Consulenza HiFi - Lettere alla Redazione di TNT-Audio

Settimana 15/3/2025 - 22/3/2025

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  1. 117 dB e amplificatore entro i 3000€
  2. DAC streamer
  3. Il mio impianto
  4. Cambio diffusori
  5. Dilemma tra catena HIFi cortissima (casse attive) o corta (casse passive e amplificatore)
  6. Problema lettura con CD player
  7. Consiglio per acquisto diffusori da pavimento
  8. Switch, sdoppiatore RCA o nulla?
  9. Come regolare il volume nei finali di potenza
  10. Ho visto anche degli audiofili felici

117 dB e amplificatore entro i 3000€
Caro Direttore,
innanzitutto le faccio davvero i miei complimenti per questo suo progetto che dopo anni e anni è ancora un riferimento nel mondo dell'alta fedeltà. Volevo chiederle un consiglio per un integrato che possa far esprimere al meglio una coppia di Monitor Audio Gold 300 5G che ho appena ricevuto (e sono ancora sigillate) considerando che vorrei pilotarle a dovere in modo da far uscire tutti i bassi e i 117 dB di picco di questi diffusori. Con un budget compreso tra i 2/3.000€ sfogliando l'annuario di Suono avrei attenzionato Roksan K3/Blak (oppure il nuovissimo Caspian 4G) oppure Densen B-150XS o Musical Fidelity M5/M6si.
Le chiedo il suo parere da esperto.
La ringrazio di cuore.
Giovanni - E-mail: giovannitrentino (at) gmail.com

LC
Caro Giovanni,
permettimi prima una piccola precisazione: i 117dB di picco dei tuoi diffusori (immagino a 1 metro di distanza) sono semplicemente irraggiungibili in ambito domestico. Credo che tu non abbia idea di che pressione sonora sia. Capiamoci: già intorno ai 90dB cominci a causare problemi ai tuoi vicini di casa, se abiti in condominio, e a 117dB la possibilità di farti male fisicamente non è così remota. Sono le pressioni sonore di una buona discoteca, per capirci. Quindi...parti dal presupposto sbagliato. Oltretutto questi diffusori sono dati per 90 dB di sensibilità a 1 metro di distanza, con un watt in ingresso. Con appena 10 watt saresti già a 100 dB a un metro. Si fa in fretta a capire che non ti servono centinaia di watt, ma - a essere ottimisti - una cinquantina bastano e avanzano. E bisognerebbe vedere anche com'è la stanza dove questi 117 dB andrebbero riprodotti, secondo me tutti tutti non ci stanno proprio ;-)
Gli amplificatori che hai selezionato andrebbero benissimo (pure troppo!) tutti i tre, direi con, forse, una leggera preferenza per il Densen, che magari garantirebbe un abbinamento migliore con la timbrica delle Monitor Audio. Hai la possibilità di provare qualcosa? Non hai un negozio dove poter effettuare qualche prova? Scegliere sull'Annuario non mi sembra una buona idea. La cifra in ballo è importante, sarebbe bene spostarsi anche un po' per farsi un'idea più precisa. Secondo me potrebbe bastarti tranquillamente un Rega Brio-R, l'
Elex mk4 che ho recensito questa settimana, un Naim Nait 5si/XS e altri integrati analoghi. Risparmieresti metà della cifra stanziata, da investire altrove. Già che ci sei: acquista un fonometro, ormai si trovano per poco, così da capire cosa intendi tu per volume elevato. Vedrai che a 100dB ti verrà voglia di abbassare il volume. E non è neanche detto che ci riesca ad arrivare a 100dB nel punto d'ascolto. Fidati, è veramente tanta, tanta roba. Poi: da 100dB a 117 dB sono +17dB. Considera che ogni 3dB l'energia sonora raddoppia, dai un'occhiata a questo sito per capire meglio il concetto e la correlazione tra dB e tolleranza del nostro udito.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

DAC streamer
Buongiorno Direttore,
volevo questa volta sottoporle un quesito su quanto in oggetto. Parto da amplificazione Parasound Halo Int. e meccanica Cambridge e un Mac Book Air collegato via USB per Qobuz, casse Horns 5 degrees n.27. Sto valutando di mantenere la mia amplificazione che ritengo più che dignitosa e, migliorare la parte DAC integrata (ESS SABRE 9018) con un DAC esterno. Vedo che oggi c'è sempre di più la possibilità di streamer con DAC, anche di un certo livello abbinando così, oltre al miglioramento sonoro, la parte di streaming. Ho la possibilità di valutare a prezzi relativamente ragionevoli i seguenti prodotti (al momento dovrei utilizzare WIFI):

