Prodotto: Audio Origami Pure Silicon Damping Fluid Kit
Produttore: Audio Origami
Prezzo approssimativo: 9.99 £ o 12.40 € o 15.60 $ (YMMV)
Disponibilità: negozi specializzati nell'audio e eBay
Recensore:Mark Wheeler - TNT UK
Pubblicato: Dicembre 2012
Traduttore: Roberto D'Agosta
Che per voi il termine corretto sia "damping" o
"dampening", smorzamento, per quei sistemi che rispondono alla legge di Hooke
(ricordate dalla Fisica imparata a scuola che la forza di richiamo elastica
è F=-kx) per descrivere la riduzione del fattore di merito Q (un
parametro che indica quanto a lungo il sistema continuerà a oscillare)
dipende molto probabilmente da dove avete imparato a parlare inglese. (Qui il
gioco di parole tra "damping" e "dampening" che in italiano
significano entrambi smorzamento è intraducibile, N.d.T.) Quando si
parli di pannelli per i diffusori, le
risonanze fondamentali di un braccio per giradischi o delle sospensioni di un
veicolo, le due diverse forme o vengono accettate o fanno infuriare i pedanti.
"Non è pedanteria richiedere un uso
appropriato della lingua inglese" insiste una piccola ma insistente
minoranza del coro dal lato sinistro del palcoscenico.
Quel paragrafo di introduzione causerà certamente grossi grattacapi ai traduttori italiani di TNT-Audio.com. Sicuramente più interessante di come suonino le parole è come il prodotto di questa recensione modifica il suono.
Sin da quando è stato inventato il microsolco si è anche tentato di controllare il movimento del braccio. Per farla breve, movimenti posati del braccio sono molto desiderabili perché permettono la navigazione delle ondulazioni e la tolleranza dell'eccentricità del perno mentre il braccio viene trascinato verso il centro del disco dalla puntina che segue infaticabile la spirale interna. Movimenti molto veloci, generati dalle piccole increspature o dall'energia vibrazionale proveniente dall'inevitabilmente imperfetta sospensione della testina, sono deprecabili perché la testina li convertirà in segnale elettrico, ritenendoli musica, cosa che assolutamente non sono: infatti, e a ragione, li chiamiamo "distorsione".
La massa del braccio trasferisce il suo moto alla sospensione del cantilever dello stilo causandone una risonanza o a 12 Hz o a 15 Hz a seconda di quale teoria sia stata preferita da chi ha accoppiato il braccio alla testina. Molti sistemi braccio/testina possono ondeggiare a frequenze fino a 10 Hz: questo accade per esempio quando qualcuno installa la sua testina a magnete mobile a bassa impedenza meccanica su un braccio derivato dai Rega RB250/RB300. Questo porta solitamente a una oscillazione costante che produce una instabilità del pitch simile a quello prodotto dalle terribili cassette audio. Ne viene fuori anche un basso gonfio e malamente sotto controllo. Allo stesso modo, testine a bobina mobile ad altissima impedenza meccanica montate su bracci leggeri come lo SME 3009/II improved (portatestina fisso) possono risuonare oltre i 20 Hz causando problemi nella banda udibile. Le conseguenze dirette di entrambe queste condizioni includono amplificatori sovraccarichi di lavoro, e bobine in diffusori reflex che vengono spinte oltre i loro limiti. Per queste ragioni, una buona accoppiata tra braccio e testina è assolutamente fondamentale per una corretta riproduzione musicale del vinile.
Anche quando la risonanza tra il braccio e la testina è più o meno nella parte giusta dello spettro, si cerca sempre una qualche forma di controllo di questa risonanza soprattutto per migliorare la regione dei bassi. Idealmente questo "controllo" è presente il più vicino possibile al punto di rotazione del cantilever alla fine della testina: tentativi in questa direzione nella forma di spazzole montate vicino allo stilo sono stati fatti a partire dagli anni 70 dai costruttori di testine come Pickering, Stanton e più recentemente, Shure. In seguito fu proposto il giradischi (Townshend/Cranfield) Elite Rock con un canale posizionato in maniera radiale pieno di liquido smorzante in cui si immergeva una paletta montata sul porta testina. Alla Sony impazzirono e progettarono un braccio smorzato elettronicamente che si chiamava Biotracer. Al tempo stesso bracci come il Formula 4 della Mayware e GH Unipoise della Hadcock facevano uso di liquido smorzante attorno al perno: la SME seguì con l'FD200 per la loro longeva famiglia di bracci Series II (anche se in realtà venne sviluppato per la nuova Series III). Tutti questi sistemi facevano uso di silicone come fluido smorzante: questa cosa mi ha sempre lasciato perplesso perché sono più abituato a oli di origine minerale spesso usati come smorzanti nelle forcelle delle motociclette. Sia gli oli minerali che quelli sintetici, come anche il fluido per freni DOT5 al silicone, funzionano bene anche per lo smorzamento del braccio (non usate però mai i DOT3 e i DOT4 perché mangiano la vernice. D'altra parte molti di questi prodotti automobilistici, tranne i DOT5 sono troppo viscosi per trovare spazio nel mondo della riproduzione del vinile.
