Il lettore CD era stato proposto
come soluzione definitiva a tutti i piccoli problemi di uso e manutenzione che
affliggevano il giradischi analogico. Avrebbe dovuto funzionare non solo in
maniera udibilmente superiore, ma anche per un tempo infinitamente superiore,
senza problemi, senza danni, senza rumori.
Questa era, naturalmente, solo una bella storiella, inventata dagli abili uomini
del marketing delle multinazionali, storiella che ben presto si è rivelata
fallace, e per più di una ragione. In questo articolo mi occuperò
dei problemi cui può andar incontro un lettore CD e del come fare per
tenerlo in vita più a lungo possibile, cercando di superare tutte le
angoscie che affliggono il suo possessore più paranoico.
Durata nel tempo
Un lettore CD è composto, sostanzialmente, da quattro sezioni: la meccanica
di lettura ed i circuiti di controllo ad essa asserviti, il convertitore (DAC),
lo stadio d'alimentazione (trasformatore, ponte a diodi e condensatori) ed infine
lo stadio d'uscita analogico.
La parte più soggetta ad usura e quindi a possibili danni è la
meccanica di lettura.
Questa fa uso di un raggio laser e di una lente che, rispettivamente, tendono
ad esaurirsi ed a sporcarsi. Cominciamo con la prima paranoia: quanto dura il
laser? Come si fa a capire se è esaurito?
Diciamo che in linea di massima il laser può durare anche oltre 15 anni
senza grossi problemi. É chiaro che un uso intenso sarà (parzialmente)
responsabile per un'eventuale vita più breve. Tuttavia, prima che il
laser si esaurisca, ci sono altre cose che possono deteriorarsi nel meccanismo
ottico. Quando un lettore CD comincia a rifiutarsi di leggere i dischi o impiega
troppo tempo ad accedere alle tracce (specie alla prima) è possibile
che sia necessario ritarare l'equipaggio ottico.
É un lavoro che un buon tecnico riparatore effettua in poco tempo e con
poca spesa. In pratica si tratta, spesso, di regolare dei trimmer posti nei
pressi dell'equipaggio ottico. Sconsiglio la pratica "fai da te" perchè,
non sapendo bene dove andare a mettere le mani, si possono fare danni ben più
gravi.
Nei casi più sfortunati potrebbe essere necessario sostituire l'equipaggio
ottico per intero, quando ad esempio la lente è rovinata. Si può
arrivare persino alla sostituzione in toto della meccanica di lettura (i ricambi
si trovano abbastanza facilmente).
Per rovinare la lente occorre essere davvero maldestri. Normalmente succede
in una operazione di pulizia "manuale". Mi spiego meglio: la lente, come tutte
le lenti di questo mondo, tende ad accumulare sporco, polvere e ad opacizzarsi
con umidità e fumo (fumatori incalliti, siete avvisati!). Per pulirla
è sufficiente, nella maggior parte dei casi, un buon disco CD ad hoc,
quelli con le pagliuzze (vedasi articolo Come
pulire un CD). Qualcuno si avventura ad aprire il lettore CD e pulire la
lente con una spazzola a soffietto per uso fotografico (quelle che si usano
per pulire le ottiche delle macchine fotografiche, appunto). Qualcun'altro si
affida ad un panno morbido ed alla delicatezza delle proprie mani. Ciò
può portare a graffi sulla superficie della lente se l'operazione non
fosse eseguita con la dovuta cautela. Nel dubbio, non fate nulla.
Ci sono tuttavia altre ragioni per le quali può essere necessario sostituire
la meccanica di lettura: ad esempio la deformazione del carrello o del cassettino
dovuta ad un urto mentre il lettore sta ingoiando o espellendo un CD... oppure
il consumo vero e proprio delle guide scorrevoli (raro!).
In molti casi, doveste notare una certa pigrizia nell'operazione di apertura/chiusura
del cassettino, potreste aprire il lettore CD ed oliare (con CRC o Olio Singer)
le parti scorrevoli del cassetto e le guide stesse. Fate molta attenzione, specie
se usate un olio spray, perchè questo può andare a finire dove
non dovrebbe, ovvero sull'ottica di lettura. Applicate una piccola quantità
e fate aprire e richiudere il cassetto ripetutamente per migliorare la lubrificazione.
Fate attenzione a non esporvi al raggio laser durante queste operazioni onde
evitare danni alla vista. Se non vi sentite abbastanza sicuri, lasciate perdere.
Altra paranoia, di recente diffusione,
riguarda la lettura dei CD masterizzati (CD-R o CD-RW). Si sente dire in giro
che la lettura di questi dischetti porti ad un'usura più precoce del
lettore CD. Ebbene, ciò è abbastanza falso: al più, se
il lettore dovesse far fatica a prendere le tracce del CD-R, sono i circuiti
di controllo ed il meccanismo di messa a fuoco che potrebbero lavorare più
del solito. Da qui a pronosticare usura o danni ce ne passa.
Ancora, la mancata lettura di un CD-R non è sintomo né di difetti
della macchina né di scarse prestazioni. Solo i lettori CD delle ultime
generazioni sono predisposti per leggere anche i formati CD-R e CD-RW.