So che ci sono molteplici soluzioni e prodotti, come ad esempio DAC puro e trasporto. Volevo chiederLe, secondo lei, se andrei a migliorare (diciamo sostanzialmente) la qualità sonora con i Dac di prodotti tipo quelli che ho citato sopra o se ha qualche altra soluzione da proporre.
Ringraziando per la disponibilità, la saluto cordialmente.
Alessandro - E-mail: alepasseri76 (at) gmail.com

LC
Caro Alessandro,
uno streamer moderno con DAC integrato potrebbe darti qualcosa in più rispetto al DAC integrato nel tuo amplificatore, ma non devi aspettarti miracoli. Comunque sia il Parasound è una macchina costosa e sofisticata, i progettisti non hanno certo risparmiato sulla sezione digitale. Ricorda che il chipset che si occupa della conversione NON è “tutto”, conta anche il contorno, in particolare stadio d'uscita, poi ingresso (ricevitore) e alimentazione. Diciamo che l'operazione assume un altro senso se pensiamo che in questo modo avresti la musica direttamente dallo streamer, che è oggetto ben più comodo da utilizzare rispetto a un PC. Le macchine che hai individuato sono tutte ottime, con una leggera preferenza per il Naim. Anche nel tuo caso, come per il lettore che ti ha preceduto, vista la cifra da impegnare, io un giro per ascoltare e valutare direttamente lo farei. Tieni anche conto che uno streamer deve essere adatto all'utente, nel senso che la sua interfaccia sia video che operativa deve essere ottimale. Non tutti gli utenti hanno le stesse necessità. Quindi provare fisicamente come funziona, se in maniera più o meno intuitiva per te, diventa un aspetto da verificare attentamente. Non tutti sono user-friendly.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Il mio impianto
Gent.mo direttore,
innanzitutto mi presento, mi chiamo Fabrizio e sono un appassionato “di ritorno” della musica, da giovane negli anni '80 avevo uno di quelle composizioni della Philips che permetteva di avere in un unico blocco ampli, lettore di cassette e cd, radio e giradischi. Mentre crescevo e l'impianto invecchiava, anche qualitativamente, ho sopperito con boombox o piccoli integrati, ascoltando sempre meno musica. L'interesse è tornato una decina di anni fa con l'accoppiata pc + casse, via via sempre migliori, fino a quando un paio di anni fa ho avvertito l'esigenza di tornare ad ascoltare la musica con un impianto dedicato. Con tempo e pazienza ho cominciato a informarmi (a partire da TNT-Audio naturalmente) e a mettere insieme le componenti tramite recuperi, usato e occasioni e al momento mi trovo con un impianto che tutto sommato soddisfa le mie attuali esigenze di neofita. Allo stesso tempo però mi piacerebbe potermi avvalere del pensiero di un esperto quale lei è per avere un parere sul mio impianto ed eventuali direttive su come poterlo col tempo migliorare. Ultima premessa prima della descrizione dell'impianto, la stanza in cui ascolto è circa 35mq, non trattata ma con librerie, tende e tappeti credo che l'ambiente non crei troppi problemi, almeno alle mie orecchie inesperte.

Il tutto collegato con cavi entry level, trovati nella confezione o Amazon Basic. I cavi per i diffusori sono intestati con banane ed è il modello con guaina trasparente che si trova alla prima ricerca. Ho collegato il tutto a una ciabatta elettrica Belkin con protezione.
Come le pare il tutto? Da parte mia mi viene da pensare che un primo miglioramento potrebbe essere la sostituzione dell'amplificatore (per quanto diversi sono orientato verso il Musical Fidelity m3si o il Level del sig. Levorato, per una fascia di prezzo che non superi di molto i 1.000 euro) mentre sono indeciso se valga la pena recuperare un lettore cd serio e nel caso da che modello minimo partire per avvertire dei miglioramenti significativi rispetto alla soluzione economica adottata al momento.
Un caro saluto,
Fabrizio - E-mail: datakun (at) yahoo.it

LC
Caro Fabrizio,
mi compiaccio che abbia deciso di dare alla musica strumenti adatti per poter essere riprodotta come si deve. Il tuo impianto mi sembra ben realizzato e sostanzialmente omogeneo. Per ora non migliorerei la sorgente, nel senso che una meccanica collegata al DAC del Wiim suona altrettanto bene di un lettore CD di prezzo non elevato. Meglio, prima, provare a migliorare il resto. L'amplificatore certamente potrebbe essere sostituito con profitto pensando al Musical Fidelity che hai individuato, o con altro di analoga classe di prezzo. Sto pensando anche a NAD, Rotel, Rega (il Brio-R, ad esempio) e simili. Non conosco l'integrato Level ma, se non ho capito male, si tratta di un progetto Fabio Serblin (FaSe Audio) insieme con Peter&Son (Levorato). I prodotti di Serblin hanno sempre suonato bene, con un ottimo rapporto qualità/prezzo, ne abbiamo recensito diversi. È chiaro che un marchio come gli altri che ho citato ti garantisce una rivendibilità futura più semplice. Visto che parlavi di upgrade successivi, questo potrebbe essere un fattore da non trascurare. Da Peter&Son non riesci a fare delle prove dirette, meglio ancora se coi tuoi diffusori? Prova a chiedere! Successivamente potrai pensare ai diffusori, visto l'ambiente da 35mq io ci vedrei meglio una bella coppia di torri da pavimento, magari ancora Triangle, se ti piace questa impostazione sonora.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Cambio diffusori
Buongiorno Direttore,
sono nuovamente qui a scrivere per un confronto che mi indirizzi senza vagare troppo "a caso". Parto dall'impianto:

La stanza è 5x3, i diffusori sono sul lato lungo, davanti al mobile elettroniche e formano un triangolo isoscele con il punto di ascolto preferenziale (base 2m, h 2m), è la collocazione dopo numerose prove che mi sembra ricostruire la scena meglio. Quadri in tela senza vetro alle pareti su più file, una parete interamente a tendaggi e nell'altra una libreria piena (di libri). Poltrone, tavolo, 2 tappeti a pelo lungo in terra. Nessun mobile che faccia da "cassa". Rispetto a quando le acquistai ho fatto molti esperimenti, trovando in spostamenti apparentemente minimi di 15-20cm differenze nette: qualche cambio nell'arredo e puff hanno eliminato riverberi e suoni anomali.
Con i diffusori da quando li ho acquistati un paio di anni fa è stato un amore tormentato. L'effetto un wow iniziale ed il fatto di poterli ascoltare fuori centro che mi avevano sedotto sono un po' scemati. Quando ascolto seduto in centro mi sembra di perdermi sempre qualcosa in termini di correttezza. Qualche giorno fa, facendo "debugging" per un fruscio di cui non capivo l'origine ho recuperato e rimontato le Lonpoo LP42 che erano finite ad amplificare la TV e le ho malamente appoggiate sul mobile dello stereo ... pur con i loro limiti mi hanno fatto ritrovare quegli aspetti di precisione e fuoco che secondo me le Duevel non hanno. La scena con le piccole Lonpoo è tornata completa ed orientata, con le Duevel è molto ampia, quasi troppo estesa, ottima da sottofondo e da lunghi ascolti, ma mi sembra manchi sempre quel qualcosa in più.
A titolo esemplificativo con le Duevel sia il Focal CD-Tools, che i Ludus Danielis che alcuni brani con registrazioni volutamente spaziali (DSOTM nel Quad Mix di Parsons) non sono corretti: la motocicletta del Focal CD Tools non compie il suo percorso, i Ludus non fanno il giro "in tondo" e così via. Però se non penso a questo elemento le ascolto anche per ore, magari a basso volume leggendo o lavorando al PC (fuori centro in questo caso). I cantautori sono "spalmati". La musica ascoltata spazia dalla classica al jazz, blues e rock e cantautorato italiano, miscelando supporti in vinile per le edizioni più vecchie, digitale (CD/Streaming) per ciò che è nativo digitale o non ho in edizione dell'epoca (con qualche eccezione moderna dove il mixing per vinile è IMHO meglio della versione digitale). Volume d'ascolto condominiale, 63~65dB, raramente sopra. Il Tisbury è quindi ad ore 3, il DAC all'80-90% del volume, il prefono senza gain extra.
La mia innata curiosità mi spingerebbe a cercare altri diffusori "fuori dagli schemi" come Magneplanar o Larsen (uno sarebbe addossato alla parete ma di fianco alla porta, tra di loro ci sarebbe il mobile porta elettroniche...non so quanto possa essere felice come posizionamento): forse per evitare altre delusioni sarebbe meglio passare a qualcosa di tradizionale vista la critica che muovo alle Planets.
Ho girato qualche negozio in zona, la maggioranza non tratta usato ("non conviene: con internet la gente si vende da sola l'usato", frase condivisibile...tutti vorrebbero che il commerciante ritirasse al prezzo più alto inserzionato su internet e tutti gli acquirenti vorrebbero comprare al prezzo più basso di ebay includendo anche garanzia e trasporto...) nel nuovo il budget sale molto per qualcosa che secondo il rivenditore sia migliorativo.
Altri hanno incolpato l'amplificazione, ho fatto un paio di confronti portando i miei amplificatori dal rivenditore (l'unico che ha accettato) ed a parte qualche differenza sulle voci femminili non ho potuto apprezzare sostanziali migliorie passando ad altro in budget compatibili, trovandomi talvolta in disaccordo su amplificazioni che a mio avviso aggiungevano elementi alla musica che non esistevano nell'incisione (si può dire "mancata puntualità" quando uno strumento dovrebbe fermarsi ed invece lascia un'ombra?).
L'unico confronto in cui avrei accantonato gli ZZ è stato con un valvolare autocostruito di un conoscente, ma i diffusori non erano i miei ma i suoi, sono uscito rafforzato nel mio pensiero che l'elemento che non mi appaga siano i diffusori, probabilmente proprio per la loro tipologia. La proposta più interessante è stata per delle Aliante Nova che sono in conto vendita presso un negozio (no garanzia, richiesta 1000€ trattabili) ad un centinaio di km da casa mia, possibilità di ascolto solo in loco con l'amplificazione del negozio e non mi sono dispiaciute ma c'erano troppi elementi differenti per valutare e non è scattato un effetto WOW.
Ho visto inserzionate online di seconda mano da un noto rivenditore delle Indiana Line Diva 6 di seconda mano ad un prezzo che sarebbe potuto valere il rischio del "compro e al massimo rivendo", ma sono andate via bruciate. Il budget che vorrei darmi è nella zona dei 1.000/1.200, con 2.000€ (comprensivi del ricavato della successiva vendita delle Duevel) come limite massimo quindi il mercato dell'usato credo sia la via principale.
Grazie,
Nicola - E-mail riservato