Ottenete molto per il vostro denaro: 2 siringhe da 20 ml ciascuna del liquido magico insieme a "2 tamponi extra lunghi per eliminare la sporcizia e la polvere. Anche in quelle aree solitamente difficili da raggiungere"...
"Sembra una reclame televisiva per casalinghe" ride il coro dal lato sinistro del palcoscenico.
Il fluido ha una viscosità doppia rispetto all'acqua ed è, secondo l'Audio Origami,"il più puro che sia disponibile sul mercato in questo momento". L'acqua a temperatura ambiente è solitamente il riferimento relativo per definire la viscosità. Liquidi più viscosi dell'acqua sono chiamati (udite udite!) "viscosi" (Master in Scienza delle Affermazioni Ovvie) mentre fluidi meno viscosi dell'acqua sono chiamati "mobili" e sembrerebbero molto leggeri a quegli audiofili che hanno giocato con simili prodotti in passato. Questo è quello che mi ha attirato verso il prodotto della Audio Origami.
Le palette aventi forme complesse sono soggette a reazioni irregolari, specialmente in presenza di liquidi ad alta viscosità e quantità anche molto piccole di tali fluidi possono far sì che le palette mobili vengano parzialmente immerse, producendo quindi uno smorzamento irregolare durante il movimento del braccio.
Il kit Pure Silicon Damping Fluid della Audio Origami include anche due panni per pulire. Che questi panni siano privi di lino è fondamentale per un giradischi perché possono assorbire l'olio in eccesso senza rilasciare sottili fibre, nemiche giurate della buona cura del vinile. Inoltre troverete una dima protractor (ne riparleremo in seguito) e due pipette di plastica per estrarre il fluido dal serbatoio del braccio in modo da rendere l'uso di questo prodotto completamente reversibile.
In pratica, la familiarità di anni di uso di siringhe per mettere piccole quantità di fluido in piccoli componenti, mi permette di anticipare tranquillamente che non avrò bisogno di panni per pulire... L'orgoglio ha come contraltare una rovinosa caduta e non avendo testato l'attrito statico della siringa prima di sistemarla sopra il serbatoio del mio Hadcock GH242SE Silver, il silicone fluido è caduto sopra tutta la base del braccio del mio Michell Orbe SE. La pulizia con i panni forniti è un'operazione estremamente semplice e ancora di più lo è riempire il serbatoio al giusto livello appena sotto il massimo. Sull'Hadcock un serbatoio interno è appeso sotto l'alloggiamento del perno in modo da circondarlo quando è al suo posto. È quest'ultimo, di forma tubolare, a essere immerso nel silicone fornendo così una resistenza selettiva.
Il cilindro del braccio (che funziona quindi come una paletta) girerà con il minimo dell'attrito tra il metallo e il liquido stesso, ma ogni oscillazione su qualunque piano sarà impedita dalla viscosità del liquido perché il tubo, per muoversi, dovrebbe spingere il fluido da una parte mentre quest'ultimo dovrebbe correre a riempire lo spazio dalla parte opposta. Un fluido più viscoso fornirà una resistenza maggiore e a frequenze minori rispetto a uno meno viscoso. A certe velocità che dipendono dai materiali e dalle temperature, i liquidi si comportano come dei solidi (chiedete a chiunque abbia sbagliato un tuffo in piscina) e quelli meno viscosi spostano questa transizione a frequenze maggiori rispetto a quelli più viscosi. Avrebbe senso quindi che i bracci unipivot che fanno uso di questi sistemi di smorzamento avessero le loro palette cilindriche di forma tale da fornire la massima resistenza a qualsiasi movimento di rollio e beccheggio lasciando libero il braccio di navigare le ondulazioni. Questo potrebbe essere facilmente ottenuto foggiando la parte inferiore della paletta cilindrica di forma curva con un certo raggio. Al tempo stesso questo incrementerebbe la resistenza del braccio a girare seguendo la spirale concentrica dei solchi.
