[ Home TNT-Audio | Redazione | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Tweakings | Inter.Viste ]

Prodotto: Fosi ZD3 - DAC
Costruttore: Fosi Audio - Cina
Prezzo approssimativo: ±200€ (vendita diretta dal sito ufficiale)
Recensore: Lucio Cadeddu - TNT-Audio Italia
Recensito: dicembre, 2024

Premessa

Dopo il grande impegno profuso nella progettazione di amplificatori integrati, pre e finali mono, Fosi Audio si cimenta in un DAC molto ambizioso, che dovrebbe essere il partner ideale dell'integrato ZA3 già recensito qui su TNT-Audio. Ne ricalca perfettamente l'estetica e il cabinet è lo stesso. Questo ZD3 è il primo DAC “puro” di Fosi, gli altri svolgevano anche altre funzioni, come quella di ampli cuffia o ampli integrato, come ad esempio il DA2120D, anche questo già recensito non troppo positivamente su queste stesse pagine.

Il Fosi ZD3 è un progetto ambizioso, sviluppato secondo le indicazioni di numerosi appassionati (ad esempio quelli del forum di AudioScienceReview) e YouTuber. Si tratta di un approccio insolito, una sorta di crowdfunding di idee, ovvero un diffuso brainstorming che dovrebbe, in teoria, portare a un prodotto che soddisfa le esigenze di tanti “esperti”. Una volta i progettisti decidevano il come e il perché progettare un determinato apparecchio che, tipicamente, seguiva una sorta di filosofia sonora del marchio. Con questo nuovo approccio, in pratica, non esiste una filosofia Fosi, ma quella di tante altre teste pensanti, messe insieme non si capisce bene come e, soprattutto, con quali competenze. Il frutto di questo brainstorming ho già avuto modo di criticarlo, perché ha generato apparecchi sia inutili che mal suonanti, come ad esempio il pre P3 e l'integrato ZA3 (malsuonante e sostanzialmente inutile il primo, inutile il secondo). Eccellenti prodotti invece sono l'integrato V3 e i finali V3 Mono. Ero dunque curioso di scoprire cosa avesse generato stavolta questo nuovo brainstorming internazionale.

Uno sguardo da vicino

Lo ZD3 è un DAC piccolo ma molto completo: cinque ingressi digitali (coassiale, ottico, USB, Bluetooth e HDMI ARC) e due uscite linea, RCA e bilanciato XLR. Disponibile anche una connessione trigger in/out per il bus tra apparecchi diversi. Tramite coassiale, ottico o HDMI il segnale gestibile è 24bit/192kHz, che diventa 32bit/768kHz in PCM, e 512 DSD sull'ingresso USB. Non supporta HDMI EARC. Disponibile uno switch per bypassare il controllo di volume. Il DAC ESS 9039Q2M è affiancato da chip XMOS XU316, QCC3031 e LME49720. Questi ultimi operazionali sono sostituibili per fare esperimenti su che tipo di suono ottenere. Maggiori approfondimenti tecnici li trovate nella dettagliatissima pagina ufficiale Fosi Audio.

Il display indica volume e ingressi selezionati, e ha la luminosità regolabile. Il volume massimo curiosamente si ferma a 80, ma ciò è ininfluente, si tratta solo di un numero. A 80 il DAC infatti sta già producendo il livello massimo d'uscita (i soliti 2.5V su RCA e 5V su XLR). Qualcuno che non capisce granché potrebbe lamentarsi perché non vede indicato 100 come valore massimo, come se questo significasse qualcosa. Se fossi un progettista audio realizzerei un controllo di volume che si ferma a 17, perché porta sfortuna ed è pure un numero primo. Comunque, questo ZD3 ha 80 step utili, più che sovrabbondanti per qualunque regolazione fine del livello. Dal telecomando si può silenziare momentaneamente l'uscita, regolare il livello e gestire gli ingressi. Un alimentatore da 12V e 1.5A completa il tutto.

Brainstorming Audiofilo

Non è facile trovare un DAC così completo e realizzato con componentistica di pregio a questo prezzo. Le aziende cinesi, su questo fronte, sono imbattibili e stanno velocemente imparando sia a utilizzare ottima componentistica che a realizzare circuiti perfettamente ordinati e puliti. Questo ZD3 ne è un esempio lampante. Dal punto di vista sonoro, che è ciò che ci interessa di più, posso dire che fa moltissimo per quel che costa, avvicinandosi molto alle prestazioni, per esempio, del Manunta EVO3.1 recensito la settimana scorsa. Va ricordato che quest'ultimo costa 5 volte di più. Le note che seguono sono riferite agli operazionali montati di serie, gli LME49720, non ho fatto esperimenti con altri dispositivi, pure forniti da Fosi Audio nell'imballo.