LC
Caro Nicola,
il suono Duevel va capito per ciò che è, senza aspettarsi ciò che NON è. A te manca la gamma medio-alta, secondo me, più che l'immagine. Non a caso riattaccando le Lonpoo, leggermente enfatizzate sul medio-alto, hai ritrovato il suono che vorresti. Ci sta, ma le Planets suonano meglio. Te lo dico perché le conosco bene entrambe. Forse non soddisfano il tuo gusto, ma tra le due non c'è partita. Mi stupisce anche un po' che tu utilizzi gli ZeroZone per generare appena 65 dB. Che senso ha? In pratica usi meno di un watt delle centinaia di cui dispongono. È possibile che, anche in questo caso, non abbia capito bene come e cosa valutare. Il fatto che un ignoto valvolare autocostruito suoni meglio della coppia Tisbury+ZeroZone è qualcosa semplicemente IMPOSSIBILE da credere. L'unica spiegazione è che i diffusori utilizzati avevano mancanze compensate dal valvolare, e alla fine in qualche modo tutto si è sistemato. Con l'accoppiata Tisbury+ZeroZone, probabilmente, vista la scarsa propensione di questa a perdonare difetti sia nelle incisioni che nei diffusori, è venuta fuori tutta la verità sui diffusori utilizzati. Il confronto ZeroZone-valvolare fatto_in_casa a mano e cucinato nel forno a legna è stato eseguito con gli stessi diffusori? Te lo dico perché la coppia citata, come avrai letto anche qui nei commenti di chi la ha provata/acquistata, ha sbaragliato blasonate amplificazioni con tanti zeri. Non scherziamo! Può anche essere che tu cerchi un suono che non è fedele, ci sta anche questo, è un vezzo di tanti audiofili, diciamo pure quasi tutti. Di indizi che mi fanno pensare che tu non abbia ancora capito cosa ti piace o, meglio, cosa sia reale e cosa non lo sia, ne abbiamo tanti.
Comunque sia, un cambio di diffusori sembra obbligato, a questo punto. Eviterei altri omnidirezionali (no Larsen) e persino i planari e punterei con decisione verso soluzioni tradizionali. Peccato per le Diva 6 usate, sarebbero state un ottimo acquisto. Le Aliante Nova, usate a 1000€, sono troppo costose. Costavano 1200 euro quando le ho
recensite nel 2011 (!!!). Oggi dovrebbero stare sul mercato a non più di 500€. Con il budget che ti sei imposto, io valuterei invece le Argon Forus 55, sostitute delle Alto 55 che tanto mi avevano impressionato. Oppure, nell'usato, qualche vecchia Thiel, che dovrebbe essere in grado di darti l'immagine che cerchi.
Nel frattempo, continua ad ascoltare.
Osservazione finale a proposito degli indizi cui accennavo sopra: il fatto che abbia acquistato le Lonpoo, per poi relegarle all'audio della TV (perché non capite), salvo poi riscoprirle ben suonanti dopo - stesso destino toccato alle Duevel ma al contrario - mi suggerisce che - FORSE EH - tante cose siano ancora da capire. Non è un percorso facile e non basta acquistare i prodotti ben recensiti qui su TNT-Audio - come tu hai fatto - e metterli insieme per formare un buon impianto o per capire cosa sia un suono corretto. È una strada lunga e difficile. Prima devi capire tu che cosa stai cercando. Perdona la franchezza.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Dilemma tra catena HIFi cortissima (casse attive) o corta (casse passive e amplificatore)