La prima testina che ho messo alla prova nella versione smorzata contro quella non-smorzata è stata la Dynavector XX2 mkII che è una testina che trae beneficio da anni di ricerca sulle caratteristiche di smorzamento migliori, culminati nell'ammortizzatore magnetico nelle versioni più recenti. Mi aspetto quindi che aggiungere ulteriore smorzamento (meccanico questa volta) dovrebbe rovinare il suono di questa testina. Con mia sorpresa invece quest'aggiunta non migliora né peggiora la performance della Dynavector: però la cambia anche se i cambiamenti non portano a nessun guadagno netto. La definizione del basso si stringe un po' e l'inviluppo delle note basse diventa meglio definito, in maniera più notevole nel basso di Lee Sklar nel classico lavoro di Billy Cobham Spectrum che diventa più semplice da seguire. L'abilità del "Re della semibreve" nel punteggiare i solchi pieni di rock con occasionali note aggraziate diventa più chiara ma con l'aggiunta dello smorzamento sembra che stia suonando uno strumento che non ha limite inferiore, non esiste nulla di meglio. Aggiungere ulteriore smorzamento a questa testina è come il sacrificio della tonalità e del corpo della musica in cambio di una maggiore definizione e velocità. Ci si può aspettare effetti di questo genere alle frequenze più basse percepite dall'orecchio umano aggiungendo smorzamento in un sistema che sia già ben bilanciato.
La resistenza ai movimenti di oscillazione dà come risultato un
palcoscenico più largo. Dato che un solco mono si sposta lateralmente
da lato a lato in maniera parallela alla superficie terrestre, ci sarebbe da
attendersi che le registrazioni veramente mono siano accuratamente centrate.
Questo è confermato perfettamente dalla seducente voce di Eartha
Kitt nel'EP That Bad Eartha. Lettori più vecchi di questo
Vecchio Scriba sapranno bene perché questo è un test
reale dell'abilità di un sistema audio di comunicare le dimensioni
inconsce della voce e della performance. I lettori della mezza generazione
successiva conosceranno Ms Kitt come Catwoman dalla terza serie di Batman
in TV. L'effetto dello smorzamento nell'assolo vocale in mono è
quello di rendere il corpo della musica più centrale e reale al tempo stesso.
Purrrrfect
."Piano ora" mi avverte il coro
dalla parte sinistra del palcoscenico, "Non ti lasciar trasportare..."
Nelle registrazioni stereo, specialmente per quelle che sono in realtà delle accurate registrazioni eseguite con un solo microfono, il palcoscenico si estende aggiungendo dello smorzamento. Ovviamente questo è connesso con l'aumentata capacità del braccio di rimanere fermo piuttosto che oscillare durante la riproduzione. Qualsiasi moto di rotazione del braccio con frequenza nella banda audibile (un'ottava sopra o sotto, che in principio può modulare la banda audio) probabilmente causerà della distorsione o della perdita di informazione spaziale. Curiosamente, con alcune registrazioni l'aumento in larghezza è compensato da una riduzione di profondità, come se l'area complessiva del palcoscenico dovesse rimanere costante. Su altre registrazioni l'aumento della larghezza del palcoscenico non causa altre modifiche.
Ci si aspetterebbe che l'immagine stereo e il basso siano maggiormente colpiti, ma stranamente l'effetto dello smorzamento è maggiormente evidente più in alto nello spettro delle frequenze. Il fruscio del nastro e il rumore circuitale diventano più chiari con lo smorzamento: l'inserzione di tracce e la rimozione di parte del segnale del multitraccia diventa veramente ovvia a causa del diverso rumore prodotto dal nastro prima e dopo l'inserzione. Il fluido smorzante rimuove alcune delle maschere alle alte frequenze e sposta una certa enfasi dovuta a delle risonanze del sistema braccio/testina a frequenze più alte. Per la Dynavector la condizione senza smorzamento aggiunto è leggermente preferibile.