Più in dettaglio, direi che timbricamente è abbastanza neutro, definito e trasparente sul medio-alto, ben esteso in basso, dove guadagna persino qualche punticino sull'EVO 3.1. Scende molto sulla prima ottava e lo fa mantenendo un buon controllo, senza però arrivare all'articolazione e la velocità del DAC Manunta. Pur facendo la tara all'effetto psicoacustico generato da una gamma bassa molto profonda (che sembra più lenta di una che scende meno) resta percepibile un leggero affanno nel seguire col tempo giusto trame ritmiche piene di energia e intricate con tanti strumenti diversi. A tratti dà la sensazione che il basso segua con un leggerissimo ritardo il resto della gamma audio. Questo è un fenomeno inavvertibile se non si effettua un confronto diretto con DAC di livello più elevato, naturalmente. Quindi se, ascoltando lo ZD3 da solo, vi dovesse sembrare che è tutto perfetto, sappiate che così non è. Senza confronti sono bravi tutti, sia a suonar bene che a fare i recensori ;-)

Fatta questa precisazione, resta il fatto che la gamma bassa è notevole, per estensione e per potenza, e se avesse un pochino più di ritmo sarebbe eccellente, ben al di sopra di ciò che il prezzo richiesto lascerebbe immaginare. Il resto della gamma audio si presenta bene, senza sbavature o errori particolari ma, come spesso accade in prodotti economici, è la ricchezza armonica a farne le spese. Questa leggera povertà si sente sia sulle voci che sugli strumenti, talvolta privi del carattere peculiare di ognuno di essi. Così, ad esempio, un violoncello suonerà meno rugoso di come dovrebbe fare (e di come fa su DAC superiori, EVO3.1 compreso) e le voci mancheranno di un po' di pathos, senza quelle connotazioni naturali che le rendono più realistiche, quali ad esempio i rumori generati dal respiro, dallo schiudersi delle labbra e da certe consonanti dentali. Niente di particolarmente sgradevole, nel senso che non ci sono aberrazioni né distorsioni particolari, ma una certa sensazione di artificiale resta, un po' con tutti i generi musicali. Fa molto meglio, come è logico aspettarsi, con musica elettrificata o elettronica, con la quale riesce a essere coinvolgente e vivace.

Buona anche la prestazione in regime dinamico, anche se alcuni rumori impulsivi appaiono leggermente addomesticati e meno cattivi di come dovrebbero essere. Tutto questo, tuttavia, non sconfina mai nella noia e nel fastidio. Anche l'immagine tridimensionale non è male per il prezzo, ma il fronte sonoro non è ampio e profondo come nel Manunta EVO3.1, che dispone meglio nello spazio interpreti e strumenti. Lo ZD3 tende un po' ad ammassare verso il centro tra i diffusori il suo palcoscenico virtuale. Questo, tuttavia, appare ben stabile, prospetticamente proporzionato, seppur in scala ridotta, e tutto sommato credibile.

Globalmente, tenendo conto che i confronti si sono svolti con macchine dal costo enormemente superiore, questo Fosi ZD3 fa quasi miracoli, tenendo conto di tutto ciò che offre e del prezzo richiesto. È possibile che il suono cambi con altri operazionali, ma fare il tube rolling o l'opamp rolling, come si usa oggi, non rientra tra i miei hobby preferiti. A mio parere un'azienda deve prendersi la responsabilità del suono dei suoi apparecchi, non costruire una palestrina dove audiofili frustrati si divertono a inserire mattoncini Lego diversi (gli opamp o le valvole).

Non dovesse essere necessario il controllo del volume, perché magari colleghiamo il DAC a un ampli integrato o a un pre, meglio bypassare il potenziometro con l'apposito switch. Il suono ne guadagna leggermente in immediatezza e trasparenza. Non si tratta, tuttavia, di differenze percepibili chiaramente all'interno di un impianto entry-level dove lo ZD3 sarà realisticamente inserito.

Osservazioni & Lamentele

Costruzione & finitura.
Per questa cifra sarebbe immorale chiedere qualcosa di più. L'apparecchio è carino, ben rifinito, facile da usare e funziona bene. Comodissima la manopola per regolare il livello d'uscita, bellissimo e utile il display. Non mi sento di muovere alcuna lamentela dal punto di vista costruttivo.
Suono.
Non mancano i difetti, ma globalmente è buono, con un'ottima gamma bassa e un medio-alto chiaro e definito. Si fanno desiderare una maggiore ricchezza armonica in gamma media-alta, e una superiore fluidità di riproduzione, che avrebbero limitato qualche leggera traccia di artificiosità che fa capolino specie con la musica acustica. Anche il palcoscenico sonoro dovrebbe essere più ampio e profondo.

Conclusioni

Per 200€ è difficile chiedere di più, poiché questo ZD3 si permette il lusso di non sfigurare davanti a DAC che costano 5 volte di più. Non suona meglio, certo, ma le differenze sono piccole e percepibili solo all'interno di impianti di livello molto elevato. Invito tutti coloro che continuano a sbeffeggiare gli apparecchi ChiFi a fare attenzione, perché il rapporto qualità/prezzo di alcuni prodotti Made in China sta diventando imbarazzante per il resto del mondo. Sarebbe bello prendere uno dei sapientoni di turno, bendarlo, e fargli ascoltare questo DAC in una catena di alto livello...credo ci sarebbe di che divertirsi. Non ho certo lesinato critiche a Fosi Audio in occasione delle prove dell'integrato ZA3 e del pre P3, che non mi sono piaciuti, ma stavolta non posso che concludere con un plauso per questo ZD3, apparecchio serio e ben costruito, ottimo punto di partenza per impianti entry-level con pretese audiophile.

Ti è piaciuto questo nostro articolo? Puoi sostenere la nostra rivista gratuita e senza pubblicità con una piccola donazione Paypal col pulsante qui sotto. Grazie!

Copyright 2024 Lucio Cadeddu - direttore@tnt-audio.com - www.tnt-audio.com

[ Home TNT-Audio | Redazione & Editoriali | FAQ | HiFi Shows | Ampli | Diffusori | Sorgenti | Autocostruzione & Modifiche | Inter.Viste ]