Buongiorno Direttore,
Le risparmio i complimenti, la seguo da anni senza mai stancarmi di TNT-Audio. Credo sia una delle testate giornalistiche migliori. Non solo nel settore specifico dell'HIFI ma in generale. Questo per la vostra indipendenza e qualità dei contenuti. Di questi tempi, merce rara...
Andando invece nel concreto le sottopongo il quesito. Dopo diverse esperienze di ascolto ho optato per un impianto minimale acquistando una coppia di casse amplificate. Ho delle KEF LSX prima serie. Il suono mi piace e ascolto di tutto. In prevalenza musica italiana (cantautori) ma non solo.
Nonostante il suono sia più che piacevole, queste casse sono diventate la mia croce e delizia per il loro SW. Uso come sorgente sonora le piattaforme on line (Spotify in primis che so non essere il massimo ma piace alle mie figlie...). Spesso il collegamento tramite Android non va a buon fine. Discorso diverso con gli iPhone delle mie figlie e di mia moglie in cui il collegamento funziona in maniera molto più fluida e puntuale. Il problema è che le casse le ascolto principalmente io.
In più il telecomando non è proprio facile da usare e le App di KEF non sono il massimo. Insomma mi sembrano un po' datate nel comparto applicazioni. Ho quindi deciso di cambiare e sto pensando di tornare ad un sistema fatto da amp e casse passive. La stanza in cui ascolto la musica è abbastanza grande (circa 5mt*7mt) e le casse sono sulla parete da 5 mt su una mensola a circa 45 cm da terra e spostate dal muro di circa 30cm. Il punto di ascolto è centrale rispetto alle casse e la distanza è variabile. Di solito le sento a circa 2 metri di distanza ma ho anche una poltrona a 3 metri che uso spesso.
Pensavo ad una catena in cui l'amp possa avere dei collegamenti wireless e una entrata HDMI perché vorrei sentire anche l'audio della TV con le 2 casse (no home theatre...). Le casse dovrebbero essere delle bookshelf perché non ho molto spazio per delle torri. Il budget è intorno ai 1000€ ma posso salire anche fino a 1400€ per soluzioni di valore.
Come prodotti avrei pensato per l'AMP al SA2 di Argonaudio o, in seconda battuta, al WiiM Amp Pro. L'Argonaudio mi sembra più completo perché ha anche una sezione pre. Per le casse pensavo alle Elac Debut Reference DBR62, le B&W 606 S3 o 607 S3 ma non ho preclusioni.
Per aiutarmi e aiutarla nel consiglio aggiungo che cerco un suono caldo e non posso quasi mai sentire la musica ad altissimo volume. Lo dico perché le LSX che ho mi sembrano vadano molto meglio ad alto volume. Credo valga per tutti i diffusori. Sentendo molti cantautori mi piace molto una resa sonora che riesce a restituire il timbro delle voci ed i suoni delle chitarre. Ma magari è un concetto troppo vago per indirizzare puntualmente i tuoi suggerimenti.
Se la richiesta è proprio una missione impossibile, come piano B potrei passare alle nuove KEF LSX II serie e/o altre equivalenti sperando abbiano un sw più malleabile e una uscita HDMI.
In tutti i casi, grazie dell'eventuale riscontro e, soprattutto, della tua passione e di quella dei tuoi colleghi che alimentano e rendono così interessante TNT Audio. Continuate così!
Un caro saluto.
Antonio - E-mail: acelli (at) inwind.it