Per la più raffinata testina a magnete mobile sul
mercato, la Music
Maker di The Cartridge Man, lo smorzamento potrebbe sembrare superfluo,
perché questa testina ha un'alta elasticità e quindi scarica meno
energià nel braccio. Questo è esattamente l'opposto di quello che
la fisica ci dice. La sospensione del cantilever di una testina di bassa
rigidità è più soffice e quindi crea una risonanza di
ampiezza maggiore a frequenze molto più basse. Entrambe queste
condizioni incrementeranno l'instabilità del sistema braccio/testina, ma
si combinano più in maniera moltiplicativa che additiva... È
davvero male. Aspettarsi che la combinazione Orbe/Hadcock/MusicMaker funzioni
bene installando il tutto su uno subchassis a molle sembra portare a un
disastro annunciato, come costruire delle centrali nucleari su una faglia
geologica con un alto livello di attività sismica.
"No, non lo è." dichiara il coro dal lato
sinistro del palcoscenico, in tono asciutto e correttamente, "ritira
quell'iperbole, ragazzo!".
Con la riserva del liquido smorzante del Hadcock GH242SE Silver riempita con il fluido siliconico Audio Origami, il basso risulta più pulito, guadagnando 2 punti sia per la definizione che per l'accordatura nella mia scala personale di valutazione, mentre il passo migliora di un punto, forse 2, il ritmo uno, e c'è qualcosa di più chiaro nelle parti alte ma non è necessariamente un segnale musicale. Per gli amanti del "flat earth" questo risultato sarebbe assolutamente perfetto con il passo e il basso così migliorati che null'altro può contare. Per gli amanti della neutralità, e sono amanti perché la musica parla di emozioni e nessuno può rimanere neutrale riguardo alle emozioni, la versione smorzata è più neutrale perché il basso perde un po' del suo artificio, un problema ben noto con l'Orbe anche se inferiore rispetto al Gyro o al Linn LP12.
Quella maggior chiarezza degli alti invece sembra portare con se una certa enfasi di alcune alte frequenze. Potrebbe darsi che il fluido smorzante riduca di fatto una risonanza alle alte frequenze nel sistema, rivelando quindi una maggiore quantità di dettaglio. Più probabilmente la rimozione di un po' di energia superflua alle basse frequenze nella risonanza braccio/testina permette una maggiore trasparenza alle alte frequenze perché sia lo stadio fono sia il pre-amplificatore non sono sommersi dal segnale a bassa frequenza, e ciò riduce la compressione dinamica. Con queste testine altamente efficienti con un braccio di massa così bassa, il bilanciamento delle virtù porta alla conclusione che lo smorzamento migliora complessivamente il suono. Il miglioramento alle basse frequenze è così grande che varrebbe la pena per qualsiasi possessore di una testina ad alta efficienza di rischiare una puntata alla cieca di circa 12€ solo per ascoltare l'effetto anche se poi magari si preferisce altro nel lungo periodo.
Nonostante tutti i miei numerosi tentativi di comprare i kit SME FD200 sul vostro sito di aste preferito, non ne ho trovato nessuno per questa recensione, per cui non ho potuto fare alcuna prova con i miei due SME. Le prove sia sul SME 3009/II imp che sul SME 3012 Series I avrebbero giustificato l'uso della pozione Audio Alchemy nell'arco dello SME. Eppure i kit SME FD200 usati sono molto costosi a confronto dei bellissimi bracci su cui dovrebbero essere montati: ahimè questo è il mondo dei collezionisti. A memoria, il fluido dello SME era molto spesso rispetto all'Audio Origami e potrebbe, in combinazioni paletta/testina sub-ottimali, dominare gli altri parametri meccanici del sistema. Il folclore attorno a questi bracci era di usare, nel dubbio, la paletta più piccola per evitare di introdurre troppo smorzamento. Poiché le misure di viscosità dipendono fortemente sia dalla temperatura che dalla pressione, non è chiaro quanto questi fluidi siano diversi, ma sembra che il fluido dello SME sia circa 100 volte più viscoso anche se questo parametro non è fornito in unità del sistema internazionale. Alcuni siti web suggeriscono che i pozzi dei bracci unipivot abbiano bisogno di viscosità da 2 a 6 volte maggiori di quello dello SME. Tuttavia queste informazioni sembrano contraddirsi a vicenda, per cui, l'esperienza personale, come sempre, è irrinunciabile.
