di solito smette nel giro di pochi secondi, non appena il nastro del master parte. Ma questa è una registrazione recente e non dovrebbe esserci nessuno ronzio ne' coi master analogici ne' con quelli digitali.

Ma lo ho anche sentito su alcune delle mie vecchie registrazioni pre anni 60 di classica e jazz; qui però è lungo tutti i solchi ed è in parte spiegato dagli ampli a valvole del tornio d'incisione.

Così o questa copia è stata masterizzata usando un tornio pilotato da un'alimentazione a valvole particolarmente rumorosa (per il quale oggi non ci sono scuse) o qualcuno l'ha rovinata.

Non voglio dare troppa importanza a ciò, ma a moderati livelli d'ascolto, è udibile dalla normale posizione d'ascolto tra le tracce e io sospetto che a volte aggiunga un po' di calore. E Scott, se tu non riesci a sentirlo, non hai la stessa registrazione.

SF
Ho ascoltato la prima traccia del lato A, "Every Morning". É acustica. Molto carina, frizzante, piena di dettagli. Grande profondità nella voce e nella chitarra, ne sono impressionato.

GH
Roba davvero hi-fi, mi pare proprio di vedere il rivenditore che mette su questo disco.

SF
Sto ascoltando la seconda traccia, Rutro Reorge (un riferimento ai Jetsons) e sento qualcosa di differente. Quel dettaglio di cui ho parlato giusto sopra è quasi sparito. Hanno anche tagliato gli alti.

GH
Io non ho il vantaggio di avere il CD per poterlo confrontare, così penso che la differenza possa essere imputata al diverso setup per uno studio pieno di musicisti; comunque, detto che ci troviamo al cospetto di un sacco di informazioni ad alta frequenza, va anche precisato che il tutto non suonava troppo "violento" per me.

SF
Sto ascoltando la terza traccia, "Love Blues". Bella e vivace. Aspetta un minuto, qui sto sentendo delle sibilanti. Le senti anche tu?

GH
Stavo proprio pensando a quanto naturali fossero le sibilanti - infatti le ho usate per torturare una coppia di stadi phono - uno suonava agitato, l'altro perfetto.

SF
Yikes! Sto ascoltando Angelina, la traccia 5 e suona terribilmente. Mi sono appena spostato sul CD e non credereste alla perdita di dettagli. L'immagine non è troppo cattiva, ma sembra quasi che abbiano compresso alcune canzoni solo per per adeguarlo al meno capace formato vinilico.

GH
Tu qui hai un vantaggiosu di me :-) Stavo per esprimere un pregiudizio. Io penso che le tracce solo con voce e chitarra siano musicalmente le migliori - l e altre suonano un po' troppo brillanti ed elaborate. "Am I wrong" è la traccia blues chitarra/voce e percussioni più bella. Buon disco test anche con tutte queste veloci transienti.

SF
Ho appena ascoltato il lato B. Ho sentito praticamente le stesse cose. La maggior parte delle tracce acustiche sono buone, ma le canzoni come la versione funky di "Come On In My Kitchen" di Robert Johnson mancano della profondità e del dettaglio del CD.

GH
Non sono così sicuro di sentire una tale differenza, come già detto, le ho considerate come sessioni diverse; è differente, ma concentrandosi sulla voce, non troppo diverso.

SF
Veramente, scommetto che è proprio quello che hanno fatto. ho appena guardato la lunghezza totale delle tracce del CD, è quasi di 44 minuti. Che significa 22 minuti per lato. Praticamente, la lunghezza massima accettata per lato dovrebbe essere tra 15 e 17 minuti con un massimo assoluto di 20 minuti.

GH
Non c'è dubbio che i solchi vecchi vadano proprio al centro e, facendo il difficile, l'ultima traccia (City Boy) si sta consumando in maniera stranamente veloce, comincia infatti a suonare incerto dopo circa 30 riproduzioni (mi piace molto questo disco...)

SF
Un'altra cosa. É di norma accettato nell'industria dell'incisione del vinile che le tracce (acustiche) più leggere vengano mantenute come ultime canzoni su ogni lato. Questi qui hanno messo "She Just Wants To Dance" come ultima canzone del primo lato. Questa è una delle tracce più forti del CD. Non capisco.

GH
Già, la vecchia storia del tecnico del suono che disse a Jimmy Page che non avrebbero mai stampato LedZep4 mettendo "Stairway to heaven" come ultima traccia del lato A; comunque, sì, la zona riservata alla traccia acustica dà una mano alla buona riuscita del pezzo. Badate bene che alcuni dei pezzi acustici nell'album di Keb Mo hanno un'enorme dinamica, anche se non sono così pieni sul basso: il primo esempio è dato proprio dal su citato "Am I wrong"...

SF
Non sto cercando di essere troppo duro, assolutamente. Solo che mi scoccia quando spendo 30 dollari (più la spedizione) per un pezzo di vinile il cui target è il mercato audiofilo ed invece suona come questo qui.