[Argon Forte 5 WiFi]

LC
Grazie per le belle parole nei confronti del nostro operato. Sottolineare l'indipendenza e la mancanza di profitto è sempre importante, onde evitare di essere confusi con altre realtà che hanno altri scopi (palesi o meno).
Non ho mai sentito di problemi d'interfaccia tra Android e KEF, sicuro non sia il tuo smartphone ad essere inadeguato? Magari una vecchia versione di Android? Se non l'avessi già fatto, dovresti provare a resettare tutto, sia i diffusori che la app. Comunque, per l'utilizzo che intendi fare dell'impianto, continuerei sulla linea della semplicità: quindi diffusori attivi con tanti ingressi per soddisfare le tue esigenze e quelle dei tuoi familiari. Abbiamo recensito positivamente le
Argon Audio Forte A5 mkII che ora sono diventate disponibili in versione completamente wireless, nel senso che oltre alle connessioni del modello attivo da noi provato (HDMI-ARC, ingressi analogici e digitali), adesso possono direttamente accedere a Spotify, Chromecast, Airplay2 e DTS Play-Fi. Sono le Forte A5 WiFi e costano circa 800€ la coppia. Come se non bastasse, hanno anche un ingresso phono per il giradischi, ingressi AUX e ottici per sorgenti esterne, e persino un'uscita ausiliaria per subwoofer. Non hanno un crossover passivo, ma uno elettronico via DSP. In pratica ti basta una presa di corrente e al resto pensano loro. La posizione a 45 cm da terra non è certo il massimo, dovresti provare a metterle un po' più in alto, in modo che i tweeter si trovino allineati con l'orecchio quando sei seduto. Per quanto riguarda infine il suono a basso volume, come scritto decine di volte, non c'è soluzione, bisognerebbe rivolgersi al Creatore che ha progettato le nostre orecchie così: prive di bassi e di alti a bassi volumi d'ascolto. Quando presenti, si potrebbe intervenire con loudness o controlli di tono, non esistono altre possibilità, purtroppo. Questa leggenda che esistano casse che suonano bene a basso volume vorrei tanto sapere chi l'ha inventata. Ragioniamoci un attimo: se avessero bassi e alti a basso volume d'ascolto significherebbe che suonano completamente squilibrate a volumi normali e non per colpa loro, ma per via delle nostre orecchie che riequalizzano (linearizzandolo) il suono via via che si fa più forte.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Problema lettura con CD player
Ciao Lucio,
volevo un Tuo parere su improvviso malfunzionamento del mio lettore Marantz cd 17. Dopo breve periodo di inattività (4/5 mesi), improvvisamente nel caricare il disco inizia a leggere male le tracce. Saltano parecchi secondi, specialmente nelle prime tracce. Nell'uso, dopo una decina di minuti il problema si attenua di molto o sparisce del tutto. Ascoltando tutto un disco, caricandone un altro, il problema sparisce. A cosa può essere dovuto?
Grazie.
Gianluigi - E-mail: morgluigi (at) libero.it

LC
Caro Gianluigi,
potrebbe essere un problema di qualche componente passivo ormai fuori specifiche, che magari quando si scalda torna a funzionare più o meno correttamente. Per eliminare altri sospettati, proverei - se non l'hai già fatto - a pulire accuratamente la lente del laser e a controllare lo stato della meccanica. Magari alcune parti in movimento hanno del grasso che si è seccato, impedendo i movimenti corretti dell'ottica o della meccanica, movimenti che ritornano possibili con l'utilizzo, visto che il calore probabilmente scioglie il lubrificante ormai vecchiotto. Anche il fatto che il problema sparisca dopo aver ascoltato un disco per intero e avendone caricato un secondo, mi fa propendere per queste possibili cause. Se tutto dovesse fallire, non dovrai far altro che portarlo in assistenza: un qualunque centro specializzato in componenti HiFi dovrebbe poterti aiutare. La meccanica di lettura, se fosse lei la colpevole, non è di difficile reperibilità, è una Philips VAM 1201/11.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato!
Lucio Cadeddu

Consiglio per acquisto diffusori da pavimento
Buonasera direttore,
devo dire che apprezzo molto la sua rivista TNT-Audio. Le scrivo per avere un Suo consiglio tecnico. Sono possessore da 11 anni circa di una coppia di Totem Hawk (modello anno 2014). Le ascolto con un preamp Perreaux SM6 mkII e un finale di potenza PS audio stellar S300 in una stanza di 27/29 mq. Cavi biwiring Ramm audio, streamer Innuos. Dac Sonnet Morpheus. Cavi di segnale e di alimentazione Tiglon.
Sto valutando la possibilità di cambiare i diffusori. Tuttavia non riesco ad orientarmi nella scelta in considerazione anche delle peculiarità degli Hawk che hanno una incredibile estensione delle frequenze basse e medio alti di grande qualità. Quali diffusori sentirebbe di consigliarmi per fare un degno salto di qualità a un rapporto qualità/prezzo che sia accettabile? Apprezzo molto le Totem non solo per il bellissimo e raffinato suono ma anche per l'estetica e la facilità di collocazione in arredamenti eleganti.
La ringrazio per l'aiuto,
Cordiali saluti.
Giovanni - E-mail: incerto.giovanni (at) fastwebnet.it