Finalmente una testina che fu progettata per essere usata con un braccio unipivot smorzato, la Decca London pensata per il braccio Decca International. La London Blue che uso solitamente non è veramente una "Blue": per prima cosa, alcune specifiche della Maroon sembrano presenti anche nella blue; secondo ci sono almeno due versioni della Blue e miriadi della Maroon, nonostante le certezze che si trovano in alcuni articoli in rete. Potete infatti controllare quanti fra di loro si ripetono o si citano a vicenda e quanti invece siano in disaccordo su quelli che chiamano "fatti". Per rendere il tutto ancora meno chiaro, questo esemplare è stato totalmente ricostruito da Len Gregory con uno stilo a linea di contatto e con un'armatura completamente modificata.
Mettere del fluido smorzante nell'Hadcock GH242SE Silver diventa banale dopo la terza volta. Il vostro vecchio scriba ha facilmente previsto una riduzione, piacevole, del rumore che caratterizza questa testina, anche se questa riduzione è minima ed è curiosamente accompagnata da una diminuzione dell'intensità della nota. Quando lo stilo si appoggia nel solco quella sperata riduzione del rumore superficiale non è presente, anzi la percezione del rumore di fondo sembra aumentata a causa di uno spostamento del bilanciamento delle frequenze, come se il rumore bianco che si trova solitamente tra le frequenze di due stazioni radio FM sia stato modificato dal controllo della pendenza del preamplificatore Quad 44. Non sembra avere molto senso, ma è ripetibile.
Una volta però che la canzone comincia, i miglioramenti appaiono ovvi: la Decca perde molto di quella sensazione di essere sempre sul baratro. Infatti la Decca suona sempre come se stesse per iniziare a tracciare male: succede in molti dischi di prova praticamente a tutti i livelli di modulazione maggiore, eppure non perde mai veramente la presa. Per fare un paragone è come guidare in derapata controllata al limite con delle gomme da gara a tele incrociate invece che con le ordinarie gomme stradali. L'aggiunta del Pure Silicon Damping Fluid della Audio Origami rende tutta quest'esperienza più controllata in maniera indipendente dal livello di modulazione.
Non c'è perdita nello scatto e dinamica della testina: i colpi di rullante balzano, come sempre, in avanti; il superbo senso del tempo rimane intatto. Se proprio devo aggiungere qualcosa, c'è un po' di enfasi di troppo alle alte frequenze. La Decca è una tra le pochissime testine in grado di riprodurre un'onda quadra grazie all'accuratezza temporale del cantilever e all'altissima frequenza di risonanza della massa della punta, dovuta al fatto che la massa in movimento è molto bassa. Con lo smorzamento è come se la risonanza della punta sia stata spinta più vicino allo spettro audibile. Questo però non è assolutamente dovuto allo smorzamento del movimento del punto di rotazione del braccio, per cui deve essere dovuto a qualche altro artefatto, ma rimane presente ad ulteriori controlli. A conti fatti è solo un effetto secondario e la configurazione smorzata continua a farsi preferire.
Il basso veloce e articolato per cui la Decca è altrettanto famosa diventa più veloce e articolato: ora posso veramente identificare il senso del tempo nell'eccellente linea di basso in Snoopy's Search di Lee Sklar, dimostrando ancora una volta perché questa semplice linea di basso sia una traccia così brillante.
La Decca è rimasta nel mio sistema dopo questa recensione e l'unico momento in cui non ho usato il fluido smorzante è stato quando ho voluto controllare che i risultati fossero consistenti con una selezione di pezzi musicali più ampia di quella che è indicata di seguito.
Per dieci sterline prendete due flaconi del Pure Silicon Damping Fluid Kit della Audio Origami che include anche un'eccellente dima per l'allineamento della testina. Ciò dovrebbe risolversi in un acquisto immediato per chiunque abbia un braccio che possa essere smorzato. La dima è meglio di quelle che ho da queste parti, tagliata in maniera più accurata di molte e infatti più corretta, a differenza di una gratuita proposta da una rivista di HiFi alcuni anni fa. Quante altre piccole modifiche potranno fornirvi così tante ore di esperimenti divertenti, opportunità di giocare col suono o per espandere le vostre paranoie audiofile?
Se funziona, avete appena trovato il più economico upgrade alla riproduzione del vinile che sia possibile immaginare. Se non funziona, avete appena provato il più economico dei divertimenti pomeridiani e la più economica delle istruttive esperienze audiofile nella vostra personale odissea. Quanto è bello poter tenere il coro occupato per tutta la pausa estiva di TNT-Audio?
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