GH
Dovresti avere una copia come me :-) Ma sai cosa penso? Credo che se tu non senti ronzii, allora abbiamo preso due incisioni completamente differenti. Si deve trattare di due copie (la tua e la mia) provenienti da due diversi nastri master. Ma se è così, allora quante di queste incisioni (entrambe corrotte) ci sono in giro? E come si fa a sapere se ci stiamo comprando quella col ronzio a bassa frequenza [hum] o quella troppo brillante? E cosa possiamo concludere circa il sistema di controllo di qualità della Absolutely Analogue? Devo dire di non essere contento di ciò - Ho altri dischi AA come il recentemente recensito "Highway 61" e lì non c'è traccia di ronzii ... Il Keb Mo che ho io suona molto bene a parte il pensiero del ronzio.

SF
Mi chiedo, ma come mai tu senti il ronzio di sottofondo a livelli di ascolto moderati, mentre io non sento il ronzio, ma avverto le sibilanti e quello che all'ascolto assomiglia ad una compressione e ad una perdita di profondità? Mi sa che hai ragione. Delle due l'una: o si tratta di due master, oppure la mia copia è stata stampata poco prima che la stampatrice o la madre rendessero l'anima al Signore. Se così fosse, la cosa sarebbe molto più chiara.

Così..........

SF
Bene, non mi sto facendo molti amici tra le aziende di vinile, vero?

GH
E la mia fonte di dischi da recensire è probabilmente a rischio.

SF
Maledetta sfortuna. É solo la mia opinione, ma non penso che abbiano fatto un lavoro molto buono quando hanno rimasterizzato questo per il vinile, stampatrice morta o no. Odio doverlo dire, ma è quello che sento.

GH
Intendi rimasterizzato due volte?

SF
Parliamo di qualcosa di positivo (il che mi terrà lontano dalle lamentele:-)). Cosa ne pensi della musica? Non è grande?

GH
Posso capire perchè ti piace - questo ragazzo ha veramente una voce da blues. É una qualità rara e ce l'hai o no. BB King ce l'ha, Eric Clapton no (anche se ci prova), Muddy Waters sì, Robert Cray no - e prima che chiunque cominci a dibattere se i bianchi possano o no cantare il blues - Robert Plant ce l'ha e Rod Stewart no (confronta "Led Zep 1" e "Truth" di Jeff Beck).

SF
Questo è il primo di cinque dischi (quella cosa con Chocolate City non conta :-)). Il disco successivo, "Just like you" è altrettanto buono, se non migliore.

GH
Bene, allora lo cercherò...

SF
Una delle cose che preferisco di Keb Mo è che sembra molto ben bilanciato. É cresciuto nella California di Compton nel momento culminante dei disordini e agitazioni civili che si ebbero negli anni 60 negli States. Compton sembrava l'epicentro di tutto ciò. Anche con questa sua storia, ha delle cose veramente buone da dire con le sue canzoni.

GH
Almeno finchè mantiene il blues puro ed emozionante e non è tentato in sdolcinatezze come "Don't Try to Explain" - il pezzo che mi piace meno ("City Boy" non è molto meglio). Ma su 12 tracce dell'album, quattro o cinque sono brillanti, una mezza dozzina buona ed un paio potrebbero essere elimante abbastanza tranquillamente. É una media direi incredibile.

SF
La sua ultima uscita è un album per bambini, credeteci o no. Si intitola "Big Wide Grin". É un album di remake, tutti, da "Love Train" (di chi è l'originale?) a "Sly" e "The Family Stone's", "Family Affair". Divertente, tutto sommato.

GH
Facci un nastro per i ragazzi, grazie :-)

SF
Come al solito, sto uscendo dal seminato. Penso che faccia meglio a tacere adesso.

GH
Ehi, quando pensi di farti vedere?
Sto immerso fino alle ginocchia nei giradischi, quindi avresti la possibilità di vedere tutto quello che vuoi per rimpiazzare quel ferrovecchio che usi ;-P

SF
Spero presto!
Ferrovecchio??? Stai parlando del Rega Planar di Nels :-)))
Mi sa che riceverò una telefonata dopo che Nels avrà letto queste righe!!! :-))))


28 Settembre 2001, St Louis, Missouri

Questa sera a me e a circa 1000 amici è stato offerto qualcosa di speciale. Keb Mo ha fatto la sua prima visita a St. Louis. Keb stava esaurendo il suo Big Wide Grin tour e si è fermato in città, suonando al Pageant Theatre, un ambiente piccolo ed intimo.

Sembra che Keb Mo abbia fatto parte del suo tour con una band completa e parte in cui era presente solo lui ed uno o due accompagnatori e amplificazione minima. Come stasera. Keb aveva con sè Clayton Gibb che suonava la chitarra acustica ed una nostra conoscenza, un musicista locale e Lavelle Belle alle percussioni. Nessuno stasera sapeva che cosa ci avrebbe riservato, incluso Kevin Moore.

Con la maggior parte delle band, ci vogliono tre o quattro canzoni per scaldare l'ambiente e coinvolgere il pubblico. Non questa sera. C'era qualcosa di magico nell'aria.