LC
Caro Giovanni,
visto che ami l'approccio Totem, sia dal punto di vista sonoro che da quello estetico/logistico, per via degli ingombri ridotti senza sacrificare troppo le basse frequenze, io starei ancora in casa Totem, puntando a qualcosa di superiore e di più recente rispetto alle tue Hawk. Le alternative che avresti a disposizione sono sostanzialmente tre: le solite eccellenti Forest (€7700 la coppia), le Bison Tower (€4200 la coppia) o le Bison Twin Tower (€5800 la coppia). Le Forest potresti anche cercarle nell'usato recente, non dovrebbe essere difficile reperirne una coppia a un prezzo nettamente più basso. Non specifichi un budget, pertanto mi sono limitato a indicarti delle soluzioni che dovrebbero rappresentare un upgrade sicuro rispetto alle Hawk, con una spesa non troppo elevata. Tieni conto che gli Hawk erano già degli eccellenti diffusori, per migliorarli in maniera sensibile occorre investire cifre importanti. Per quanto riguarda l'estetica, non cambieresti niente rispetto alla situazione attuale. Tieni conto che questi tre modelli che ho citato sono disponibili in finitura legno, bianco satinato o nero, per adattarsi a qualsiasi tipo di arredamento.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Switch, sdoppiatore RCA o nulla?
Buongiorno egregio direttore. La seguo ormai da anni ed in qualche occasione mi sono permesso anche di chiederle qualche consiglio, come sempre bene accetto. In questa occasione vorrei fugare un dubbio che mi assale prima di procedere con l'acquisto. Ho preso di recente un amplificatore valvolare da pochi watt (8) single ended in classe A, giusto per introdurmi in questa tipologia di suono. Ho anche un lettore CD Naim ed un Dac MF. Purtroppo l'amplificatore è dotato di unico ingresso RCA e vorrei evitare il continuo stacca/attacca delle due sorgenti. Mi chiedevo allora se adottare la soluzione di uno sdoppiatore RCA maschio+due femmine potesse costituire una soluzione musicalmente valida o, in alternativa, utilizzare uno switch se più performante sempre dal punto di vista della resa sonora.
Ovviamente utilizzerei le fonti alternativamente tenendo spenta quella inutilizzata. Ci tengo, come tutti gli appassionati di questo sito, ad ottenere la massima resa musicale, quindi anche disposto a rinunciare a tale soluzione se necessario. Salvo errori non ho trovato nel sito un quesito analogo, per cui la ringrazio anticipatamente per il consiglio che vorrà darmi.
Massimo - E-mail: maxemme (at) hotmail.it

LC
Caro Massimo,
la soluzione dello sdoppiatore non si può usare, neppure tenendo spenta (ma collegata!) una delle due sorgenti. Altrimenti non esisterebbero gli switcher, no? Infatti l'unica soluzione è uno switch rigorosamente passivo, senza alimentazione. Non è la soluzione teoricamente ottimale (che non esiste) ma ormai si trovano sul mercato degli switch realizzati bene che non inficiano la qualità del suono che li attraversa. Se ne trovano per tutti i prezzi, valuta anche quelli semplici della TCC, ad esempio il modello Technolink TC-716. In alternativa ce ne sono alcuni Nobsound o Camisin, che sembrano realizzati bene. La soluzione migliore dal punto di vista audio è, ovviamente, attaccare e staccare ogni volta la sorgente che si desidera, soluzione decisamente scomoda e che alla lunga rovina connettori e cavi. Se prenderai uno di questi switcher, divertiti a confrontare il suono con e senza lo switcher collegato. Fai fare lo scambio a qualcun altro, senza che tu sappia se il dispositivo è collegato oppure no. Sono abbastanza sicuro che non riuscirai a identificare la differenza in maniera statisticamente significativa.
Credimi, tanti audiofili si convincono di essere in grado di sentire differenze che o non esistono o vanno al di là delle proprie capacità di analisi.
Spero di esserti stato utile, tienimi aggiornato sui risultati!
Lucio Cadeddu

Come regolare il volume nei finali di potenza
Gentile direttore,
leggo con piacere la sua rivista. Le scrivo per un consiglio. Ascolto musica liquida e da CD, per cui la mia catena audio è composta da PC con music player AIMP, lettore CD Rotel 12, DAC SMSL DO100Pro e diffusori Wharfedale Pavarotti. Mi piacerebbe provare un amplificatore in classe D e la mia scelta al momento è tra (in ordine alfabetico): Behringer A800 (da usare in modalità stereo), Fosi Audio V3 mono e ZeroZone IRS2092, che prenderebbero il posto del mio attuale integrato Nakamichi Amplifier 2 da 50w. Ora, visto che la manopola del DAC e quelle del Behringer (se scegliessi questo) non regolano il volume, ma il gain mi sembra di capire, Le chiedo quale delle seguenti opzioni scegliere per il controllo del volume, da inserire tra il DAC e il nuovo amplificatore:

Non so però se queste manopole fanno quello che serve a me e, soprattutto, non conosco il loro comportamento in termini di qualità del suono (es. rumore, differenze tra i canali, trasparenza, fedeltà, ecc). Mi piacerebbe avere un suo commento al riguardo o se ha altre soluzioni da suggerire. In passato la sua rivista ha fatto la recensione del regolatore di volume AU/RA D7A, del DIYParadise EVA e del potenziomentro ottico P&S OPC 271, ma oggi le aziende produttrici credo non esistano più.
Visto che i produttori di amplificatori di classe D si ostinano a costruire principalmente finali di potenza e non anche amplificatori integrati, spero di poter leggere in un prossimo futuro delle recensioni su dei buoni regolatori di volume.
Saluti,
Cosimo - E-mail: storag9 (at) yahoo.com