La gran parte dei lettori CD in
commercio è composta da macchine a stato solido, facenti uso, cioè,
di transistors e circuti integrati. L'usura di questi circuiti è prossima
allo zero e la durata tendente all'infinito :-)
Dopo qualche decina d'anni i condensatori potrebbero aver perso qualcosa ma,
francamente, in un tempo così lungo, i problemi della macchina sarebbero
altri :-)
Una piccola parte dei lettori CD fa uso di valvole nello stadio d'uscita. Si
tratta, normalmente, di due valvole di segnale dalla vita lunghissima e pertanto
non necessitanti di sostituzione. Nel caso fosse stata montata una valvola non
proprio perfetta, potrebbe presentarsi la necessità di una sostituzione,
da effettuare (o far effettuare) con componente dello stesso tipo e marca, ove
possibile. Upgrade sono possibili, con valvole dello stesso tipo equivalente,
ma di qualità superiore (NOS o coppie selezionate).
Rumori in lettura
Un lettore CD è, in parte, un oggetto meccanico, con un motore che fa
girare i dischi ad alta velocità. Un po' di rumore mentre è in
funzione è quindi abbastanza normale. Non è normale invece un
rumore ritmico, tipo di disco che striscia contro qualcosa ad ogni passaggio.
In tal caso potrebbe esssere la meccanica danneggiata e/o il disco deformato.
Alcuni lettori CD producono dei "tac" nel salto da una traccia all'altra. Non
è un difetto preoccupante, anche se piuttosto fastidioso.
Improvvisi silenziamenti (tipo mancanza di qualche secondo di musica) o errata
lettura dei primi secondi di un brano possono invece essere sintomo di qualcosa
che non va, a livello software o hardware. Potrebbe essere necessario portare
il lettore in assistenza.
Talvolta i lettori CD si rifiutano di leggere un dischetto. In certi casi il
problema è inspiegabile e basta insistere un paio di volte per far digerire
l'indigesto pasto al malcapitato.
Dimenticare un dischetto nel cassettino per giorni non produce alcun tipo di
danno. In caso si dovesse trasportare il lettore sarebbe comunque meglio assicurarsi
che il cassettino sia vuoto.
Parte elettronica
Molti lettori CD sono fatti per restare permanentemente in stand-by, ovvero
in uno stato di pre-accensione permanente. Questo non produce alcun danno ai
circuiti, anzi, è consigliabile, qualora si ascoltasse il lettore CD
ogni giorno, tenerlo sempre acceso (o in stand-by, ove previsto).
Il consumo di energia per un lettore CD in stand-by è risibile, si parla
di 3-4 watt, qualcosa in più quando il motore è in funzione. Il
motore è il dispositivo responsabile per il consumo di energia, stiamo
comunque abbondamente sotto i 50 watt nella maggior parte dei casi.
Una cosa che occorrerebbe evitare è di accendere e spegnere in continuazione,
visto che ad ognuna di queste operazioni l'equipaggio di lettura si prepara
a cercare il disco, cioè si posiziona e tenta la messa a fuoco (non in
tutti i casi, comunque).
Utilizzare le altre funzioni (play, skip, cue, ecc.) non danneggia in alcun
modo il lettore CD.
Normali precauzioni
Come tutti i dispositivi elettronici anche i lettori CD temono l'umidità,
la polvere ed il fumo. La prima può causare danni seri, la seconda può
portare a qualche malfunzionamento del meccanismo di lettura. Come per tutti
gli apparecchi elettronici l'esposizione continuata alla forte luce solare diretta
potrà rovinare l'estetica dell'apparecchio, ma raramente causa danni
ai circuiti (che, comunque, sono in ombra all'interno).
Altra paranoia, ben diffusa, è quella degli urti accidentali. Urtare un lettore CD mentre sta suonando al massimo farà perdere momentaneamente la traccia. É chiaro che un urto molto forte o la caduta libera del grave potrebbe portare a qualche problemino più serio :-)
Collegamenti
Un lettore CD ha, normalmente, un cavo d'alimentazione che va alla rete (220)
ed una coppia di prese RCA, una per il canale destro, una per il sinistro. Queste
vanno collegate, indifferentemente, ad un ingresso linea del pre o dell'amplificatore.
Qualora non fosse disponibile una presa marchiata CD va benissimo anche tuner,
tape o aux, sono tutte elettricamente equivalenti.
L'unica cosa DA EVITARE è collegare il CD all'ingresso per il giradischi
(fono o phono). Nei casi più sfortunati potreste danneggiare l'amplificatore.
Alcuni lettori CD presentano anche delle altre uscite, denominate "digitali".
Queste possono essere elettriche o ottiche. Da queste esce il segnale digitale
NON CONVERTITO da destinare ad un'unità di conversione esterna. Per l'uscita
ottica si usa un cavetto ottico, per quella elettrica un cavo con impedenza
caratteristica di 75 ohm.
Per maggiori dettagli sull'argomento vedasi l'articolo Tutto
quello che avreste voluto sapere sui collegamenti digitali...
Come tutti i connettori di questo mondo, essi non gradiscono molto continue
operazioni di connessione/sconnessione. Tuttavia, una volta ogni tanto, staccare
e riattaccare i cavi può essere benefico per eliminare eventuali ossidazioni
nei contatti che normalmente si formano col tempo.
Collegare le cuffie ed ascoltarle al massimo volume non produce alcun danno
(al lettore CD o alle cuffie, forse alle orecchie sì), al massimo sentirete
un po' di distorsione.
Prima Puntata: le paranoie
sui rumori
Seconda Puntata: altri rumori e sindrome da upgradite
Terza Puntata: guasti delle amplificazioni
Quinta Puntata: guasti dei diffusori
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