Questa sera è stata una prima per me. Sono andato ad un sacco di concerti per tanti anni, ma mai ho assistito ad uno show con questa emozione. Non sto dicendo che mi sia commosso, sto parlando del pubblico che assorbiva dal protagonista del concerto e, viceversa, del protagonista che si alimentava delle reazioni del pubblico. Ho letto da qualche parte di avvenimenti simili ed ascoltato quei pochi che sono stati registrati. Mi viene in mente BB Kings Live at the Regal. Non intendo minimizzare la performance di BB, ma impallidisce in confronto a quello che abbiamo provato.

Una delle prime cose che Keb ha notato è che il pubblico cantava. Non solo le parole delle canzoni ma c'era un accompagnamento all'unisono, che improvvisava riempendo le pause con dei cori incredibili. Faceva quasi accapponare la pelle. All'inizio sembrava un po' scioccato, potevi vederlo dalla sua faccia e dal linguaggio del suo corpo, ma è quello di cui gli artisti si nutrono, il pubblico che entra nella loro musica.

É molto strano che questo sia successo qui a St. Louis. Vedete, noi non abbiamo una stazione radio blues. Molti cantanti fissano le serate basandosi su due cose, lo spazio radiofonico per le loro canzoni e la vendita di dischi in una zona. Qui aveva solo le vendite su cui basarsi, così sono sicuro che non si aspettava quello che è successo. Questo è il combustibile di cui il fuoco di Kevin aveva bisogno. Dopo trenta o quaranta serate. Che esperienza. Per tutti noi.

['Ole Keb Himself]

Ancor più, la maggior parte dei cantanti famosi si ferma a 60-90 minuti di concerto, non questa sera. Keb ha suonato per quasi due ore e mezza. Era ovvio che stava tornando indietro negli anni, suonando canzoni che non faceva da tempo. Siccome cambiava gli arrangiamenti delle canzoni al volo, si fermava tra una canzone e l'altra per spiegare a Clayton ed a Lavelle come suonare la successiva. É stato veramente divertente. Anche Keb si è sicuramente divertito. Aveva un vero contatto con il suo pubblico. Il che è estremamente raro, chiedete a qualsiasi musicista. Parecchie volte durante la serata, si fermava nel mezzo di una canzone, e cominciava ad improvvisare dei versi, quindi ritornava alla musica. É stato veramente emozionante per tutti quelli che hanno avuto la fortuna di essere presenti.

Giusto per essere sicuro che il mio non fosse un giudizio personale, ho chiesto ad un mio amico che cosa pensasse del concerto ed era veramente sbalordito. Jim ed il resto del nostro gruppo di otto persone non aveva mai sentito Keb prima. Erano venuti solo dietro mia raccomandazione. Ho chiesto velocemente anche a mia moglie, che non è una grande amante della musica, ed anche lei la pensava allo steso modo.

Un'altra cosa. Molti cantanti Blues e Jazz si fermano dopo i concerti a firmare autografi. Di solito stanno lì 10 o 20 minuti dopodichè le persone della sicurezza preferiscono che vadano. Non questa sera. Scommetterei che metà della gente fosse in fila. Al mio turno, mi è capitato di sentir dire da uno dello staff che i venti minuti erano passati. Kevin lo ha guardato ed ha chiesto quanto fosse lunga la coda. "Per tutta la via fin dietro l'angolo" è stata la risposta. E la replica di Kevin: "OK" ed ha sorriso alla guardia e quindi ha firmato il mio CD. Grandioso.

Così, qual'è il punto? Non ho altro da dirvi se non

USCITE.
ANDATE AI CONCERTI.

Non sedetevi solamente davanti al vostro impianto ad ascoltare quello che voi pensiate suoni come la musica. Provate. Chissà, magari potreste essere così fortunati come noi ed avere un'esperienza veramente speciale.

Impianto usato da Geoff

Impianto di Scott

  • Giradischi – Systemdek 2x2, Rega RB 250, Expressimo Mods, Rega Elys
  • CD Player – Arcam Alpha 8se, HDCD
  • Pre – Lazarus Cascade
  • Tri-Amplificazione con sistema Spectro Acoustics
    - Tweeter Amp – 200sr, 100 wpc @ 8ohm, (modificato pesantemente)
    - Mid Range Amp – 202, 100 wpc @ 8ohm, (modificato pesantemente)
    - Woofer Amp – 500r, 250 wpc @ 8 ohm, (modificato pesantemente)
  • Crossover attivo– Sony 4300 (discrete)
  • Diffusori, progetto personale
    - Tweeter - 30" Carver Ribbons,
    - Mid-Bass - Focal 5K4211,
    - Woofer - Shiva.
  • Cavi,
    - autocostruiti in rame silver plated e isolati in teflon,
    - TNT Bullet Spikes

Il disco di Geoff è stato fornito da Cherished Record Company
Il disco di Scott è stato acquistato presso le Red Trumpet Records

© Copyright 2002 Geoff Husband and Scott Faller - http://www.tnt-audio.com

Traduzione: Gianluca Lozza e Carlo Iaccarino

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