LC
Caro Cosimo,
prendi gli ZeroZone e il pre Tisbury e non sbagli. Quest'ultimo è di fatto quel che dici tu, ossia una manopola del volume e un selettore ingressi. La qualità dell'implementazione e del potenziometro però fanno tutta la differenza, come avrai notato nella mia
prova a confronto tra pre di basso costo (tra cui il Tisbury e un altro passivo). Tutti i pre passivi sono fatti così: un selettore ingressi (che può anche non essere presente) e un potenziometro del volume, che può essere a trasformatori (soluzione costosa e raffinata), a film, a step di resistenze o altra tecnologia che non richieda alimentazione esterna. Visto il budget dell'intero impianto eviterei un pre passivo a trasformatori e mi orienterei per qualcosa di sicuro come il Tisbury, prodotto ben realizzato, che suona bene e costa una cifra tutto sommato ragionevole. Qualora volessi spendere un po' meno, potresti valutare l'accoppiata Fosi Audio costituita dal pre P4 che abbiamo appena recensito e i due finali mono V3. Naturalmente esistono anche tanti ampli integrati in Classe D, NAD e NuPrime i primi che mi vengono in mente, ma ce ne sono tantissimi altri. Comunque tu scelga, la differenza rispetto al vecchio integrato Nakamichi sarà molto, molto sensibile.
Spero di esserti stato utile,
Lucio Cadeddu

Ho visto anche degli audiofili felici
Caro direttore,
anche se non le ho mai scritto, sono molti anni che leggo le sue riflessioni sul bislacco mondo dell'alta fedeltà ritrovandomi nel suo approccio pragmatico (quando dico bislacco mi riferisco a quelle guerre di religione che, inevitabilmente e invariabilmente, vanno a inquinare una passione che dovrebbe mettere la musica al centro di tutto). Sono un ex audiofilo: a forza di limare, oggi ho un impiantino davvero ino ino. Un Wiim Ultra come streamer, un Rotel A11 Signature come amplificatore, un paio di Indiana Line Diva 262 inserite in una libreria stracarica di volumi. Non mi lamento se non è dei migliori: compenso ascoltando in media dai tre ai cinque dischi al giorno e sono un vorace consumatore di web radio (soprattutto Rai Radio 3, un'eccellenza della cultura italiana). Il mio genere preferito è il jazz e adesso capirà perché le sto scrivendo.
Con la pandemia sono rimasto, come tutti, rinchiuso in casa per lunghi mesi: per fortuna ero già abbonato a Qobuz e quindi ho potuto coltivare come non mai la passione per l'ascolto. Sono uno di quelli che quando legge un saggio prende appunti e anche per deformazione professionale sono piuttosto metodico. Così ho cominciato a circoscrivere gli ascolti al periodo che più di tutti prediligo, quello fra gli anni Cinquanta e Sessanta. Il tempo non mancava e allora, un disco dopo l'altro, ho messo da parte tante note e noticine organizzandole con LaTeX. In breve mi sono ritrovato per le mani un libro, una guida discografica al jazz “dopo il bebop, prima della fusion” alla quale, con molta fantasia, ho dato titolo “4969”. Dopo qualche anno ho quindi deciso di “pubblicare”, gratuitamente, quest'opera amatoriale rendendola disponibile sul sito
www.4969.it come documento pdf. Anche se può sembrare un lavoro imponente, in realtà è solo una bozza: vorrei, nel corso del 2025, correggerla e integrarla. Sto condividendo la notizia, questa è la terza volta in tre mesi, per bieco interesse: necessito infatti di lettori che possano aiutarmi a scovare i tanti errori, le tante imprecisioni. Farò tesoro di tutte le osservazioni ricevute, qualsiasi consiglio sarà sempre ben accetto. Se non le sembra una porcheria assoluta, e se non va fuori tema rispetto agli obiettivi del suo sito, me la dà una mano facendomi un po' di pubblicità?
Con grande stima,
Danilo - E-mail: danilo (at) 4969.it

LC
Caro Danilo,
non posso che raccogliere il tuo invito e condividere questa bella iniziativa coi nostri lettori! Magari programmo anche qualcosa di più efficace di una semplice lettera qui sulla Rubrica della Posta.
Complimenti e buon lavoro!
Lucio Cadeddu

Suggerimento musicale della settimana

Uscito anche il nuovo album di Bob Mould, ex-Husker Du, ed è subito gran rock! L'album è intitolato Here we go crazy e questa è la bellissima title-track. Breve, come da tradizione Husked-Du, ma intensa.

Archivio! Due nostri lettori - che non finiremo mai di ringraziare - si sono fatti carico di recuperare buona parte dei nostri suggerimenti musicali della settimana e ne hanno realizzato una “TNT-Audio Suggestion” su Spotify e su Tidal

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